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Autore: _Akimi    07/10/2016    1 recensioni
Raccolta di flashfic con protagonista Romano e nazioni estratte casualmente.
I. [Sud Italia - Polonia]
II. [Sud Italia - Austria]
III. [Sud Italia - Stati Uniti d'America]
IV. [Sud Italia - Svezia]
V. [Sud Italia - Russia]
VI. [Sud Italia - Paesi Bassi]
VII. [Sud Italia - Francia]
VIII. [Sud Italia - Grecia]
IX. [Sud Italia - Inghilterra]
X. [Sud Italia - Spagna]
XI.[Sud Italia - Canada]
XII. [Sud Italia - Turchia]
"Romano si china vicino a lui, si ritrova ad arrossire senza un motivo preciso, ma mantiene lo sguardo perché non vuole mostrare nessun segno di debolezza; non ne fa una questione personale, non prova pietà per quell'uomo, ma semplicemente vuole dimostrargli di essere in torto, che solo il Dio dei cristiani è fonte di verità e perdono.
«Adoro i vostri insulti, siete sempre creativi.»"
Genere: Malinconico, Sentimentale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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{Anni '20 – Boston}
 
Romano ritorna a casa dopo un lungo turno in fabbrica, trascina i piedi sull'asfalto, ma non abbassa lo sguardo neppure quando li sente parlare di lui.
Sono tutti lì, guardano dalla sua parte, alle volte è un "goombah" esclamato alle sue spalle, l'altra un semplice "Wop" bisbigliato con forza per raggiungere il destinatario.
Romano si ripete che il loro è un comportamento da stolti, non possono capire che cosa significhi attraversare un intero oceano con il timore di star male e di non giungere a destinazione; loro, gli americani, non comprendono la sensazione che ha provato lasciando la sua famiglia, i suoi amici e la sua terra.
Ma è semplice, direbbero alcuni, finché si ha un lavoro tra le mani è tutto più semplice; eppure Romano alle volte sogna di tornare, l'Italia non ha prospettive future, gli animi non si accendono più dopo una lunga e logorante guerra, ma Romano la ama ancora, la sua Italia.
Ricorda la sensazione del vento che sibilava sulla sua pelle, dei giorni in cui correva sui sanpietrini per scendere in piazza e di quei momenti in cui del buon cibo bastava come motivo per riunirsi con il fratello e dimenticare qualche litigio passato.

Ora Romano è uno straniero, gli statunitensi arricciano il naso quando lo vedono passare e ritrova nei loro occhi la convinzione di essere superiori a lui in cultura e importanza.
Non tutti sono così – Il ragazzo lo pensa non appena giunge alla fine della strada; qualcuno lo sta già aspettando e anche se nasconde perfettamente le proprie emozioni, il suo cuore non può che battere al pensiero di aver incontrato qualcuno che non lo veda solo come un immigrato, ma prima di tutto come una persona qualunque.

«Hey, che cos'è quel muso lungo?»
Spighe di grano dorato sono i suoi capelli, gli ricordano vagamente i vasti campi della Puglia, e poi ci sono gli occhi celesti, tempestati qua e là da altre tonalità di azzurro che gli riportano alla mente il mare cristallino di tutte le isole italiane.
Il resto vien spontaneo: la sua breve risata lo irrigidisce e la sua mano sulla propria guancia lo imbarazza, anche se lo nasconde con una delle sue tante occhiate torve.
«Non è nulla.»
«Come sempre, d'altronde. Vero, Romano?»
Si sente strattonare con delicatezza; Alfred non prova disgusto nell'averlo così vicino a sé, a toccare con le proprie dita i vestiti sudici del lavoro e per questo non resiste - anche se sa che Romano non ami le dimostrazioni d'affetto - dallo schioccare un bacio vicino all'angolo della sua bocca.

Così lo statunitense vede dipinto sul suo volto il solito broncio, mai una piccola soddisfazione o un ringraziamento bisbigliato; non chiede nulla in cambio e quello che importa è dimostrare di essere lì, vicino a lui e per lui, nella speranza che un semplice gesto possa far riaffiorare piacevoli ricordi del passato.


Note:
Ed ecco una Romerica; riferimenti storici precisi non ce ne sono, se non il periodo in sé.
Avevo da sempre in mente l'idea di scrivere sulle grandi immigrazioni di italiani all'estero e forse mi sono concentrata più su questo tema che sul rapporto dei due personaggi.
Penso sempre che Romano sia quel genere di persona abituata ad internare alcuni sentimenti come la tristezza o la malinconia, sia per abitudine, ma anche per apparire meno vulnerabile.
Ho immaginato che Alfred fosse un'eccezione, la "parte buona" degli Stati Uniti che accetta chiunque, però è corretto parlare anche degli aspetti negativi.
C'è stata e c'è molta discriminazione etnica e la convivenza non è così semplice; spesso si ride nel pensare alla pizza cucinata in America, a Little Italy e ai cosiddetti Italo-Americani, però (e questo vale per qualsiasi altra minoranza) sono importanti anche i sacrifici e le rinunce fatte anni e anni fa.
Ovviamente la riflessione è attuale, sopratutto per quanto riguarda essere migranti, ma alla fin fine ognuno ha la propria opinione e trovo che sia piuttosto chiara la mia linea di pensiero dalle parole che ho utilizzato in questa fanfic.


Il prossimo è Svezia, penso che uscirà una cosa piuttosto demenziale.

 
  
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