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Autore: Silkye96    05/10/2016    1 recensioni
Una long sulla mia coppia preferita , la ROBSTAR ... In questa fanfiction voglio utilizzare i veri nomi dei personaggi.
Cosa succede quando una diciassettenne si innamora di un tenebroso venticinquenne?
E se lui fosse troppo serio per lei?
Ma, soprattutto, cosa succede nel momento in cui anche lui si innamora di lei?
****
DAL TESTO
" Essere soli è dura, nessuno sa mai cosa pensi , nessuno sa cosa ti aspetti dalla vita.
- Come posso confessarti tutto ? Per te io non conto nulla! -
- Dimenticatelo ! Tu sei tutto per me! -
- Ho notato! E allora? Quella là chi era? -
- Un'amica! -
- Ovviamente ! Ti sembro scema? -
Il silenzio calò nella stanza, nessuno dei due osava aggiungere altro, nessuno dei due voleva parlare , forse per timore di spezzare quel magico filo rosso che li aveva fatti incontrare."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Uop Quando giochi a carte e fai la tua mossa, se ti rendi conto di aver sbagliato, non puoi tornare indietro.
Quando la mossa è fatta non si può fare nulla per rimediare all'errore compiuto.






/REGULAR POV/
Kori non aveva notizie di Richard da più di due mesi, l'uomo aveva deciso che non avrebbe più voluto rivederla, era meglio così per entrambi, ma lei non poteva smettere di pensare a lui.
-Non capisco, perché non mi chiama?- chiese la ragazza.
-Kor, io te l'avevo detto che non dovevi fidarti di lui...- mormorò Rachel con sguardo attento.
-Non siamo nemmeno usciti insieme!- esclamò Kori nervosa.
-Appunto, a maggior ragione non poteva chiamarti- disse Rachel divertita.
-Ok, però sa dove abito, mi sembrava che ci fossimo avvicinati un po'...-
-Kori, non penso che un uomo della sua età possa realmente interessarsi ad una della tua età, accettalo, non  è diverso dagli altri uomini, voleva solo una cosa e, non avendola avuta, ha deciso di sparire-
Kori sospirò, si rifiutava di credere che Richard potesse essere così meschino, sapeva dove lavorava e sapeva anche fino a che ora sarebbe stato lì, appena uscita da scuola si sarebbe precipitata in centro, avrebbe affrontato quell'uomo facendogli capire che danno aveva combinato.


La campanella segnò il termine delle lezioni, Kori si precipitò verso l'uscita ad una velocità allarmante, Jennifer e le altre cercarono di fermarla ma, ovviamente, non ci riuscirono, Kori non voleva sentire ragioni, avrebbe confessato tutto a Richard e nessuno l'avrebbe fermata.
Arrivò in centro, evitò saggiamente di passare per il parco ma prese la metro fino alla parte storica.
Giunse all'edificio della Wayne Corporation e si accomodò all'interno di esso, in sala di attesa.
Vide un uomo alto, possente e dall'apparenza regale entrare nell'edificio.
L'uomo sollevò un sopracciglio non appena la vide, Kori lo riconobbe subito, era Bruce Wayne.
-Signorina, posso esserle utile?- chiese con voce cavernosa.
-Io...Ehm...Ecco...- non sapeva cosa dire in realtà, mai avrebbe pensato di confrontarsi direttamente con il patrigno dell'uomo di cui si era invaghita.
Bruce la osservò con un sorriso benevolo, forse aveva capito la situazione.
-Sei un'amica di Barbara?- chiese.
Kori alzò lo sguardo, non sapeva chi fosse Barbara.
-No, di...Richard...- mormorò.
L'uomo sgranò gli occhi, sospirò amaramente e serrò le labbra in una linea netta.
Non sembrava più così gentile e composto, anzi...Era chiaro che fosse furioso e anche sconvolto, ma Kori non avrebbe saputo certo dire il perché, era molto confusa.
-Aspetti qui- ordinò l'uomo.
Scomparve in ascensore e ritornò circa una ventina di minuti dopo accompagnato da Richard, il quale osservava Kori con apprensione e una certa confusione.
-Kori, che ci fai qui?- chiese nervoso.
-Dovevo parlarti- borbottò lei cercando di farsi coraggio.
-Ok, senti...Non...Non possiamo parlare qui, vieni- disse lui guardandosi attorno, la prese per il polso e la trascinò fuori di lì.
Camminarono per diversi minuti finché non si trovarono accanto al museo, a circa sei isolati dall'ufficio.
-Richard, che succede?- chiese lei.
-Ecco, io...Di...Di cosa volevi parlarmi?- chiese cercando di cambiare discorso.
Kori arrossì di colpo, era ancora stordita da tutto il trambusto che la sua presenza sembrava aver causato.
-Ecco io...Volevo dirti che...Che...- la ragazza abbassò lo sguardo, cercando disperatamente le parole giuste.
Richard impallidì, si avvicinò a lei lentamente e le sorrise appena.
-Kori, ti prego fa' silenzio- mormorò.
Sembrava distrutto, solo in quel momento la ragazza si rese conto che era dimagrito, aveva delle borse sotto agli occhi che erano di un colore nero vivo.
-Stai male?- chiese lei nervosa.
-Un po', accuso lo stress...Kori, c'è una cosa che devi sapere...Tu non...- il ragazzo tirò un lungo sospiro, quasi come se stesse soffrendo :-Kori, non dirmi che ti sei innamorata di me ti prego- la scongiurò l'uomo.
Kori sgranò gli occhi d'istinto, sentirlo dire ad alta voce proprio da lui era imbarazzante.
-Non ancora, ma ero appunto venuta a dirti che...-
-Lo so, lo so cosa sei venuta a dirmi ma se non sei innamorata di me hai ancora la possibilità di dimenticarti tutto di me, fallo, non cercarmi e non pensare a me-
Kori alzò un sopracciglio, era confusa e non volle lasciarlo andare, lo prese per un braccio e lo costrinse a guardarla.
-Che ti prende?- chiese lei furiosa.
-Kori, io...Sto per...Me ne vado- rispose lui serio.
-Te ne vai? E dove?- chiese lei preoccupata.
-Vado a vivere con una donna, a Gotham City, senti...-
-Con una donna?-
-Kori aspetta ti prego- esclamò lui mentre la vedeva indietreggiare.
-Tu eri fidanzato, avevi la ragazza e non mi hai detto nulla, ci provavi con me...Quando ti ho chiesto se eri innamorato mi hai detto di no...Aveva ragione Rachel- mormorò lei con sguardo deluso.
Quello sguardo era la cosa che a Richard faceva più male, ma sapeva di non poter portare avanti quello strano rapporto che si era instaurato fra loro, doveva dare una scossa alla sua vita, ricominciare, cercare la felicità in una donna che avesse più di sedici anni.
-Kori ascolta, hai sedici anni, sei giovane, intelligente e bellissima, non ti servo io, insomma...Guardami, ho venticinque anni, sono un pezzo di legno, hai bisogno di un uomo spontaneo, libero e soprattutto hai bisogno di un uomo che abbia la tua stessa età- commentò Richard.
Kori non volle credere alle sue orecchie.
-Tu volevi solo prenderti gioco di me- mormorò lei ferita.
I suoi occhi si annebbiarono, non sapeva cosa fare, così corse via.
Corse così velocemente che i piedi le bruciavano, corse così rapidamente da sfidare il vento, e in un baleno si ritrovò a casa sua.
-Che imbecille- mormorò fra sé e sé a denti stretti, le lacrime che sgorgavano sul suo bel viso innocente.
Sua sorella era in veranda, intenta a sorseggiare della birra, quando vide Kori si fece largo verso la strada spinta da un ritrovato amore per la sorella, probabilmente dettato dall'alcool.
-Che è successo?- chiese allarmata.
-Smetti di far finta che ti importi qualcosa di me!- esclamò la rossa correndo in casa.
Komi sospirò amaramente, socchiuse gli occhi e non replicò, tornò a sedersi in veranda, sperando di capire che stesse succedendo.
Kori si barricò in camera sua, pianse così tanto che gli occhi le divennero rossi e gonfi, sapeva che una cosa del genere sarebbe successa, se lo aspettava, doveva capirlo prima, lui non era diverso, eppure si sentiva una sciocca, in fondo si erano visti poche volte, Richard non le aveva mai fatto pensare di essersi invaghito di lei, e non erano nemmeno mai usciti insieme ufficialmente, fra loro non c'era altro che un rapporto di un qualcosa che sembrava vagamente un'amicizia.
-Sono una scema- mormorò la ragazza.

/RICHARD POV/

Il modo in cui Kori è andata via mi ha lasciato spiazzato, ma sapevo da tempo di dover porre un limite ai miei sentimenti per lei.
Mi son ricordato di Barbara Gordon un mese fa, la mia vecchia fidanzata del liceo, mi ero innamorato realmente di lei, o forse no...Ma comunque non l'ho mai considerata il mio vero e unico amore, fatto sta che l'ho incontrata in centro e ci siamo presi un caffè insieme.
Una cosa tira l'altra e ci siamo fidanzati.
Sembra ridicolo, e lo è, ma ho bisogno di levarmi quella ragazzina dalla testa il più in fretta possibile, quindi quale modo migliore per farlo se non trasferirsi e farsi odiare da lei?
Sospiro e inizio a tornare in ufficio con la morte nel cuore.

Seduto alla mia scrivania non posso fare a meno di pensare a cosa sarebbe successo se l'avessi conosciuta quando avevo la sua età, se lei fosse stata una mia coetanea non avrei avuto problemi, però sin da quando era bambina fra noi due c'è sempre stato uno strano legame, quasi indissolubile, quando decisi di non frequentare più sua sorella ero depresso perché non avrei mai potuto rivedere Kori.
Poi con gli anni, chissà come, chissà perché, iniziai a scordarmi di lei, quindi forse, ripetendo le azioni di quei tempi riuscirò di nuovo a dimenticarmene.
Voglio convincermi che sarà così, non voglio nemmeno pensare a cosa potrebbe accadere se rimanessi legato a lei.
All'inizio sarà difficile iniziare tutto di nuovo, ma è meglio così per tutti e due, non avrei mai retto una vita con lei, così diversa da me.
-Richard?-
Mi alzo riconoscendo la voce tenebrosa di Bruce.
-Quella ragazza, chi era?- chiede con voce ferma.
-Lei è...Una...Ehm...Si chiama Kori, ha partecipato alla mia lezione di Marketing al liceo e...-
-Ed è interessata a te- taglia corto lui.
-Sì- rispondo serio.
-Mh...E' un bel problema, le hai fatto credere di essere interessato a lei per caso?-
Non so cosa dire.
-No- rispondo.
-Bene, Barbara è una donna fantastica, non lasciarla scappare intrattenendoti con una bambina-
-No di certo- rispondo sempre più serio.
Quando lascia il mio ufficio mi sento così vuoto e teso che potrei svenire.
Mi accascio sulla poltrona massaggiando le mie tempie circolarmente con le dita.
-Che razza di vita- mormoro esausto.


/REGULAR POV/
Il sole tramontò quasi istantaneamente quella sera, Kori e le altre ragazze si erano radunate a casa di Jennifer per uno dei loro pigiama party ricorrenti.
-Kor, hai la testa fra le nuvole, tutto bene?- chiese Tara preoccupata.
-Tutto bene- rispose lei abbozzando un sorriso sghembo.
-Kori- la voce di Karen sembrava un avvertimento.
Ma la rossa rimase zitta.
Jennifer e le altre la osservavano con sguardi colmi di ansia e pena, Kori non poteva sopportare che persino le sue amiche provassero pena per lei.
-Non guardatemi così- esclamò nervosa.
-Kori, vogliamo solo sapere che è successo...- mormorò Jennifer.
La ragazza si arrese e raccontò ogni cosa alle amiche curiose.
Rachel le si avvicinò con dolcezza e le prese la mano, sapeva bene che facendo errori Kori avrebbe imparato la lezione, ma non riusciva a vederla così, sembrava così delusa e ferita, Rachel non voleva che la sua amica smettesse di credere nell'amore, come sempre aveva fatto.
Era il tratto che la distingueva da ogni altra donna, lei credeva ciecamente nell'amore vero, ci credeva con il sorriso e con le lacrime e lei non voleva che smettesse di farlo a sedici anni.
-Andrà tutto bene- le disse sottovoce.
Kori non rispose.


Passarono diversi mesi, ma nessuno dei due seppe nulla l'uno dell'altra, finché non arrivò il giorno della partenza di Richard, la quale venne documentata al telegiornale.
Kori, distrattamente scorse la sua immagine davanti all'azienda, teneva per mano una donna dalla folta chioma aranciata e dai brillanti occhi azzurri.
Aveva indosso abiti eleganti, di ottima fattura, di tessuti pregiati, sembrava che fossero il Presidente e la sua First Lady.
Alzò il volume della TV.
Ascoltò le parole del giornalista con attenzione, eppure altro non udiva che un profondo silenzio.
<<Se ne va oggi Richard Greyson, famoso imprenditore successore di Bruce Wayne, l'uomo che ha dato vita alla Wayne Corporation, a quante pare, il giovane ereditiere lascia la sua carriera qui a Jump City per intraprendere una fuga d'amore con la signorina Barbara Gordon, figlia dell'ufficiale di polizia del commissariato di Gotham City>>
Kori sbuffò, sembrava tutto così ridicolo.

(Vi lascio il link di una canzone, vi prego di ascoltarla mentre leggete da qui in poi, se non conoscete lo spagnolo cercate la traduzione perché è davvero stupenda e le parole sono adatte alla situazione della storia).
https://www.youtube.com/watch?v=AlOnEhEmP4U
(Questo è il testo).
http://www.musica.com/letras.asp?letra=800087

Kori andò in cucina spegnendo la TV come se la cosa potesse aiutarla a non pensare a quel che stava perdendo.

Richard osservava la città piovosa fuori dal finestrino, sembrava che il tempo rispecchiasse il grigiore dentro di lui, non provava altro che un senso di rabbia e frustrazione.
Fosse stato per lui sarebbe morto anche subito, odiava Gotham, odiava dover continuare a lavorare alla Wayne Corporation e odiava l'idea di essere legato alla donna sbagliata, ma sapeva di non avere altra scelta.
Osservava i capelli scomposti della donna accanto a lui, un tono di rosso così chiaro da sembrare arancione, non aveva nulla a che fare con il color fuoco che bruciava quando i capelli di Kori venivano scompigliati dal vento.
I suoi occhi azzurri non erano intensi quanto quelli color smeraldo della giovane sedicenne.
-Dick, va tutto bene?- chiese la donna.
-Come? Ah sì, pensavo...- mormorò l'uomo.
Lei gli sorrise caldamente, posò una mano sul suo ginocchio e gli diede un dolce bacio sulle labbra.
-Sono felice che hai deciso di venire a vivere con me- commentò lei estasiata.
Richard sorrise appena.
-Anche io-
Non poteva fare a meno di sentire un dolore costante mentre pronunciava quelle parole.
-Io ti amo Barbara-
La donna accanto a lui posò la sua testa sulla sua spalla.
-Ti amo anche io-


Kori era stesa inerme sul suo letto, da un po' evitava rapporti sociali di ogni tipo, eccezion fatta per quelli con Rachel e sua sorella, la quale, comunque, non era poi così utile alla situazione, né tantomeno era di compagnia.
-Come ti senti?- chiese Rachel.
-Stanca- mormorò la ragazza.
Rachel non sapeva cosa risponderle, si stese accanto a lei abbracciandola, entrambe si addormentarono serenamente l'una avvolta nell'abbraccio dell'altra.

Nel frattempo a Gotham, Richard e Barbara stavano disfando i bagagli di lui.
-I tuoi vestiti puoi metterli nell'armadio a due ante che sta in camera, terza porta a destra al piano di sopra-
Richard salì le scale a chiocciola, ci mise un attimo a capire da che parte andare, sistemò i suoi pochi vestiti e tornò di sotto.
-Sono così emozionata che tu sia qui!- esclamò la rossa.
-Lo vedo- mormorò lui con un sorriso forzato.
La donna era così presa dai propri pensieri che nemmeno si era resa conto di quanto Richard non volesse stare con lei.
-Preparo la cena, direi che pollo e verdure può andare- disse lei correndo in cucina.
Richard nemmeno rispose e si accomodò sul sofà pensando alla sua Kori, pensando che non l'avrebbe più rivista.
I suoi occhi si chiusero automaticamente e cadde in un sonno profondo.
Non sapeva se l'avrebbe rivista tra qualche anno, ma nessuno poteva impedirgli di sognarla.
E così fece, la sognò, sognò ogni cosa, persino il momento in cui l'avrebbe rivista e l'avrebbe finalmente portata via con sé, via da tutto e da tutti.
Si svegliò di soprassalto quando Barbara lo scosse afferrando dolcemente la sua spalla destra.
-E' pronta la cena- gli disse con dolcezza.
Richard si stropicciò gli occhi :-Quanto ho dormito?- chiese.
-Circa un'ora- rispose lei con un sorriso.
-Sembra meno- rispose lui.
La verità è che avrebbe voluto dormire per sempre, fu allora che si rese conto di essersi innamorato, di brutto.
Quello dei due che sarebbe stato peggio era lui e non poteva fare più nulla per evitarlo.
La mossa era stata fatta, non poteva tornare indietro, doveva solo aspettare di perdere il gioco.

I giorni trascorsero nel più totale silenzio per Kori, niente di quello che era successo la stava abbandonando, sentiva ogni cosa, ogni sensazione ancora vivida come se potesse toccarla.
Sospirava spesso, si sentiva sola, le mancava quell'uomo.
Non importava quanto desiderasse che non fosse vero, si era innamorata, si era innamorata perdutamente di Richard Greyson e non poteva farci nulla.
Se fosse stata una partita di poker avrebbe già perso ogni cosa.
-Che faccio?- si chiese portando le mani al viso.
Non sapeva dove sbattere la testa, era tutto così difficile, in poco tempo quel tipo le era entrato nel cuore e l'aveva sconvolta, in due soli mesi, era possibile innamorarsi in così poco tempo? Kori se lo chiedeva spesso.
Forse lo faceva per giustificare il fatto che non voleva perderlo, o forse perché era una reale curiosità di un'ingenua liceale.
Tara, dal canto suo, aveva rivisto Garfield e i due si erano messi insieme ufficialmente, Kori aveva voglia di vomitare mentre Tara glielo raccontava.
Rachel roteò gli occhi, il suo tempismo era pessimo.
-Tara- mormorò nervosa.
La bionda si tappò la bocca con la mano :-Scusa Kori...-
-Non importa, sei innamorata, hai tutto il diritto di parlarne, non posso smontare la tua felicità solo perché mi sono impantanata con un altro idiota- affermò la ragazza.
-Prima o poi ti scorderai di lui, vedrai...- commentò Karen con un sorriso caloroso.
Kori sapeva bene che non sarebbe stato possibile, il legame che aveva con Richard era qualcosa di onirico, nessuno poteva immaginare.
Era come se fossero uniti indissolubilmente da un filo rosso, sapeva che le loro strade si sarebbero incrociate di nuovo.
Non sapeva né come né quando però.
-Sapete che vi dico? E' tutto ok, davvero, non preoccupatevi per me- rispose alzandosi dal letto.
Rachel le sorrise, così come le altre, Kori era pronta a provare seriamente a scordarsi di lui.
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ANGOLO DELL'AUTRICE:
Sono tornata!
Mi sono ripresa da un evento traumatico che ha segnato la mia vita per sempre, sono pronta a riprendere la mia attività e a dare di nuovo vita alla mia scrittura.
Sono felice che chi mi legge da sempre non mi abbia abbandonata e che mi abbia spronata a tornare in pista, quindi devo ringraziare le mie amiche: Chichi, Jessica ed Eri, che mi incoraggiano sempre.

Per quanto riguarda la storia, il capitolo è corto ma intenso, quindi è appositamente sintetico.
Spero vi piaccia.
Ho deciso di utilizzare un salto temporale per mandare avanti la trama, non so se vi piacerà la scelta, molti potrebbero trovarla una cosa stupida ma io ne sono stranamente soddisfatta.
Fatemi sapere che ne pensate!
-Silkye96.


  
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