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Autore: argentina1988    11/10/2016    3 recensioni
Fanfiction AU avente come personaggi il gruppo di Glee. Storia ambientata tra le corsie di un ospedale.
Genere: Angst, Comico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti!
Eccomi di ritorno con un nuovo capito della storia.
Alcuni di voi hanno notato la somiglianza tra Hospital Central e la mia introduzione...
Effettivamente ho preso spunto dalla puntata di HC in cui Maca y Ester si incontrano per la prima volta.
Tuttavia già da questo capitolo potrete vedere delle enormi e sostanziali differenze tra il telefilm spagnolo e la mia storia.
Buona lettura! Spero di leggere i vostri commenti.
Andrea

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Cap. II: Te lo presento

 
Era una giornata comune al pronto soccorso di Lima.
Tutti i medici e gli infermieri erano impegnati e la sala d’aspetto brulicava di gente.
 
“Puck” si sentì chiamare il giovane barelliere “potresti venire un attimo nel mio ufficio?” domandò la dottoressa Fabray
 
“Certo dottoressa, accompagno la signora White dal dottor Hudson e sono subito da lei!” rispose il ragazzo con un sorriso stampato sul volto.
 
 
“Hey, come mai mi hai chiamato? Hai bisogno di qualcosa?” domandò con fare malizioso il ragazzo, una volta entrato nello studio.
 
“Dai Puck dovremmo essere un pochino più discreti quando siamo in ospedale” rispose Quinn altrettanto maliziosa guardando dritto negli occhi il suo uomo…
 
“Cos’hai in mente per questa sera? Io avevo pensato a due alternative” sorrise il moretto “Piano A, cena in ristorante, cinema e casa mia oppure piano B serata a casa mia con tanto di cena a lume di candela, uno dei film sdolcinati che tu segretamente adori e coccole post film?” domandò il giovane abbracciando teneramente la bionda.
 
“mmm… il piano B mi alletta molto di più dell’A” sussurrò la dottoressa all’orecchio del giovane amante, sfiorandolo con le labbra “e se devo essere onesta, non vedo l’ora di passare del tempo da sola con te…” aggiunse rispondendo all’abbraccio.
 
“Beh allora dovrò decisamente impegnarmi” sorrise “questa sera devo prepararti qualcosa di buono, non trovi?” mormorò il ragazzo con la cresta prima di iniziare a baciarle il collo… “Ma dimmi un po’, cosa dirai a quel mammalucco del tuo fidanzato?” domandò tra un bacio e l’altro.
 
“I-io cr-credo che gli dirò che… wooou si che devo uscire con unaaaaaah vecchia amica dell’università che aaaaah non vedo da parecchio tempo” rispose Quinn tra un gemito e l’altro, provocati dal leggero tocco delle labbra e della lingua del ragazzo che seguendo un immaginario percorso discendente si stava lentamente impadronendo del decolté della bionda.
 
“Perfetto! Questa sera sarai tutta per me allora!” rispose Puck ripercorrendo lo stesso tragitto in senso ascendente, dal decolté al collo sino ad arrivare alle labbra gonfie e carnose della giovane dottoressa.
 
 
Quinn sorrise
 
“Adesso però è meglio che tu vada. Non possiamo rischiare che qualcuno entri in ufficio e ci trovi in una situazione compromettente” intervenne la ragazza quando il bacio da tenero e dolce era passato ad intenso e passionale “lo sai meglio di me che se passiamo un certo ‘limite’ non riusciamo più a fermarci” continuò la bionda staccando Puck dalle sue labbra. “Dai ora vai” aggiunse stampando un ultimo bacio sulle labbra del giovane “Vengo da te per le 8” concluse.
 
Sorridendo il ragazzo si limitò a rispondere “Ok Q a stasera”.
 
 
 
“Ciao Britt” salutò una giovane moretta entrando nello spogliatoio “com’è andata in questi giorni?” domandò mentre dal suo armadietto recuperava la divisa. 
 
“Oh ciao Rachel! Tutto bene grazie!” rispose Brittany mentre si infilava la casacca “Anche se devo ammettere che se sono stati giorni piuttosto pesanti!”.
 
“Per via delle emergenze? Anche durante i tuoi turni ce ne sono state parecchie?” chiese innocentemente la mora - “A proposito, com’è la nuova infermiera?” domandò la moretta con fare curioso.
 
“Emmm, possiamo cambiare argomento?” rispose Brittany arrossendo leggermente
 
“Perché che è successo? Dai racconta!!” esclamò Rachel sempre più curiosa notando l’espressione imbarazzata di Brittany
 
“Emm…, diciamo che non c’è nessuna nuova infermiera. Dovremmo arrangiarci con i turni in pronto soccorso senza poter contare sul nuovo elemento, visto che la ragazza ha rinunciato al posto assegnatole solo per poter partecipare ad uno stupido reality!” mugugnò Brittany
 
“Davvero?” chiese sbalordita “E come mai allora hai fatto quella faccia?” domandò Rachel
 
“Faccia? Quale faccia?” ripeté la bionda facendo finta di cercare un qualcosa nel suo armadietto.
 
“Dai Britt, sono 2 anni che lavoriamo insieme! Ormai ti conosco bene, cos’hai combinato?” domandò chiaramente la mora che sembrava conoscerla meglio delle sue tasche.
 
“Ma nulla che vuoi che abbia combinato? Ho solo fatto una delle mie solite gaffe!” sospirò la bionda prima di continuare ”ti ricordi stavo aspettando la nuova infermiera il giorno in cui tu hai staccato per i giorni di riposo?”.
 
“Si, ricordo bene” ridacchiò la moretta “e se devo essere completamente onesta, eri piuttosto buffa con quell’aria scocciata stampata in volto!” sorrise.
 
“Rach, smettila!!” arrossì la bionda “Vuoi che finisca di raccontarti ciò che è accaduto o preferisci iniziare il turno senza saperlo?” minacciò
 
Rachel fece segno di chiudersi la bocca con una zip fornendo a Brittany un implicito “Dai Continua”
 
“Ad un certo punto” continuò l’infermiera alzando gli occhi al cielo, come conosceva bene l’altra giovane “è arrivata una ragazza che accompagnava una signora anziana che aveva una vistosa ferita alla testa…” si interruppe guadagnandosi uno sguardo minaccioso dall’altra “ eeh… mmmm… e dopo avermi accennato che non era una parente della donna, ha accennato che quello era il suo primo giorno di lavoro in pronto soccorso…” si fermò nuovamente per prendere fiato per poi continuare “si beh” nuovo sospiro… “si beh, in sintesi l’ho bacchettata come una scolaretta perché era in ritardo e l’ho spedita a cambiarsi senza neppure permetterle di proferire parola!”
 
“E beh? Che sarà mai? Tanto se poi è venuta per dire solo che rinunciava al posto non la vedrai più!” commentò Rachel quasi annoiata dalla vicenda che credeva molto più avvincente…
 
“è questo il punto Rach!! Quella non era la nuova infermiera che veniva per rinunciare al posto!” le rispose la bionda.
 
“Se non era la nuova recluta o meglio non recluta allora chi era?” domandò la moretta con rinata curiosità.
 
“La nuova pediatra!” esclamò la bionda iniziando ad agitarsi “ma ti rendi conto che figura del cavolo ho fatto? Incredibile! E poi devi sapere che ha anche un bel caratterino! Lo vuoi un consiglio? Non farla arrabbiare!”

“Si, ma da quello che mi hai raccontato, ti ha anche chiesto scusa o mi sbaglio?” domandò Kurt entrando nello spogliatoio “Beh allora? Non rispondi?” incitò
 
“Beh si è vero anche quello” ammise “ma da quel giorno non l’ho più incrociata e quindi non so cosa pensare… e comunque l’impressione che mi ha dato è sicuramente quella di essere una persona che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno!” spiegò brevemente ad entrambi i colleghi
 
“Suvvia se ti ha chiesto scusa, possiamo dire che è almeno una persona che sa capire quando sbaglia!” tagliò corto Rachel “ora però andiamo altrimenti ci daranno per disperse!”
 
“Si è meglio che andiamo” confermò Brittany avvicinandosi alla porta per iniziare quell’infernale e lunga giornata “ci vediamo alle 10 al bar e ci prendiamo un caffè insieme?” domandò la bionda girandosi verso i due colleghi, ottenendo come risposta un cenno positivo da entrambi.
 
 
Erano le 10 e come promesso i tre ragazzi si ritrovarono al bar dell’ospedale per assaporare un meritatissimo caffè.
 
“Allora come procede la giornata?” domandò Kurt distratto
 
“Mah nulla di che” rispose Rachel “la solita routine”.
 
“Si ha ragione lei Kurt, le solite cose…” confermò Brittany “hey aspetta che stai guardando?” domandò improvvisamente la bionda notando lo sguardo assente dell’amico
 
“I- io che?” tentò Kurt, ma purtroppo per lui le due ragazze lo conoscevano fin troppo bene e non poteva dargliela a bere “Niente” tentò “ero distratto dai miei pensieri!”
 
“Si bello mio e magari i tuoi pensieri sono alti con occhi scuri e capelli arruffati” lo schernì Rachel avvicinandosi a Brittany ed indicandole un giovane cameriere dietro il bancone
 
“Dai Kurt, davvero? Questa me l’ero persa!” rispose Brittany guardando nella direzione indicata dalla mora
 
“Ma insomma sono proprio un libro aperto per voi due? Solitamente accade il contrario, sono io che indovino le cotte di tutti giù al pronto soccorso!” rispose quasi seccato
 
“Comunque se vuoi, te lo posso presentare” rispose Brittany guardandolo dritto negli occhi, notando l’aria sorpresa del giovane “lo conosco dal liceo, frequentavamo alcune classi insieme. Era il giocatore di football più in conteso tra le cheerleader in quegli anni, fino a quando stanco delle continue pressioni dell’ex non ha rivelato davanti a tutta la scuola di essere gay!” spiegò brevemente la bionda notando che gli occhi di Kurt si erano magicamente illuminati
 
“Dav-davvero?” balbettò “è gay?”
 
“Si, e se vuoi evitare di continuare a chiamarlo lui ti basta sapere che si chiama David, anche se preferisce essere chiamato Dave!” rispose Brittany facendo l’occhiolino ad un ormai agitatissimo Kurt
 
“Dave!” esclamò improvvisamente la bionda facendo segno al ragazzo di avvicinarsi
 
“Oh ma ciao Britt, come stai? Da quanto tempo! Mamma mia sei sempre più bella, fatti vedere!!” fece alzare la bionda “Sisi non c’è dubbio, se non fossi gay saresti la mia donna ideale!” ridacchiò l’ex giocatore di football
 
“Ma dimmi, che ci fai qui? Credevo che avessi aperto un nuovo locale in centro!” esclamò l’infermiera
 
“Si infatti, ma poi ho deciso di allargarmi e come investimento ho deciso di prendere in gestione questo bar!”
 
“Ah ecco allora chi è il nuovo gestore!” gli rispose Brittany “allora sei il nostro salvatore, non ne potevamo più di quella pseudo bevanda al caffè che ci rifilano alle macchinette del pronto soccorso!”
 
“Ma dai? Lavori al pronto soccorso ora? Ma il tuo sogno non era fare la ballerina?” domandò curioso Dave

“Si, continuo a ballare e ad insegnare danza nei giorni liberi, ho un piccolo gruppo di bambine che vuole sfondare nel mondo dello spettacolo, ma ho deciso di dedicare la mia vita al servizio degli altri, mi sono laureata in scienze infermieristiche e dopo aver vinto il concorso ho iniziato a lavorare in questo ospedale”
 
“Wow Britt e pensare che al liceo c’era gente che ti dava della stupida! Se ti vedessero oggi rimarrebbero meravigliati da quanto sono stati stupidi al liceo a lasciarsi guidare dalla apparenze!” le rispose il giovane
 
“Già!” rispose semplicemente Brittany “oddio che sbadata! Come vedi alcuni difetti del liceo non li ho persi!” esclamò per poi sorridere a Dave che sorrise di rimando “Loro sono due dei miei colleghi, Rachel e Kurt!” disse indicando prima la moretta e poi il ragazzo che stava seduto al suo fianco.
 
“è un piacere ragazzi, io sono David Karofsky, ma per favore chiamatemi Dave” rispose con tono simpatico e giocherellone “Ora però scusatemi, ma devo andare, tra poco arrivano i fornitori all’altro locale e devo essere presente per delle firme…” spiegò in breve il ragazzo “anzi se stasera non avete di meglio da fare mi farebbe molto piacere se vi uniste a me per l’inaugurazione”
 
I tre ragazzi si guardarono e dopo un cenno di intesa fu Brittany a riprendere la parola “certo Dave per noi sarebbe un vero piacere”

“Bene, ecco a voi un biglietto del locale, li ci sono tutte le indicazioni per raggiungerlo, ci vediamo stasera e scusatemi ancora per la fretta!”
 
“Ciao, a stasera!” risposero in coro i tre infermieri.
 
 
“Cavoli Britt, mi hai fatto prendere un colpo o meglio mi hai fatto perdere 30 anni di vita, ma ti adoooroooo! Grazie grazie e ancora grazie per avermelo presentato e poi per aver accettando l’invito di stasera!” scoppiò Kurt mentre i tre erano in ascensore…
 
“Ma di nulla, figurati! È un piacere poter aiutare un amico, comunque ora sta a te conquistarlo e capire se a lui interessi o meno…” l’amica lo guardò negli occhi “io mi dovrò occupare dell’ardua impresa di convincere Artie a venire nel locale di Dave, cosa che mi costerà una fatica incredibile visto lui e i locali gay non vanno per niente d’accordo!” esclamò la bionda.
 
“Già a chi lo dici, non sai che impresa sarà convincere Sam” constatò la moretta al loro fianco “Beh in ogni caso io e Brittany non ti abbandoneremo piuttosto lasciamo i ragazzi a casa da soli o diamo la serata libera ad entrambi per andare a divertirsi!” sentenziò Rachel ottenendo uno sguardo di pieno accordo da parte di Brittany
 
“Scusate, ma è tardissimo devo scappare la dottoressa Lopez mi starà aspettando per il giro delle visite!” esclamò improvvisamente la bionda guardando l’orologio “Ci vediamo dopo, altrimenti a questa sera!” concluse il suo discorso la bionda per poi correre in direzione della pediatria.
 
Arrivata davanti all’ufficio della dottoressa Lopez, Brittany capì che non era sola, dei sussurri pressoché impercettibili riempivano la stanza. Toc toc… trascorsero alcuni secondi…
 
“Avanti!” scandì Santana all’interno del suo studio.
 
“Buongiorno dottoressa Lopez, sono venuta per iniziare il…” si interruppe Brittany appurando che, effettivamente, la dottoressa non era sola
 
“Si Brittany, va avanti…” tentò di scuoterla lei
 
“Si mi scusi dottoressa, ero venuta per iniziare il giro delle visite!” disse la bionda tutto d’un fiato
 
“Ah si Brittany, non mi sono accorta che fosse già ora, arrivo immediatamente, lasciami parlare due minuti con la mia amica e arrivo!” disse la mora indicando una giovane ragazza alta quanto l’infermiera, bionda ed occhi scuri…
 
“Si inizio ad andare a prendere il carrello allora!” disse guardando Santana per poi aggiungere un “Arrivederci!” indirizzato alla ragazza bionda che la dottoressa aveva la suo fianco.
 
 
“Amica?” domandò maliziosa la ragazza nello studio.
 
“Quante volte ti devo dire che non devi più cercarmi e che ora sto con un’altra persona e non voglio ferirla?” domandò brusca la latina.
 
“Ma amore che stai dicendo siamo sempre state una coppia favolosa noi due!” esclamò la bionda
 
“Ashley ma quante volte te lo devo dire che non devi più chiamarmi amore, che non devi più cercarmi, che io non ti voglio più vedere, che io e te non stiamo insieme!” si arrabbiò la mora spazientita dalla situazione.
 
“Santana non vorrai rinunciare a tutto questo ben di Dio!” esclamò la bionda sempre più maliziosa indicando il suo formoso corpo
 
“Ti ho detto di smetterla Ashley, io ora sto con un’altra persona e non voglio più saperne di te così come ti ho detto quattro mesi fa quando hai insistito nel rivedermi!” rispose nuovamente in malo modo
 
“Ma…” tentò di parlare la bionda
 
“Niente ma Ashley, io ora devo lavorare, dimenticati di me, costruisciti una nuova vita, io l’ho fatto!” sbottò definitivamente Santana alzando la voce ancor più di quanto avesse voluto.
 
Toc toc…
 
“Avanti”

“Mi scusi dottoressa Lopez, ma ti ho sentita urlare da metà corridoio e mi sono preoccupata, tutto bene?” domandò perplessa Brittany facendo il suo ingresso nello studio.
 
“Non ti preoccupare Brittany, Ashley stava andando via e poi ti ho già detto di chiamarmi Santana!” rispose leggermente brusca la mora.
 
“Si scusami Santana, hai ragione!” balbettò Brittany decisamente a disagio “ora vi lascio…”
 
“No no aspetta che esco con te!” la fermò la latina “e per quanto riguarda te Ashley credo di essere stata abbastanza chiara” le ringhiò contro “non voglio più vederti ed  ora per favore vattene!”.
 
“Non credere che mi arrenderò mai!” sbraitò Ashley prima di uscire dallo studio e abbandonare l’ospedale.
 
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“Scusa Santana se mi permetto, ma cos’è successo prima nel tuo studio?” domandò incuriosita Brittany
 
“Ma nulla di che, come ben avrai notato il giorno in cui ci siamo conosciute, non ho certo un bel carattere quando mi si attacca o ci si ostina a non capire le cose” tentò di spiegare Santana senza dare tuttavia troppe informazioni
 
“Beh però…” cercò di parlare la bionda
 
“Ma niente, non ti preoccupare, ora iniziamo il giro delle visite che siamo già in ritardo, hai preso tutto l’occorrente?” domandò la latina distogliendo l’attenzione dall’incontro che c’era stato nel suo studio.
 
“Sisi, ho tutto” le sorrise la bionda
 
“Perfetto iniziamo!”

 
 
“Finalmente abbiamo finito con le visite! Oggi non ne potevo più!” disse la mora rivolgendosi a Brittany che stava camminando al suo fianco.
 
“Già questa è stata una giornata particolare” rispose cortesemente la bionda
 
“Si è vero e vorrei solo che finisse al più presto per andarmene a letto ad aspettare che finisca, sperando che il domani mi riservi qualcosa di meglio” esclamò la latina con tono sognante.
 
Proprio mentre stavano parlando del più e del meno una figura mora e non eccessivamente alta si posizionò alle spalle della latina portando le sue mani sugli occhi della pediatra. “Heyla indovina chi sono?” domandò
 
“Ma chi vuoi che sia, chi è che a quasi trent’anni continua a fare questo gioco?” rispose tra una risata e l’altra Santana
 
“Ahahahah Hai ragione tesoro, dovrei cambiare trucco!” rispose la figura alle sue spalle lasciandole libera la visuale e andando a stringerle i fianchi.
 
“Eheh già, forse dovresti!” concordò la latina girandosi a guardare in faccia la persona

“Ahahah Buon giorno tesoro!” le disse stampandole un bacio sulla fronte “è andata bene la giornata?”
 
“Mmmm… diciamo che poteva andare meglio! Ma ora che sei qui sicuramente prenderà un’altra piega, che ne dici se andiamo a mangiare velocemente un boccone? Avrei bisogno di parlarti!” propose la latina
 
“Si, non ci sono problemi! Possiamo andare anche subito!” rispose sempre con grande cortesia la persona.
 
A quelle parole il viso di Santana si rilassò completamente: era felice.
 
“Ah scusatemi, che maleducata che sono!” disse girandosi a guardare la bionda che era ancora al suo fianco “Brittany questo è Blain! Blain lei è Brittany!”
 
“Piacere” risposero insieme stringendosi la mano.
 
“Anche lui è un medico, ma è stato più fortunato di noi, ha trovato impiego in una famosissima clinica privata in un paesino a pochi km da qui…” spiegò la latina per poi essere interrotta da Blain “Si, sarà anche una famosissima clinica privata, tesoro, ma non puoi sapere che aria tira li dentro…” chiarì Blain “c’è competizione anche per cambiare un cerotto! Ci rendiamo conto?” domandò non riuscendo a credere alla realtà in cui era costretto a vivere.
 
“Si Blain, hai ragione però…” la latina fu nuovamente interrotta dal giovane medico “Si però andiamo a mangiare che tra due ore devo essere di ritorno in clinica!” spiegò celermente “Brittany vuoi unirti a noi?” domandò cortese
 
“No grazie, non vorrei mai disturbarvi e poi ho già un altro impegno per il pranzo! Magari sarà per la prossima volta!” rispose con altrettanta educazione la bionda
 
“Va bene, ma la prossima volta ci conto!” rispose il ragazzo con un sorriso sulle labbra.
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In caffetteria
 
“Allora?” domandò curioso Blain
 
“Allora cosa?” chiese Santana non riuscendo a capire cosa volesse l’amico

“Carinaaaa!”
 
“Carina chi, scusa?”

“Come chi? No dai, hai ragione è la prima volta che vengo in ospedale e mi hai presentato così tante persone che giustamente non hai idea di quella a cui mi sto riferendo” la canzonò il moretto
 
“Ah parli di Brittany!” concluse il ragionamento Santana non rispondendo alla provocazione “Si, carina!”.
 
“Santana, che è successo? Ma hai visto che schianto è quella ragazza? Se la Santana Lopez che conosco io l’avesse vista e intendo osservata ai raggi x come squadra tutte le belle ragazze che incontra, le sarebbe subito saltata addosso, ma invece? Tutto il ciò che ha detto qui seduta a questo tavolo è stato: “Si, carina?”… dai racconta che è successo?” terminò il suo discorso il ragazzo moro.
 
“Niente è che dopo i mille problemi che ho avuto in questi ultimi mesi, non ho certo intenzione di cercarmene degli altri… in più oggi è venuta Ashley qui in pronto soccorso e ha fatto la sua solita scenata!” spiegò la ragazza
 
“Oddio, ancora? Ma credevo che fossi stata chiara con quella ragazza? Non era stato solo sesso durante qualche notte brava?! Domandò curioso Blain
 
“Si, infatti! Le peggiori della mia vita!” sbottò “è da allora che non riesco più a togliermela di dosso, c***o B. che devo fare?”
 
“Beh le hai rispiegato che non la vuoi più vedere?”
 
“Certo è stata la prima cosa che ho fatto quando l’ho vista e se per quello pure l’ultima quando finalmente se n’è andata!” rispose la latina
 
“Beh ora vediamo come procede la situazione poi valuteremo il da farsi, va bene?” propose Blain guardandola dritta negli occhi cercando un cenno di intesa con la ragazza che arrivò ben presto. A quel cenno il ragazzo si spostò più vicino alla latina. La abbracciò e le diede un altro bacio sulla fronte per poi darle un altro castissimo bacio anche se questa volta le destinatarie di questo gesto d’affetto erano le rossissime quanto carnose labbra della mora.
 
Proprio in quell’istante nella caffetteria fecero il loro ingresso Rachel, Brittany e dulcisi in fondo Kurt.
 
  
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