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Autore: vanessie    07/10/2016    4 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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Capitolo 25

“Rivelare i propri pensieri ”

 

 

POV Nicole

Ecco…ero sola con Jonathan. Soli per la prima volta dopo quei baci che ci eravamo scambiati, dopo ciò che ci eravamo detti, ma soprattutto soli dopo il messaggio che gli avevo mandato su facebook in cui gli dichiaravo il mio amore, esprimendolo al meglio insieme ad un video. “Ciao Nicole” “Ciao” “Ehm io…vorrei…parlarti” “D’accordo” risposi. Uscimmo dall’edificio e ci fermammo sulla panchina di fronte alla fontana. Era ora di cena e in giro non c’era quasi nessuno studente. Ci sedemmo e mi posizionai lateralmente, con un braccio sullo schienale della panchina, per riuscire a guardarlo. Anche lui fece lo stesso.

“Pomeriggio di shopping eh!?” disse per rompere il ghiaccio, annuii. “Ok senti Nicole…dispiace anche a me per domenica sera. Sono stato sincero con te, quello che ti ho detto lo penso seriamente. Ci ho pensato molto bene prima di dirtelo, credimi. Mi sono chiesto se ne valesse la pena…insomma dichiararti tutte quelle cose doveva valere più della possibilità di perderti come amica…e la mia conclusione è che…volevo che tu sapessi la verità. Volevo che tu…sapessi che per me…sei molto più di un’amica. E ti giuro che non è per l’attrazione fisica! Tu mi piaci da impazzire” “Io…” “Lo so, ho letto il tuo messaggio su facebook ieri. Ho visto anche il video e ascoltato la tua canzone e…capirai che sono un tantino…imbarazzato. Scusa se non ti ho risposto, ma non sapevo cosa dire, come restituirti le bellissime parole che mi hai detto. Preferisco dirtele di persona ed è per questo che sono qui. Perché mi hai chiesto di aiutarti a fare la scelta migliore per te” disse. Gli sfiorai il ginocchio con la punta delle dita e lui abbassò lo sguardo per osservare quel mio gesto. “Anch’io sono stata sincera con te Jonathan, sebbene sia così timida nel rivelarti i miei…pensieri su di te. Per me è così difficile dirti in faccia che…sono…innamorata di te” ammisi quasi in un sussurro. Le guance si imporporarono per la vergogna. Lui mi fece una carezza sul viso con il dorso della mano “Nicole non devi aver paura che io possa amarti meno di quanto tu credi di amare me. Non devi aver paura di perdermi. Dovremo prenderci la possibilità di stare insieme nel modo più giusto per noi Nikki” “Ho soltanto il timore di…perché credi che possa essere più di un’amica per te? Perché dici di amarmi?” gli chiesi. Lui si prese qualche secondo in più per rispondermi, secondi che mi parvero interminabili.

 

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Puntò di nuovo i suoi occhi nei miei e mi lasciò senza parole quando dalle sue labbra uscì la seguente frase “Sai che sei innamorato, quando non riesci a dormire perché finalmente la realtà è migliore dei tuoi sogni. E la mia realtà Nicole è…così vicina a me, tanto che potrei sfiorarla se solo lo volessi” disse. Oh porca miseria…se voleva colpirmi al cuore, ci era appena riuscito in pieno. Come potevo ribattere? Quella frase bastava a colmare tutte le mie insicurezze, a placare tutte le mie ansie, a rispondere ad ogni mio interrogativo.

Gli feci un timido sorriso e gli sfiorai la mano, lui si avvicinò lentamente a me e aggiunse “Volevi sapere la mia definizione d’amore?” restai in silenzio per capire dove volesse andare a parare. Tirò fuori un foglio dalla sua tasca, era scritto con la sua calligrafia “Ho la mente talmente annebbiata quando sto con te che…beh è strano, riesco a studiare anche 5 libri in una sola volta per sostenere un esame. Non ho mai avuto problemi di memoria ma…visto che tu mi fai quest’effetto, ho preferito scrivermela la definizione d’amore per paura di dimenticare tutto guardandoti negli occhi” disse. Tenne il foglio in mano, ma cominciò a parlare senza leggerlo, semplicemente puntando il suo sguardo nel mio. “L’amore per me ha l’aspetto di una giovane e bellissima ragazza alta e snella. È speciale perché non è una ragazza come le altre, condivide con me un gene che la porta ad assumere le sembianze di un lupo. L’amore ha i capelli castani lunghi e lisci. Talvolta li porta legati con una semplice coda o una treccia, altre volte sono sistemati in pettinature bellissime o arricciati, ma io li preferisco sciolti, al naturale. Capelli che profumano di shampoo all’albicocca. L’amore ha gli occhi castani con lunghe ciglia sensuali. Occhi profondi e sinceri, che rispecchiano la sua anima pura. La bocca ha una forma bellissima, è carnosa ma non troppo, è la custode di un sorriso luminoso e solare. L’amore di cui parlo Nicole, ha la passione per il giornalismo e la tenacia adatta a inseguire i suoi ideali. Ha l’intelligenza di una ragazza educata e altruista, disponibile con chiunque. Ha l’ironia e l’allegria che servono ad affrontare la vita con ottimismo, ha l’ingenuità di una bambina cresciuta, alla quale vorrei poter dire che niente e nessuno le farà mai del male, perché se solo qualcuno provasse a farlo, sarei capace di ucciderlo con le mie mani. L’amore è dolce e romantico, come la frase che conosci a memoria del film ‘Dear John’. Ma la sai una cosa Nikki?! Quella sarà anche una citazione bellissima, ma in quel film, che tu mi hai costretto a guardare insieme mille volte, c’è un momento in cui tu scoppi sempre a piangere. Ci ho fatto caso sai…ed è quando John dice a Savannah questo: Io so solo che voglio stare qui, voglio solo stare qui con te più tempo che posso, sei l'unica persona che conta, capisci? L'unico pensiero importante e sto cercando di capire qual è la cosa giusta da fare, ma non lo so…” disse concludendo il suo bellissimo discorso dedicato a me, con quella citazione del film. “Non so cosa dire…qualsiasi parola sarebbe stupida o demenziale dopo questo discorso” risposi sistemandogli i folti e lunghi capelli.

Lui sorrise e colmò quella piccola distanza che ci separava. Toccò le mie labbra poggiandovi le sue. Qualche bacio a fior di labbra, che mi faceva soltanto desiderare ancor di più che la sua lingua toccasse la mia. Avevo la testa confusa, sentivo il rimbombo sordo del mio cuore in corsa, il profumo del suo respiro e del mio mescolati insieme. Poggiò le mani sulla mia nuca e mi attirò a sé. Mi diede ancora un bacio superficiale e poi uno più profondo che mi fece aprire la bocca. Era assolutamente perfetto baciarlo, le nostre lingue sapevano già come e dove spostarsi, come e quando essere invadenti o più timide. La ragione era più che semplice, Jonathan era stato l’unico ragazzo che avessi mai realmente amato in tutta la mia vita. Inoltre lui era stato il primo che avessi mai baciato, il primo che mi aveva insegnato a farlo, dunque il mio stile di bacio era esattamente l’opposto del suo, eravamo la compensazione l’uno dell’altra. I baci stavano diventando sempre più affamati d’amore, ricchi di passione e doveva essere passato diverso tempo da quando avevamo iniziato a baciarci…non sapevo dire quanto, dato che avevo perso la cognizione temporale. Mentre stavo finendo di pensare che erano passati tipo…tre secoli da quando qualcuno semplicemente baciandomi mi aveva fatto desiderare tanto intensamente di fare l’amore…lui si staccò da me. Riaprii gli occhi e lo vidi sorridere. Distaccò lo sguardo e rimase in silenzio. Poggiai la mano sul suo braccio “A cosa pensi?” chiesi preoccupata che si fosse pentito di quei baci, che in verità desideravamo scambiarci da anni.

 

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Si rigirò verso di me e si protese costringendomi a sedermi con la schiena appoggiata allo schienale della panchina. Con una mano sistemò il mio ciuffo e con l’altra mi accarezzò il viso “Penso che…non ricordavo quanto fosse buono il tuo sapore” bisbigliò, gli sorrisi inebetita “Adesso come facciamo? Voglio baciarti per tutta la notte” sussurrò “Anch’io” risposi. Si avvicinò ed io dischiusi le labbra, si tirò indietro senza darmi ciò che desideravo. Si divertì a farmi impazzire per almeno 5 minuti, poi finalmente le nostre labbra si incontrarono di nuovo. Non era normale che avessi tutto quel caldo…che lo desiderassi tanto…che le mie parti intime non facessero che lanciarmi segnali di pazzia. Restai con al testa poggiata sulla sua spalla a respirare l’odore della sua pelle, quando smettemmo di baciarci. Lui mi teneva stretta e con una mano giocava con i miei capelli. Da quanto tempo non mi sentivo così? Ero felice, spensierata, avevo capito che dovevo concedermi il lusso di amare senza riflettere, con Jonathan potevo farlo, mi fidavo di lui, non mi avrebbe mai presa in giro. Quel fardello di ansie e preoccupazioni che prima mi avevano investita, erano magicamente sparite, lui le aveva sapute sminuire, facendogli perdere significato.

“Prendiamo qualcosa da mangiare, ti va?” mi propose, annuii, mi alzai dalla panchina e anche lui lo fece. “Andiamo alla mensa?” domandai e lui accettò. Ci incamminammo e ben presto mi prese per mano. Continuammo il percorso mano nella mano, spesso si fermava e cominciava a baciarmi, per cui per arrivare alla mensa impiegammo il triplo del tempo. Non che mi importasse, non avevo molta fame, lo stomaco era chiuso del tutto a causa delle continue tachicardie che mi prendevano quando mi baciava. Prendemmo due vassoi e scegliemmo cosa mangiare, per poi sederci ad un tavolo. “Non hai mangiato quasi nulla!” esclamò a fine pasto “Lo so” “Non ti senti bene?” domandò preoccupato “No è solo che…mi è passata la fame. Troppe emozioni tutte insieme” “Quindi è colpa mia” “No John, non vederla così, non è una tua colpa. Diciamo che è per…merito tuo” “Mmm, dai almeno finisci le verdure, mi fai sentire a disagio se non mangi” “Ok” dissi rassegnata. Mi sforzai di finire le verdure e gli sorrisi quando ci riuscii. Ricambiò il sorriso e con impeto si riprese le mie labbra. Continuammo a baciarci ininterrottamente per 15 minuti, poi ci alzammo e tornammo al mio appartamento. Lo invitai a restare almeno un po’, girai le chiavi nella toppa e trovai un biglietto di Cat in cui diceva che era andata da Luke. Jonathan ed io ci sistemammo sul divano e cercammo di sfamarci da quella voglia di baci che custodivamo da anni.

“Mmmm come baci bene…chi ti ha insegnato a farlo?” domandò quando si staccò da me. Quella sua affermazione mi fece avvampare le gote, sì ero arrossita e lui se la rideva “Se tu baci così il tuo ‘maestro’ dev’essere piuttosto bravo” continuò a scherzare, poiché era stato proprio lui a insegnarmi a baciare qualche anno fa. “Non è detto che sia merito suo, potrei essere migliorata in seguito” “Ah sì?!? Ma non avevi detto che in tutta la tua vita hai baciato solo 3 ragazzi?” mi provocò “Sì infatti…Jonathan, Dean e Andrew” affermai “Beh escludo Andrew dai meriti, dato che…beh è un tipo freddino, ammettilo” “Ok, te la lascio passare” dissi “Quindi? Jonathan o Dean?” “Potrebbero essere stati entrambi” giocai. “Nikki posso chiederti una cosa?” “Sì” “È una cosa che mi ha sempre fatto impazzire su di te…” “Dimmi” “Perché mi hai lasciato? Dimmelo sinceramente, perché alla storia che io partivo per il college non ci credo” “Lasciarti mi è costato tanto…sapevo di ferirti e credimi non avrei voluto farlo. Soprattutto ho ferito me stessa e…beh John io…avevo paura che…insomma eravamo troppo piccoli, io ero troppo piccola. Stavamo insieme da due mesi e l’idea che tu fossi tanto lontano da La Push e con tante ragazze intorno a te…l’ho fatto perché ero gelosa, perché mi domandavo se dovevo costringere un ragazzo di appena 18 anni a restarmi fedele per cinque anni a tanti chilometri di distanza” confessai. “Non ti avrei mai tradita” “Magari è stato meglio così. Tu hai fatto le tue esperienze, io le mie e ora…eccoci al punto di partenza, di nuovo qui, insieme” conclusi prima di perderci in mille altri baci. “Cat a che ora torna?” mi chiese “Non so…forse resta a dormire da Luke, perché?” “Perché se entra e ci vede qui sul divano…a baciarci…boh” “Preferisci andare di là sul mio letto?” gli domandai “Nicole!!!!” esclamò “Che c’è?” “Non ti facevo una che la prima sera si concedeva!” disse per scherzare “Infatti” “Mi inviti di là…” iniziò a dire baciandomi “In camera tua…” altro bacio “Sul tuo letto…” “Non farti strane idee Jonathan Call” “Mi fai illudere signorina Black” “Affatto, sei tu che hai voluto essere malizioso” risposi rubandogli un altro bacio. Mi alzai in piedi e lo presi per mano. Andammo in camera mia e chiusi la porta. Ci sdraiammo sul letto e restammo a baciarci e accarezzarci. Non ero una tipa da sesso la prima sera…nonostante ne avessi voglia…nonostante lui non fosse uno sconosciuto ma un ragazzo che conoscevo dalla nascita…ma no…volevo che mi desiderasse e anch’io volevo capire quanto riuscissi a resistergli. Mi diede alcuni baci sul collo, facendomi rabbrividire per il piacere di scambiarmi effusioni con lui che, da sempre, sapeva rendermi felice con un solo sguardo. Bloccai la sua testa tra le mie mani, assaporai le sue labbra lentamente, a lungo, facendo qualche piccola pausa per guardarlo negli occhi e perdendomi nel vortice di quelle emozioni che stavo provando. Gli avevo dato il primo bacio della mia vita a 16 anni e mezzo e in tutti quei 3 anni, avevo continuato ad associare l’amore al suo odore e al suo sapore. L’amore sapeva di shampoo al muschio e limone, il suo shampoo. Sapeva di sole, mare, foglie, l’odore naturale della sua pelle.

“Senti…da amico questa domanda non potevo fartela…troppo intima…ora credo di potermelo permettere” “Spara” “A che età hai fatto l’amore per la prima volta? E immagino sia stata con Dean!” “Sì è successo con Dean…a 17 anni” ammisi, nonostante fossi imbarazzata “E tu?” domandai “Prima di stare con te, a 16 anni e mezzo. E l’ultima?” “Beh con Andrew…la tua?” “Un mese fa…ma ho pensato per tutto il tempo a te” disse guardandomi “Ohhhhhhh davvero?” “Sì” “Ma in realtà con chi è successo?” “Emily Rivers” “Emily…Emily Rivers? Oh mio Dio!” esclamai pensando a quanto fosse bella la ragazza in questione. “Perché?” “Vorresti farmi credere che tu vai a letto con Emily Rivers e pensi a me?” “Vado a letto…è successo un paio di volte…comunque sì, penso a te” “Sei matto, è stupenda” “Sei molto più bella tu” disse prima di tapparmi la bocca con un bacio. Giocai con i suoi capelli lunghi mentre le nostre lingue avevano ripreso la loro danza. “Sei bella, intelligente, ti piace ridere e scherzare…sei dolce e…hai questi occhi meravigliosi. Come credi che possa esistere qualcuna in grado di essere migliore di te Nik dimmelo…” “Continua con l’elenco delle adulazioni, era interessante!” “Mi piace la tua bocca, ha una forma bellissima, il tuo sorriso luminoso, i tuoi capelli scuri e lunghi. Mi piace il tuo profumo, quello della tua pelle. La tua determinazione nell’inseguire i tuoi sogni. Leggo spesso il tuo blog e il tuo modo di scrivere, di narrare i fatti che accadono qui all’ateneo, lo trovo favoloso. Mi piace che tu faccia dei riferimenti ai tuoi genitori, a Amy, a Kevin, agli amici e anche a me quando scrivi sul blog” “Grazie…sei bravo a fare i complimenti…” “Dico solo la verità” affermò giocando con le dita della mia mano. “Sai, certe volte ho pensato…non posso provare certe cose per Jonathan…è pur sempre nipote di mia zia Sarah e zio Seth” “Noi due non siamo parenti…tu sei imparentata con zia Sarah ed io invece con zio Seth” “Sì lo so…e ammetto che ho anche pensato che…tu assomigli parecchio a Seth e io…da piccola avevo una cotta per zio Seth” confessai. Lui rise “Fammi capire…eri innamorata di zio Seth, ma è illegale e quindi hai ripiegato su di me?” “Noooo, ho solo detto che gli somigli” precisai. “Si è fatto tardi” disse guardando l’orologio da polso “Che ore sono?” “Le 4.40” “Cosa??? Caspita, siamo stati tutto questo tempo a…parlare…non mi sono resa conto. Il tempo è volato” dissi. Lui si alzò dal letto ed io lo accompagnai alla porta. Ci scambiammo ancora dei baci prima di salutarci, non volevo che uscisse dalla mia stanza, volevo trascorrere con lui ogni secondo della mia vita.

 

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“Buonanotte, ci vediamo domani?” domandò “Sì, fammi lo squillo quando arrivi nella tua stanza” “Ok. Hai paura che mi perda? O che qualcuno mi rapisca?” “Sì” risposi facendolo ridere. Varcò la soglia della porta e si voltò per farmi ciao con la mano. “John” “Sì?” “Questa volta non ho nessuna intenzione di lasciarti” “Nemmeno io. Aspetta vieni qua” disse stringendomi tra le braccia e baciandomi “Non immagini nemmeno quanta voglia abbia di stare con te Nicole” “Anch’io. Vuoi vedermi spesso?” “Sì e…me ne vado a letto ora anche se non ne avrei intenzione” disse. Gli diedi un bacio sul collo e risalii verso la bocca. “Devo andare, a domani” “Buonanotte” dissi guardandolo allontanare. Quel martedì 13 novembre era stato ufficialmente il giorno più importante della mia vita, il migliore, quello in cui finalmente mi ero sentita realmente apprezzata e amata da un ragazzo. E lo avrei ricordato per l’eternità. Presi dal cassetto del comodino il diario sul quale annotavo tutti gli avvenimenti importanti che mi accadevano. Scrissi tutto ciò che era successo, quello che provavo, le stupende parole che mi aveva dedicato…volevo fissarle sulla carta per impedire che il tempo cancellasse alcuni di quei ricordi. Volevo che restassero vivi come lo erano quella notte.

 

NOTE:

Buongiorno a tutti! Ebbene sì, c'è stato l'atteso dialogo chiarificatore tra Nicole e Jonathan e, questa volta, la decisione di baciarsi non è stata dettata dalla momentanea passione, ma da una riflessione ponderata da parte di entrambi. Spero che siate contente, visto che per arrivare a questo fatidico momento vi ho fatto sudare :P ma alla fine Nikki e John ce l'hanno fatta: sono una coppia!!!

Questo cambiamento del loro rapporto fa sì che adesso i due possano anche farsi alcune domande più personali e concedersi una maggiore confidenza. Che ve ne sembra di questa neocoppia? Vi piacciono? Beh ditemi se non assomigliano ad Aladdin e Jasmine (video N°1 https://www.youtube.com/watch?v=MjkaaNIEF3M

e N°2: https://www.youtube.com/watch?v=ZSJeyrW3pLE ). A presto,

Vanessie

 

   
 
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