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Autore: la luna nera    20/10/2016    4 recensioni
Qualche anno fa pubblicai una piccola raccolta di poesie dedicate agli spiriti e alle leggende nate attorno a castelli, ville e ruderi presenti nel nostro paese (che trovate nella mia pagina autore). Di nuovo torno a proporvi altre storie, spero incontrino il vostro favore! Buona lettura!
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LUCIDA  MANSI
 



Per la brama dell’eterna bellezza,
disposta a tutto per l’eterna giovinezza
Donna Lucida strinse il patto
col demonio che poi volle il suo riscatto.
 
Bella era e tal volea restare,
temeva la ruga, temeva d’invecchiare:
vendette allor l’anima all’eterno
ed oscuro signore dell’inferno.
 
Trent’anni dal patto eran trascorsi,
credeva lei negli inutili discorsi,
ma non lui, che chiese alla contessa
di mantener fede alla sua promessa.
 
E qui dobbiam restar sul vago,
sembra si sia inabissata dentro il lago
a bordo di una carrozza infuocata
per non aver mantenuto la parola data.
 
Ma al dodicesimo notturno rintocco
s’ode il rumore del suo cocchio,
che trascinò Lucida la vanitosa
nel luogo dove il suo volto riposa.
 
 



 
LA STORIA, LA LEGGENDA
 


Siamo in Toscana, per la precisione a Lucca,  dove  presso Sergomigno si può ammirare la stupenda Villa Mansi.
Il personaggio di Lucida è avvolto dal mistero:  ufficialmente era una nobildonna vissuta nella prima metà del 1600 che si sposò due volte. Il secondo marito, Gaspare di Nicolao Mansi, era molto più vecchio di lei ma appartenente ad una famiglia estremamente ricca e la grande differenza di età destò molto scalpore all’epoca, così come la bellezza di lei confrontata con la ben poca avvenenza di lui. Pare che la giovane donna fosse così vanitosa da far ricoprire di specchi le pareti delle sue stanze e che, per potersi ammirare, avesse nascosto uno specchio pure nel libro delle preghiere che leggeva durante le funzioni religiose. Ufficialmente morì di peste a poco più di quarant’anni, ma attorno alla sua figura esiste una leggenda che adesso vi andiamo a raccontare: era una donna tanto bella e libertina, quanto crudele  e amante del lusso più sfrenato. Un giorno le parve di scorgere una piccola ruga sul viso e cadde nella più nera disperazione. Ricevette la visita del demonio sotto le sembianze di un bellissimo giovane che le propose trent’anni di immutata bellezza in cambio della sua anima. Lucida accettò immediatamente restando così giovane e bella mentre tutti attorno a lei invecchiavano.
Trascorsi i trent’anni, in una notte di agosto, il demonio si presentò per avere quanto promesso. Inutile dire che essa tentò di distorcere le parole che all’epoca avevano siglato il patto , si disperò ed implorò che la sua anima fosse risparmiata. Tutto ovviamente fu inutile, il Diavolo non si lasciò impietosire, per cui la trascinò sulla sua carrozza fiammeggiante e dopo aver percorso tutte le mura di Lucca , si inabissò nel laghetto che oggi si trova nel giardino botanico della città. C’è chi dice che, immergendo il viso in quelle acque, si possa vedere il volto addormentato di Lucida, mentre la notte del 31 ottobre (ci siamo quasi, se qualcuno vuol verificare….) pare che nel silenzio si odano gli zoccoli dei cavalli che  trascinano la carrozza nel laghetto.

 
  
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