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Autore: ForeverDream2015    30/09/2016    3 recensioni
Sono passati 3 anni da "Una nuova possibilità". Le ragazze, tra università e sogni nascosti, mandano avanti la loro vita.
Ami ottiene una borsa di studio per Berlino, Rei per New York. Makoto ottiene un corso di pasticceria a Parigi, Makoto la possibilità di diventare cantante in Canada, Mamoru di fare un'internato a Londra, Michiru di suonare il violino a Mosca. Usagi? Di partecipare a un progetto internazionale in California.
Che succerebbe se accettassero tutte? Se si separassero?
E se arrivasse un nuovo nemico proprio in quel momento?E non sulla Terra?
Le nostre Inners e Outers pronte ad accogliere una nuova richiesta di aiuto....da amici ben noti!
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inner Senshi, Mamoru/Marzio, Outer Senshi, Starlights | Coppie: Mamoru/Usagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Before the End'
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Ecco a voi una nuova storia.
L’aggiornamento darà più lento delle ultime due storie, credo che riuscirò ad aggiornarla una o due volte a settimana.
Di solito, prima di pubblicare qualcosa, mi preparo già 5/6 capitoli così da essere veloce.
Ora ho pronti solo 3 capitoli…ihihihih
Abbiate fiducia
A presto e buon week end a tutti!
Baci
FD


Ami, con mani tremanti, bussa alla porta del rettore Nishimura. Era stato direttamente lui a cercarla. L’aveva vista al campus, le aveva detto di presentarsi alle 15.00 nel suo ufficio. Era una studentessa modello, come sempre. Non capisce cosa sia potuto succedere di tanto grave da farla arrivare fino al preside.
E’ al secondo anno di medicina presso la più prestigiosa università di Tokyo, la Todai. E’ in linea con gli esami, anzi è avanti di un paio. Non si è mai messa nei guai in quei due anni. Non faceva parte di nessuna confraternita, non aveva partecipato a nessuna festa, non aveva mai dato fastidio a nessuno. Era entrata in confidenza solo con 3 persone: Mieko, una ragazza studiosa e affidabile come lei, Chiyo, anche lei molto diligente e desiderosa di condividere le sue conoscenza e Shitaro, un ragazzi timido, ma con un forte senso del dovere. Ma nonostante la vicinanza con loro, Ami, non aveva mai dimenticato le sue più grandi amiche.
“Avanti”
Prende fiato,una, due, tre volte. Abbassa la maniglia della porta.
E’ pronta per qualsiasi destino le si prospetterà di fronte.
 
 “Professore Nishimura, buonasera”
“Oh Mizuno entra pure. Ti stavo aspettando”
Lei si siede in modo ordinato. Mani giunte sulle gambe. Cerca di sorridere, ma l’ansia glielo impedisce.
“Vengo subito al dunque. Non voglio rubare troppo tempo ai tuoi studi. La Freie Universität di Berlino ci ha proposto uno scambio culturale. Due studenti tedeschi verranno a studiare qui alla Todai, mentre due studenti giapponesi andranno a studiare là”
“Vuole che accompagni gli studenti in giro per l’università?”
Il rettore sorride apertamente.
“No Mizuno. Voglio che parti”
“Partire?”
“Ho scelto te e Shitaro per questo scambio. Avete una settimana di tempo per decidere cosa fare. Tutto sarebbe finanziato dalla nostra università. Un consiglio: un’occasione come questa non capita tutti giorni”
Ami non riesce a reagire. E’ felice, ma allo stesso tempo preoccupata. Vorrebbe urlare subito Sì. Ma nonostante siano tre anni che non si trasforma, il nemico è sempre in agguato.
 
 
Rei picchietta il piede destro per terra, a ritmo di una canzone ascoltata per radio quella mattina.
Sta aspettando Eishi, suo compagno di corso all’università di Kyoto. L’unico con cui lei si è legata, l’unico capace di tenerle testa. Guarda l’orologio. Sbuffa. E’ agitata. E’ stata chiamata, insieme a Eishi, dalla segreteria. Qualcuno, da New York, deve parlare con loro. Non ha idea per cosa.
Sta studiando legge e, nonostante le difficoltà dei primi mesi, ora, al secondo anno, sta andando alla grande. Eishi ha la capacità di farla restare con i piedi per terra ad ogni successo, ha la capacità di farla stare meglio ad ogni insuccesso e ha la capacità di calmarla nei momenti peggiori.
Lo vede arrivare, lei alza il braccio, scuotendo la mano, per richiamare la sua attenzione.
“Eccomi!”
“Ci hai messo una vita per fare 200 metri?”
“Io ho i miei tempi e se non ti stanno bene non mi interessano.”
“Non sono abituata ad aspettare un uomo”
“Abituati se vuoi continuare a parlare con me”
“Andiamo dai!”


“Thank you so much! Ok Bye!”
Rei riattacca, ancora meravigliata. Guarda Eishi.
“Allora?”
Il professore Sato fa capolino in segreteria. Guarda Rei.
“Hino, direi che avete già ricevuto la telefonata dello studio legale Hills”
Lei annuisce a bocca aperta.
“Ottimo. Sono stato io a scegliere te e Eishi per questo tirocinio. Come singoli studenti funzionate bene,ma in coppia siete imbattibili. Continuare per un anno gli studi all’estero completamente finanziati, con la possibilità di provare il proprio futuro sul campo, è un’occasione d’oro che non vi capiterà più nella vita”
Rei vorrebbe ribattere, dire subito Sì e preparare la valigia. Ma ha una funzione nel mondo: proteggerlo come guerriera Sailor.
 
 
Makoto è concentrata al massimo. Prende la sac à poche e con delicatezza inizia a riempire i suoi macarons con una deliziosa crema alla vaniglia Bournbon del Madagascar. Lentamente e con movimenti precisi adagia la crema e chiude il macaron. E’ soddisfatta. Lo assaggia. Ottimo.
Prosegue riempiendo gli altri, ad uno ad uno. La porta del laboratorio della pasticceria si apre.
“Ciao Makoto”
“Shh....non distrarmi Zenko!”
“Mi scusi reginetta dei macarons A proposito. Me ne fai assaggiare uno?”
Lei, fintamente scocciata, lo imbocca con un dolcetto. Lui chiude gli occhi, perdendosi nelle note croccanti del biscotto, nei toni sensuali e dolci della crema.
“Il paradiso esiste”
“Ti piacciono?”
Lui non risponde, restando ancora ad occhi chiusi. Lei sorride e ricomincia il lavoro.
Da due anni lei e Zenko, insieme a Chika e Hisa, fanno parte dello staff della pasticceria “Tresors” situata nel centro di Tokyo. Il capo, il signor Yamazaki, insieme alla moglie Yukari e al figlio maggiore Akihiko, gestiscono le vendite.
La voce grossa e determinata del boss richiama l’attenzione sia di Zenko che di Makoto.
“Dobbiamo andare”
Lei annuisce. E si avviano verso il reparto vendite.
 
“Zenko avanti alzati!”
“Signor Yamazaki, mi sa che è svenuto”
“Lo vedo da solo Makoto. Ma è un uomo. E gli uomini non possono svenire!”
“Se vuole posso svegliarlo io con uno schiaffo”
“Non sarebbe male!”
Lei si abbassa verso di lui, gli da uno lieve schiaffetto. Lui si riprende al volo.
“Che succede?”
“Sei svenuto Zenko”
“Ah quando Yamazaki ci ha detto che ci offre un corso di un anno presso l’istituto Cordon Blue di Parigi vero?”
Lei annuisce, lui sviene di nuovo. Yamazaki sbuffa.
“Non so perché ho scelto lui. Makoto. Quando si riprende comunicagli che ha solo una settimana per decidere di partire o no. E’ un occasione che vi offrirò una sola volta ok?”
Makoto vorrebbe saltare dalla gioia, dire subito Sì e iniziare a comprare dei libri di francese. Ma ha paura. Se i nemici dovessero tornare?
 
 
Minako sta disfando la valigia. Divide la roba da lavare da quella da ripiegare e rimettere nell’armadio. Sospira di fronte al bellissimo vestito indossato per l’occasione. La porta della camera, solo accostata, si apre lasciando entrare Artemis
“Bentornata Mina!”
Lei mugugna qualcosa e torna a ripiegarsi sulla valigia.
“E’ andata male?”
“Non lo so Artemis. Ho passato il primo turno. Ma visto che le audizioni sono ancora in corso mi hanno fatto rientrare in Giappone. Mi chiameranno loro.”
“Non ti hanno detto ancora ancora di no”
“Lo so”
“E allora cos’è quello sguardo triste?”
“Come faccio a tornare alla vita di tutti i giorni dopo aver vissuto per 48 ore la vita dei miei sogni? Telecamere, luci, truccatori. Tutti per me. Il pubblico che applaude e osanna. E ora? Sono di nuovo in camera mia a parlare con un gatto!”
“Grazie per la considerazione Minako!”
Il telefono di casa Aino squilla.
“Non rispondi?”
“Lo farà la mamma”
“Minako c’è solo un problema”
“E quale sentiamo”
“Tua madre è uscita!”
E correndo si avvia verso il telefono.
 
Minako rientra in camera. Si siede sul letto, visibilmente bianca.
“Che succede? Guai?”
Lei scuote la testa.
“Che succede?”
“Devo…io…non lo so.”
“Spiegati meglio”
“Mi hanno presa. Devo…devo tornare a Winnipeg per l’ultimo provino presso i giudici. Al telefono mi hanno detto che per correttezza devono farlo, ma…ma sono dentro”
“E’ una notizia bellissima! Participerai a X-Factor!”
Lei annuisce. Vorrebbe aprire la finestra ed urlare di gioia. Ha solo una domanda: le altre guerriere Sailor?
 
 
“Non aspettavo di trovarti già a casa Haruka”
“Non avevo voglia di correre oggi Michiru. Come sono andate le lezioni?”
“Benissimo. Dayu ha un vero talento per il violino. Molto meno Akira”
Haruka le sorride.
“Vedo che la gelida e senza cuore Sailor Uranus sta mostrando la sua parte tenera!”
“Io?”
“Vuoi dirmi che la partenza di Hotaru e la tua mancanza di voglia di correre non sono correlate?”
Haruka incrocia le braccia.
“Era giusto che tornasse da suo padre. E’ lui la sua vera famiglia”
Michiru annuisce. Appoggia la sua borsa e il violino con la sua custodia sul tavolo della sala. Si avvicina ad Haruka e le lascia un bacio sulle labbra.
“Manca anche a me”
“Ero abituata ormai ad averla per casa. Talmente abituata che è come se fosse sempre stata qui. E ora che non c’è…mi manca”
“Passerà Haruka”
“C’è una lettera per te sil mobile dell’ingresso. E’ arrivata oggi”
“Sai di chi sia?”


“Michiru ti senti bene?”
“Io? Sì.”
“Di chi è quella lettera?”
“Ascolta. Ti piacerebbe andare a vivere con me a Mosca?”
“Al freddo?”
“Haru. Mi hanno offerto un contratto di un anno al teatro Bol'šoj. Io. A teatro”
“Al freddo?”
“Ti riscalderò io”
“Se mi dici così Michiru, vado a fare le valigie!”
“Aspetta”
“Hm?”
Michiru frena il suo entusiasmo. Vorrebbe davvero partire subito. Ha solo 7 giorni di tempo per decidere cosa fare. Ha una marea di motivi per partire, ma altri 6 per restare: le sue amiche guerriere.
 
 
“La vuoi smettere?”
Usagi è al telefono con un Mamoru che non smette di ridire al pensiero della caduta da Guinnes dei Primati fatta da Usagi la sera prima.
“Se fossi stato nella mia posizione saresti caduto anche tu Mamo”
“Sicuramente. Ma io non mi sarei mai trovato in quella posizione!”
“Sei antipatico!”
“E’ per questo che mi ami Usagi”
Lei chiude gli occhi al suono di quelle parole dolci. Si lascia coccolare.
“A che ora avete l’incontro con il professor Ogawa?”
“Tra circa 10 minuti Mamo. Sto aspettando che Ikemoto e Tokaji arrivino. Ha convocato tutti e tre”
“Sai per cosa?”
“Circa due mesi fa il professore ci accennò qualcosa su un progetto internazione su un sistema di controllo remoto di un telescopio che dovrà raggiungere i pianeti esterni al sistema solare. Ogawa ci disse di aver proposto noi insieme ad altri tre studenti del quinto anno per questo progetto. Disse anche che sarebbe stato difficile, per la commissione, sceglierci. Siamo piccoli e con poca esperienza. Credo che ci abbia chiamato per dirci che non ci hanno preso. Sarebbe stato bello lavorare con altri tre studenti americani e tre russi. Ma sono sicura che gli studenti del quinto anno porteranno alta la bandiera dell’ università di Nagoya”
“Sicuramente l’ultimo anno è più avvantaggiato. Senti Usa, l’ufficio postale ha appena aperto”
“Ok. Fammi sapere cos’è quella raccomandata che stai ritirando ok?”
“Sì. E tu fammi sapere di Ogawa”
“A dopo Mamo-chan. Ti amo”
“Anche io ti amo Usa”
 
Mamoru deve appoggiarsi al muro per non cadere. Un dono, un dono grande come il mare. Il Royal Brompton Hospital di Chelsea lo vuole. E dai toni della raccomandata lo vuole più di ogni cosa al mondo.  La vita gli stava dando una seconda possibilità. Per la seconda volta aveva l’occasione di realizzare i propri sogni.
 
“Cosa? Siamo sicuri che non si sono sbagliati?”
“E’ la stessa cosa che ho chiesto io Tsukino. Eppure la comunicazione è molto chiara. Vogliono voi tre per il progetto al California Institute of Technology di Pasadena. Cosa devo dirvi!”
“Ci pagate tutto voi?”
Il professor Ogawa annuisce a Ikemoto.
“Wow!”
“Ragazzi ascoltate” prosegue il professore “è un’occasione unica nella vita. Accettate. E lo dico per voi non per me. Avete una settimana di tempo per dar risposta”
Ikemoto e Tokaji sanno già cosa rispondere. Usagi abbassa lo sguardo sfregandosi le mani. Lei, lei che è sempre stata al limite della bocciatura alle superiori, aveva la possibilità di partecipare ad un progetto internazionale negli Stati Uniti. Se non fosse Sailor Moon starebbe già festeggiando.
   
 
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