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Autore: Risa_chan    10/05/2009    1 recensioni
Non si può piacere tutti, questo è un dato di fatto: ci sono persone che ci vanno genio, altre che preferiremmo vedere crepare sotto atroci torture...*** dare per scontato le emozioni era il suo mestiere, eppure ormai non riusciva più a fare a meno di pesare che tutto fosse dannatamente sbagliato. Recensite, sono aperta anche alle critiche!!!!!!!! ULTIMO CAPITOLO POSTATO.(facciamo tutti insieme una preghira di ringraziamento)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, I Malandrini, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Angolo dell'autrice:
Buenas Noches!
Come mio solito posto in orari allucinati! Posto, fra l'altro, un capitolo insignificate, ma abbiate pazienza, perchè ultimanete sono stata impegnata, e fra l'altro il tempo degli esami si avvicina sempre di più... incombe anche due relazioni da dirigere, e anche una Tesi da iniziare. sono proprio esaurita, credetimi.
E cosa faccio io? mi intrico in un idea pazzescamente contorta e complicata, da allungare i tempi della pubblicazione dei capitoli...ahi, ahi!
Ci vorrà un po' ma troverò la soluzione giusta, fidatevi!
Se poi, avete anche qualche consiglio, ben venga!
Tarantella20:Remus, è così, ha due alter ego, uno conosciuto da tutti, l'altro nascosto ai più; E, è questa sua duplicità ha renderlo uno dei personaggi più interessanti!!!! anche a me fa tenrezza, io adorooo Rem!e mi sento molto in colpa per dargli tenti di qui problemi... Hermione12: grazie per i complimenti!!! sei gentilissima, e,prometto che presto arriverà qualcosa di nuovo! Ok, vi lascio alla lettura del mini capitolo!
Fanny
*****

“Avvertirlo di cosa?”
“Idiota, di quello che abbiamo sentito!”
Sirius  appoggiò la schiena nuda sulla fredda parete e prese una sigaretta accendendola prese a espirare il fumo.
Leila era seduta con addosso le intricate lenzuola impregnate ancora del odore e dell’amore che si scambiarono.
Percepiva uno strano sentimento nel suo giovane amante quasi a dubitare che quella fosse  una buona cosa. Che passava per la testa di quel decerebrato? Già, poi, non era tanto sicura che avesse tutte le rotelle apposto.
“Sei sicura che quella con cui parlava il tizio fosse  davvero quella che scrive a Remus?”
“No, ma, abbiamo sentito molto bene di chi parlavano e abbiamo sentito anche la parola “Corrispondenza”, o sbaglio? E, dimmi, quante persone possono scrivergli contemporaneamente?”
  “...Smettila di fumare!” urlò esasperata da quel odore acre.
Sirius, buttò la sigaretta svogliatamente, e guardò Leila senza fiatare, senza esprimere ciò che la sua testa diceva, forse perché non sapeva nemmeno come comportarsi.
Lì, c’era di mezzo un grosso segreto, il quale avrebbe potuto rovinare l’esistenza tranquilla di Remus. Dal tra parte,  non sapeva se si trattasse di quello, però quello strano presentimento che gli pungeva dentro, non lo faceva stare tranquillo manco per poco.
Piego la testa nascondendo i suoi occhi fra i capelli scuri.
“Sirius...”
Due mani delicate si posarono sul suo viso  per tirarlo su, e lasciare che suoi occhi contemplare quei occhi  d’angelo azzurro che brillavano come stelle.
“Cosa ti prende? cosa c’è che ti preoccupa tanto? Se pensi che è importante diglielo Sirius. Ma, se una cosa di poco conto, aspetta e vedi cosa accade, anche se, sono convinta, che sia meglio parlarne. Dirlo ora, significa non dirlo poi, quando forse è troppo tardi e diventi più difficile dirlo.”
“Hai ragione, tu...”
*****
“Ero convinta che il professore avesse in mente un altro dei suoi compiti a sorpresa!”  esclamò Lily sollevata
“Ormai si avvicino gli esami, e  i M.A.G.O  per cui non avrebbe senso, no? spiegano e ci riempiono di compiti.” le fece notare Remus.
“ Esattamente... costringendoci a sprecare moltissimo del nostro prezioso tempo!” sbuffò James al quanto infastidito.
Non aveva nessun problema  con i compiti e la sua media era alta, ma, in ogni caso, c’era un campionato da seguire, e per lui era di una vitale importanza.
Remus alzò gli occhi al cielo facendo ridere Lily. In quel momento, al lupacchiotto gli fece male   la testa, una fitta dolorosa come quando qualcuno ti urla dentro l’orecchio.
“accidenti, quelli del primo anno sono i più rumorosi, che abbia visto fin ora.” disse osservano quel gruppetto infondo al corridoio, stizzito. una bella strigliata nona avrebbe che giovato.
“Cosa?”
“Beh, certo sempre secondi a James e Sirius!” sottolineò lui, vedendo l’espressione dei suoi amici.
Espressione fin troppo sorpresa,a dire il vero, Lily stringeva gli occhi per vedere quei quatto monelli, James si pulì occhiali per vederci meglio.
“Remus, come hai fatto  a capire chi erano?”
“ anche a sentirli?”
Come?
Remus girò il volto accorgendosi all’improvviso che in effetti, erano troppo distanti da quel gruppo di ragazzini, per poter capire che si trattasse di primini.. perché lui li aveva visti così bene? perché sentiva così bene, come se fossero lì accanto a lui lontani pochi passi.
Si accorse, anche lui della stranezza, quel corridoio non gli era mai apparso così lungo,ora. Lungo ma per lui così vicino.
“ E’ probabile che  sia per via della prossima Luna molto vicina, no?” cercò di tranquillarlo James.
“Sì, forse i tuoi istinti hem.. animaleschi sono più forti, magari.”

Vedrai che non sentirla più male... fidati Remus.

Remus non rispose, mise una mano nella tasca e ne strinse il contenuto. No, era solo la sua immaginazione.
“Avete ragione! sarà per quello.”

Si sentiva strano, Remus, sentiva dei sentimenti strani, lui. era così energico, così forte,  e di solito prima del novilunio si sentiva sempre troppo stanco, quasi da non riuscire ad andare avanti,  non si era mais sentito così in forze.
Si sentiva anche più libero di esprimere i sentimenti, rabbia, divertimento, amore, già, quasi che lui ora potesse ottenere davvero tutto dalla vita.
prima no, ora, invece sì.
Cosa gli stava accadendo? I suoi movimenti più agili, più veloci più tutto... come se stesse diventando un altro.
Prese il talismano che Ive gli aveva regalato, lo girò tra le mani e sospirò... quella ragazza aveva occupato un posto speciale nel suo cuore, eppure non aveva mai trovato il coraggio di incontrarla.
“Remus?” lo chiamò Sirius con il fiatone, appoggiandosi alla poltrona.
Il giovane alzò gli occhi  per osservare i suoi amici stremanti per il solo fatto di doverli seguire.
“Ma quanto corri?”
Un sorriso divertito, una sensazione di vera forza si impadronì di lui, era bello ma una vocina gli diceva di stare attento.
E, Lui seguiva sempre le parole del suo grillo parlante.
“Volevi dirmi questo?”
“No, c’è una cosa che non ti ho detto.”
Sirius parlò calmo e spiegò i motivi della sua preoccupazione per tale fatto, ma, era troppo poco anche per Remus capire e accettare che qualcosa non quadrava.
“Non m’importa. sono stufo di dovermi nascondere sempre! sono quello che sono e la gente deve accettare, altrimenti problemi loro!” esclamò chiudendo il discorso.
I suoi amici lo guardarono allontanarsi consci che qualcosa stava accadendo, e di certo non era un bene.
   
 
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