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Autore: k_Gio_    06/10/2016    5 recensioni
Verità e bugie sono alla base di tutto. Tutti camminano in sentieri semi oscuri ma qualcuno vuole far sapere la verità.
Sarà l'inizio di qualcosa di bello o l'inizio di un doloroso epilogo, starà a loro capirlo e scoprirlo.
Genere: Angst, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 14


 

La sera seguente verso le nove di sera Emma ed Henry si ritrovarono davanti ad un locale un po' anonimo che corrispondeva all'indirizzo lasciatole da Killian.
«Ragazzino ci staremo solo qualche ora intesi?! Non fare storie» Emma lo avvertì fin dal principio, era pur sempre un locale da adulti, non sapeva cosa avrebbero trovato all'interno ma se Killian lo aveva proposto ad Henry non doveva preoccuparsi...giusto?!
«Ok» disse lui senza ascoltarla veramente mentre già la trascinava verso l'interno.
Videro Killian che parlava con David ed altri uomini che dovevano essere gli altri componenti del gruppo.
Stava diventando nervosa, di solito quando usciva non lo era, ma in quelle occasioni Henry non era con lei e quindi l'unica a cui doveva badare era se stessa. Si guardò intorno mentre erano fermi all'entrata. Il locale sembrava tranquillo, gente seduta ai tavolini con alcool e sigarette alla mano, non erano molti ma non sapeva se sarebbe degenerata la situazione; gente che giocava a carte seduti ai tavolini un po' più appartati...niente spogliarelliste almeno. Sarebbero rimasti poco, assolutamente.
Occhiate lascive la stavano squadrando ma non ci fece troppo caso perchè due occhi blu si erano finalmente voltati nella loro direzione.
Uno sguardo felice venne rimpiazzato da uno allibito ma piacevolmente sorpreso. I suoi occhi la percorsero per tutta la figura mentre si avvicinava ai due nuovi arrivati.
«Emma...stai benissimo...» gli mancava il fiato per quanto era bella, non che di solito non lo fosse ma con un vestito del genere non l'aveva mai vista.
«Si si lo sappiamo tutti, è da quando siamo usciti che la fissano.» Henry la fissò di traverso. Emma abbassò  gli occhi imbarazzata.
«Forse  non è l'abbigliamento più adeguato in effetti...» si portò una ciocca dietro l'orecchio con fare nervoso.
«No, cioè, stai davvero benissimo Emma, anzi..» e continuò a indugiare sul corpo di lei che si mostrava in tutta la sua sensualità. Continuava a fissarla cercando di smettere di fare pensieri poco...casti, ma come poteva evitarli quando ce l'aveva davanti?! Vestita così poi?!
Il vestitino nero di pelle, d'accordo, non ne capiva niente di moda ,materiali o tessuti ma gli sembrava pelle, le arrivava sopra le ginocchia mettendo in bella vista le sue gambe. Doveva guardarla in faccia o sarebbe stato il solito cafone di turno. Oltre il fatto che c'era Henry e non era assolutamente il caso.  Ma avrebbe voluto vederla sempre così... anzi no,meglio di no, non voleva vederla sempre così perchè non l'avrebbe guardata solo lui ma anche il resto del genere maschile e la cosa lo mandava fuori di senno.
«Killian quando suoni?!» lo richiamò alla realtà il bambino tirandolo per una mano mentre lui richiudeva la bocca che aveva lasciato aperta come uno scemo. Ritornò agli occhi di Emma per cercare di ricomporsi, come se gli occhi fossero la parte di lei più tranquilla.
Un luccichio monello animò gli occhi di lei, che seppur si era accorta di essersi vestita in modo poco consono per una serata che doveva essere tranquilla, quelle attenzioni da parte lui le avevano fatto piacere. Non che lui non le avesse mai detto che fosse bella ma...ma, no ,in effetti non glielo aveva mai detto! Ma lei non faceva mica caso a queste cose comunque.
«Si..ehm, suoniamo tra cinque minuti, Henry. Intanto mettetevi seduti e ordinate qualcosa, offro io. Non bere troppi alcolici Henry d'accordo?! Tua madre non ti lascerà più venire con me altrimenti» era tornato finalmente in sé e aveva stemperato quell'aria elettrica che si era creata.
Henry rise e si avviò trotterellando ad uno dei tavolini vuoti, non era troppo vicino al palco ma si vedeva bene. Agitò una mano verso sua madre.
«Beh, allora, spero che non ci siano troppe fan che urlino, rischierei di non sentire la vostra musica» disse sarcastica lei mentre incrociava le braccia e piegava la testa di lato.
Killian le resse il gioco scoprendo i denti in un sorriso furbo «Sei fortunata Swan, stasera non ce ne sono molte, non rischierai di perderti lo spettacolo...e non rischierai di perderti di me» le scoccò un'occhiata eloquente, con quegli occhi così profondi e penetranti che la agitavano ogni volta.
«E' la mia serata fortunata allora. Ti aspettiamo al tavolo appena avrai un minuto libero». Si scambiarono un ultimo sorriso e raggiunse suo figlio al tavolo.
Per tutto la durata dello spettacolo non fecero che scambiarsi occhiate; Henry era euforico, era fiero di quello che era il suo vero papà e si sentiva solo lui che batteva le mani quando terminavano un pezzo. Di solito suo figlio non era così...aperto e socievole ma era Emma era contenta di quel cambiamento. Dopo un'oretta che avevano iniziato li videro posare i loro strumenti e scendere dal palco.
Killian si avvicinò e si accomodò facendo segno ad una cameriera di portargli da bere.
«Killian sei stato bravissimo!!! Insegnerai anche a me a suonare così vero?! Ti pregooo» Henry era sceso dalla sua sedia saltando sulle gambe di lui che lo prese al volo sistemandolo in modo che stessero comodi entrambi.
«Ovvio che ti insegnerò! Bae non mi sta nemmeno a sentire quando ci provo con lui, tu invece sei un piccolo artista» gli strofinò la testa con fare giocoso.
Emma li aveva osservati tutto il tempo con il sorriso sulle labbra e uno sguardo soddisfatto.
«Vi faccio una foto, guardatemi» ordinò ai due che davanti a lei erano diventati rigidi tutto d'un tratto.
«Mamma no...»
«Emma dai, non è il caso...» provarono entrambi senza risultati.
«Zitti e guardatemi» ordinò nuovamente posizionando il telefono in modo da inquadrarli per bene. Ne ottenne una foto nella quale entrambi si grattavano dietro la testa con sguardo imbarazzato e un po' timido...l'avrebbe fatta stampare la mattina seguente. Erano adorabili.
Ripose il telefono e si dedicò di nuovo ai due.
Henry riprese la parola «Mamma ci pensi?! Diventerò bravo come Killian!»
«E se imparerai il nuovo pezzo la prossima volta potrai suonare con noi sul palco!» mise il carico Killian.
«Basta che nos...che Henry non si impiastricci gli occhi come te!» Scherzò Emma che per poco non combinava un guaio.
«Ma mamma è per essere più fighi!» obbiettò il bambino con il broncio.
«Esatto Swan, tuo figlio ne capisce più di te di questa roba»
«Se lo dite voi...ma finchè ci sarò io tu non ti truccherai gli occhi ragazzino» e chiuse il discorso bevendo un sorso della sua birra.
«Sbaglio o è una serata un po' fiacca, Jones? Eccetto Henry che applaudiva ogni tanto qui è un mortorio» indelicata e asciutta come al solito.
«Sempre carina vero Emma» non era offeso, ma divertito dopotutto aveva ragione, la vide scrollare le spalle come se non avesse detto nulla di che « In effetti si, oggi è praticamente vuoto. Non sei contenta? Sono tutto vostro!» allargò le braccia con fare un po' sbruffone.
«E' stata una bella serata ma qui qualcuno deve proprio andare a dormire»
«Ma mammaaa» l'occhiata in tralice che gli riservò Emma lo fece desistere subito. «Ok si, ho un po' di sonno».
«Allora se mi aspettate altri cinque minuti metto a posto la roba e vi accompagno» Emma ed Henry fecero di sì mentre quest'ultimo scendeva dalle gambe di Killian.
«Mamma posso aiutare Killian?»
«Se per Killian va bene certo, io vi aspetto qui» li vide allontanarsi vicino al palco.
Era tranquilla, la serata era stata piacevole e si erano divertiti, se ci fosse stato anche Bae sarebbe stato perfetto...già Bae...
«Ehi, una bella ragazza come te non dovrebbe starsene qui tutta da sola» un tipo dall'aria poco raccomandabile si sedette alla sedia lasciata libera  da suo figlio.
Ci mancava solo questo. Fece una smorfia, mentre spalancava gli occhi e sbuffava leggermente. Era filato tutto fin troppo liscio, era normale che ci volesse qualcosa a movimentare la serata.
Non era preoccupata solo infastidita, ma sorrise un po' impietosita per quel misero tentativo d'abbordaggio.
«Non sono sola, e sarebbe meglio se te ne andassi, davvero»
«Non ti merita chi ti lascia da sola bellezza» fece con tono lascivo mentre scendeva con gli occhi sul resto di lei.
«Quel posto è occupato»
Una vocina fece girare il tipo, il quale si ritrovò davanti un Henry che non ammetteva repliche.
«Sparisci» disse quello agitando una mano come se stesse scacciando un moscerino.
«Ho detto che quel posto è occupato» rimarcò con più decisione Henry con gli occhi improvvisamente incupiti. Le mani strette a pugno.
L'uomo sembrava non ascoltarlo nemmeno.
«Hai sentito cosa ha detto il bambino, alza il culo e vattene» intimò Killian.
Quello si girò ritrovandosi Killian ed Henry che lo guardavano con sguardo minaccioso. Il tipo capendo che non era serata, si alzò in malo modo guardando i tre con occhi furiosi.
Emma si alzò anche lei andando incontro a due dei suoi uomini preferiti allargando le braccia e stringendoli forte «I miei eroi» li baciò entrambi sulle guance, «Ma avrei potuto cavarmela anche da sola ragazzi» concluse girando i tacchi e avviandosi fuori al locale con i due che scuotevano la testa rassegnati alla testardaggine della donna. La seguirono mentre lanciavano per un'ultima volta due sguardi intimidatori a quel tipo che ora sedeva al bancone importunando la ragazza che lo stava servendo.
Arrivarono alla macchina e dopo che Henry ebbe salutato Killian salì in auto crollando come un sasso non appena si fu sdraiato sui sedile posteriore.
Emma e Killian si ritrovarono uno di fronte all'altro con lui appoggiato all'auto e lei che lo guardava con le braccia conserte.
«Ti sei divertita stasera?» chiese Killian davvero curioso di sapere cosa ne pensava del suo gruppo e della loro musica.
«Non siete affatto male, pensavo molto peggio.» lo prese in giro lei ma diventando seria con il sorriso sulle labbra «Siete davvero bravi, ci siamo divertiti entrambi» fece segno con la testa verso un Henry addormentato.
«Però magari la prossima volta non vestirti...così» con le mani indicò il resto del corpo.
«Scusami?!» davvero le stava dicendo come vestirsi?!
«Non mi va di doverti sempre salvare da tipi come quello di poco fa! Come faccio a stare tranquillo?!»
«Ah già, è per tipi come quello, non perchè sei geloso...» socchiuse gli occhi scrutandolo, con un sorriso birichino.
Si morse il labbro mentre increspava le sopracciglia mentre rifletteva su cosa rispondere «Cavolo Swan, certo che sono geloso! Nemmeno un cieco potrebbe non esserlo!» dichiarò finalmente ad alta voce.
«Anche tu non sei niente male Jones» si avvicinò pericolosamente a lui poggiandosi al suo petto mentre le braccia di lui l'avvolgevano completamente con fare protettivo. Si stava bene così, qualche mese fa non lo avrebbe mai creduto possibile.
Il sorriso sulle labbra di Emma sparì tutto d'un tratto. E in qualche modo Killian lo percepì.
«Cosa c'è?»
«Oggi Bae mi ha chiamato, Henry gli ha dato il mio numero. Mi ha chiesto se potevo accompagnare Henry da lui domani visto che tra qualche giorno inizia scuola..» Si sentiva irrequieta ora che ne parlava ad alta voce.
Killian aveva ascoltato senza ribattere aspettando che terminasse.
«Ti andrebbe di accompagnarci? A parte che non so neanche dove abita, ma vorrei davvero che tu venissi.» si accoccolò meglio tra le braccia di lui.
Le passò una mano tra i lunghi capelli biondi che scendevano per tutta la schiena. Un brivido percorse entrambi. Alzò il volto per guardarlo. Lui glielo prese tra le mani accarezzandole le guance con i pollici. Non si era accorta che due lacrime erano scappate.
«Certo che vi accompagno, Emma» non capiva perchè stesse piangendo, ma non volle chiedere. Non voleva provarla oltre, forse era semplicemente stanca. Decise di sdrammatizzare.
«Avanti, ragazzina vai a casa e mettiti qualcosa addosso» la sculacciò per poi allontanarla. Era pur sempre un uomo che la desiderava come mai aveva fatto con altre e sentire il suo corpo premuto contro il suo non lo aiutava minimamente.
La faccia smaliziata che ne seguì da parte di lei provocò in lui un nuovo brivido. «Che c'è Jones? Non riesci a controllarti» il momento cupo dell'attimo prima era felicemente scomparso.
«Al contrario sono un gentiluomo e lo faccio per la tua incolumità.» le aprì la portiera scimmiottando un inchino. Lei rispose all'inchino ed entrò sorridendo.
«Sei più un pirata conciato così Jones.» disse lei alludendo all'abbigliamento scuro e gli occhi truccati di nero.
«Casomai un pirata gentiluomo allora» si avvicinò al finestrino abbassato per trovarsela faccia a faccia.
E con una faccia da schiaffi che teneva testa a quella di lui gli rispose « No,solo pirata» si sporse stampandogli un bacio e mordendogli il labbro inferiore, un gemito fuoriuscì dalle bocche di entrambi.
Si staccò lui che altrimenti l'avrebbe fatta scendere di nuovo dall'auto e avrebbe approfondito quel bacio in modo molto più intenso «Vai Swan, ci vediamo domattina»
«Ciao pirata.»
La guardò fino a che non sparì  completamente dalla visuale.


 

Arrivarono davanti all'imponente villa e tutti e tre si sentirono improvvisamente in soggezione.
Suonarono il campanello mentre Emma si guardava intorno per studiare i particolari della casa. Udirono dei passi lenti affiancati da altri più svelti che fremevano.
Una donna anziana aprì loro la porta accompagnata da un Bae che aveva un sorriso che gli andava da una guancia all'altra.
«Ciao!» abbracciò tutti e tre con trasporto puro e incondizionato, era così felice di vederli lì.
«Ciao ragazzino» Emma si inchinò e gli baciò la fronte mentre Killian gli spettinava i capelli che erano stati pettinati in modo ordinato.
La signora li guardò con attenzione ed Emma si sentì irrequieta.
«Granny, Milah e Gold sono a casa?» domandò Killian.
«No Killian, sono usciti presto stamattina, dovrebbero tornare oggi pomeriggio» disse l'anziana sorridendo in direzione dei due bambini.
«Bene, allora torneremo nel primo pomeriggio. Ciao ragazzini» salutò i due bambini e aspettò che Emma facesse lo stesso.
«Mi raccomando fai il bravo Henry» lo guardò negli occhi facendogli bene intendere a cosa si riferisse. Salutò anche la donna che non aveva smesso di fissarla. Raggiunse Killian che si era avviato alla macchina.
«Ci possiamo fidare vero? Quella donna non ha smesso un attimo di fissarmi» rivelò Emma mentre si allacciava la cintura.
«Certo, è l'unica di cui mi fidi in quella casa, tranquilla»
«Sai che non funziona così Jones?! Non posso diventare tranquilla a comando»
Lui rise sotto i baffi «Lo so».
«Ho comprato un nuovo mobile, hai da fare?» si girò a guardarlo, non le avrebbe detto di no, lo sapevano entrambi.


 

Era da quando erano arrivati in casa che un'aria elettrica li aveva circondati. Saliti in camera da letto si erano messi seduti per terra cercando di capire le istruzioni di come si dovesse montare quell'aggeggio. Erano passate diverse ore da quando avevano iniziato «Ecco fatto» disse soddisfatto Killian mettendo le mani su i fianchi con fare vittorioso.
La faccia scettica di Emma non era dello stesso avviso. «Jones questi non dovrebbero essere qui» agitò un mucchietto di viti che teneva in una mano e una specie di mensola nell'altra.  «Abbiamo sbagliato qualcosa» eppure si erano concentrati, avevano lavorato bene  e nessuno si era rotto qualcosa!
«Forse erano in più...» ipotizzò lui mentre ricontrollava le istruzioni un po' accigliato. «Non potevi prendere un mobile più facile?»
«Mi piaceva questo! Se non sai montarlo non è di certo colpa mia!» gli mollò uno schiaffo sulla spalla.
«Penso che reggerà comunque» disse risolutivo.
«Io non credo proprio. Cadrà appena ci metterò qualcosa dentro. Accidenti non assomiglia per niente all'immagine del libretto!» era un po' sconsolata.
«Ma che dici non capisci i mobili moderni, è arte»
«Ma sta zitto!» scoppiarono a ridere tutti e due mentre si alzavano dal pavimento e l'uno aiutava l'altra a tirarsi su.
Sentirono un scossa non appena le loro mani si incontrarono. Gli occhi improvvisamente più  scuri.




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 E anche questo giovedì è arrivato!!!!!
Buon giovedì e buon quasi fine settimana ^-^
Allora vi è piaciuto?! Spero di si perchè sono stati troppo carini xD sono fiera di me, si me lo dico da sola anche se non si dovrebbe ahahaahh
Che altro dire, il capitolo è stato abbastanza esaustivo mi pare, si sono divertiti e tra un Henry che va a giocare a casa di Bae e mobili strani di cui anch'io ignoro le fattezze, siamo arrivati anche oggi al fine di questo capitolo xD Cosa combineranno nel prossimo capitolo? Non lo so! Cioè io lo so ma non ve lo dico u.u
Comunque il vestito nero che indossa Emma è un connubio tra il vestito che aveva all'appuntamento con Walsh e quello della dark Emma...che diciamolo era proprio sexy ahahahh e penso che anche Killian nonostante tutto apprezzasse u.u
Passiamo un momento alla puntata quindi non proseguite se non volete Spoiler o indiscrezioni u.u 
Non so voi ma io l'ho trovata carina ( c'era Craig Horner, il mio Cercatore de La spada della Verità, quindi è stata bella a prescindere nonostate la fine che gli hanno fatto fare T.T), la Evil Queen è troppo troppo bella, mi piace davvero un casino per non parlare della scena dove si rivolge ad Henry xD e vogliamo parlare quando dice a Regina che sarà lei a distruggere tutto e lo fa canticchiando?!?! cioè a me è venuto un brivido lungo la schiena per quanto è stata favolosa xD. Killian che tormntato chiede perdono a Belle è stato tenerissimo, anche se ho quasi scapocciato quando davanti ad Emma che lo scarica per andare da Archie lui le dice che va bene...mh va bè se per lui è ok, ok.
Chiudiamo con il momento recensione che l'ho già fatto su un altro sito xD qui concentriamoci sulle storie va ahahahah
Per il prossimo cap non dico nulla, manteniamo un po' di suspance u.u
Ancora buona giornata gente nonostate questo tempo ballerino ;)
Alla prossima e grazie a chiunque di voi passerà a lasciarmi una recensione ^.^ ovviamente un grazie anche a voi che leggete in silenzio ;)
Gio

  
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