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Autore: Florafairy7    15/10/2016    2 recensioni
- Da un'idea di Ariel99 -
È iniziato un nuovo anno ad Alfea e le Winx sono finalmente libere di dedicarsi con tranquillità ai loro studi.
Purtroppo qualcosa spezza quell'armonia: Miele, la sorellina di Flora, viene attaccata da misteriose creature.
Winx e Specialisti si recano su Linphea per scoprire di più, e scopriranno davvero molto, più di quanto si sarebbero mai aspettati.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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LA PIXIE E LO SCUDIERO

"Perché ho l'impressione che tu stia per minacciarmi?" Chiese Brandon alla pixie delle chicchiere che fluttuava davanti a lui con aria minacciosa.

"Perché è proprio quello che sto per fare!" Rispose Chatta con le mani ai fianchi, accigliata.

"E cos'ho fatto per meritarmi una minaccia da te? Ah, aspetta, senti che ho un segreto, non è vero? Ti risparmio la fatica: Logan non ha rotto con nessuna ragazza, è a Fonterossa perché è un completo idiota. Ecco, l'ho detto." Disse Brandon a braccia incrociate tenendo testa alla fatina. Lei stava per dire qualcosa con un ditino alzato, poi si fermò e annuì dicendo:

"Era... era anche questo, sì. Ma non sono qui per questo, specialista. Ascoltami bene: sta' alla larga da Flora, lei è la ragazza di Helia, punto!"

"Lo so bene, non mi reputo tanto stupido da non riuscire a notarlo."

"Bene, allora stalle alla larga!" Ripeté la fatina un po' alterata.

"Senti, Chatta, lo so che me lo stai dicendo perché forse sei passata di qui e ci hai visti, ma ci stiamo solo allenando insieme, le sto insegnando a combattere." Disse Brandon con aria tranquilla, soprattutto perché voleva far notare alla pixie che lui non temeva nessuna delle sue accuse.

"Sì, certo, certo, questo me l'ha detto anche lei, perché è la mia fata e mi dice tutto. Ma tu, specialista, non dici tutto quello che hai da dire..."

"... Ora mi hai stancato!" Sbottò Brandon, "Sono affari miei cosa dico e cosa non dico!"

"Non se riguarda la mia fata!" Ribatté Chatta alzando la voce.

"Ci sono cose che voglio tenermi per me!" Replicò Brandon alzando la voce più di lei.

"Ti ho visto come la guardi! E le stai vicino! Devi stare lontano da Flora!" Chatta gli urlò in faccia, Brandon le puntò il dito contro:

"Tu non sei una fatina. Tu sei una strega in miniatura!"

"Ma che cosa sta succedendo qui?!"

Chatta e Brandon si girarono nello stesso istante per vedere Flora che era lì a pochi passi da loro, teneva le mani sui fianchi e aveva un'espressione molto seria. I due cercarono di giustificarsi nello stesso istante:

"Lui mi ha urlato in faccia..."

"Questa fatina non fa altro che..."

"Ssst!" Li zittì Flora con un gesto della mano, poi si rivolse a Chatta:

"Vieni qui."

La fatina lanciò un'occhiataccia a Brandon e volò verso Flora.
Quando fu davanti a lei la sua fata, seria e un po' arrabbiata, le disse:

"Questa cosa deve finire."

"Ma, Flora, lui..."

"Ho detto che questa storia deve finire. Non puoi comportarti così con le persone, non puoi comportarti così con i miei amici. Non puoi saltare a conclusioni e crearti storie nella testa e poi importunare gli altri. Intesi?"

Chatta sospirò affranta e disse:

"Intesi."

"Bene, fa' la brava, ti voglio bene." Sorrise Flora per non far rattristare la fatina, odiava fare la dura anche se a volte doveva: Chatta era spesso troppo indisciplinata.

"Ti voglio bene anch'io." Sorrise la pixie.

Flora guardò Brandon che era ancora a qualche passo e disse a Chatta:

"Ora perché non torni al villaggio? Qui abbiamo un po' da fare, ma sai cosa? Domani puoi venire ad Alfea, ti faccio vedere la mia nuova trasformazione, ti va?"

"Sì, mi va tantissimo!" Esultò Chatta con un sorriso, "Allora io torno al villaggio, a domani." La fatina si avvicinò e le baciò la guancia così volò via scomparendo tra gli alberi.

Brandon tirò un sospiro di sollievo e solo quando fu sicuro che Chatta era andata via si avvicinò a Flora, i due s'incamminarono per andare ad allenarsi e Flora, mortificata, disse:

"Mi dispiace per Chatta, davvero, ti chiedo scusa."

"Tranquilla. Tu hai... hai sentito cosa ci siamo detti?"

"No, ho sentito però che vi gridavate contro e ho seguito le voci. Anche se credo di essermi fatta un'idea e, davvero, ti chiedo scusa per quello che ha potuto insinuare."

"Oh..." Disse Brandon un po' in imbarazzo, Flora aggiunse con un sorriso divertito:

"Tranquillo, lo so che non mi guarderesti mai in quel modo! È solo che Chatta tende ad interpretare le cose a modo suo."
Brandon ridendo disse:

"Sì, infatti."

Quando raggiunsero il loro posto Brandon posò le spade accanto ad un albero e disse:

"Okay, oggi prima delle spade voglio farti provare una cosa diversa."

"Ah sì? Cosa?" Chiese Flora curiosa.

"Combattimento, quello senza armi." Rispose Brandon con un sorrisetto, Flora sgranò gli occhi e disse:

"Su questo dovremo proprio lavorarci perché il mio massimo è uno schiaffo."

"Ah sì?" Chiese Brandon, divertito, Flora annuì, lui con un sorrisetto disse:

"Dammi uno schiaffo."

"Cosa?! No, non ti darò uno schiaffo!" Disse Flora scuotendo la testa.

"Avanti, uno schiaffo. Voglio vedere se riesci a farmi un po' male." Disse Brandon alzando le spalle.
Flora stava per darglielo ma fermò la mano a poco dalla sua faccia e disse:

"No, non ci riesco."

"Andiamo, Flora, devi solo darmi uno schiaffo, non è difficile."

"E se ti faccio male?" Chiese lei, preoccupata.

"Non mi farai male." Rispose Brandon con un sospiro, pazientemente.

"E va bene." Disse Flora con determinazione, prese un respiro e Slap! schiaffeggiò il suo amico. Subito ritirò le mani stringendole al petto e chiese, preoccupata:

"Mi dispiace, ti ho fatto male?!"

Brandon si massaggiò la guancia ridendo:

"Ho ricevuto di peggio, credimi. Quindi, ragazza, mi sa che dobbiamo farti arrabbiare un po' di più. Nel combattimento le regole sono poche: colpisci, para, colpisci para." Brandon assunse il suo tono da saggio insegnante e Flora da brava allieva lo ascoltò con attenzione. "Come si fa a colpire?" Chiese lui anticipando la domanda, rispose:
"Con quello che abbiamo a disposizione."

Passò alle sue spalle, Flora lo seguì con lo sguard finché fu possibile. Brandon le prese le mani e intrecciò le sue dita con quelle della ragazza.

"La postura è sempre la stessa," Disse abbassando un po' la voce, erano vicini, non c'era bisogno di parlare a voce alta. "Quindi gamba destra avanti e sinistra indietro per avere equilibrio. Esattamente. Braccia alternate, ovviamente. Uno, due." Disse tirando dei pugni ad un invisibile avversario guidando le braccia di Flora.

"Come ci difendiamo?" Chiese Brandon anticipando un'altra domanda, ma Flora rispose:

"Ci copriamo la faccia sperando che non ci facciano troppo male?"

"Non esattamente." Replicò Brandon, lui le portò le braccia avanti. "Così, e pari i colpi del tuo avversario, blocchi quella che vuole essere la sua mossa."

"Okay, ho... ho capito." Disse Flora rossa in viso.

"Bene." Annuì Brandon allontanandosi, Flora sperò di non avere le guance troppo rosse.
Brandon passò davanti a lei e disse:

"Ora mi devi colpire, e ci devi mettere forza."

"Quella ora ce l'ho." Sorrise Flora rincuorandosi, lui ridacchiò e la sfidò:

"Bene, fammi vedere allora."

Flora prese un respiro, controllò la postura e iniziò a colpire il suo amico tirandogli pugni sul petto. Ci mise molto forza anche se lui non si spostò di un centimetro.

"Più forte, mi stai facendo il solletico."

"Ci sto mettendo forza!" Disse Flora a denti stretti continuando a colpirlo.

"Metticene di più, chi è che davvero non sopporti?"

"Non lo so!" Rispose lei con fatica colpendolo ancora, ma senza risultati.

"Andiamo, c'e qualcuno che ti ha fatta arrabbiare, qualcuno a cui vorresti proprio dirgliene quattro." Disse Brandon, Flora smise di colpirlo e rifletté per un secondo riprendendo fiato, poi lo guardò e disse:

"La Natura, sì, la Natura di Linphea mi ha esiliata dal mio pianeta. Il mio pianeta! Sono la fata guardiana della natura e non posso tornare su Linphea!" Parlando aveva alzato la voce e si era scurita in viso, allora, motivata, colpì di nuovo il suo amico e gli fece fare un passo indietro.

"Brava, bravissima. Okay, continua così, chi c'è ancora?"

"Quelle ninfe!" Rispose Flora, con rabbia, colpendolo ancora. "Mi hanno fatta sentire un mostro! Mi hanno fatta sentire pericolosa e fuori posto sul mio pianeta!" Lo colpì ancora.

"Okay, brava. Qualcun'altro?"

"Ehm... mmh... Amaryl! Sì, Amaryl, lei ha detto che sono una fata debole! Credeva che sconfiggermi sarebbe stato semplice e non aveva nulla da temere, invece Bloom era più potente, credeva che le sarebbe bastato un secondo per farmi cadere!" Flora colpì il suo amico ancora e ancora, Brandon la lasciò fare anche se un po' stava cominciando a fargli male.
Poi si fermò e riprese fiato con lo sguardo a terra, lui le mise una mano sulla spalla:

"Stai bene?"

"Sì, credo di sì." Guardandolo negli occhi, lui in quel momento vide qualcosa in più in quegli occhi.

"Direi che per oggi basta, possiamo anche prendere le spade." Sorrise Brandon, lei annuì.
Brandon prese le due spade e i due si allenarono insieme.

Finito il loro allenamento si presero una pausa e si sedetteri fra gli alberi, Flora poggiò la testa contro l'albero alle sue spalle, Brandon notò la sua espressione e disse:

"Tornerai su Linphea."

"Lo spero, è stata Vymarna ad esiliarmi, capisci? Anche se capiamo a cosa porti questa profezia e riusciamo a sconfiggere questo nemico rimango una keimerina, e la Natura non vuole keimerine sul suo pianeta." Rispose Flora con lo sguardo basso, sospirò affranta. Brandon allora disse ancora:

"Non possono tenerti lontana, sei la fata guardiana della natura oltre ad essere una keimerina. E poi, non sei una specie di celebrità? L'inverno in persona è..." Brandon si interruppe e si morse le labbra, Flora gli sorrise:

"Puoi dirlo, tranquillo. L'inverno in persona è il mio padre biologico. Ma in fondo io quell'uomo, o spirito della natura, o quel che era, non lo conosco, vorrò bene sempre a Rodols, mio padre." Abbassò di nuovo lo sguardo.

"Ehi, di' un po', chi è questa Amaryl che si è azzardata a dire che sei una fata debole?" Chiese Brandon alleggerendo la discussione, Flora allora rispose animandosi:

"Siamo nella stessa classe di autodifesa. Qualche settimana fa Griselda ci chiamò per combattere, poi Bloom prese il mio posto, e ho sentito che parlava con le sue amiche e diceva loro che si era sentita sollevata a dover combattere con me!"

"Non ci credo!" Esclamò Brandon con un tono esageratamente scioccato e una mano sul petto.

"Sì, sì!" Annuì Flora ridendo.

"Non sa proprio di cosa parla quella ragazza!" Disse ancora Brandon con lo stesso tono e Flora rise ancora, Brandon fu contento di averla tirata su.
Rimasero un po' in silenzio ad ascoltare la natura, poi Flora chiese:

"Come va con tuo fratello?"

"Sorprendentemente bene, a dir la verità." Rispose Brandon con un cenno.

"Fantastico." Sorrise Flora.

"Già, e se devo proprio essere sincero, mi era mancato."

"Vedrai, il vostro rapporto si ricucirà da solo, è questo il bello dei fratelli. Ho sentito da Stella che hai detto che ha mal d'amore."

"Sì, non sapevo cosa inventarmi e mi è sembrata la spiegazione più credibile. Grazie ancora per il tuo silenzio."

Flora sorrise, poi Brandon disse:

"Io invece ho sentito che hai detto a Helia che avevo problemi con Stella. Sapevi che non era così, non è vero?"

"Certo che lo sapevo, eri sconvolto al telefono." Flora fece spallucce," Ma davvero non sapevo come dirlo ad Helia, detto ad alta voce suonava strano e non volevo creare nessuna situazione imbarazzante."

"Sono d'accordo, e starò anch'io più attento a non obbligarti a farlo." Brandon strinse le labbra un po' mortificato, gli dispiaceva che a causa sua Flora aveva mentito ad Helia, ma si sorprese quando Flora disse:

"Brandon, tu sei mio amico e se hai bisogno di me allora io arrivo, sempre e comunque. È così che fanno gli amici."

"Già..." Fu quello che Brandon riuscì ad aggiungere.

Dopo poco fu tempo di tornare a scuola e i due amici si salutarono.
Quella settimana trascorse tra allenamenti e sessioni di viaggi interiori. Tutte le ragazze furono molto impegnate tra studio e allenamenti, Bloom si vide poco poiché doveva dare una mano ad organizzare la festa per l'anniversario di sua sorella.
Chatta raggiunse Flora ad Alfea, la sua fata le mostrò la sua trasformazione e la pixie ne fu molto colpita. Chatta non disse più nulla a Flora riguardo la sua stretta amicizia con lo scudiero e Flora non aprì più il capitolo per non mortificare la sua fatina.

A Fonterossa anche i ragazzi ebbero molto da fare con lo studio, e Brandon si poteva dire quello più stressato dato che era costantemente preoccupato che qualcuno potesse vedere suo fratello e che si presentasse qualcuno che voleva la sua testa da un momento all'altro.
Nonostante ciò, era molto felice di avere Logan lì, anche se non lo ammetteva. Erano anni che lui e suo fratello non si vedevano, anni che non vivevano più insieme, e Logan sembrava essere tornato quello di sempre. Più volte in quella settimana Stella aveva insistito per uscire tutti insieme, Brandon aveva sempre rifiutato inventando delle scuse.

Durante l'ultima sessione della settimana Flora riuscì a trasformarsi nella sua forma butterflix rimanendo stabile, poi passò a quella keimerina di livello base.

"Bene," Disse Avalon,"riuscire a passare da una forma all'altra è un grande risultato, e mi sembra che tu sia molto più stabile, o sbaglio?"

"Sì, sento che non mi sfugge di mano, credo di avere un certo equilibrio adesso." Rispose Flora mentre il professore rimetteva a posto la candela. Lui allora disse:

"Direi che sei pronta per partire in missione, puoi andare dalla preside e riferirle ciò che ti ho detto. Nonostante questo, Flora, dovremo lavorare ancora, va bene?"

"Sì." Annuì la fata.

"Bene," Sorrise Avalon, "allora ci vediamo lunedì, puoi andare dalla preside."

"Arrivederci, professore." Salutò la ragazza, lui ricambiò il saluto e Flora lasciò la classe.
Prima di tornare in camera per cambiarsi e andare a Selvafosca, Flora andò dalla preside Faragonda per riferirle le novità.

"È permesso?" Chiese la ragazza, Faragonda le fece gesto di entrare.

"Dimmi tutto, cara." Disse Faragonda mentre Flora si sedeva di fronte a lei.

"Ho appena finito l'allenamento con il professor Avalon, secondo lui ora sono abbastanza stabile e potremmo già partire per Sakoma." Spiegò Flora con un sorriso, Faragonda però non aveva la stessa espressione.

"Non lo so, cara. Hai fatto pochi allenamenti pratici, e se vi attaccassero? Non lo so..."

"La prego, preside Faragonda, ci lasci partire. Sakoma è l'unica traccia che abbiamo per capire a quale nemico si riferisce la profezia."

Faragonda guardò la sua allieva, lei la pregava anche con lo sguardo. La preside allora sospirò e concesse:

"E va bene. In fondo ti ho vista, stai facendo progressi... domani mattina allora andate su Sakoma."

"Oh, grazie, preside Faragonda!" Esclamò Flora con un gran sorriso, Faragonda rispose con un cenno del capo, sperava di non pentirsi della scelta appena fatta.

"Va' a dirlo alle tue amiche, io avverto Saladin."

"Va bene!" Flora si alzò e lasciò l'ufficio, così tornò in camera sua.
Trovò lì tutte le sue amiche, stavano ascoltando il racconto di Bloom che era appena rientrata da Domino.

"E così abbiamo scelto l'azzurro, sapevo che era la scelta giusta sin dall'inizio ma alla madre di Thoren piaceva il pesca..."

"Ragazze, grandi notizie!" Esclamò Flora entrando e interrompendo la sua amica.

"Che succede?" Chiese Tecna che aveva davvero bisogno di cambiare argomento.

"Domattina andiamo su Sakoma! Avalon dice che sono stabile, Faragonda ci ha dato il permesso!"

"Sì! Finalmente!" Esultò Aisha, Musa aggiunse:

"Ci voleva un'altra avventura!"

"Verranno anche i ragazzi, vero?" Chiese Stella.

"Sì, Faragonda ha detto che avrebbe avvertito Saladin."

"Bene." Disse Stella lievemente accigliata,"Perché sono giorni che non vedo Brandon e non me la conta giusta, mi sta evitando."

"Cosa? Stella, non essere paranoica." Bloom alzò gli occhi al cielo, Aisha aggiunse:

"Cosa tu fa credere che ti stia evitando?"

"Volevo organizzare una serata tutti insieme ora che c'è suo fratello, ha detto che sta studiando tutte le sere fino a tardi. Andiamo, Brandon?"

Flora si schiarì la voce e disse:

"Potrebbe essere, di questi periodi c'è tanto da studiare, si avvicinano gli esami di metà semestre."

Stella non fu troppo convinta ma non disse nulla, Bloom ritornò a parlare della festa e dei colori, della musica che sarebbe stata suonata e dei fuochi d'artificio che sarebbero stati fatti paritire alla fine della festa.
Flora si cambiò ed uscì, le sue amiche non chiesero nulla, probabilmente troppo prese dal racconto della principessa di Domino.

"Sei allegra, che succede?" Chiese Brandon vedendola sorridente.

"Un sacco di cose! Uno: riesco a passare dalla forma butterflix alla forma base e sono in equilibrio, secondo Avalon!" Rispose lei eccitata.

"Fantastico!"

"Ah-ah, e non è finita qui! Domani andiamo su Sakoma!"

"Cosa? Davvero?" Chiese Brandon incredulo, Flora annuì.

"Faragonda ci ha dato il permesso!"

"Finalmente! E sai perché ci ha dato il permesso? Perché una certa fata keimerina sta imparando ad usare la sua nuova magia." Disse Brandon con un sorrisetto, sapeva quanto Flora fosse soddisfatta dei propri progressi.

"Sì, lo so!!" Sorrise lei allegramente.

"Anche se," La frenò lui assumendo il suo tono da maestro, "ricorda che la magia combatterà soltanto la metà delle tue battaglie."

"Sei un pozzo di saggezza." Disse Flora con sarcasmo, lui le strizzò l'occhio e disse:

"Sentiti onorata di avermi come maestro, e, proprio perché l'altra metà delle tue battaglie devi combatterle senza magia... in guardia!" Le disse mettendosi in posizione, Flora fece lo stesso.

"Questa volta reagirò, e cercherò di colpirti, va bene?" 
Flora annuì.

Si allenarono per per il resto del pomeriggio, Brandon le diede dei consigli molto importanti che le servirono per richiamare la forza e la motivazione.

"Come ti sentivi in quel bosco?" Le chiese mentre si colpivano e si schivavano.

"Inutile."

"Ricordalo, stai facendo questo per non sentirti mai più così!"

"Mi sto stancando." Disse lei col fiato corto mentre schivava un colpo e provava ancora a colpire.

"Devi resistere." La incitò il suo allenatore.

E colpirono, pararono, colpirono e schivarono fin quando Brandon, vedendola davvero stanca, la fece fermare.
Si sedettero a terra per riposarsi, lui le disse:

"Brava, stai andando alla grande."

"Grazie, non avrei mai creduto di essere in grado di... fare tutto questo, ed è soltanto merito tuo."

"Sì, beh, la falsa modestia non mi si addice quindi direi che posso prendermi anche il merito." Disse Brandon scrollando le spalle e Flora rise. Poi lei disse:

"Stella crede che tu la stia evitando."
Brandon sospirò, Flora, sorpresa, disse:

"Allora è vero! Hai intenzione di rimediare? Perché la tua principessa è piuttosto offesa."

"Sì, è vero, ma che posso farci? L'ultima volta che l'ho vista le ho mentito riguardo Logan, poi in settimana mi ha chiesto più volte di uscire tutti insieme e mio fratello non può far vedere la sua faccia in giro." Spiegò Brandon, un po' afflitto.

"Sai cosa penso?"

"Cosa?"

"Che dovresti dire a Stella la verità su Logan." Brandon scosse la testa e stava per replicare ma Flora aggiunse:
"È la tua ragazza, capirà sicuramente!"

"È la mia ragazza ma è anche una principessa." Controbatté Brandon totalmente in disaccordo.

"E allora? Temevi che non avrebbe capito quando non le dicesti di non essere un principe e come è andata a finire? Ha capito, perché ti amava, e ti ama ancora, capirà anche questa volta."

"Non lo sa nemmeno Sky per la stessa ragione, ed è il mio migliore amico. Rimane sempre un principe però, loro certe cose non le capiscono."

"Brandon," Disse Flora stringendo un ginocchio al petto,"mentire a Stella non farà altro che creare dei muri tra di voi."

Brandon sospirò e disse:

"Hai ragione, ma... non saprei..."

"Qui non si tratta di apparenze, Stella non è come Sky, lui ti è amico, ma tu sei sempre il suo scudiero. Stella è la tua ragazza, è la persona che ami, tutto il resto non conta perché voi vi capite. È così che funziona l'amore, ci si capisce senza troppi giri di parole."

"Dimmi come faccio a dirti che non hai ragione." Disse Brandon appoggiando la testa all'albero dietro di sé, con un sospiro.

"Non puoi, ho ragione." Sorrise Flora.

Al tramonto i due ragazzi tornarono alle loro scuole, quando Brandon tornò in camera sua suo fratello lo stava aspettando.

"Sei tornato! Ehi, sai cosa pensavo? Che potrei sempre uscire di qui se mettessi un cappello e dei baffi finti! O potrei farmi crescere dei baffi veri! Sono un genio." Disse Logan contemplando se stesso, Brandon alzò un sopracciglio e disse:

"Genio, nah, non esagerare. Ascolta, tu non ti muovi di qui, erano questi i patti. Cosa importante, domani non ci sarò, devo andare in missione su un pianeta un po' lontano da qui e credo che mancherò per tutto il giorno, tu non muoverti di qui per nessun motivo al mondo."

"Un pianeta lontano? Che pianeta?"

"Un pianeta chiamato Sakoma, pare sia congelato, è una lunga storia."

"E perché ci vai?" Chiese Logan curioso, Brandon rispose:

"Per Flora, lei è una fata keimerina, una fata dell'inverno. La Natura di Linphea ha pronunciato una profezia quando è nata e, come ogni profezia che si rispetti, ci avverte di una male che potrebbe essere molto pericoloso. Sakoma per ora è l'unica traccia che abbiamo quindi andiamo lì per scoprire chi possa essere questo nemico."

"Eccitante... posso venire?"

"No."

"Per favore." Logan giunse le mani, Brandon, piatto, rispose:

"No."

"Andiamo! Non hai idea di quanto sia noioso stare qui! E poi, non ci sarai per tutto il giorno, e se qualcuno ti cercasse? E se mi scoprissero? Finiresti nei guai, fratellino."

"Tu vedi di non farti scoprire."

"Se non posso uscire di qui e per tutto il giorno non ci sei cosa mangerò, la suola delle mie scarpe? Brandon, per favore, lasciami venire!"

Brandon lo guardò, rifletté per un secondo, poi sospirò e disse:

"E va bene, vieni anche tu."

"Sì!"

"Scendo a cena, ti porto qualcosa." Disse Brandon uscendo, Logan sorrise.
Quando Brandon scese i suoi amici erano già tutti lì.

"Non sappiamo cosa troveremo esattamente." Stava dicendo Helia quando lui arrivò, Brandon si sedette e Sky disse:

"Ehi, domani andiamo su Sakoma."

"Lo so, fantastico, vero?" Esclamò Brandon, Timmy chiese:

"Come lo sai? A noi Saladin lo ha detto poco prima della cena."

"Io... le ragazze, loro lo sapevano già, l'ho saputo da loro." Balbettò Brandon.

Dopo cena ognuno tornò in camera sua, Brandon portò a Logan qualcosa da mangiare e lui divorò tutto.
Era riuscito inoltre a rimediargli un materassino, come promesso.
Quando si misero a letto e spensero le luci Logan sussurrò:

"Brandon?"

"Cosa c'è?" Sussurrò Brandon nel buio, probabilmente Sky già dormiva.

"Comunque io una ragazza ce l'ho davvero."

"Ah sì?"

"Sì, si chiama Helen."

"Ne sei innamorato?"

"Sì, e molto, anche se lei ci tiene molto al giudizio di sua madre, così faccio di tutto per piacerle."

"Oh, beh, buona fortuna, io non piaccio molto alla madre di Stella."

"Perché?"

"Stella è la principessa di Solaria, io sono lo scudiero di Sky."

"Ah, buona fortuna anche a te allora. Niente, volevo dirtelo."

"Va bene, buonanotte." Bisbigliò Brandon girandosi ma Logan disse ancora:

"Brandon?"

"Sì?"

"Grazie."

"Non dirlo neanche." Logan non poteva vederlo ma Brandon sorrise e, felice, si addormentò.

Anche le ragazze andarono a letto presto e si addormentarono in fretta.
Flora era molto emozionata per la missione del giorno successivo, non era molto tranquilla e non dormì affatto bene.
Quando si addormentò vide se stessa come in un viaggio col professor Avalon, ma invece di vivere una nuova e curiosa avventura per intuire i suoi incantesimi, Flora sognò un'esperienza già vissuta.

Era seduta a terra con i suoi amici di fronte ad una grossa roccia, dietro di questa c'era Vymarna, la Natura di Linphea.

"Va bene, mi scusi..." Stava dicendo Nex seduto a pochi passi da lei, Flora non se ne rese conto ma poi chiese a Vymarna di sapere di più sulla storia passata, su Nikolai.
Vymarna allora rispose:

"Posso dirti, keimerina, che il pianeta che ha accolto Nikolai non esiste più. E potrei darti un consiglio: cerca il cuore della natura. Per il resto, Alyssa dovrebbe avere le risposte che cerchi."

Flora si svegliò di colpo, si guardò intorno e vide che era ancora troppo presto per alzarsi.
Rifletté sul sogno appena fatto, forse la sua mente voleva dirle qualcosa, voleva che riflettesse sui suoi ricordi.
Flora pensò a sua madre, in effetti era ancora un po' ferita per quello che era successo, amava Rodols con tutto il suo cuore ma le bugie fanno sempre male.
Poi però, si rese conto che non era su quello che avrebbe dovuto riflettere.

Decise di riaddormentarsi, il giorno dopo avrebbe raccontato tutto ai suoi amici.


BuonSalve miei adorati germogli di lullabea! Come state? E' passata un'altra settimana, spero vi sia andata bene, e se non è andata proprio una meraviglia consolatevi pensando che domani è domenica e che stasera ho aggiornato con un nuovo capitolo!! (sì, vabbe', la gioia proprio... -.-)
Dunque, questo capitolo non è proprio ricco di eventi ma ci serviva... la cosa più importante: andiamo su Sakoma! E, altra cosa importante è il sogno di Flora! La fata racconterà tutto ai suoi amici, e diciamo che questo è il punto di partenza... ne vedremo delle belle!
All'inizio del capitolo c'è stata la discussione tra Brandon e Chatta... non vi aspettavate fosse lei, vero? Beh, in questa storia sto cercando di riprendere i personaggi un po' "dimenticati" come Avalon e come le pixies, le fatine saranno molto presenti nel corso della storia e da quanto abbiamo capito in questo capitolo Chatta avrà un ruolo fondamentale: sarà l'acerrima nemica dello scudiero! XD
Flora impara a combattere e migliora ogni giorno, qui la fata ha avuto anche un momento un po' emotivo, diciamo che aveva un po' bisogno di buttare fuori (cosa importantissima, credetemi, non  tenetevi niente dentro, anche se è difficile dopo starete meglio).
Beh, direi che per questo capitolo è tutto quello che ho da dire, un discorso molto più lungo ci aspetterà sul prossimo... ho intenzione di stupirvi, e di scioccarvi...
Ancora una volta ci tengo a ringraziarvi per la lettura e per tutte le bellissime recensioni che lasciate, siete il MIELE *-*
Un bacio forte, e sabato, anche se ci sarà Harry Potter, prima di prendere l'Espresso per Hogwarts, pubblicherò, promesso. ----- preparatevi------ XD
Vi strAmo, 

xoxo Florafairy7

   
 
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