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Autore: ValeUchiha07    05/10/2016    6 recensioni
Il matrimonio imminente della sorella Ino mina la serenità di Sakura che si vede costretta così a dover tornare a casa. A Suna, dai suoi genitori con i quali non ha più rapporti da ben 5 anni. Il passato torna prepotentemente nella sua vita. Il castello di bugie che si è costruita per mantenersi lontana dalla sua famiglia sta per sgretolarsi. O quasi. La rosa in meno di 72 ore dovrà preparare una valigia scomoda che le darà problemi ma anche inaspettate sorprese. Riuscirà a riscattarsi e a gettare finalmente nel dimenticatoio tutte le dicerie che sono volate sul suo conto. Riuscirà a trovare il giusto riscatto. Quanto si è disposti a rischiare per amore ?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akasuna no Sasori, Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Sai/Ino, Sakura/Ino, Sasuke/Sakura
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo XXIV


Dei passi e delle risate sempre più vicine costrinsero le due sorelle a sciogliere il delicato e prezioso abbraccio.

“Tesoro, siamo tornati!” urlò Sai dal disimpegno.

“Siamo qui, caro”  gli rispose Ino. “Non vedo l’ora di vedere cosa hanno combinato insieme quei due” sussurrò poi  divertita, rivolgendosi al primario.

Sakura era in trepidante attesa.
Non desiderava altro al mondo che vedere gli occhi neri di Sasuke.  Li voleva tutti per sé e brucianti sulla sua candida pelle.
Aveva bisogno di sentire il suo forte ed intenso profumo e di perdersi completamente in esso.

“Ah Fronte-spaziosa mi raccomando su quello che ti ho raccontato prima non una parola. Avevo promesso a Sai che non mi sarei intromessa. Mi farebbe una predica senza fine se scoprisse che la mia lingua lunga ha fatto più del dovuto” si premurò la futura sposa di riportare la sorella sul pianeta Terra.

“Tranquilla, te l’ho promesso Ino-pig.”

Poco dopo Sai fece il suo ingresso in soggiorno con un mucchio di pacchettini e buste in mano ed il precedente tono serio e pacato di Ino si tramutò in un fragoroso ed euforico urlo.

“Oh mio Dio! Amore mio grazie. Tu si che sai come viziarmi!” tuonò la bionda saltandogli letteralmente al collo e facendo così cadere la maggior parte dei regali a terra.

“Buongiorno dormigliona” disse invece Sasuke ormai vicino a Sakura, scompigliandole i capelli.

“Buongiorno anche a te” gli sorrise per poi abbracciarlo. Un abbraccio dolce, caldo, puro.  “Di solito non dormo così tanto” tenne comunque a precisare.

“Non devi giustificarti. Lo so benissimo che ti sei stancata parecchio ieri sera” gli rispose a tono l‘attore, stendendole l’unica busta che aveva in mano.

Al ricordo della notte trascorsa inseme, l’Haruno arrossì imbarazzata.
L’Uchiha era in grado di metterla sempre spalle al muro.
Il suo modo di fare era disarmante e devastante.

“Non dovevi” lo guardò decisa, una volta ridestata, riconoscente per tutto quello che stava facendo per lei.

“ Figurati. L’ho fatto più per i miei nervi che per te” continuò lui a provocarla.

“Grazie lo stesso.”

Entrambi restarono a fissarsi in silenzio, mescolando le loro tonalità.
Era a dir poco impossibile capire dove finisse l’uno e incominciasse l’altro.

“Dai Fronte-spaziosa, cosa aspetti, aprilo!” parlò Ino staccandosi da Sai ed interrompendoli.

L’Uchiha quindi la invitò con lo sguardo ad assecondare il volere della sorella e così emozionata, Sakura scartò il pacco regalo facendo attenzione a non rompere niente.
Voleva conservare tutto.  

Dalla busta la giovane tirò fuori un bellissimo tubino smanicato a base nera con grossi cerchi concentrici bianchi.
Il primario aveva capito sin dalla prima volta che l’aveva visto che l’attore avesse buon gusto.
Il vestito era a dir poco magnifico, perfetto.

“E’ fantastico. Lo adoro, davvero” gli disse sincera, riservandogli uno sguardo più che eloquente. “Non smetterò mai di ringraziarti” continuò abbracciandolo forte.

Non era riuscita a trattenersi ed aveva sentito l’esigenza di stringerlo, di fargli capire quanto fosse felice grazie a lui e alle sue dolci attenzioni.
Sasuke l’accolse fra le sue possenti braccia senza alcuna remora.
Era da tutta la mattinata che attendeva questo momento.
Avrebbe voluto vedere per sempre sul suo volto quel sorriso sereno.

Quando sorrideva era veramente irresistibile.

Sakura poi rimase pietrificata quando sentì le labbra del ragazzo sfiorare delicatamente le sue.
Il bacio si fece immediatamente più passionale.
Il desiderio era ancora vivido fra di loro e necessitava di uscir fuori.
Il confine fra la realtà e la finzione era davvero flebile.

Se volete vi lasciamo soli” fece Ino divertita.

“Cretina!” cercò di ricomporsi l’Haruno, mascherando il più possibile il disagio. Si era completamente dimenticata di  essere in compagnia. Quel bacio l’aveva catapultata nel più bello dei sogni.  “Anzi facci vedere cosa ti ha regalato Sai” cercò subito di spostare l’attenzione e cambiare discorso.

Ino velocemente scartò i vari pacchetti, intervallando degli strani e striduli versi di approvazione.

“Sasuke mi ha consigliato diverse cose ma non riuscendo a decidere, per non sbagliare, ti ho comprato tutto tesoro” confessò Sai.

“E’ la gioia dei negozianti”  scherzò l’attore.

“Peccato però che le commesse fossero tutte per te” gli rispose lo Yamanaka.

Alla battuta di Sai, il volto di Sakura rapidamente si imbronciò.
La ragazza si era infatti appena scoperta gelosa di un ragazzo che neanche credeva bene di avere concretamente al cento per cento.

“Immagino” fece di fatto piuttosto acida.

“Immagini sempre troppo” la fissò determinato l’Uchiha.

“Fai bene ad essere gelosa. Tienitelo stretto Fronte-spaziosa” le fece l’occhiolino la sorella.

Io non sono gelosa” controbatté veloce.

“Certo e gli asini volano …” rise di gusto la bionda contagiando anche gli altri.

I quattro continuarono così a conversare piacevolmente finché Ino non decise di prendere in ostaggio Sakura.

“Se non vi dispiace, vi lasciamo soli. Il mio addio al nubilato non aspetta nessuno e noi dobbiamo essere stupende. Tu piuttosto vedi di fare il bravo stasera” disse rivolgendosi al compagno.

Tranquilla tesoro. Se può rassicurarti, ci sarà Sasuke a vegliare su di me.

Oh grandioso. Mi raccomando te lo affido.

“Da quando sei stato invitato anche tu all’addio al celibato di Sai?” domandò curiosa e leggermente preoccupata il primario.

“Da quando tu passi le mattine a dormire, gelosona” le rispose l’Uchiha sarcastico, facendo ghignare anche l’altra coppia.

x x x


Ino era ancora la solita perfezionista e Sakura non si stupì di tutte quelle ore passate insieme a prepararsi.
In fin dei conti le era mancato tantissimo quel senso di quotidianità, quella complicità naturale con la sorella.
Erano di fatto trascorsi ormai cinque lunghi anni dall’ultima volta che Ino le aveva delicatamente truccato il viso ed acconciato abilmente i capelli.
Erano anni che nessuno la coccolava in quel modo.
Quel calore non poteva quindi che scaldarle il cuore e farla impercettibilmente sorridere.

“Credo proprio che non ci manchi niente. Possiamo andare a buttare giù il locale!”

“Ino sei bellissima” le disse di getto spontanea.

“Certo, io ti ho dato una mano ma anche tu non sei niente male. Il vestito poi ti dona. Sasuke sa renderti davvero più bella.”

“Lo credi davvero?”

“Solamente un cieco non si renderebbe conto di quanto splendi in sua compagnia.”


Quell’affermazione occupò velocemente i suoi pensieri.
Mai prima di allora, Sakura aveva provato delle emozioni così forti, così intense.
Con Sasori era stato tutto molto diverso.

Ai tempi, la ragazza si era infatti lasciata ammaliare dai vari ed apparentemente sinceri tentativi che l’Akasuna aveva fatto per farla meglio integrare nel loro mondo ma nonostante tutto aveva sempre avvertito la fastidiosa sensazione di non essere del tutto compresa, capita.
L’Uchiha invece aveva avuto sin dalla prima volta la capacità di leggerla dentro, di farla sentire totalmente nuda ed era questo senz’altro l’aspetto che contemporaneamente più la intrigava e spaventava di lui.
La sua bellezza ed il suo fascino pressoché oggettivi venivano decisamente in secondo piano.
L’attore la voleva e l’accettava per ciò che era e nulla la emozionava di più.

“Le mie nipotine! Siete meravigliose micette.”

Sei pronta a scatenarti nonnina?” domandò retorica Ino.

“Cara, questi sono gli anni più belli che ho vissuto da ragazza. Ti faccio vedere io come ci si diverte.”

“Non ne ho dubbi” si lasciò andare ad una fragorosa risata Sakura.

La ragazza era pienamente cosciente del fatto che la nonna sarebbe stata l’anima della festa.
Quella sera voleva veramente divertirsi e lasciare tutti i segreti, le divergenze e le preoccupazioni alle spalle.
Meritava di essere spensierata ed allegra.
Tutto sommato la festa e la sua giovane età lo richiedevano a gran voce.

Dopo i primi tre giri di drink, la serata prese subito il volo.
Tutto quell’alcol e la potenza travolgente della disco music convinsero presto tutte le invitate a buttare via i freni inibitori e a gettarsi sulla pista da ballo.
Sakura trovò in Chiyo la perfetta compagna di bevute e una spalla per la serata.  

“Guardami micetta, questo era il mio passo forte!”

Loro due, insieme alla futura sposa, erano senz’altro le più ubriache del locale.
Chiyo con la sua sfrontatezza riuscì anche a salvare la nipote dalle grinfie del barman il quale con insistenza provava a strapparle un appuntamento, cercando un appoggio nelle civette amiche di Ino.  
Il primario non le aveva mai trovate troppo simpatiche e dovette ammettere che la tequila mitigò non poco quella sua percezione negativa.
Era troppo buona per rifiutare qualcuno.

“Senti amore di nonna, non prendertela ma mia nipote è fidanzata con uno strafico da paura. Ti consiglio di offrirci da bere e poi, se non vuoi andare in bianco, di cambiare obiettivo.”

Dopo quell’imbarazzante imprevisto, Sakura passò così l’intera serata alternandosi fra i cocktail con la nonna che ormai era diventata amica con il ragazzo del bancone ed i balli scatenati con la sorella.
Alle volte era davvero bello lasciarsi andare.
 
Si stava sollevando ad una nuova luce, a nuove possibilità.
Il potere del possibile le presentava diverse opportunità che prima non vedeva, che non aveva meticolosamente programmato.
Si sentiva più in pace con sé stessa e più amorevole verso gli altri.

A chiusura del locale, era sudata, stanca ma felice.
Gli alti stivali con il tacco le avevano a dir poco torturato i piedi.
Per l’Haruno fu quindi un vero e proprio sollievo gettarli all’ingresso e procedere barcollante scalza su per le scale.

Nonostante il divertentissimo addio al nubilato, il pensiero di Sasuke non l’aveva mai del tutto abbandonata.
Si era infatti ritrovata spesso a paragonare tutti i ragazzi della discoteca all’attore e non aveva trovato nessuno che fosse alla sua altezza, che la incuriosisse in qualche modo.
Nella sua testa e dentro al suo cuore c’era solo ed esclusivamente lui.

Sperava con tutto il cuore di trovarlo già nella loro camera.
Continuava ad avere l’impellente bisogno di sentirlo costantemente suo anche fuori da quelle situazioni in cui la sua vicinanza era necessaria ai fini della recita.
Voleva averlo tutto per sé come già aveva fatto la notte precedente. Di più. Voleva toccarlo dappertutto, senza trascurare un centimetro del suo corpo.

Con questo turbinio di emozioni, aprì la porta della cameretta e scorgendo nell’ombra la sua sagoma distesa sul letto, non resistette dal far vagare le sue mani sulla sua schiena, sulle sue spalle.
Cercava la prova concreta che fosse proprio lì e che non fosse il malsano frutto dei suoi desideri offuscati dall’alcool.
La sua pelle era liscia e calda, i muscoli tesi.

Sakura allungò le mani più sotto, sul suo fondoschiena sodo.
Quella non poteva essere di certo un’incantevole illusione.
Era davvero lui.     

Sasuke si alzò quanto bastava per sollevare il viso poi si fermò a guardarla come se la vista del volto e del corpo di lei lo lasciassero in estasi.

“Sei sempre così fastidiosa” le disse con la voce roca

“Scusami non volevo svegliarti …”

“Sssh..” la interruppè “ormai l’hai fatto principessa e ne pagherai le conseguenze” le si avvicinò pericolosamente, slacciandole lentamente la cerniera che aveva sulla schiena.

“Altro aiuto, milady?”

Lei annuì.

“Forse …”

L’attore cominciò così ad abbassarle lo scollo ma Sakura scosse la testa.

“No” gli disse. “Prima tu.”

A Sasuke occorse qualche istante per capire cosa lei intendesse dire ma poi un lento sorriso gli si aprì in volto.

“Certamente. Sono qui per servirla” fece sarcastico, gettando i pantaloni del pigiama a terra.

Sasuke la fissò con sguardo sensuale.
Sakura aveva gli occhi spalancati e le labbra socchiuse, ne sentiva il respiro ansimante.
Era eccitata e lui dovette resistere per non prenderla subito su quel letto.

Qualcos’altro?” mormorò.

Le labbra dell’Haruno si mossero ed il suo sguardo si posò fugacemente sui boxer.
Era troppo timida, troppo innocente per ordinargli di toglierli.

“Questi?” domandò lui.

Sakura annuì.
Lui se li tolse senza mai distogliere l’attenzione dal volto di lei e sorrise quando vide i suoi occhi sgranarsi.
Voleva fare la disinvolta ma non ne era capace e la tequila non l’aiutava per niente.

“Sei troppo vestita” le disse avvicinandola fino a trovarsi con il volto a pochi centimetri dal suo.

Si chinò per baciarla mentre con una mano toccava lo scollo del suo abito e lo tirava giù.
Lei si sentì di nuovo libera ed il ragazzo mosse la mano sulla pelle calda della sua schiena, stringendola a sé sino ad appiattire il seno contro il proprio petto.

“Sasuke … io ti … “

Glielo voleva dire. Voleva dirgli che l’amava, che l’aveva amato dal primo momento che si erano incontrati e che aveva un disperato bisogno di lui, che l’idea di non vederlo la uccideva, che il pensare che fosse tutto finto la faceva stare male, che aveva ancora tante cose da raccontargli, che voleva fare l’amore con lui e conoscere tutte le sue abitudini e le sue manie, che voleva vederlo appena sveglio, ridere, cucinare, sbadigliare, ballare, riparare la moto, che voleva passare la sua intera vita con lui perché, ne era certa, erano fatti l’uno per l’altra.
Aveva paura però che fosse ancora troppo presto. Quindi disse solo:

“Sasuke … io ti … ringrazio tanto per quello che stai facendo per me. Non dovresti, davvero, non dovresti.”

Lui si staccò da lei, prendendole il viso fra le mani.

“Smettila di pensare che faccia ciò che non mi va di fare. Non potrei mai farti del male. Fidati di me.”

Sakura lo guardò in volto, perdendosi nelle profondità dei suoi occhi neri.
Una parte di lei voleva restare così per sempre, semplicemente a guardarlo.
Piegò la testa e si sporse in avanti per baciarlo.

“Sasuke non c’è anima viva di cui mi fidi di più” tenne a fargli sapere prima che lui la baciasse di nuovo lentamente e profondamente.

Sasuke avrebbe desiderato dirgli qualcosa di più eloquente ma le parole di lei erano state sufficienti per entrambi perché in quel momento si sentì sopraffatto, troppo carico di emozioni per far altro che sospirare il suo nome.

L’Uchiha velocemente la coprì con il proprio corpo, ritrovandosi pelle contro pelle.
Poteva dominarla , farle persino male, eppure fra le sue braccia lei diventava il più prezioso dei tesori.

Il ragazzo le aprì le gambe e lo sentì duro ed insistente.
Sakura sentiva sempre più forte il desiderio d’averlo dentro di sé e avvolgersi attorno a lui.   
Voleva tutto ciò che poteva darle.

“Ti prego” gemette quindi, “ti prego.”

Sasuke non disse nulla ma aveva il respiro affannoso.
Si avvicinò e lei si inarcò per accoglierlo, serrandogli le mani sulle spalle.
Aveva bisogno di lui. Di questo. Ora.

L’attore si mosse un po’, cominciando a scivolarle dentro.
Quel primo tocco la fece trasalire.
Lui stava mormorando il suo nome, con il fiato corto mentre si spingeva in avanti possedendola sempre di più.

“Oh mio Dio” ansimò il primario, tirando indietro la testa per la forza delle spinte.

Lui si muoveva avanti ed indietro e quella frizione le stava quasi facendo perdere i sensi.
Allungò le mani per attirarlo a sé, per raggiungere l’apice.

“Sasuke!” gridò, il suono catturato in un bacio dalla bocca di lui.

Qualcosa dentro Sakura cominciò a tendersi finché non si sentì sul punto di frantumarsi e, proprio quando stava pensando che non sarebbe riuscita a resistere un secondo di più, raggiunse il piacere e qualcosa le scoppiò all’interno, qualcosa di sconvolgente e vero.

Sasuke si fece più impetuoso e mentre fece fuoriuscire un grido primitivo venne fuori di lei.
Per un paio di minuti non fecero altro che respirare poi, alla fine, il ragazzo rotolò giù da lei, continuando a stringerla forte.

“Oh cielo” disse l’Haruno, perché sembrava proprio ciò stava provando.
   
 
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