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Autore: Justice Gundam    06/11/2016    3 recensioni
Reborn, un continente sconosciuto, dove smog nero e piogge acide rovinano ancora di più gli edifici fatiscenti che costeggiano le strade della capitale Reborn City. Intere città ridotte in rovina, Pokemon in fuga, e dietro le scene, un'organizzazione che tira i fili per i propri terribili scopi. Questo mondo ha bisogno di eroi... e sarà qui che, mentre Ash e Misty affrontano il loro viaggio attraverso Unima, accadimenti misteriosi porteranno Vera, Drew, Max ed Hitomi, in una corsa contro il tempo per fermare il Team Meteora e riportare un raggio di luce agli abitanti di quel mondo crudele. (Contestshipping)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai | Personaggi: Drew, Max, Nuovo personaggio, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: A World Reborn
Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam
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Capitolo 36 – Una prova sul Picco Apatite

 

Charlotte tirò il fiato, guardando con espressione soddisfatta i corridoi ora deserti della ex-sede centrale della Yureyu Corporation. Il Team Meteora se l'era data a gambe, lasciandoli come unici padroni del luogo. Certo, nessuno di loro si aspettava che questa situazione sarebbe durata a lungo - il Team Meteora certo non avrebbe preso bene questa sconfitta, e la loro rappresaglia si sarebbe fatta sentire presto... ma per adesso, la giovane esperta di Pokemon Fuoco era soddisfatta di come stavano andando le cose.

"Quasi faccio fatica a crederci..." disse a bassa voce, accarezzando sulla testa la sua elegante Ninetales. "Quanto tempo è passato dall'ultima volta che ho potuto rilassarmi senza temere che qualcuno mi tenesse al guinzaglio... e adesso ci sono anche le mie sorelle! Certo... ne avremo di tempo da recuperare..."

"Ninetales!" affermò la volpe a nove code, facendo un cenno con la testa alla stanza dei computer vicino a loro. La ragazzina con i codini rossi guardò in quella sirezione, verso alcuni terminali ancora in attività, ad uno dei quali era seduta Florinia che stava digitando qualcosa su una delle tastiere. Charlotte non conosceva bene la giovane esperta di Pokemon d'Erba, se non per quello che aveva sentito dire - Florinia aveva la fama di essere una donna molto istruita e una lavoratrice molto efficiente, ma dire che era fredda era come dire che il ghiaccio era freddo. E la più giovane delle sorelle Belrose, in virtù di questo, non era per niente sorpresa di vederla al lavoro da sola invece che vederla con gli altri a riorganizzarsi o a festeggiare la vittoria.

"Beh, che cosa sta facendo lì la sapientona del nostro gruppetto di ribelli?" si chiese Charlotte. "Sono curiosa e glielo chiedo... hey, Florinia? Che fai di bello da queste parti?"

"La bellezza è una caratteristica per la quale non è stata ancora trovata un'univoca unità di misura. Quindi, definire qualcosa come 'bello' non ha alcuna base logica." rispose Florinia senza neanche voltarsi verso Charlotte. "Tuttavia, per rispondere alla tua domanda, l'unità Florinia sta aggiornando i drive di memoria, aggiungendo ad essi le informazioni trovate nei database che il Team Meteora non è riuscito a formattare."

"Ah, già, immagino." affermò Charlotte, sedendosi sulla scrivania come niente fosse. Ancora una volta, Florinia non diede nessun segno di essersene accorta. "E allora, che cosa si dice di bello, in questi database? Siamo riusciti a trovare abbastanza che il Team Meteora non ha cancellato?"

"Certamente ti sarà noto che, diverso tempo fa, la Yureyu Corporation era il nucleo pulsante dell'economia di Reborn." affermò Florinia, non staccando mai gli occhi dallo schermo. "Poi sono cominciati i problemi. In particolare, alcuni smottamenti e scosse sismiche che hanno fatto sì che la Yureyu Corporation abbandonasse questa sede."

"Sì, questo lo sappiamo." rispose Charlotte. "E cosa c'entra il Team Meteora con tutto questo?"

"Elaborazione in corso. Prego attendere." continuò la donna con gli occhiali, restando in silenzio per qualche istante prima di continuare. "Risposta elaborata. La chiusura della Yureyu Corporation è da imputarsi non alle scosse telluriche, ma al Team Meteora. Alcuni loro agenti si sono infiltrati nella compagna, per poi procedere sistematicamente a minarla dall'interno, fino a costringerla a chiudere."

"Ma è stata la chiusura della centrale elettrica di Yureyu che ha provocato il collasso di Reborn City." continuò la voce di Amaria, che uscì dalla semioscurità della sala dei terminali con le mani intrecciate sulla nuca. "In pratica, questo significa che la crisi della città è stata causata, prima ancora che dall'inquinamento e dal sovraffollamento, dal Team Meteora. Quando hanno attaccato la centrale elettrica di Julia, il loro scopo era proprio quello di ripetere ciò che avevano fatto tempo fa. Ma la resistenza è riuscita a fermarli, grazie anche all'aiuto di Vera e degli altri allenatori di Hoenn."

"Ed ora eccoci di nuovo, a mettere loro i bastoni tra le ruote..." affermò Charlotte. "Beh, immagino che a Saphira e a Laura farà molto piacere venire a sapere questa verità, e non soltanto a loro."

"Affermativo. Tali informazioni saranno a tempo debito divulgate alla popolazione di Reborn City." continuò Florinia. "Tuttavia, al momento è consigliabile riprendere la memorizzazione di tali informazioni, così come le operazioni di copiatura e di immagazzinamento."

"La verità, a quanto pare, sarà il più grande nemico del Team Meteora." disse Amaria. "A quanto pare... adesso sì che abbiamo delle buone possibilità di rovesciare il loro dominio!"

"Nine, nine! Ninetales!" esclamò la Ninetales di Charlotte con un cenno entusiasta della testa, e la ragazza la accarezzò sulla testa prima di fare cenno alle sue compagne di continuare il lavoro che stavano facendo.

"Okay, ragazze... allora vi lascio continuare!" affermò. "Io... vado a vedere come vanno le mie sorellone! Buona continuazione!"

"Okay, Charlotte! E' giusto che tu ti goda il tuo tempo con Saphira e Laura!" disse Amaria strizzando un occhio. Charlotte e la sua Ninetales salutarono e si diressero verso una delle sale più grandi, dove le sue sorelle maggiori stavano distribuendo nuovamente le Pokeball ai ragazzi dell'orfanotrofio, in particolare a Shelly ed Heather. Le due bambine erano sedute su una panca appartata, e si stavano facendo compagnia a vicenda, senza dire una parola. Charlotte non poteva certo fargliene un torto... Heather, in particolare, era  rimasta molto sconvolta da ciò che aveva passato durante la prigionia.

"Ecco... adesso credo che abbiamo restituito a tutti le loro Pokeball." disse Laura quando l'ultimo degli orrfani ebbe ricevuto nuovamente i Pokemon che gli erano stati sottratti. "E' stato un lavoro un po' difficile, ma ce l'abbiamo fatta... per fortuna..."

Saphira sorrise amaramente, ben consapevole che avevano fatto solo un passo avanti. "Siamo appena all'inizio, Laura. Ti ricordo che quel maledetto Connal è ancora a piede libero, e continuerà a darci la caccia. E poi... il Team Meteora si farà risentire presto. Dovremo tenerci pronti alla loro rappresaglia."

"Piuttosto, credo che adesso il Team Meteora si concentrerà su Vera e sui suoi compagni, al Monastero Apofillide." disse Charlotte, avvicinandosi alle sorelle maggiori. Quando le due si voltarono verso di lei, Charlotte accelerò il passo e le abbracciò con gioia, ancora credendo a fatica che il momento del ritrovo fosse venuto. "Sono felice di rivedervi, sorellone! E' stato difficile resistere, ma pensare a voi mi ha sempre dato la forza di andare avanti, nonostante tutto!"

"Ninetales!" affermò Ninetales, leccando la mano a Laura. La giovane esperta di Pokemon Erba accarezzò la kitsune sulla testa, sorridendo speranzosa alla sorella minore.

"Siamo contente anche noi, Charlotte. E' stata... una lotta difficile, ma è valsa la pena di continuare per così tanto tempo." disse la leader della resistenza. "E... sì. ho ricevuto dalla sensei Kiki e dagli altri nostri alleati la notizia che adesso i nostri ospiti di Hoenn si stanno allenando lì ad Apofillide. E ho sentito dire che tra non molto Kiki li sottoporrà alla prova decisiva."

"Quindi... forse Vera o qualcuno dei suoi compagni potrà ottenere la Mega Evoluzione?" chiese Laura.

Saphira guardò verso il soffitto. "E' quello che spero. Da questo momento in poi, il Team Meteora non si tratterrà più. Finora ci ha considerati solo un fastidio, ma adesso si renderanno conto che siamo una minaccia vera e propria. E Lord Solaris non è tipo da ripetere gli errori." affermò. "Questa battaglia sta entrando nella sua fase più delicata."

Charlotte e la sua Ninetales annuirono, e sembrava che stessero per aggiungere qualcosa... quando la ragazzina dai capelli rossi si accorse che stava accadendo qualcosa in lontananza - Shelly si era alzata di colpo dalla panca e si era messa davanti ad Heather con fare allarmato. Anche da quella distanza, si vedeva che la piccola entomologa aveva reagito a qualcosa che la sua migliore amica le aveva detto...

"Che stai dicendo, Heather? Non mi dirai che fai sul serio!" esclamò Shelly, tenendo le mani sulle spalle della sua migliore amica.

Heather si divincolò lievemente, sentendosi un po' a disagio. Sapeva che Shelly non l'avrebbe presa molto bene, ma non fino a questo punto... "Sto dicendo sul serio, Shelly! Ascolta... la verità è che non abbiamo potuto fare nulla quando quel maledetto Sirius ci ha attaccato! Tutti assieme, non siamo riusciti a fermarlo, e dobbiamo diventare più forti se vogliamo avere speranze contro il Team Meteora!"

Shelly restò zitta per diversi secondi. Non poteva negare che Heather aveva ragione... "S-sì, certo... i-io... posso capire... non... non possiamo lasciare che siano miss Saphira... e i nostri compagni più forti a... a fare tutto per noi..." disse la ragazzina di Johto. "M-ma... ma sei... sicura di volerlo fare...? V-voglio dire... andartene da sola ad allenarti..."

"Mi basta stare attenta... dopotutto, ci sono dei posti qui a Reborn in cui posso nascondermi dal Team Meteora." affermò la più piccola delle due amiche. Il suo Bagon era uscito dalla Pokeball e adesso sedeva accanto a lei cercando di darle un po' più di confidenza. "E poi... loro vogliono il mio Anellorubino, vero? Se lo tenete voi, non potranno certo venire a prenderselo. So che voi ne avrete molta cura... e mi fido di tutti voi, in ogni caso."

Shelly restò in silenzio, elaborando quello che Heather le aveva detto. "Io... capisco quello che stai dicendo, Heather... ma tu sei la mia migliore amica, e mi preoccuperei ugualmente per te... per non parlare del fatto che mi sentirei piuttosto sola senza di te..."

"Ma non sarai sola, questo te lo posso assicurare!" esclamò impulsivamente Heather, alzandosi di scatto per dare un affettuoso abbraccio alla sua amica dl cuore. "Voglio dire... ci saranno tutti gli altri nostri compagni che staranno con te, e poi, non è che me ne starò lontano a lungo. Voglio solo provare ad allenare i miei Pokemon secondo il mio metodo... e spero che questo mi permetterà di diventare più forte per quando dovremo vedercela di nuovo con il Team Meteora!"

"Bago bagon..." disse il draghetto di Heather, guardandosi la schiena. Era evidente quello che voleva dire per chiunque avesse una conoscenza anche solo transitoria della specie. Non vedeva nemmeno lui l'ora di evolvere, e di farsi spuntare le ali.

"Capisco..." disse infine Shelly, a malincuore ma comprensiva. "Però... se le cose stanno così, allora... v-voglio anch'io fare un allenamento speciale!"

Heather fece un piccolo scatto, sgranando gli occhi. "Sh... Shelly?"

"Certo! Non... non voglio essere da meno! Non voglio essere solo... solo la ragazzina timida ed insicura che ero quando sono andata via da Azalina!" replicò Shelly, anche se ci mise un pochino ad organizzarsi la frase e a farsi uscire le parole. "Heather... se tu vuoi allenarti per conto tuo, io rispetterò la tua volontà. Ma voglio anch'io provare... devo anch'io trovare il mio modo di allenare i miei Pokemon per poter affrontare i capi del Team Meteora ad armi pari!"

Dopo un attimo di meraviglia, Heather riuscì ad abbozzare un sorriso. "Va... va bene, Shelly. Allora... per un po' non ci vedremo, okay? Quando ci rivedremo, saremo entrambe più forti e riusciremo a dare al Team Meteora quello che si meritano!" affermò. Si avvicinò alla sua amica e le prese le mani, guardandola poi dritta negli occhi. "Promettimi che farai anche tu del tuo meglio e non ti farai prendere dallo sconforto. Sai... è stato soprattutto grazie a te se sono arrivata fino a questo punto con la mia sanità mentale intatta... e ora voglio anch'io fare qualcosa per te, per sdebitarmi della tua gentilezza."

"Non... non ce n'è bisogno, Heather! Dico davvero!" esclamò imbarazzata Shelly, sperando che il rossore che le era salito al viso non si vedesse troppo. "Io ho fatto semplicemente quello che si fa per un'amica..."

"Ma per me è stato molto di più... tu mi sei stata vicino anche quando mi sono comportata male con te, anche quando pretendevo troppo..." affermò Heather, ritornando con la mente ai suoi primi giorni nella resistenza, quando pensava di poter fare tutto da sola. Da quando in qua si era convinta a cambiare idea? "Quindi è mio dovere fare altrettanto con te. Mi raccomando, Shelly, diventa più forte! E io farò lo stesso..."

"Va bene, amica mia! E' una promessa, vero?" disse Shelly.

Senza parlare, le due amiche fecero scivolare le mani l'una sull'altra e congiunsero i mignoli, in segno di promessa. E il Bagon di Heather si aggiunse a loro, saltando e piazzando la sua piccola mano artigliata su quelle delle due bambine!

"Visto? Anche il mio piccolo Bagon è d'accordo!" esclamò la bambina dai capelli fucsia, sorridendo gentilmente. Shelly fece una risata a mezza bocca, e in lontananza, Charlotte annuì in segno di approvazione.

"A quanto vedo, tutti si rendono vonto di quanto importante è questa battaglia." affermò. "Anche le nostre piccole amiche sono pronte a fare del loro meglio..."

"Quando vedo cose del genere... la mia speranza che un giorno sconfiggeremo il Team Meteora si rinnova." disse Saphira.

Laura fece un cenno affermativo con la testa. "Dopotutto, se non combattiamo per proteggere cose come queste... per quale motivo dovremmo combattere?"

 

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Nel frattempo, nel Monastero Apofillide...

"Uff... uff... accidenti, immaginavo che allenarsi assieme ai miei Pokemon sarebbe stato difficile... ma fino a questo punto?" ansimò Vera, prendendosi un attimo di pausa per riprendere fiato. Davanti a lei, Venusaur e Glaceon avevano appena finito di superare un percorso ad ostacoli particolarmente lungo ed accidentato, che Kiki aveva predisposto appositamente per loro... ed entrambi sembravano esausti e senza fiato!

Kiki annuì e si avvicinò, facendo un breve applauso. "Devo ammettere, non mi aspettavo che sareste andati così bene. Di solito chi fa un percorso ad ostacoli come questo per la prima volta crolla quasi subito, invece voi state resistendo abbastanza bene. Devo riconoscere la vostre perseveranza e il vostro talento."

"Beh, se può farla sentire più orgogliosa, sensei... uff... puff... non mi aspettavo nemmeno io che saremmo andati così bene! Whew..." scherzò Max tirando il fiato mentre si guardava indietro, fissando impressionato gli ostacoli che lui e i suoi compagni avevano sorpassato. Un muretto di mattoni alto circa tre metri, con delle punte di ferro poste in cima che lo rendevano ancora più difficile da scavalcare. Un filo spinato spiraleggiante nel quale i ragazzi dovevano passare strisciando e cercando di farsi meno male possibile. Una serie di anelli appesi ad un'impalcatura di ferro, ai quali i candidati dovevano aggrapparsi, avanzando con le mani. Sembrava più un percorso di guerra che una serie di attrezzi da allenamento.

"Chi è che ha approvato... phew... questi metodi di allenamento?" chiese Hitomi, facendosi sorreggere dal suo Sceptile. La lucertola bipede era spompata quanto la sua allenatrice. "E' venuto qualcuno da Auros a fare le ispezioni?"

"Sceptile, scep..." esclamò Sceptile, cercando come poteva di ripulirsi le squame dalla polvere che vi era rimasta attaccata. "Sceptile!"

"Swamp..." disse Swampert, che aveva appena finito di frantumare delle lastre di roccia a pugni nudi. Lo starter di Max era arrivato un po' più lontano rispetto alla maggior parte dei suoi compagni, ma adesso anche lui cominciava a sentire la fatica.

Kiki non potè trattenere una breve risata davanti alla battuta di Hitomi. "Hehehee... beh, mi fa piacere sentire che non hai perso il tuo spirito, ragazzina." affermò. "Bene... direi che siete quasi pronti. Vi siete impegnati duramente in questi giorni, e ho visto che siete già migliorati in maniera sensibile. Quindi... visto che credo che abbiate delle ottime possibilità, credo proprio che domani potrete sottoporvi alla penultima prova che ho in mente per voi. Vi ricordate del Picco Apatite di cui vi abbiamo parlato, vero?"

"Glaceon?" chiese il Glaceon di Vera, intuendo cosa voleva dire la maestra.

"Immagino che questo voglia dire che finalmente andremo a conoscere il famigerato Cal, giusto?" affermò Drew, le mani dietro la nuca in modo che non si vedesse la fatica che sentiva.

Kiki e il suo Medicham annuirono. "Esattamente. Voglio vedere se riuscirete a tenergli testa in un incontro di Pokemon." affermò la maestra di arti marziali. "Due di voi contro lui e Vittoria. Se riuscirete a vincere, sarà la prova di cui ho bisogno per decidere di sottoporvi al test finale. Ovvero, affrontare me e i miei Pokemon in battaglia. E vi informo, non per essere presuntuosa, che la mia fama di maestra di Pokemon Lotta me la sono guadagnata, quindi... vi consiglio di fare del vostro meglio. Sapete già quanto è forte Vittoria, ma Cal è ancora meglio di lei. E non ci andrà piano."

"Beh, non ho problemi, io... anche se il mio partner è un po' rude, io sono molto bravo a ricevere!" affermò Cain con un sorrisetto arguto! Max ed Hitomi sbatterono gli occhi stupiti, Ortilla si sfregò il mento, dando l'impressione di non aver capito il senso della battuta... e Drew e Vera scossero la testa guardando da un'altra parte, pensando che fosse meglio non indagare ulteriormente!

"Nidoking!" grugnì il Nidoking di Cain per dirgli di non venirsene fuori con queste battute ambigue...

"Bene, bene... ora che abbiamo fatto la parentesi comica, riprendiamo a parlare della prova che vi attende domani." affermò la sensei. Il suo Medicham fece cenno ai ragazzi di sedersi a cerchio, cosa che Vera e i suoi compagni fecero prontamente, grati di potersi prendere almeno un po' di riposo prima di continuare quel massacrante percorso. La Beautifly di Vera, la Butterfree di Drew e la Dustox di Hitomi si posarono elegantemente accanto ai loro allenatori, mentre Kiki si metteva a gambe incrociate e congiungeva le mani in grembo, in una posizione di meditazione. Tenendo gli occhi chiusi, la sensei prese un bel respiro, e poi espirò lentamente, in modo da raggiungere uno stato di concentrazione...

"Ora, amici miei... chiudete gli occhi. Concentratevi. Respirate profondamente. Niente respiro, niente vita." disse la donna, mentre il suo Medicham si metteva in una posizione del loto, con le gambe incrociate e le mani appoggiate sulle ginocchia con il palmo rivolto verso l'alto. I ragazzi di Hoenn, Cain e i loro Pokemon fecero come gli era stato detto, mettendosi in meditazione come Kiki aveva insegnato loro, prendendo un respiro dietro l'altro e cercando di svuotare la mente da ogni preoccupazione. "Bene. Continuate così. Non pensate a nulla di inutile. Non fatevi distrarre dalle ansie, dalle agitazioni, dalle preoccupazioni... dalle angosce. Domate il caos che si agita all'interno di voi."

Dopo alcuni minuti, i ragazzi erano riusciti a raggiungere lo stato di concentrazione che ormai avevano imparato a riconoscere... e ognuno di loro scivolò lentamente, quasi senza rendersene conto, in uno stato di distacco dal mondo esterno e di calma interiore. Nelle loro menti, risuonavano vari suoni che esprimevano la loro calma interiore - il mormorio di un ruscello, il soffio del vento tra le cime degli alberi, il gentile sciabordio della pioggia che cadeva lentamente. La calma dei loro spiriti, la concentrazione, faceva sì che il mondo esterno scomparisse, immergendoli in una sorta di limbo senza tempo...

Vera non era sicura di quanto tempo fosse passato da quando si era messa seduta come un bonzo... potevano essere soltanto pochi minuti, o forse anche alcune ore... ma fu soltanto quando sentì la voce di Max che sembrava lamentarsi di qualcosa che si riscosse dalla sua trance, e si svegliò con un sobbalzo, guardandosi attorno.

"Ah! Accidenti, ho idea che mi sia venuto un crampo, a forza di stare seduto così..." si lamentò Max, sfregandosi il viso con una mano. "Chiedo scusa, sensei Kiki, ma non sono riuscito a stare fermo..."

"Concentrazione. Respiro. Imparate a domare il caos all'interno di ognuno di voi." continuò Kiki, senza venire distratta dalle parole del giovane allenatore. Cain, Ortilla ed Hitomi avevano perso la concentrazione per un attimo, e furono costretti a riprendere il procedimento... e anche Alty emise un cinguettio che esprimeva delusione e frustrazione per la mancata occasione. "So che non è facile... ma cercate di cancellare il mondo esterno. Aprite la vostra mente... sentite il vostro ki scorrere in voi... percepite la vostra Aura che fluisce assieme a quella di tutti gli esseri di questo mondo..."

"Non capisco esattamente a cosa serva, tutto questo... se devo essere sincero." affermò Drew, scuotendo la testa con fare incredulo. Questa volta, tutti gli altri persero la concentrazione e si riportarono alla realtà. "Esattamente, cosa stiamo facendo, sensei Kiki? Posso capire gli allenamenti che abbiamo fatto, gli esercizi a cui ci siamo sottoposti... ma questa storia della meditazione, dell'energia vitale... se devo essere sincero, io non ho mai dato tanto credito a queste cose!"

"Drew, un momento! Che ti succede?" esclamò Vera, stupita e un po' infastidita. "Non mi sembra questo il momento di cominciare ad avere ripensamenti!"

"Free, free, butterfree!" protestò la Pokemon farfalla di Drew, sbattendo le ali per esprimere un po' di fastidio per l'interruzione. Senza dare troppo peso alle rimostranze della sua Pokemon, Drew si alzò di scatto e si sgranchì le gambe.

"Hey, hey, calma, amico! Non è il caso di essere così aggressivi..." disse Cain con il suo tipico fare accomodante.

"Drew. Non è consigliabile interrompere un esercizio di meditazione così." affermò Kiki senza perdere la calma. "Per favore, siediti. E ricominciamo."

"Per favore, sensei. Io sono uno che non se la prende facilmente, ma anch'io ho i miei limiti. E non capisco a cosa serva starcene seduti così, mentre dovremmo addestrarci ancora un po' con i nostri Pokemon. Dobbiamo diventare più forti, se vogliamo avere la possibilità di controllare la Mega Evoluzione ed usarla contro il Team Meteora." affermò Drew, deciso ad andare fino in fondo.

"Blaziken!" Il Pokemon di Vera si alzò dal suo posto e afferrò la spalla di Drew, per indurlo a restare calmo. Il ragazzino dai capelli verdi incrociò per un attimo lo sguardo severo ma caldo di Blaziken, che lo pregava di non farsi prendere dal suo impulso e di ascoltare quello che la sensei Kiki aveva a dire.

"Sei uno sciocco, Drew. Pensi davvero che io farei fare tutto questo a te e ai tuoi compagni, se non ce ne fosse bisogno?" chiese retoricamente Kiki. "C'è un motivo se vi faccio fare gli esercizi di meditazione... voglio che voi vi rendiate meglio conto di voi stessi. Delle vostre capacità, dei vostri limiti, dei vostri timori... solo così potrete superare voi stessi ed essere degni della Mega Evoluzione. Forse voi ancora non vi rendete conto di quanto essa possa essere potente e terribile... se il Team Meteora se ne impadronisse prima di voi, non ci sarebbe assolutamente nulla ad impedire loro di sottomettere l'intero continente di Reborn, ed è per questo che dobbiamo batterli sul tempo ed assicurarci almeno questo vantaggio su di loro."

Drew restò in silenzio. Si vedeva che non era ancora convinto, ma ebbe comunque la cortesia di attendere che Kiki finisse di spiegare.

"Non dimenticate cosa significa essere un allenatore di Pokemon. Non significa soltanto perseguire forza e potere. Significa soprattutto creare legami. Legami con i Pokemon e con le persone che ci stanno attorno." continuò Kiki. "La Mega Evoluzione può essere usata soltanto da persone che hanno un legame molto profondo con i loro Pokemon... non è un trucchetto da baraccone che chiunque può sfruttare."

Il Blaziken di Vera corrugò la fronte, tastando la Megapietra che portava al collo dal giorno in cui Elisio gliene aveva fatto dono. Kiki prese il silenzio che ne seguì come un'autorizzazione ad andare avanti.

"E per creare legami forti e duraturi, è necessario conoscere sè stessi, prima di poter comprendere appieno i nostri Pokemon." affermò. "La meditazione zen è un ottimo modo per farlo. Costringe a guardarci dentro, a comprendere meglio il nostro modo di agire, i nostri pugni deboli... Cough!"

Il discorso di Kiki si interruppe di colpo, e la donna spalancò gli occhi in un'espressione di sorpresa nel momento in cui un improvviso attacco di tosse iniziò a scuotere il suo corpo! Vera sobbalzò lievemente per la sorpresa, mentre Kiki si metteva una mano sul petto e cercava di calmare la tosse, e il suo Medicham si avvicinò a lei con fare preoccupato.

"Medicham?" chiese il Pokemon Psico/Lotta, una mano appoggiata sulla schiena della sua allenatrice in segno di supporto. Anche Cain, Ortilla ed Alty erano andati a vedere se la loro insegnante stava bene... e dopo essere riuscita a calmarsi, Kiki prese un bel respiro e si schiarì la voce.

"Va tutto bene. Grazie per l'aiuto... avevo solo un po' di polvere in gola." rispose la maestra. "Chiedo scusa per l'interruzione. Stavo dicendo, che la meditazione è un ottimo modo per guardare in noi stessi e renderci conto delle nostre capacità, dei nostri limiti... è per questo che ve la sto insegnando. Così, chi di voi si dimostrerà degno di ricevere la Mega Evoluzione potrà sperimentarne all'istante tutti i benefici."

Vera si chiese se questo voleva dire che qualcun altro di loro avrebbe ricevuto una Megapietra, visto che al momento soltanto il suo Blaziken ce l'aveva... ma mandò via questo pensiero per concentrarsi sull'immediato, e in particolare su quell'improvvisa reazione da parte di Drew. Era sempre stato un ragazzo calmo e padrone di sè - in effetti, lei stessa in certi momenti lo avrebbe descritto come arrogante e strafottente. Quella risposta un po' brusca rivolta a Kiki non era esattamente da lui.

"Posso capire il perchè dei tuoi dubbi, Drew, ma la sensei ha ragione." affermò la bambina castana. "Ricorda perchè siamo qui... dobbiamo allenarci per affrontare il Team Meteora, e non possiamo trascurare nulla. Quindi, per favore, adesso non facciamo polemiche e riprendiamo i nostri allenamenti, okay?"

Davanti al tono cortese ma fermo della sua amica, Drew non si trovò nella condizione di obiettare... e con un sospiro, si voltò verso di lei. "Sono solo un po preoccupato, tutto qui." affermò. "Sto anche pensando ai nostri compagni a Reborn City, e spero che se la stiano cavando bene anche senza di noi."

"Blaziken..." affermò il Blaziken di Vera. Venusaur, Wartortle, Glaceon, Beautifly e Skitty restarono in silenzio, comprendendo comunque quello che il loro compagno di squadra voleva dire. "Blaz blaziken!"

"Credo che Blaziken stia cercando di dire che qui ognuno deve fare la sua parte, come la stanno facendo Amaria e gli altri a Reborn City." affermò Max. Il ragazzino si ripulì gli occhiali, per poi infilarseli nuovamente. "Il Team Meteora non è un'organizzazione che possiamo fermare da soli, dopotutto."

"E' vero... immagino di essermi lasciato prendere la mano dall'ansia." ammise Drew. "Sono preoccupato, questo lo devo ammettere. Non è la prima situazione pericolosa in cui ci troviamo... ma questa volta, i nostri nemici sono veramente pericolosi e hanno già buona parte del continente di Reborn nelle loro mani."

Kiki annuì. "E' comprensibile. Anzi, mi fa piacere che tu lo ammetta. Riconoscere le proprie paure è un primo passo verso la loro risoluzione." affermò. "Ora forza... cerchiamo di concentrarci di nuovo. Poi, dovrete riprendere questo percorso, e cercare di completarlo in meno tempo."

"Niente pressione, eh?" rispose Hitomi, rimettendosi a gambe incrociate e cercando di recuperare la concentrazione che aveva perso. Kiki annuì e chiuse gli occhi, in modo da dare l'esempio di quello che dovevano fare... ma prima che raggiungesse nuovamente lo stato di concentrazione di prima, sentì la voce telepatica di Medicham riecheggiare nella sua mente.

"E' sicura che vada tutto bene, sensei?" chiese il Pokemon Psico/Lotta, e Kiki avvertì evidente ansia nel tono normalmente distaccato del suo Pokemon preferito. "Non vorrei che lei si sentisse debole, o cose del genere..."

"Non preoccuparti per me, Medicham. Non sono così debole da cedere per così poco." lo rassicurò l'esperta di arti marziali. "E poi... in ogni caso è troppo presto. Devo ancora finire di addestrare questi giovani che diventeranno la speranza di Reborn."

"Di questo mi rendo conto anch'io... ma non si sforzi troppo, okay?" replicò Medicham. "Per adesso, è meglo continuare con questo esercizio, che per lei non è molto stancante. Poi ne parleremo."

Kiki sembrò quasi offesa dal consiglio del suo Pokemon. "Non sono una bambola di porcellana, Medicham." affermò. "Ho passato molto tempo ad imbrogliare il caos dentro di me e tenerlo sotto controllo, e non cederò adesso. Non posso cedere adesso. E' ancora troppo presto."

Medicham, rendendosi conto di aver toccato un tasto dolente, si scusò. "Mi dispiace, sensei Kiki. Il mio voleva solo essere un consiglio disinteressato."

 

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Gli allenamenti erano andati avanti per un bel po'... ma finalmente, era arrivata la sera, e con essa, un po' di tempo libero per lavarsi, rimettersi a posto e rilassarsi prima della cena. Ed era esattamente quello che si accingevano a fare Vera, i suoi compagni e i loro Pokemon, stanchi ma soddisfatti per quella che era stata una giornata proficua. Con la promessa che l'indomani sarebbe stata una giornata decisiva per il loro periodo di addestramento, si erano congedati dalla sensei e dal suo Medicham, ritirandosi verso i bagni pubblici per rinfrescarsi un po' dopo le fatiche della giornata... e Kiki, ritenendo che anche lei poteva prendersi un attimo di riposo, stava camminando lentamente lungo il perimetro dei campi d'addestramento ora deserti, godendosi la quiete e il silenzio che regnavano sovrani. Si sentivano solo i passi suoi e di Medicham, che proseguivano assieme, in un mutismo che diceva più di quanto avrebbero mai potuto comunicarsi con le parole.

La maestra e il suo Pokemon più forte amavano prendersi questi momenti di riflessione. Erano dei momenti in cui erano finalmente soli con loro stessi, due vecchi amici che si godevano un momento di pace, nel bel mezzo di un mondo caotico come Reborn, che ogni giorno che passava sembrava avvicinarsi sempre di più all'orlo del baratro.

Gli uomini erano tanto sciocchi... si affannavano dietro illusioni come la ricchezza... il potere... la gloria... erano queste ansie, queste ambizioni superflue e superficiali a rendere difficile la vita. L'unica esistenza degna di essere vissuta non era forse una vita dedicata a migliorare sè stessi e a cercare di aiutare gli altri a migliorarsi? Era proprio questo il problema della gente di Reborn, e in particolare del Team Meteora. Perdevano tempo ad inseguire illusioni, al punto che si dimenticavano di aver cura di sè e della salute del proprio spirito.
Questi erano i pensieri che passavano per la testa di Kiki e del suo Medicham, mentre continuavano il loro lento cammino attraverso i giardini del monastero, dagli orti ben ordinati e dal terreno cosparso di ciottoli bianchi che contribuivano a dare l'impressione di pace e tranquillità.

I sensi acuti di Kiki, proprio mentre sembrava che il mondo attorno a loro venisse inghiottito dal silenzio, colsero un lieve movimento dietro di lei, appartenente forse ad uno dei suoi studenti... e la maestra di zen fece un accenno di sorpresa prima di sorridere con fare materno e voltarsi verso la persona che si stava avvicinando lentamente, accompagnata da un Pignite.

"Lo sai che non è tanto facile cogliermi di sorpresa. Ormai so benissimo quando ti stai avvicinando, Vittoria." affermò, facendo sorridere a sua volta la graziosa ragazza dai lunghi capelli neri, che fece qualche passo in più, sollevando un lieve suono di ciottoli spostati. "Comunque, per me è sempre un piacere vederti e parlare con te. C'è qualcosa che ti turba, mia cara?"

"C'è... una cosa di cui vorrei parlare con lei, sensei Kiki." disse Vittoria, scambiandosi un breve abbraccio con la sua maestra. Il Pignite di Kiki e il Medicham di Kiki si scambiarono un saluto da arti marziali, piazzandosi a pochi passi l'uno dell'altro. "Ma credevo che, impegnata com'era ad allenare Vera, Cain e gli altri, lei non avesse il tempo per parlarne... almeno, non fino ad adesso."

"Lo sai che io ho sempre tempo per te, mia cara. Tu per me sei come la figlia che non ho mai potuto avere." disse Kiki con tono rassicurante. Pignite e Medicham si rilassarono e si misero sull'attenti accanto alle loro allenatrici. "Quindi dimmi pure... in cosa ti posso consigliare?"

Vittoria si sfregò il mento con le dita di una mano. Non era sicura di come affrontare il discorso, e temeva che avrebbe finito per dire qualcosa che alla sua maestra di arti marziali e Pokemon sarebbe dispiaciuto... ma era un discorso che doveva fare, e subito.

Dopo averci pensato un po' su, Vittoria decise di prendere il coraggio a due mani, e prese di petto il discorso. "Sensei... era da un po' che ci stavo pensando, e vorrei farle questa richiesta. La prego... smetta di addestrare Vera e gli altri. Non li sottoponga all'ultima prova." disse, precisa e decisa.

"Cham?" chiese Medicham, facendo un piccolo sobbalzo per la sorpresa. Guardò dritto negli occhi del Pignite di Vittoria, che gli restituì un'espressione altrettanto severa. No, non c'era dubbio... per quanto la loro richiesta sembrasse folle, Vittoria e Pignite la stavano facendo con tutta la serietà di questo mondo...

Per qualche istante, Kiki non rispose. Per quanto non stesse mostrando alcuna sorpresa, Vittoria sapeva che alla sua sensei non era piaciuto per nulla quello che aveva detto, e si preparò mentalmente a rispondere alla domanda che, in evitabilmente, seguì qualche attimo dopo.

"Tu lo sai meglio di me che questo non è possibile, Vittoria. Quindi perchè mi fai una domanda tanto sciocca?" chiese, fissando dritto negli occhi la sua allieva prediletta.

Vittoria strinse un pugno, decisa a fare tutto il possibile per impedire alla sua maestra di arti marziali di fare il passo che lei vedeva come un grave errore. "Lo sa bene anche lei, maestra. Lo sa benissimo, il perchè. Se lei decidesse di affrontare Vera e uno dei suoi compagni in una battaglia di Pokemon... se lei compisse uno sforzo troppo grande... lo sa bene che il suo corpo non reggerebbe!"

"Basta così, Vittoria. Hai già detto abbastanza." esclamò severamente Kiki. "Ti ho già detto che questo è un discorso che non voglio sentire. E comunque, non accadrà. Finora sono riuscita a tenere tutto sotto controllo, e non permetterò che questo cambi così presto. Io devo sottoporre Vera e i suoi compagni a questa prova. Solo così potrò sapere se loro sono in grado di superarmi, e se sono degni della Mega Evoluzione."

"Ma..." Vittoria era decisa a non arrendersi. "Ma... non può dire sul serio, maestra!  Che succederebbe se per caso... lei non riuscisse più ad avere tutto sotto controllo come ha fatto finora?"

Kiki non venne smossa di un millimetro dalla sua posizione. "Non accadrà. Non permetterò che accada." affermò. "Ascoltami bene, Vittoria... siamo tutti in una situazione difficile, con il Team Meteora che continua ad assillarci. Quello che stiamo facendo in questo momento è il tentativo più audace di opporci a loro che mai abbiamo tentato, e a quanto ho sentito dai nostri compagni a Reborn City, siamo addirittura riusciti a danneggiarli. Se però dovessimo fallire, il Team Meteora ce la farà pagare cara, e se ciò dovesse accadere... non credo che noi della resistenza saremmo in grado di rialzarci. E' quindi vitale andare fino in fondo e sferrare un colpo decisivo, erodendo le risorse del Team Meteora finchè non avremo questa possibilità di porre fine alla loro ambizione."

Vittoria non ebbe alcuna reazione, e si limitò a stringere i pugni. Come poteva Kiki non capire che la sua allieva era preoccupata per lei e non voleva fare altro che assicurarsi che lei stesse bene? Ci doveva per forza essere un altro modo per fare sì che Vera e i suoi compagni riuscissero nel loro scopo...

"Ascoltami bene, Vittoria. Ho bisogno anche del tuo aiuto per questo." disse Kiki, addolcendo un po' il tono. "Domani manderò i nostri ospiti sul picco Apatite per incontrare Cal, e dovrai accompagnarli anche tu. Tu e Cal siete gli allievi migliori della nostra Accademia, quindi siete i più indicati per sottoporre Vera e i suoi compagni alla prova che ho in mente per loro. E poi, scusa, non ti fa piacere l'idea di rivedere Cal e combattere ancora al suo fianco?"

Vittoria riuscì a sorridere, un po' sollevata. "Sì... beh, questo mi fa piacere, certo... anche se forse avrei preferito che accadesse in circostanze più favorevoli." rispose. "Ma... va bene, farò tutto quello che posso. Tutto... tutto quello che chiedo è che lei si prenda cura di sè stessa e della sua salute, tutto qui."

Kiki annuì, accarezzando la testa della sua allieva. "Bene, mi fa piacere che tu lo capisca. Ora, tu e i tuoi Pokemon fareste bene a ritirarvi. Avrete bisogno di essere ben riposati per domani. E sono sicura che anche Cal sarà felice di rivederti, in ogni caso!"

"Pig, pignite..." affermò il Pokemon Fuoco/Lotta, rivolgendo uno sguardo a Medicham come se volesse da lui una conferma. Medicham mosse la testa lentamente per dire di sì, e Pignite cominciò a seguire la sua allenatrice verso l'edificio principale dell'accademia, forse senza immaginare quello che Vittoria stava pensando in quel momento...

"Mi dispiace, Vera... ma non posso permetterti di affrontare la maestra Kiki in un combattimento di Pokemon." pensò tra sè la giovane esperta di aikido. "Io e Cal ti sconfiggeremo... dobbiamo sconfiggerti, non abbiamo altra scelta per aiutare la sensei Kiki!"

 

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Il giorno dopo...

Vera venne svegliata da un sonno profondo da una sensazione di qualcosa di ruvido ed umido che le sfregava la guancia, e in breve tempo, si svegliò del tutto, aprendo rapidamente gli occhi per vedersi comparire di fronte il viso di Skitty, che la stava svegliando a modo suo!

"Skitty skitty!" esclamò il gattino rosa, drizzando la coda!

"Hmm... ciao, Skitty! Buon giorno anche a te!" rispose Vera, sfregandosi gli occhi in modo da mandare via una volta per tutte l'intorpidimento della notte. Ortilla ed Hitomi si stavano svegliando a loro volta, sfregandosi il viso e preparandosi a quella che si preannunciava essere una giornata molto impegnativa...

"Skit skit skitty!" esclamò il gattino rosa, sfregando il muso contro la mano della sua allenatrice per esprimere la sua contentezza. Vera accarezzò il suo Pokemon Micio con una mano e lo sentì fare le fusa prima che anche le sue compagne d'avventura si svegliassero e la salutassero.

"Ciao, Vera... ciao, Ortilla..." mormorò Hitomi. "Dormito bene?"

"Altaria alt!" rispose Alty, aprendo le ali fieramente e cinguettando in tono affermativo. La sua allenatrice si rimise rapidamente a posto i capelli prima di rispondere.

"Buongiorno, ragazze! Sì, ho dormito bene! Anche se ero parecchio emozionata!" rispose Ortilla. "Sì, tranquilla, Alty... non sei l'unica ad avere grandi aspettative per oggi!"

"E' vero... oggi è il grande giorno, no?" affermò Vera, prendendo in grembo il suo Skitty e grattandolo dietro un orecchio. Il Pokemon Normale miagolò soddisfatto. "Oggi... la maestra Kiki ci dirà quale sarà l'ultima parte del nostro addestramento. E forse riuscirò a dimostrarmi degna di ottenere il Mega Bracciale di cui diceva... lo spero proprio!"

"Sceptile!" affermò lo Sceptile di Hitomi. Il Pokemon lucertola aveva dormito con la schiena appoggiata al muro e le braccia conserte sul petto, in modo da avere il sonno più leggero e svegliarsi rapidamente in caso di emergenza - non che si aspettasse chissà quale pericolo, ma il suo modo di pensare non gli permetteva di abbassare la guardia nemmeno per un momento, soprattutto in un continente pericoloso come Reborn.

"Faremo anche noi quello che dobbiamo." disse Hitomi semplicemente, alzandosi e salutando il suo Sceptile con un cenno della testa. Lo starter di tipo Erba strizzò un occhio con fare complice e si sgranchì un po' la schiena, pronto a qualunque cosa si dovesse trovare ad affrontare. "Ora prepariamoci e andiamo a svegliare i ragazzi. Immagino che saranno ancora là a poltrire."

"Va bene... scusa, Skitty, ma adesso è meglio se torni nella tua Pokeball, okay?" disse Vera. Diede un'altra carezza a Skitty, e il Pokemon Micio miagolò in segno di assenso prima di farsi richiamare nella sua Pokeball. "Dopo ti richiamerò, se sarà necessario. Per adesso, risparmia le forze..."

Rapidamente, le ragazze si vestirono, si prepararono ed uscirono dalla loro stanza, trovando già Drew e Max ad attenderle nel corridoio. Il ragazzino con gli occhiali, affiancato dal suo Swampert, salutò la sorella e le sue amiche con un cenno della mano.

"Ben svegliate, signorine." disse Drew, sfoderando un po' dell'alterigia che gli era consueta. "Immagino che vi siate preparate per oggi, vero?"

"Siamo pronte e cariche! E tu, Drew?" disse Vera, avvicinandosi al ragazzo e strizzandogli un occhio con fare sbarazzino. "Ti è passata la fase di dubbio negli allenamenti della maestra Kiki?"

"Un semplice momento di defaillance, tutto qui." rispose il ragazzino dai capelli verdi senza perdere un colpo. Una cosa che Vera ammirava e al tempo stesso trovava irritante in lui, era che Drew aveva quasi sempre la risposta pronta. "Vi posso assicurare che non si ripeterà."

"Meglio, perchè farsi venire dei dubbi all'improvviso tende a non essere molto produttivo per la missione!" scherzò Max. "A proposito, ragazze, se vi chiedete dov'è Cain... è ancora dentro a fare la sua migliore imitazione di una sega elettrica. Non credo che neanche le cannonate lo sveglierebbero, a questo punto."

"Swamp..." mormorò Swampert, mostrando con un cenno del braccio la porta chiusa della loro stanza. Senza dire una parola, Hitomi si avvicinò alla stanza e aprì di scatto la porta scorrevole, rivelando il giovanotto dai capelli viola che, ancora sdraiato sul suo futon, dormiva come un sasso, russando sonoramente!

"Rrrrrrron... rrrrrron... spero che il sempai si accorga di me... zzzzz..." mormorò a voce smozzicata, evidentemente parlando di un sogno che stava facendo...

"Eccolo lì. Non si riesce a farlo alzare..." disse Drew.

"Ci penso io." disse Hitomi semplicemente. Entrò nella stanza, stando attenta a non calpestare ciò che c'era per terra... e poi, arrivata vicino a Cain, tirò fuori da chissà dove un gong con tanto di mazzuola... e lo suonò nelle orecchie del malcapitato esperto di Pokemon Veleno, che si svegliò di soprassalto e fece un balzo talmente elevato da andare a sbattere sul soffitto... e cadere giù con un bernoccolo comicamente grande sulla testa!

"Sveglio." disse Hitomi. Vera e il resto dei suoi amici guardarono esterrefatti, con delle grosse gocciolone di sudore che scendevano loro dalla nuca, mentre il povero Cain si metteva seduto massaggiandosi la testa.

"Ohiohiohiohiii... d'accordo che sono bravo a ricevere, ma non mi dispiacerebbe se ci andassi un po' più piano, okay?" disse, massaggiandosi la testa. "Okay, okay, mi sveglio... come mai tutta questa fretta, eh? Vogliamo andare subito al sodo?"

"Non proprio." disse Max massaggiandosi la fronte con fare leggermente esasperato. "Ricorda che oggi è il giorno della nostra prova. Dobbiamo andare al picco Apatite per incontrarci con quel tipo di nome Cal, e cercare di batterlo in uno scontro di Pokemon per vedere se potremo avere avere il Mega Bracciale."

"Giusto, giusto..." rispose Cain alzandosi di colpo. "Okay, attendete un attimo che mi vesto..."

Con queste parole, Cain raccolse i suoi vestiti dal suo armadietto, si piazzò dietro una tendina... e un attimo dopo, si vide un vortice provenire da dietro la tenda, e Cain ne uscì quasi subito, già vestito, calzato e con anche un po' di brillantina tra i capelli e glitter sulla giacca! "Eeeeet voilà! Assolutamente FA-VO-LO-SO, se posso esprimere il mio modesto parere!"

"Preferisco non chiedermi come abbia fatto a prepararsi in un attimo..." affermò Max. "E non ti chiederò neanche da dove tu abbia tirato fuori quel gong, Hitomi."

"Appare spontaneo quando devo svegliare qualche dormiglione." disse la ragazzina, il cui gong era comparso come se non ci fosse mai stato! "Okay, ora che ci siamo tutti, andiamo a fare colazione... e vediamo un po' come sarà questo esame."

"Non vedo l'ora di scoprirlo!" disse Vera, sentendosi eccitata e nervosa al tempo stesso...

 

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Circa un'ora dopo, fatta la colazione e raccolto tutto ciò di cui avevano bisogno per la scalata al Picco Apatite, Vera e i suoi compagni si trovavano vicino ai cancelli di uscita del Monastero Apofillide, ricevendo da Kiki le ultime istruzioni per quello che avrebbero dovuto fare...

"Molto bene... sapete qual è la strada, e comunque Vittoria sarà con voi a guidarvi." disse la maestra di arti marziali, facendo un cenno alla sua allieva che arrivò con passo deciso e si affiancò al gruppetto di Hoenn e a Cain. "Come vi ho detto, Cal si trova in ritiro spirituale sulla cima di quel picco. Dovrete incontrarlo, e affrontare lui e Vittoria in uno scontro di Pokemon. Se riuscirete a vincere, Cal vi darà un riconoscimento della vostra abilità come allenatori. Tornate qui ad Apofillide, e mostratemelo. Questo mi darà la conferma che siete pronti ad affrontare l'ultimo esame, cioè un combattimento con me. Solo se riuscirete a battermi, vi sarete dimostrati degni della Mega Evoluzione."

"Ma non cominciate già da subito a pensare a come affronterete la maestra Kiki. Io e Cal vi faremo vedere come combattono i migliori allievi di questa accademia di arti marziali, e i nostri Pokemon vi lasceranno senza fiato!" disse Vittoria con un tono di sfida che voleva suonare giocoso... ma che a Max sembrò contenere una punta di rabbia. Il ragazzino con gli occhiali corrugò un po' la fronte mentre gettava un'occhiata interrogativa a Vittoria, ma decise di non dire nulla - dopotutto, era sempre possibile che fosse soltanto una sua impressione. "Vi condurrò fin sulla cima del picco, e lì avrete modo di conoscere Cal! Ma vi informo che ci sarà poco tempo per i convenevoli!"

"Peccato, mi incuriosiva un po' l'idea di conoscere meglio quando Cal... se si tratta di un... amico... di Vittoria, non sarà certo una persona cattiva, dopotutto." disse Drew, sperando di provocare una reazione da parte di Vittoria... che invece restò ferma dov'era con fare serio e distante. Drew alzò le spalle, un po' deluso. Peccato che Vittoria non abboccasse facilmente come Vera...

Kiki si schiarì la voce. "Comunque, adesso sapete quello che dovete fare." affermò. "Cal saprà già del vostro arrivo, e adesso lo avvertirò che lo state raggiungendo. Non ho altro da dirvi se non, buona fortuna e fate del vostro meglio. Non è impossibile che veniate attaccati da alcuni Pokemon selvatici durante la salita, quindi tenetevi pronti a combattere."

"Lo considereremo parte dell'addestramento." rispose decisa Vera. "Okay, ragazzi, partiamo! Siete tutti carichi, vero?"

"Io ed Alty ci sentiamo in grado di scalare anche una montagna!" rispose Ortilla.        

"Alty, alty!" esclamò la graziosa Pokemon Drago/Volante sbattendo le ali... e poco dopo, seguendo la guida di Vittoria, il gruppo salutò Kiki, il suo Medicham e gli altri ragazzi dell'Accademia, venuti ad augurare loro buona fortuna... e si incamminarono lungo il sentiero battuto che attraversava la distesa di sabbia grigia, diretti verso il grande picco che svettava dalle formazioni rocciose...

"Stiamo arrivando, Cal..." pensò tra sè Vittoria, sentendo il suo cuore battere più forte al pensiero di rivedere il suo compagno di allenamenti. "Avrò bisogno del tuo aiuto. La maestra Kiki avrà bisogno del tuo aiuto... dobbiamo negare a Vera e ai suoi compagni il diritto di affrontarla..."

 

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Un Pidgey solitario svolazzò agilmente verso la cima del Picco Apatite, allertando la persona che vi si trovava con un cinguettio acuto mentre portava tra le zampe un messaggio scritto su una pergamena arrotolata. Pochi istanti dopo, da una grotta scavata in un costone di roccia uscirono due figure - un ragazzo dai corti capelli rosso fuoco, con addosso un'uniforme da arti marziali di di colore simile ma più scuro, e un Pokemon che assomigliava parecchio ad un formichiere panciuto, con un corpo rossastro percorso da strisce gialle verticali, e una fiamma viva che guizzava fuori dalla sua bocca a tubo, al posto di una lingua. Sembravano aspettarsi l'arrivo del piccolo Pokemon Normale/Volante, che cinguettò di nuovo e si abbassò verso il giovane.

"Oh, questo dev'essere il messaggio della maestra Kiki..." affermò il giovane, ricevendo dal Pidgey la pergamena e srotolandola rapidamente. "Hmm... sì, è proprio lei. Mi dice che i suoi ospiti di Hoenn stanno arrivando... e con loro ci sono anche Vittoria e un ragazzo della resistenza. Bene... questo vuol dire che il momento della verità sta per arrivare..."

"Heatmor..." disse il Pokemon formichiere, dando un'occhiata a sua volta al messaggio, stando bene attento a tenere la lingua lontana. "Heat heat mor..."

Il Pidgey mandato dall'Accademia Apofillide si appollaiò vicino al Pokemon formichiere e guardò con curiosità il ragazzo dai capelli rossi che annuiva lentamente prima di dire la sua. "Va bene, Heatmor. Tieniti pronto. Non so nemmeno io se riusciremo a farlo, ma... ognuno deve fare la sua parte, dico bene?"

Il Pokemon formichiere annuì lentamente, ma dentro di sè sentiva di non essere pronto. Stavano per fare un passo decisivo... ed Heatmor non era sicuro che il suo allenatore sarebbe stato in grado di prendere il coraggio a due mani e compierlo...

 

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Zel, lo scienziato del Team Meteora che supervisionava gli esperimenti sul PULSE, sospirò tristemente mentre guardava il macchinario davanti a sè. Lo sportello principale era aperto, permettendo così di vedere il Pokemon imprigionato al suo interno - un massiccio Camerupt che sembrava sonnecchiare, attaccato a numerosi cavi che lo connettevano alle parti meccaniche Di tanto in tanto, il Pokemon cammello sussultava, come se fosse in preda ad un incubo, ma tornava subito al suo stato di incoscienza...

"Quanti Pokemon ancora dovranno soffrire in nome dei piani di Lord Solaris...?" si chiese, con la voce della sua personalità femminile più sensibile.

Si rispose da solo, questa volta con voce maschile. "Taci, Lumi. Se non fosse per noi, tu non saresti qui a darmi fastidio." affermò. "Tanti Pokemon quanti saranno necessari. Grazie a questo Camerupt, l'Accademia Apofillide scomparirà tra pochi giorni, e la resistenza non potrà riprendersi da questo colpo."

"Non abbiamo fatto in tempo a fare tutti i necessari controlli sul PULSE-Camerupt, Zero." disse l'altra personalità femminile subito dopo. "Sarà magari in grado di controllare il flusso della lava sotto l'isola Apofillide... ma lo sforzo sarà troppo da sopportare per il suo corpo."

"Una perdita accettabile." tagliò corto Zero, la personalità maschile. "Ricordati che anche tu sei qui grazie a noi, Eve. Se non fosse stato per il Team Meteora, di te e Lumi non resterebbe che una tomba senza nome."

"Lo so benissimo." rispose Eve, quasi ringhiando per la rabbia. "Ma questo non vuol dire che ci piaccia essere costrette a sottostare ai vostri ordini. E stai attento a non spingerti troppo oltre, Zero. Non siamo indifese e tue succubi come ti piacerebbe pensare..."

La personalità maschile di Zel non rispose, ma dentro di sè sentì un brivido. Sapeva ancora troppo poco della loro condizione per poter dire con certezza che rischi avrebbe corso se avesse cercato di liberarsi di Eve e Lumi... e la verità, era che loro gli servivano ancora... il PULSE non aveva ancora mostrato tutte le sue potenzialità...

"Per adesso, ci basta che l'Accademia Apofillide scompaia." disse Zero. "Al resto penseremo dopo."                                     

 

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CONTINUA...

 

Nota dell'autore: Ci siamo, ragazzi. Per Vera e gli altri è cominciato un momento decisivo. Dovranno dare prova di essere degni della Mega Evoluzione... e al tempo stesso, stare attenti a Vittoria, che sembra avere dei piani tutti suoi.

Nel prossimo capitolo, conosceremo finalmente il famigerato Cal, di cui abbiamo già visto uno scorcio alla fine di questo capitolo. Per adesso, sto cercando di premere sull'acceleratore per questa storia, ma cercherò di aggiornare presto anche una delle mie storie di Digimon... e sto facendo qualche altro progetto per dopo le vacanze di Natale!

A presto, e sappiatemi dire se questo capitolo vi è piaciuto!

         

  
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