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Autore: vanessie    14/10/2016    5 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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FOLLOWING A STAR

 

Capitolo 26

“La regola dei 5 appuntamenti”

 

 

POV Nicole

Il giorno seguente saltai le lezioni per due semplici motivi. Il primo era che la sera ero andata a letto alle 5.00, per cui mi ero svegliata solo a mezzogiorno. Il secondo motivo era che sarebbe stato inutile seguire una lezione…la mia mente era altrove, non facevo che pensare a Jonathan e non avevo affatto intenzione di metterlo in un angolo per concentrarmi sugli studi. Lui era al centro dei miei pensieri, adesso aveva il diritto di starci e non gli avrei negato quel posto privilegiato.

Avevo appena ricevuto un sms, ne avevo sentito il suono mentre ero indaffarata con le pulizie di casa. Presi il telefonino e notai che proveniva dal numero di John.

 

Ciao, ho bisogno di vederti. Posso venire da te?

 

Oh cazzo. Iniziai a temere che volesse dirmi qualcosa di spiacevole. Risposi subito.

 

Sono a casa, quando vuoi passa pure da me.

 

Restai fredda per impedire che l’emotività prendesse il sopravvento. Cosa doveva venire a fare da me? Cosa voleva dirmi? Forse aveva riflettuto e si era reso conto che la sera precedente…era stata un errore? Circa 45 minuti dopo arrivò. Dall’occhiolino della porta vidi che era lui. Aprii e cercai di decifrare la sua espressione. “Ciao” dissi, lui non rispose, si avvicinò e mi sollevò per i fianchi portandomi dentro casa e richiudendo la porta. Prese a baciarmi in modo folle, intenso, appassionato. Mi sistemò a sedere sul tavolo di cucina restando in piedi davanti a me per baciarmi. Cinsi le braccia intorno al suo collo e lo lasciai fare, felice di aver constatato che in realtà lui non ci aveva affatto ripensato, non aveva cambiato idea su quella nuova sfumatura del nostro rapporto. “Non sei andata a lezione?” domandò quando decidemmo di prenderci una piccola pausa dai baci “No, mi sono svegliata tardissimo e…non ero sufficientemente attenta per una lezione. E tu?” “Nemmeno io ci sono andato, stesse motivazioni. Non avevo mai saltato i corsi per una ragazza” ammise poggiando la fronte sulla mia. Gli sorrisi “Volevo vederti Nikki, avevo bisogno di capire se tu eri ancora convinta di quello che ci siamo detti ieri” “Sono convinta” “Bene” “Stiamo insieme oggi pomeriggio?” proposi, lui annuì, sistemandomi i capelli dietro alle orecchie “Dove vuoi andare?” “Dove vuoi John” “Un posto dove posso…baciarti?” “Qui?!” chiesi titubante “Qui va benissimo” rispose. Assaporai le sue labbra ancora una volta. Quel sapore era favoloso, quel suo modo di sfiorarmi, di intrecciare le dita delle nostre mani era assolutamente perfetto.

Ci spostammo in camera mia, sdraiandoci sul letto per continuare a baciarci in posizioni più comode. Tra un bacio e l’altro gli accarezzavo il viso, i capelli lunghi, mentre lui faceva lo stesso con me. “Aspetta” dissi alzandomi dal letto. Misi in esecuzione un po’ di musica carina a basso volume, come sottofondo, poi tornai a sdraiarmi accanto a lui. Baciarlo con il sottofondo di brani musicali che mi piacevano era ancora più straordinario. Qualche volta canticchiammo alcuni versi delle canzoni, ma più che altro le ascoltammo poiché le nostre lingue erano impegnate in altro. Mi sussurrò un sacco di cose carine, con il risultato che avevo una tremenda voglia di fare l’amore. Sentimmo rientrare Cat, ma non ci spostammo di un millimetro. Decidemmo poi di continuare ad ascoltare musica facendo qualche stupido balletto rap, quindi ci alzammo e ci muovemmo come due deficienti tra mille risate.

 

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Arrivammo in un baleno all’ora di cena completamente sconvolti dal desiderio. Almeno io mi sentivo così e percepivo che anche per Jonathan le cose non erano diverse. Uscimmo dalla camera e Cat ci puntò subito addosso il suo sguardo. Ancora non avevo avuto modo di dirle che dalla sera precedente era cambiato tutto tra noi due. “Ciao” le disse John “Ciao” rispose lei continuando a scrutarci.

 

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Lo accompagnai alla porta e uscii richiudendola. Gli diedi un bacio della buonanotte nel corridoio e lo lasciai andare a malincuore verso la sua stanza. Bussai per farmi aprire da Cat. Rientrai nell’appartamento e lei cominciò l’interrogatorio. “Ahhhhhhhhhhhh Nikki! Allora? Devi raccontarmi tutto!” “Ci siamo parlati ieri sera, ci siamo detti tutta la sincera verità e…beh…abbiamo trascorso la notte e tutto il pomeriggio di oggi a baciarci” ammisi “Sono felicissima per voi, quindi state insieme?” “Credo di…sì…cioè non ce lo siamo detti a parole in realtà, ma…penso che sia così!” “Sono super contenta Nicole” disse abbracciandomi. Restammo a confidarci per un bel po’ “Quindi? Bacia bene?” “Cat, sapevo già come baciava” “Oh già, è vero, eravate già stati insieme anni fa. È migliorato?” “Penso di sì. A dire la verità non ci ho fatto molto caso. Quando mi bacia mi prende come un turbine interiore per il quale non riesco a capire niente” confessai. “Quando vi rivedete?” chiese “Venerdì sera. Domani e venerdì infatti siamo entrambi impegnati con le lezioni, io devo anche andare ad un laboratorio” spiegai.

Quel venerdì sera mi vestii carina e andai a casa sua. Robbie era partito anticipatamente per tornare nella sua città natale in vista del Ringraziamento. Suonai, venne ad aprirmi e quando mi vide mi salutò con un caloroso abbraccio. Mi sentii felice tra le sue braccia, al sicuro. “Mi sei mancata” bisbigliò facendomi entrare “Anche tu, parecchio” dissi ridendo. Gli passai il mio cappotto, che appese all’attaccapanni “Guarda, ho preparato qualcosa da offrirti” disse indicandomi il frullatore ad immersione appoggiato sul ripiano della cucina “Cos’è?” “Un frullato di frutta fatto in casa” “Mmmm buono” dissi. Prese due bicchieri e ce lo versò. Mise due cannucce e portò i bicchieri sul tavolino del salotto. Gli andai dietro e, appena ebbe le mani libere, prese la mia testa e mi baciò. Tra un sorso di frullato e un assaggio della sua bocca, la serata volò. Mi aveva praticamente distesa sul divano per baciarmi ed io non avevo opposto la minima resistenza. “Sai che pensavo Nicole?” “No” “Che non ti ho ancora chiesto un appuntamento” “È vero” risposi. “Devo rimediare” continuò a dire giocando con le mie dita “Vuoi invitarmi a uscire?” domandai “Sì. Di solito quando si frequenta una ragazza funziona così” “Uhm per cui quando vorresti vedermi in modo più…ufficiale?” “Domani?!” propose “Sì…dovrei consultare la mia agenda visto che sono una ragazza molto richiesta e molto impegnata, ma potrei…liberarmi” scherzai facendolo sorridere.

 

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“Ho già qualche idea su dove mi piacerebbe portarti!” “Ah sì?!” “Sì. Mi conosci, dovresti sapere che odio le cose scontate e per te ho scelto dei posti carini” disse “Intrigante!” “Voglio fare bella figura Nik” “E dove mi porterai?” “Lo vedrai, se ti dico adesso dove andremo…la sorpresa perde efficacia. Voglio che tu capisca quanto sei importante per me” “John…non sono molto abituata a ricevere attenzioni da un ragazzo, non serve quindi che ti sforzi troppo” “Io non sono un ragazzo qualunque, voglio che tu capisca quanto sei speciale, quanto ti meriti di essere felice e quanto io sia…pazzo di te” disse. Mi sollevai appena per raggiungere la sua bocca. Ci poggiai le mie labbra e continuai a perdere la testa per lui, facendomi venire la pelle d’oca. Mi sorreggeva il capo tenendo la mano sul mio collo e mi faceva sentire fuori controllo quando puntava i suoi occhi nei miei, restando a pochi centimetri da me. “Non guardarmi così” bisbigliai “Così come?” “Come stai facendo adesso. Io adoro i tuoi occhi e penso che il tuo sguardo sia…sexy” sussurrai. Sfiorò con la punta del naso la pelle del mio collo e lo baciò a più riprese, facendomi sprofondare nell’intensità del mio desiderio fisico. “John” “Uhm?!” “Aspetta, fammi sedere” dissi. Mi rimisi composta “Che c’è?” domandò “Nulla è che…non voglio perdere il controllo” “Il controllo?!” “Non sono una di quelle tipe che…si concedono alla prima occasione” “Ma io non voglio far niente, non aver paura, stai tranquilla” “Non ho paura di te, ho paura di me, di quello che sento quando mi baci e quando mi tocchi” ammisi “Quindi sono io che devo aver paura dei tuoi istinti!” esclamò ridendo.

 

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“Nooo, dai sono una ragazza seria. Ho la regola dei cinque appuntamenti” “Cioè?” “L’ho visto in un film. Diciamo che prima di…fare l’amore con un ragazzo…lui deve convincermi di essere quello giusto per almeno cinque appuntamenti, il che non vuol dire che se usciamo 5 volte quelli sono 5 appuntamenti. Per appuntamenti intendo delle serate o dei pomeriggi fuori casa…come dire…speciali, in cui sto bene con la persona con la quale esco, in cui si fanno insieme delle cose carine e diverse dal solito” spiegai “Ohhh capito” “Dai lo so che stai pensando che è una cosa da ragazzina ma…sono una romantica e quindi…” “Non penso nulla. Tu devi fare ciò che vuoi, non devi curarti di quello che pensano gli altri” affermò. “Posso avere un bacio?” domandai, lui si protese verso di me e ricominciammo a baciarci.

“Credo di dover tornare a casa anche se non voglio” dissi con voce flebile “Ti accompagno” “Se ti fa piacere” “Certo che mi fa piacere e poi è un modo per stare con te altri 15 minuti” rispose. Lo presi per mano e intrecciai le mie dita alle sue, lui sorrise “Grazie allora, non sono abituata a queste gentilezze da parte di un ragazzo e devo dire che mi piacciono tanto” “Sono gentilezze? Mi sembrano solo cose scontate in realtà” “Non è così Jonathan” dissi mentre ci avviammo verso casa mia tenendoci per mano “Sono stato bene con te stasera…” “Anch’io” risposi imbarazzata. Mi fermai e lui mi baciò ancora “Vorrei davvero uscire con te domani” affermai sinceramente “Mi stai chiedendo un appuntamento Nicole?” domandò con un’espressione falsamente stupita “Nooooo” “Mmm…vuoi che te lo chieda io?” “Di solito funziona così John” “Se funziona così…beh…ti va di vederci domani?” “Te l’ho detto, devo consultare la mia agenda, sai sono una ragazza impegnata!” “Ah sì?” “Sì” “Quindi? Non puoi?” “Non ho detto questo, ti faccio sapere” dissi sorridente. Una volta arrivati davanti a casa ci salutammo. Ogni volta che provavo ad aprire la porta per entrare in casa, lui mi bloccava per darmi altri baci. Rideva e restavo ancora un po’ con lui, probabilmente non voleva davvero lasciarmi quella notte. Alla fine ci salutammo. Entrai nel mio appartamento e mi fiondai in camera buttandomi sul letto. Ero così felice…sorridevo senza sosta e non facevo che ripensare a tutte le cose che ci eravamo detti, ai baci, agli abbracci, alla voglia che avevo di lui. Presi il cellulare e gli scrissi:

 

Se proprio vuoi un appuntamento domani sono libera…ho consultato la mia agenda :P

 

Poco dopo mi rispose:

 

Wow…hai spostato i tuoi impegni per me? Ti devo piacere parecchio! Ti vengo a prendere alle 15 ok?

 

Risposi ancora:

 

o__O Non montarti la testa! Sei carino, lo ammetto ma da qui a piacermi parecchio…ne devi fare di strada! A domani alle 15, buonanotte :D

 

Andai a dormire…come se fosse stato semplice addormentarsi con lui nella mia mente…

 

NOTE:

Hello! Il primo capitolo dedicato interamente alla nuova coppia, che adesso è nella fase effusioni, come è giusto che sia! Nicole racconta a Cat dell'evoluzione che ha avuto il suo rapporto con John e lei, da buona amica, non può che esserne felice. Ora c'è bisogno di un appuntamento più "ufficiale", di cui leggerete nel prossimo capitolo...per il momento nessuno eccetto Cat sa che stanno insieme...chi sarà il primo ad esserne informato? Non vi resta che continuare a seguirmi!

Vanessie

   
 
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