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Autore: Aruko    28/09/2016    6 recensioni
STORIA IN REVISIONE – INFO SULLA MIA PAGINA
Kagome scrive articoli per una rivista al femminile, e non ha la minima idea di che argomento pubblicare nel mensile successivo! Una sera incontra Inuyasha, un neo geometra che vanta la sua infedeltà nei confronti della fidanzata. E' un attimo, la rabbia prende il sopravvento e tra una provocazione e un insulto, i due giungono a una strana scommessa..
Riuscirà Kagome a scrivere l' articolo perfetto? E Inuyasha diventerà finalmente un ragazzo fedele? Ma soprattutto.. cosa accadrà fra i due?
Genere: Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Inuyasha sta per sposarsi.

Inuyasha sta per sposarsi.

Quella notte avevano fatto l’amore, e ora la sua fidanzata aveva appena annunciato che Inuyasha stava per sposarsi.

 

Kagome non riuscì a decifrare per quanto tempo rimase imbambolata a fissarlo, a guardare il volto impietrito dell’ uomo di cui si era innamorata.

Fu la sua amica a risvegliarla da quel torpore

 

“Kagome” Sango le era accanto, insieme a Rin “Va tutto bene?”

Lei la guardò, senza lasciar trapelare nessuna emozione.

“Credo di si” disse solo

Poi prese la borsa e lentamente si diresse verso l’ uscita.

“Sango, vai con lei” Miroku le baciò la guancia per poi dirigersi verso il palco e prendere in mano la situazione.

La ragazza seguì subito Kagome, e dietro di lei anche Rin, che aveva tutta l’intenzione di andare via da quel posto.

 

Passò davanti a Sesshomaru, che provò a dire qualcosa, ma non riuscì a emettere nessun suono dalle labbra.

Rimase congelato dallo sguardo di lei ancora colmo di lacrime, e per niente rassicurante.

 

“Adesso sei libero di divertirti quanto ti pare con la tua amichetta. E hai anche la mia totale approvazione” Rin cercò di suonare ironica, ma si accorse di riuscire a malapena a tenere la voce ferma.

“Rin, ti prego..”

“Non cercarmi mai più. Hai rovinato tutto..”

 

Sesshomaru la vide allontanarsi, e stavolta non cercò di fermarla.

 

 

 

Appena Miroku salì sul palchetto, Inuyasha prese subito Kikyo in disparte, portandola lontano dai tavoli

 

“Ma cosa ti è saltato in mente?”

“Scusa tesorino, ma ero così ansiosa di comunicare a tutti che ci sposiamo!”

“Beh, questo non è sicuramente il contesto migliore! Questa serata era da dedicare anche a Miroku e a Sesshomaru, e alle ragazze del giornale che ci hanno dato una mano per avviare la nostra attività! Che figura ci faccio davanti all’ azienda che ci ha fatto firmare il nostro primo contratto?”

“Suvvia, tesorino.. ma perché te la prendi tanto? Pensavo di farti una bella sorpresa” il tono leggermente abbattuto

“E invece no! E poi quand’è che avremmo deciso di sposarci il mese prossimo?”

“Beh, ecco, in questi giorni eri così preso che insieme a papino ho deciso che fosse la scelta migliore”

“La scelta migliore per chi? Ti rendi conto che da quando stiamo insieme non fai altro che decidere ogni cosa? Ogni singolo aspetto della mia vita!” Inuyasha non si curò più del tono della voce.

“Hai mai pensato di consultare me prima di prendere una decisione così grande? Anche a cena dai tuoi, hai annunciato un fidanzamento di cui non ero nemmeno a conoscenza!”

“Ma tesorino, pensavo che lo volessi anche tu..”

“Allora forse hai pensato male” Inuyasha la guardò negli occhi, sentendosi un po’ un vigliacco, perché voleva lasciare la sua ragazza senza dirle che in verità l’ aveva tradita.

Voleva lasciarla mentre lei pensava a sposarsi.

 

“Che cosa vuoi dire?”

“Kikyo, noi siamo troppo diversi.. non siamo più i ragazzi che eravamo quando ci siamo conosciuti. Non bastano più l’ affinità sessuale e le serate folli. Adesso siamo adulti, e siamo cambiati, io sono cambiato..”

“Ma io ti amo ancora..” Inuyasha sentì un colpo al cuore. Non avrebbe mai creduto che sarebbe stato così difficile.

Le prese il volto fra le mani, asciugandole le lacrime

“Tu devi ancora trovare l’ uomo che riesca ad amarti come meriti. Un uomo che condivida tutti i tuoi gusti eccentrici, e che come te abbia un guardaroba grande quanto una stanza” le sfuggì un sorriso

“Non posso essere più io.. mi dispiace Kikyo”

Lei tirò su col naso.

“Non sono stata del tutto sincera con te..” disse staccandosi

Inuyasha prese un lungo sospiro, aspettandosi davvero di tutto.

“E’ che ultimamente eri così distante.. e io mi sentivo tanto sola.” Fece una pausa “Ti ho tradito”

 

Il ragazzo rimase di sasso, e per un secondo avrebbe voluto scoppiare a ridere di gioia! Non gli sembrava vero, Kikyo lo aveva tradito!

In quell’ attimo si sentì leggero come una piuma, cancellando in un secondo tutte le sensazioni opprimenti che l’ aver tradito la sua compagna gli avevano provocato.

Si era sentito in colpa tante volte, pensando a quanto lei, nonostante tutti i difetti, fosse migliore di lui.

 

“Si è trattato solo di un capriccio.. ma mi sembrava giusto confessartelo”

 

Inuyasha la guardò meglio. Alla fine lei era stata davvero migliore di lui. Aveva sbagliato, ma aveva avuto il coraggio di ammetterlo.

 

“Kikyo..”

“Ti sei innamorato di un’ altra, vero?”

 

Lui non seppe cosa dire. Perché non aveva mai realmente formulato quel pensiero. Lui, innamorato di Kagome? Era quello che lo aveva spinto a farci l’ amore, quella notte?

Quel desiderio di cercarla, e sincerarsi che stesse sempre bene.

Mentire, ormai non aveva più senso

 

“Sì”

 

Le sfuggì una lacrima, ma la scacciò subito, sorridendo

 

“Bene allora. Che ci fai ancora qui?”

 

 

 

 

 

* * *

 

 

 

“Non ci posso credere” esclamò una Sango sgomenta

“Invece è tutto vero” Rin bevve un altro lungo sorso della sua bevanda “Lo ha detto quella Kagura, e lui non ha negato niente”

Le due amiche la guardarono.

Avevano deciso di bere qualcosa per affogare i dispiaceri. Rin aveva iniziato subito con del Sake, costringendo anche Kagome (che fra le tre sembrava essere la più sconvolta) ad imitarla. Di conseguenza, per solidarietà femminile, Sango non aveva potuto fare da meno.

Il risultato era abbastanza allarmante.

Tre donne, di cui due semi piangenti, dalle movenze rallentate e quasi assopite, ma il cui tono di voce era quasi arrabbiato.

 

“Quindi tu sei andata via, pensando che ti avesse tradita.. ma in realtà lo ha fatto appena li hai lasciati soli?” Sango sembrava non poterci credere

“Si” Rin soffiò la risposta, ripensando ancora e ancora a quella frase. A quanto di incredibile ci fosse. A quanto fosse stata stupida e impulsiva, come al solito.

Se non si fosse arrabbiata così tanto, forse Sesshomaru non avrebbe mai agito in quel modo. Forse non si sarebbe lasciato abbindolare dalle intenzioni di Kagura, che certamente quella sera aveva già programmato tutto.

 

“Cazzo…” Sango bevve un altro sorso di Sake.

 

Kagome guardava nella sua tazza, avvolta nell’ alcool e nel suo silenzio personale. Non poteva credere a quanto fosse stata stupida. Ancora una volta si era fidata subito, della persona sbagliata. E ancora più assurdamente, questa volta avrebbe potuto evitarlo.

Non era come in passato, come con Kouga. Non sapeva che lui stesse con un’ altra, all’ epoca. Mentre adesso, sapeva bene che Inuyasha non era libero. Non sapeva che stava per sposarsi, questo no.

 

Il solo pensiero la fece scattare, e in un secondo svuotò tutto il bicchiere, strizzando gli occhi nello sforzo di ingoiare.

Le due amiche la osservarono incuriosite.

 

“Tu ci nascondi qualcosa” disse Sango

“Si, ora lo penso anche io” continuò Rin

“Insomma, sei strana ultimamente. Come se qualcosa ti frullasse per la testa.. e stasera eri persa nei tuoi pensieri”

“Si, e sei troppo silenziosa.”

 

Kagome sospirò. Gli occhi stanchi e gonfi.

Come poteva confessare una cosa del genere?
E come poteva non farlo, dopotutto? Cosa cacchio avrebbe scritto in quel dannatissimo articolo?

 

“Inuyasha è un traditore, e ne ho la certezza perché la sua ultima vittima sono proprio io!”

 

Deglutì, sentendo le lacrime salire ancora.

 

“Kagome..” Sango la richiamò dolcemente.

Lei la guardò, triste e sconsolata, per poi riabbassare lo sguardo.

Aprì la bocca ma per qualche secondo non riuscì a dire niente.

 

“Stanotte ho fatto l’amore con Inuyasha”

 

Lo confessò quasi come un reato gravissimo. Una colpa di cui si era macchiata in modo irremovibile, imperdonabile.

Le due emisero un verso di stupore che probabilmente sentì tutto il pub.

 

“Kagome..” disse nuovamente Sango, con aria sconfitta.

“Non ci posso credere..” disse Rin

 

Kagome annuì silenziosa

 

“E’ tutto vero. Peccato che non abbia alcuna importanza, dato che lui sta per sposarsi”

 

Per un po’ le due non seppero cosa dire.

 

“Temevo che ci fosse qualcosa fra voi due.. ma speravo che fosse solo una mia impressione” sussurrò Sango.

“La cosa buffa è che pensavo di volerlo solo io. Quando ho realizzato che mi stavo affezionando a lui.. ho capito subito che non doveva succedere, che dovevo rimanere distaccata” la voce iniziò a tremarle “Ma lui mi ha baciata..”

 

Prese fiato, cercando di non piangere

 

“Mi ha baciata, e io ho capito quanto fossi compromessa.. e poi quell’ idiota di Kouga”

 

Si asciugò le lacrime, ormai prossime a sgorgare.

 

“Ha avuto il coraggio di dirmi che si era innamorato di me, ma che era troppo tardi, perché quando stava con me stava già organizzando le nozze con la sua compagna. Quindi non poteva di certo mollare lei”

“Che stronzo..” emise Rin

“E Inuyasha.. lui ha sentito tutto, e si è presentato a casa mia per consolarmi dicendo che avrebbe sistemato tutto” una pausa “Che voleva stare con me e che mi avrebbe resa felice” ora era davvero troppo per resistere, e lasciò che qualche lacrima solcasse le guance arrossate.

 

“Proprio come il fratello” la voce aspra di Rin spezzò l’ atmosfera, rendendola più rancorosa

“Si è inventato un sacco di frottole per portarti a letto, e chissà, magari anche per la questione dell’ articolo”

“Rin, non credo che Inuyasha possa arrivare a tanto” provò a inserirsi Sango

“Dopo il modo meschino ed egoista in cui si è comportato non posso che dubitarne”

“Lo so che sarebbe solo da mettere alla gogna.. ma non posso fare a meno di pensare che ci sia qualcosa di diverso nelle sue intenzioni” Kagome guardò Sango speranzosa, pentendosene subito.

Era così dannatamente innamorata da appigliarsi a qualsiasi scusa per perdonarlo e gettarsi ancora fra le sue braccia. Che stupida.

 

“Quale uomo si porterebbe a letto una ragazza sapendo che sta per sposarsi?” la voce si Rin scese ancora più forte

“Non voglio suonare cattiva, ma stavolta Inuyasha ha superato ogni limite, anzi è stato un vero stronzo!”

“Rin..” Sango sospirò, cercando di calmarla

“E Kagome, sappi che dell’ articolo non m’ importa un bel nulla, e che mi dispiace che tu stia così. Ma davvero non riesco a spiegarmi come tu possa aver creduto alle sue parole sapendo che è fidanzato, soprattutto dato che stavi scrivendo proprio di questo..” lo disse con un tono più morbido, ma a Kagome suonò comunque come un rimprovero.

 

Rin la guardò, aspettando una risposta, un confronto.

Kagome si alzò piano, lo sguardo basso.

 

“Sai Rin, forse hai ragione. Inuyasha si è comportato da stronzo, e io da ingenua. Ma almeno io so fidarmi di una persona. Mentre tu non sei stata capace di farlo con Sesshomaru, e guarda cos’è successo.. si è avverato il tuo peggiore incubo, ti ha tradita”

 

Ora Rin appariva sorpresa e in difficoltà

 

“Perché è più facile scappare e non fidarsi, vero? È più facile puntare il dito sull’ altro e poi lamentarsi. Io invece ho scelto l’ amore. E preferisco mille volte sentirmi così ma aver assaporato un sentimento vero, anche se per poche ore”

 

Ora Kagome la guardava negli occhi, senza più trattenere le lacrime

 

“Mi spiace per l’ articolo. Mi farò venire in mente qualcosa” nel mentre tirò fuori alcune banconote dalla borsa, e le lasciò sul banco

 

“Ora scusate, ma è meglio che vada”

 

“Kagome, aspetta dai, resta ancora un po’” Sango la richiamò, ma invano, la ragazza era già vicina alla soglia dal locale.

 

Sango sospirò, bevendo l’ ultimo sorso dal bicchiere. Rin era abbattuta, e si vedeva che le parole di Kagome l’ avevano colpita abbastanza.

 

“Non te la prendere..” le disse Sango allungando una mano e accarezzandole il braccio

“Ma ha ragione” disse piano l’altra

“Alla fine è solo colpa mia..” sospirò

Sango si spostò sullo sgabello lasciato libero da Kagome e avvolse le spalle dell’ amica con un braccio, lasciando che si sfogasse.

 

 

 

 

 

Kagome non prese nessun taxi.

Aveva voglia di camminare, nonostante i tacchi alti iniziassero a farle male ai piedi.

Casa sua non era molto distante, e si stava bene nonostante fosse ormai buio.

 

Tra un marciapiede e l’ altro tolse tutte le forcine dai capelli, lasciandoli ricadere sciolti nei loro boccoli naturali, e cacciando tutto nella borsetta. Avrebbe voluto togliersi anche quel meraviglioso vestito, ma avrebbe dovuto aspettare ancora un po’.

Immaginò di arrivare a casa e lacerarlo, strapparlo in mille pezzi e dargli fuoco.

O anche solo buttarlo nella spazzatura, piangendo, perché in realtà le piaceva un casino, ma non avrebbe fatto altro che farle tornare alla mente Inuyasha, la notte passata insieme e il modo in cui lo aveva trovato ai piedi della colonna quel mattino.

 

Sembrava tutto così bello, come in una fiaba.. ecco dov’era l’ inghippo.

Nella vita non è mai così. Nulla è così bello da suonare perfetto. E lei aveva fatto l’errore di credere che invece potesse essere così, si era illusa che tutto avesse un senso.

 

Affrettò il passo, desiderando solo di togliersi quell’ abito e di affogare tutti i suoi pensieri in un bagno caldo e ristoratore.

E magari in altro alcool. Quello che aveva in circolo stava già scemando e lei non doveva permetterlo, o avrebbe perito sotto alla miriade di ricordi e pensieri tristi che sapeva erano in agguato.

 

Sospirò, svoltando l’ ultimo angolo e avvicinandosi al palazzo.

Guardando basso non si accorse subito del ragazzo seduto sui gradini, davanti all’ ingresso.

 

Ma per poco non ci andò a sbattere, quando lui si alzò in piedi.

 

Kagome non si aspettava di trovarlo li.

E assurdamente, per prima cosa aveva pensato che forse aveva lasciato la serata e i manager per andare da lei.

Poi pensò a Kikyo. E non le dispiacque più di nulla.

Pensò proprio che non doveva provare niente per lui e per tutto quel che lo riguardava.

 

“Kagome..” le mani in tasca, il tono dolce e quasi preoccupato.

 

Lei non lo guardò nemmeno in faccia.

 

“Io.. devo parlarti, ho bisogno di spiegarti subito cosa è accaduto stasera” nel dirlo allungò una mano cercando un contatto, ma lei arretrò di un passo, impedendoglielo.

 

“Non toccarmi” una mano tesa come a mettere una distanza

“Lasciami passare, per favore” sollevando il vestito fece alcuni gradini, superandolo

“Ti prego, aspetta solo un istante” le prese un braccio e la trattenne piano, facendola voltare.

 

Ma quello che vide gli fece desiderare di sparire dalla faccia della terra.

Il volto di Kagome era una maschera di tristezza, velata di lacrime e nello stesso tempo con un’ espressione rabbiosa

 

“Hai detto che ne sarebbe valsa la pena!” urlò

“Mi hai detto di fidarmi di te, che avresti sistemato tutto! E che stasera, avrei dovuto rimanere nonostante tu fossi seduto a un tavolo con la tua ragazza, perché ne sarebbe valsa la pena!”

“Kagome, lo so, ma lascia che..”

“E si, ne è valsa la pena. Almeno ho capito subito di che pasta sei fatto”

“Non è così, te lo giuro”

“E’ per l’articolo? Ti sei preso gioco di me fino a questo punto solo per uno stupido articolo?” finalmente lo guardò negli occhi, singhiozzando

“Cos.. no! Certo che no Kagome!” Inuyasha allungò le mani, stringendole le spalle

“Santo cielo, non me ne frega un’ accidente di quel dannato articolo! Non ti avrei mai fatto una cosa del genere per..” le parole gli morirono in bocca

“Ma lo hai fatto.” Sospirò lei, asciugandosi le lacrime

“Mi hai presa in giro, mi hai illusa che tu fossi davvero.. davvero affezionato a me”

“Ed è così, io lo sono!” solidificò la presa, cercando lo sguardo di lei, ora più sfuggevole

“Ma tu stai per sposarti, esattamente come Kouga..”

“No, Kagome, non è come sembra” lei si staccò, indietreggiando e quindi salendo di un gradino

“Ma la vera stupida sono stata io. Almeno questa volta lo sapevo che c’era un’altra, e invece ho pensato bene di fidarmi di te”

“Kagome, ti prego, le cose non stanno così. Io non sono Kouga! Non voglio sposarmi, e non amo più Kikyo, devi credermi!”

 

Lei lo guardò fra le lacrime, sorridendo leggermente

 

“Anche se lo volessi, non penso proprio di poterti più credere. Speravo così tanto che fosse tutto vero, che adesso la realtà mi sta torturando”

“Ma è tutto vero!” anche Inuyasha salì di un gradino, trovandosi davanti a lei e prendendole il viso fra le mani

“Io e te abbiamo fatto l’amore, e non è stato un gioco, non è stato uno scherzo, io ti..” lei sfuggì ancora alla presa, scuotendo la testa

“Smettila, smettila!” gridò piangendo

“Smetti di farmi male.. di illudermi. Lasciami in pace, ti prego” si voltò e andò verso la porta cercando di aprirla più in fretta possibile

 

D’ un tratto di ritrovò due braccia ad avvolgerla, calde, e un profumo meraviglioso a invaderle le narici.

 

Si bloccò, inerme, in quella presa ferrea ma piena di dolcezza.

Strinse gli occhi, cercando di resistere alla tentazione di guardarlo negli occhi e ricambiare l’ abbraccio. Era a un passo dal cedere, dall‘ abbandonarsi del tutto a lui, e di cercarlo ancora con tutta se stessa, come aveva fatto erroneamente nemmeno ventiquattr’ ore prima.

 

Sentì il mento del giovane appoggiarsi su una spalla, tra i capelli sciolti e ondulati di lei.

E piano il suo fiato la raggiunse, facendola rabbrividire.

 

“Io ti amo”

 

Fu poco più che un sussurro, dolce quanto letale.

Kagome sgranò gli occhi, sicura di aver capito male. Perché questa era la frase che aspettava da giorni, il sentimento che sapeva di provare anche lei e che mai avrebbe sperato di sentir pronunciare dalle labbra di lui.

Lui l’amava. Amava lei.

E stava per sposarsi.

 

Lentamente si girò, cercando di staccarsi da lui, e facendolo arretrare gentilmente.

Lui la fissava, pendendo dalle sue labbra, aspettando solo di poterla baciare e dimostrarle quanto fosse vero ciò che le aveva appena confessato

 

Kagome prese un lungo respiro, sapendo che era la sola cosa che poteva fare.

Se ne stava già pentendo, ma non poteva rischiare di soffrire ancora, non così presto.

 

“Sappiamo entrambi che tanto non durerebbe” sussurrò

Poi lo guardò negli occhi, specchiandosi in quello sguardo confuso e certo del contrario

“Perché tu mi tradiresti”

Lo vide irrigidirsi, e chiudersi in un’ espressione furente e colpevole

“Tu non sei in grado di rimanere fedele.. e questo è ciò che ci ha fatti conoscere e che ci ha portati fino a questo punto.” Prese un altro respiro

“Non ne vale la pena”

 

Si voltò ancora, cercando di aprire la porta.           Questa volta ci riuscì subito, e ringraziò gli dei per quella concessione enorme. Ora poteva scappare, fuggire nella sua casa, protetta da lui e da tutto quel che rappresentava, e piangere finalmente in pace ogni sua lacrima.

Non voleva più vedere il volto ferito di Inuyasha, perché lo aveva irrimediabilmente fatto, colpendolo nell’ orgoglio e cancellando brutalmente tutta la magia che la confessione di lui aveva scatenato.

Ora quella crudele era stata lei.

 

“Kagome” sentì il suo nome pronunciato da quella voce tanto bella e ammaliatrice.

Ci mise qualche secondo a decidersi, e nel silenzio più totale si voltò, guardandolo un’ ultima volta.

Aveva gli occhi lucidi, e la cosa la turbò tantissimo.

Lui allungò una mano

 

“Queste sono tue.” Lei mise la mano sotto la sua, sfiorando appena le dita calde, e rimirò la copia delle chiavi del suo appartamento.

“Le ho prese quando ho dormito da te, quel week-end, e sono andato a prendere la colazione. Me n’ero dimenticato” aggiunse poco dopo

 

Lei lo guardò, ancora, d’ un tratto desiderando di non vedere più nient’ altro che lui, i suoi occhi e le sue labbra.

 

Inuyasha si voltò e scese i gradini, per poi sparire dalla sua vista.

 

 

 

 

Come aveva potuto pensare che sarebbe stata al sicuro?

Come, dal momento che lui era dappertutto? Ogni angolo di quella casa, le faceva venire in mente lui.

Il divano su cui si erano addormentati insieme.

Poco più in là, la cucina in cui si erano divertiti a cucinare insieme.

Il muretto abbattuto.

La camera da letto dove avevano fatto l’amore.

E la colonna, la colonna su cui si poteva leggere forse la loro intera storia.

A cominciare dagli scarabocchi e dall’ elenco di pietanze da condividere, per finire con le frecce che portavano a quel messaggio letto quel mattino, ai piedi del quale stava l’abito che indossava.

 

Senza pensarci due volte Kagome buttò a terra la borsa, e si tolse frettolosamente il vestito. Ma senza romperlo.

Lo lanciò sul divano e superò la colonna senza degnarla di uno sguardo.

Si diresse in bagno, unico posto in cui fortunatamente non aveva ancora nulla da condividere con lui. E mai ci sarebbe stato qualcosa.

Entrò e riempì la vasca di acqua calda, mentre le lacrime copiose avevano appena iniziato a sgorgare.

 

 

 

 

Inuyasha salì le scale che portavano all’ appartamento di suo fratello. Vicino alla porta d’ingresso c’erano dei mattoncini che spesso si divertiva a salire.

Era il suo modo per raggiungere la terrazza a cui Sesshomaru accedeva direttamente dall’ appartamento, e che ovviamente aveva lasciato a disposizione di Inuyasha.

Salì sul tetto e lo percorse piano, per poi ricadere nel grande spiazzo adibito a terrazza. Di fermò immobile, ascoltando il rumore della notte e guardando il cielo stellato.

Quello e poche piccole luci illuminavano la terrazza ricoperta di petali di rose.

Al centro vi era un tavolo con una bottiglia di Champagne, ben refrigerata da una montagna di ghiaccio.

 

Inuyasha la stappò e versò un po’ del liquido in uno dei due calici posti lì vicino.

 

Ne bevve un sorso, e poi un altro. E poi ne versò ancora nel calice.

Quando lo ebbe svuotato di nuovo lanciò il calice per terra, rompendolo in mille pezzi.

 

Aveva rovinato tutto.

Aveva spezzato il cuore a Kagome, perché non aveva avuto la pazienza e la lungimiranza di fare le cose con calma. Avrebbe dovuto prima lasciare Kikyo, e soprattutto non chiedere mai a Kagome di partecipare a una serata del genere.

Avrebbe dovuto lasciare Kikyo, e poi prendersi Kagome, e dirle che lei era la cosa più bella che gli fosse capitata in tutta la vita. Perché lo aveva conosciuto per uno dei suoi difetti più grandi, e nonostante questo era stata in grado di innamorarsene.

Avrebbe dovuto spiegarle che non avrebbe mai potuto tradire una come lei, che non gli sarebbe mai e poi mai passato per la testa, perché era pazzo di quelle labbra e di quel corpo, e che lo desiderava per sempre.

Avrebbe voluto portarla lì sopra, per festeggiare quel giorno in cui finalmente avevano capito di amarsi e di voler stare insieme. Avrebbero scherzato su quell’ articolo, e i progetti di lui per lo studio sarebbero diventati anche quelli di lei.

Avrebbe voluto dirle che quella terrazza era solo l’ inizio, la prima di tutte le cose che avrebbe desiderato donarle, mostrarle, condividere.

 

Deglutì, rimandando giù un singhiozzo.

 

Prese l’intera bottiglia e si diresse verso il muro. Con un balzo salì sul tetto e piano scese giù, fino all’ ingresso di casa sua.

Le luci di Sesshomaru erano tutte spente. Per una volta avrebbe anche potuto pensare di cercare un po’ di conforto in lui.

 

Aprendo la porta di casa guardò la bottiglia che aveva fra le mani e si disse che per quella sera poteva anche bastare.

 

 

 

 

 

Ciao a tuttiii!

Come vaaa? Finalmente sono riuscita ad aggiornare!

Questi capitoli si stanno rivelando parecchio complicati perché stanno succedendo molte cose, e i personaggi entrano in uno stato emotivo mica male!

Rin ha mandato tutto all’ aria impazzendo di gelosia, e ancora una volta Sesshomaru si ritrova mollato e trattato di cacca.

Kikyo invece, che in questa storia me la immagino un po’ svampitella ed eccentrica, se ne esce con la storia del matrimonio, ovviamente non sapendo che Inuyasha voleva lasciarla e ha appena fatto l’amore con un’altra.

E Kagome.. beh lei ci resta di m***a, e ovviamente tutto quel che aveva faticosamente creduto che potesse avverarsi è stato sbrindellato in pochi secondi.

Insomma, caos totale! Ora devo solo cercare di sistemare tutto ^_^”

Spero di riuscirci e anche presto.

Vorrei dire che, per chi la stesse seguendo, “Una modella per caso” e questa storia, stanno per volgere al termine!

Ebbene si manca poco anche a questa FanFic; vorrei quindi mettere il turbo a queste due storie per poi dedicarmi con più impegno a Human Sin e ad altre cosucce che ho in mente :D

Ma non dico più nulla perché quando uso le parole “turbo” e “a presto” poi posto dopo mesi!

 

Beh scemenze a parte, spero che il capitolo vi piaccia!

Se così non fosse, critiche e pomodori sono (ben) accetti :D

Grazie a chiunque legge e commenta!

A pre.. no!

Aruko :D

 

 

  
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