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Autore: Lady_Morgan    09/05/2009    11 recensioni
Fict ambientata negli anni 1942- 1943, anni in cui, secondo i piani politici di Adolf Hitler, venne attuata la "soluzione finale", cioè lo sterminio totale degli ebrei.
Sakura è una giovane ragazza ebrea, che vive nascosta a casa dell'amica tedesca Ino. Riesce a sopportare questa situazione finchè il fidanzato, Naruto, viene rapito dalle SS.
Sakura parte per riuscire a trovarlo. Ma Auschwitz scova anche lei,e per la giovane inizia un periodo di indicibili sofferenze.
Tutto è aggravato dal freddo agente delle SS, Sasuke Uchiha, che forse non è così cattivo come sembra.
Attenzione: La fict, pur ispirandosi a fatti realmente accaduti, è un'opera di pura fantasia.
Genere: Romantico, Drammatico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione: La fict, anche se ispirata a fatti realmente accaduti, è un'opera di pura fantasia.

 Me ne vado


Capitolo 1






A volte la vita riserva delle sorprese.
Questa è la prima cosa di cui mi sono resa conto stamani, aprendo gli occhi.
Avevo lasciato la finestra aperta, stanotte. Lo faccio ogni notte, a dire il vero. E non ne conosco il motivo.
E' diventata una specie di abitudine, oramai. L'odore della prima mattinata entra dai vetri spalancati accompagnato da l'odore dolce delle margherite.
Sospirando mi avvicino alla finestra, chiudendola con uno scatto secco. Certo, il profumo inebria ancora le mura della mia stanza, ma almeno smetto di farci caso.
Tanto sapevo come sarebbe andata: lui non sarebbe mai tornato da me. Non sarebbe tornato affatto.
Odio tutto e tutti, in questo momento come non mai.
Io non amo odiare.

La mia vita è finita da quando il mio ragazzo, il mio Naruto, è stato catturato da dei soldati tedeschi. E so che non lo potrò raggiungere.
Io odio questa guerra, è un qualcosa che non mi riguarda, che non aveva niente a che vedere con noi.
Certo, siamo ebrei, ma ha qualche importanza? Abbiamo gli stessi, identici diritti di ogni altra persona. Questa guerra non ha niente a che fare con me, niente.
Questa stupida discriminanza per noi ebrei, per noi che non abbiamo fatto nulla, per noi che finalmente vivevamo in pace.
Odio questa guerra, la odio. Perchè con me non c'entra. Perchè non capisco.
Voglio pregare qualcuno perchè mi porti via. Voglio scappare lontano lontano. Voglio raggiungere Naruto ovunque sia: anche all'altro mondo.
Voglio andarmene, voglio smettere di sentirmi inutile.
- Ehi! Fronte spaziosa!-
Sbuffo, stizzita. - Ma che vuoi, Ino-Pig! E poi parla piano!-
Sento i suoi passi conciati salire le scale di casa. Un attimo dopo, la sua figura solare fa capolino dalla porta dell mia stanza.
Ino è da sempre la mia migliore amica. Questa guerra non ci ha divise. E' la classica ragazza tedesca, bionda, occhi azzurri, figura alta, snella, pelle chiara. Perfetta agli occhi di tutti: se non per il fatto che nasconde segretamente un'ebrea in casa sua. Cedo che questo comprometterebbe seriamente la sua perfezione agli occhi della Germania.
- Stai ancora pensando a Naruto?- Mi chiese, sedendosi nel letto a fianco a me.
Non le rispondo. Mi limito ad annuire.
- Me l'hanno portato via, Ino. E quel che è peggio è che io ho visto tutto. Ho visto tutto da questa finestra e non ho fatto nulla perchè sono una vigliacca. Stava semplicemente venendomi a trovare, e quando ha avvistato i soldati ha cambiato direzione per non destare sospetti su casa tua.
Non voleva che scoprissero anche me, capisci?-
Annuì. Ho sempre pensato a Ino come alla mia migliore amica, eppure lei  non ha nulla contro il nazismo o contro Hitler.
Lei va alle manifestazioni provvista della sua bandierina rossa, con disegnato sopra un cerchio bianco ove spicca la svastica nera.
Lei gioisce al passaggio di Hitler. Lei approva. Lei sa.
Eppure nasconde me, e io mi sento più traditrice e più impura ogni istante che passo in sua presenza. Lei odia gli ebrei, ma è affezzionata a me. Eppure io non mi sento diversa da coloro che Ino guarda con disprezzo.
- Devo ritrovarlo, Ino. Ne va della mia vita...e poi, se continuo a stare qui, è probabile che mi scoprano. E allora saremo nei casini tutte e due.- Proseguo.
Lei stilla, balzando in piedi.
- NO! Non pensarci nemmeno, Sakura! Tu non puoi andartene!- Adesso il suo respiro è superficiale e rabbioso. Presto singhiozzerà, ne sono certa. I suoi occhi umidi sono il primo segnale.  
- Ino, io non capisco!- Mi alzo anch'io. Non sono alta come lei, ma perlomeno cerco di farmi valere.
- Tu disprezzi gli ebrei! Tu vai alle manifestazioni a cantare le tue lodi a Hitler! E poi ospiti me in casa tua? Perchè, Ino! Non capisci che io sono come loro? Sono come quelli che prendete a calci! Come mi dovrei sentire, secondo te, mentre me ne sto qui bella tranquilla e il mio ragazzo è in quel dannato campo di sterminio?-
Invece sono io che singhiozzo. Molti ebrei non sanno nulla dei campi di sterminio, io ne sono invece a conoscenza.
Ino è venuta a saperlo da fonti certe, e suo malgrado è stata costretta a comunicarmelo a sua volta.
Non so se avrei preferito non sapere. In questo momento non so niente di niente, tranne che devo ritrovare Naruto.
Ino è ammutolita. Mi fissa come se avessi qualche rotella fuori posto. Poi si riprende, con la sua voce leggermente stridula:
- Sakura, io e te siamo cresciute insieme. Abbiamo giocato a nascondino, spettegolato sui ragazzi, intrecciato ghirlande. Quando anche i tuoi sono stati presi, ti trovavi già a casa mia. Tu sei come una sorella, per me, Sakura. Non sopporterei che ti portassero via da me. Io ti voglio bene. Cosa credevi? Che ti avrei consegnato alle SS? Che razza di persona credevi che fossi?-
La guardo carica d'odio e di disprezzo.
- Tu non sei una bella persona, Ino.- Dico francamente, - Anzi, sei un'egoista. Di me non t'importa affatto, t'importa solo di avere qualcuno con cui chiacchierare, giusto? Io sono ebrea, Ino. E nessuna amicizia potrà mai cambiare questa cosa. E non mi vergogno di appartenere al mio popolo. Ne sono felice.
Io ti odio, Ino. Ma allo stesso tempo ti voglio un bene dell'anima. Per questo non mi perdonerei mai se venissi catturata a causa mia. Io adesso devo andare in Polonia e una volta arrivata... non lo so, farò quello posso!-
Ora Ino piangeva apertamente. Calde lacrime le solcavano le guance di velluto.
- Sakura...ti ammazzeranno...ti ammazzeranno...- Geme.
Impietosita, l'abbraccio forte.
Odio questa dannata guerra. Odio questa dannata discriminazione. Si è messa tra noi due. Ino ed io siamo come un cane e un gatto cresciuti assieme, ma che d'improvviso si rendono conto di non poter convivere.
I cani se li mangiano, i gatti.
E' sempre stato così.

TO BE CONTINUED...

Ok, mi sono lanciata all'avventura con questa prima long-fict. Come avrete letto nell'introduzione, è ambientata negli anni 1942\43, anni in cui, come stabilirono i piani politici di Adolf Hitler, ai campi di concentramento si affiancarono i campi di sterminio.
Fatemi sapere che ne pensate del primo capitolo.
  Baci
Lady Morgan
  
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