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Autore: Carillioon    29/09/2016    0 recensioni
[Suicide Squad]Lui trovò l'oscurità nella sua bellezza, lei la bellezza nella sua oscurità.
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harley Quinn, Joker
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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"Mm.. Ma che cosa abbiamo qui"
Il Joker entra nella stanza buia. È senza maglia, così la ragazza legata al lettino riesce a vedere i numerosi tatuaggi. Sul pettorale sinistro varie risate sono incise sulla sua palle, su quello destro un teschio con un cappello da giullare. Nell'addome c'è la scritta "Joker" a caratteri maiuscoli enormi. Indossa un guanto viola, deve aver rotto il cassetto dei medici. 
Il viso della donna si riempie di sudore. Si sente vulnerabile e odiava quella sensazione. Ha sempre avuto la sua vita nelle proprie mani e adesso che è in balia di un pazzo assassino la terrorizzava. 
"Dottoressa Quinzel, che bello vederla con noi stasera!" Esclama avvicinandosi con le braccia alzate. Con un cenno del capo ordina ai maniaci di uscire "Ha un aspetto così... succulento. Non in senso letterale, si intende. Sono rigorosamente vegano. Almeno per oggi" la bocca si piega in un ampio sorriso. 
Sentendo dei rumori, si gira e si accorge che un uomo è immobile sulla soglia. Raccoglie una mazza da baseball sullo scaffale. Con un colpo netto si scaglia sulla testa, rompendola a metà. Il corpo inerme cade a terra qualche metro più in là. 
Appoggia la mano sulla fronte come per scorgere una pallina lanciata lontano. 
"Touch down baby!"
Una volta che la sua fantasia finisce, riprende a concentrarsi sulla sua vittima. Le sta di fronte e la illumina con una lampada da interrogatorio. La fissa come un gatto guarda un uccellino in primavera. 
"Che cosa vuole fare? Uccidermi Mr J?" Chiede disperata Harley quando riesce a riprendere a respirare. 
"Cosa?!!" Si indica l'orecchio per segnalare che non ha capito. Prende gli elettrodi per la terapia dell'elettroshock. Si posiziona dietro di lei, preoccupandola maggiormente. Oscilla gli aggeggi in alto e in basso. 
"Oh no, non ti ucciderò. Voglio solo farti male. Molto molto male"
La scarica elettrica attraversa il corpo della ragazza inerme. Un urlo acuto si fa strada dalla sua gola per tutta la stanza. Il dolore è insopportabile, si muove a spasmi. Il comico ride e ferma la tortura. 
"Su su su Harley, non fare quella faccia. Ti divertivi anche tu quando quello comodo ero io! AH AH AH"
Le membra le tremano. Le lacrime le rigano le guance. Il respiro diventa sempre più pesante e non è in grado di pronunciare una parola. Non capisce perché quell'uomo le facesse tutto ciò. È stata lei a liberarlo! È stato grazie a lei se adesso lui è qui a torturarla. 
Il dolore lancinante ricomincia. Le fitte sono insopportabili, ma sente una sensazione diversa. Arriva da dentro di lei, come un calore che si espande piano piano. Smette di gridare e si concentra su questo cambiamento. Il Joker si ferma di scatto accorgendosi della reazione della ragazza. Non si aspettava questa risposta. 
"Che c'è piccola, sei già stanca?"
"Tranquillo. Posso resistere" afferma sorridendo. La guarda divertito. Ha valutato male quella ragazza, non è un'oca di Gotham. Ha del fegato. Senza farsi pregare due volte, appoggia gli elettrodi sulle tempie. Harley trema di piacere e si lascia sfuggire dei gemiti. 
"Oh si!" Urla "più dolore, più piacere!" 
Il comico scoppia in una risata sincera. La dottoressa è fuori di se. Non ha mai provato a tagliarsi o provocarsi del male, nemmeno nei momenti più difficili. Anzi è sempre andata avanti senza voltarsi indietro. Adesso sta amando quella sensazione da rimpiangere di non averla mai sperimentata prima. 
"Harley Quinzel... Harley Quinn. Come Arlecchino. Mi piace!" Esclama per poi imprimere un'altra scarica. 
Un uomo mascherato da Batman entra nella stanza. Ha un mitragliatore alle spalle. 
"Capo dobbiamo andare" 
"Oh mia cara Harley Quinn il nostro tempo è finito. Rifacciamolo qualche volta" la slaccia dalle cinghie "Chiami tu o chiamo io?" Le da un bacio aggressivo sul collo, mordendola leggermente. La dottoressa sussulta e si gira imbarazzata. 
"Ti conviene squagliartela. Questo posto sarà leggermente affollato! AH AH AH" dopo tutto il tempo insieme riesce a distinguere le sue diverse risate. Questa è una di quelle sinceramente divertita, molto rara. 

Corre lasciandosi il cancello alle spalle. Corre come non ha mai fatto in vita sua. Non sta scappando solo dalla polizia, ma dal suo lavoro, dai suoi colleghi, da tutta la sua esistenza. Non è triste, ma eccitata. Non vede l'ora di rivedere Mr J. Vuole toccarlo di nuovo, provare quel piacere e dolore.
Si rifugia a casa, sotto le morbide coperte del suo letto. Si sente esausta dopo la tortura e lo stress della giornata. Nonostante ciò non riesce a prendere sonno. Resta in un dormiveglia infinito, pensando al Joker, a come rintracciarlo. 

Il suono stridulo del campanello, sveglia la ragazza. Alza velocemente la testa del cuscino e si mette seduta. Solo dopo alcuni istanti si ricorda gli avvenimenti della sera prima. Qualcuno batte ripetutamente la porta. Harleen si fa prendere dal panico, Potrebbe essere la polizia che la cerca. Oppure è Mr J che la vuole. Con speranza indossa la vestaglia e all'ingresso trova due uomini in divisa. Inizia a sudare freddo e gli occhi si spalancano. Cerca di auto convincersi a riprendere il controllo e dopo qualche respiro profondo sembra riuscirci. 
"Come posso aiutarvi?" Chiede con un sorriso finto. 
"Lei è la dottoressa Harleen Quinzel? Dove si trovava ieri notte?" Domanda il più alto e vecchio. 
"Ero a casa, non stavo tanto bene. Ehm.. sono uscita da lavoro e poi mi sono fiondata qui... perché? Ci sono problemi?"
"Il manicomio è stato assalito dai soldati del Joker. Nessun sopravvissuto. Tranne lei"
"O mio Dio! Questo è davvero terribile!" È veramente scioccato, non pensava in tutte quelle vittime. Si appoggia al muro per sostenersi. 
I poliziotti la guardano perplessi. La centrali li ha mandati perché ci sono dei sospetti, ma quella ragazza è davvero provata e ha un aspetto troppo dolce per aver interagito con degli assassini tanto spietati. Sanno com'è alto il tasso di criminalità a Gotham, chiunque avrebbe potuto farlo entrare senza difficoltà e nascondere tutto. Loro non hanno nessuno potere in quella città dimenticata da Dio.
   
 
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