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Autore: Ventodivino87    09/11/2016    0 recensioni
"Non dobbiamo assolutamente farci vedere dai pony grandi, sono pericolosi ed entrambe lo sappiamo"
Appletini e Little Bloom, due pony piccini picciò che vivono dentro un negozio di dolci... letteralmente... e all'insaputa dei loro proprietari, ma cosa accadrebbe se la loro regola più importante venisse infranta?
Fic ispirata al film "Arrietty, il mondo segreto sotto il pavimento" dello Studio Ghibli.
ATTENZIONE: La storia non è propriamente un Cross-Over dal momento che ho voluto riprendere degli elementi del film e cercare di rimodificarli come meglio potessi.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Apple Bloom, Applejack, Pinkie Pie
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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借りぐらしのアップルバット
Karigurashi no Appurubatto

The Secret World of Appletini

Il Mondo Segreto di Appletini
 

 
 
 

Il mio nome è Appletini, vivo nel piccolo paese di Ponyville dall’interno delle mura dello Sugarcube Corner, insieme alla mia sorellina Little Bloom; insieme ci nascondiamo dai pony grandi, sono pericolosi, e così quelli come noi preferiscono non farsi vedere; quando ci serve  prendiamo in prestito alcune cose dai pony grandi senza che loro lo sappiano, ci serve per sopravvivere. La nostra casa è bellissima, nonostante viviamo dentro dei muri abbiamo fatto del nostro meglio costernandola di carta da regali e vari oggetti in miniatura, per non parlare delle camere da letto, ho fatto del mio meglio per creare i materassi e le strutture in legno.


 
Atto I - Le Prendinprestito


-Sorellona! Sorellona!
-Cosa c'è Little Bloom?
-Ti stai preparando per una presa in prestito?         Chiese Little Bloom mentre sua sorella si stava vestendo per uscire di casa.
-Sì sorellina, Appletini fra poco va a prendere qualche cosa.      Appletini si alzò e sussurrò all'orecchio di sua sorella.
...e magari prendo anche qualche mirtillo, che ti piacciono.
-Posso venire anche io? Adesso sono grande, non pensi che debba imparare come prendere in prestito?
-Credo tu debba aspettare ancora un po' zuccherino, la fuori è pericoloso.
-Avanti sorellona, le prese in prestito sono sempre notturne, chi ci dovrebbe vedere? E poi non sarò di alcun disturbo.
Appletini prese il suo zainetto verde ed una sorta di rampino creato con un filo di spago ed un amo da pesca.
-...
-Sorellona?
Appletini rimase in silenzio per qualche secondo.
...
Si alzò.
-D'accordo Little Bloom, ti porto con me, ma devi promettermi che non farai rumore.
Gli occhi di Little Bloom s’illuminarono.
-Sarò muta come un pesce! Lo prometto!        Disse allegramente la piccola, lanciandosi a capofitto verso la porta, prima di essere fermata da sua sorella.
-Non correre, prima devi prepararti.
-Cosa?
-Hai sentito bene, prendi uno dei tuoi vestiti dall'armadio e vieni da me.
Little Bloom guardò a terra, dopodiché corse in camera sua.
-Ci metto solo un secondo sorellona!
Appletini guardò sua sorella sfrecciare come un treno, aspettò; sua sorella tornò dopo un minuto con un abitino verde chiaro.
-Ti piace? L'ho fatto tutto da sola.        Disse Little Bloom sorridente.
-Dove li hai presi i materiali?
-Beh... avevamo delle cose che non toccavamo da mesi e quindi...
-Little Bloom, penso che sia davvero carino, ma avresti dovuto informarmi su questo, non pensi?
-Io... scusa sorellona.
-Fa niente, quel vestito ti calza a pennello.
-Dici davvero?
-Certo, quel verde si intona perfettamente con i tuoi occhi.
Little Bloom sghignazzò.
-Aspetta qui.          Appletini camminò verso la camera di sua sorella, tornando con un piccolo zainetto bianco.
-Ecco qua zuccherino, così mi sarai di qualche aiuto.
-Porterò le prese in prestito?           Chiese eccitata la piccola.
-Si, adesso andiamo, la notte sarà lunga, ma non abbastanza da farci rilassare appieno.
Appletini andò ad aprire la porta di casa, mostrando a Little Bloom una scalinata che si estendeva verso il basso; Little Bloom si nascose dietro sua sorella.
-Cosa c'è? Hai paura?
-Sembra... sembra come una cantina.
-Tranquilla piccola, se ci fosse qualcosa di pericoloso io sarò la prima a difenderti.
Little Bloom guardo sua sorella negli occhi.
-Grazie.
Appletini sorrise e s'incamminò giù per le scale, seguita timidamente da sua sorella.
Little Bloom si guardava intorno: lo spazio dentro un muro era sufficiente a tenere tre pony come loro in riga, anche se lei e sua sorella stavano tranquillamente una accanto all'altra; le pareti si estendevano talmente verso l'alto che sembrava non esservi nessun tipo di soffitto, ma solo un'enorme massa nera, il corridoio era illuminato unicamente dalla torcia di Appletini caricata a manovella, ogni volta che la luce si faceva fioca, Appletini provvedeva ricaricando la sua lampadina, Little Bloom era sorpresa dallo stile di sua sorella.
-Hey sorellona.
-Cosa c'è?          Chiese Appletini senza nemmeno fermarsi.
-Un giorno diventerò brava come te?
Appletini si fermò, rimase in silenzio per qualche secondo poi si girò verso sua sorella, le mise una zampa sulla spalla e rispose sorridendo.
-Ma certo che lo diventerai, dovrai solo imparare come muoverti e con un po' di esperienza diventerai brava quanto me. Chissà? Magari sarai ancora meglio.
-Hey, così mi fai arrossire.         Disse imbarazzata Little Bloom.
-Non devi vergognarti, sto dicendo la verità. Avanti zuccherino, siamo arrivate.
-Arrivate?
-Certo, resta un attimo indietro.
Little Bloom indietreggiò mentre sua sorella posò la torcia. Appletini mise le zampe su un pezzo del muro e tirò, aprendo una sorta di porticina poco più grande di lei; Little Bloom osservò senza battere ciglio.
-Ecco qua Little Bloom, questo è lo Sugarcube Corner.
Little Bloom si avvicinò alla porticina, si affacciò: non vedeva molto, sembrava esserci una sorta di pavimento azzurro e poco più in alto il soffitto.
-La fuori è così?
-Avvicinati di più, e fai attenzione a non cadere.
Little Bloom avanzò oltre la porta camminando su quella strana superficie, dopo qualche passo si fermò, Little Bloom non muoveva un singolo muscolo.
-Ma... ma...          Little Bloom non credeva ai suoi occhi.
...è... è enorme...
Little Bloom rimase a contemplare la stanza dall'alto, era una gigantesca camera da letto dove sembrava dormire qualcuno; Little Bloom stava analizzando ogni singolo particolare, tutto quanto le sembrava grande, ma non abbastanza: i palloncini, i giocattoli e i fogli lasciati in giro, tutto le sembrava grande, ma non le sembrava enorme.
-Allora sorellina? Cosa ne pensi?
-Mi... mi aspettavo che gli oggetti fossero più grandi.
-Lo sono.        Appletini si mise accanto a sua sorella e indicò con la zampa.
...la vedi quella palla li nell'angolo? Quella colorata.
-Si.
-Quella palla è cinque volte più grande di te.
-Davvero?
-Se non mi credi ti ci posso portare.
-E come? Siamo così in alto.
-Quello non è un problema, pensi che io non sia organizzata?
Appletini posò a terra il suo zainetto e tirò fuori il suo rampino.
-Ricorda Little Bloom, questo ti sarà davvero utile quando inizierai a prendere in prestito.
Appletini incastrò l'amo da pesca sul bordo della superficie e lanciò la corda verso il basso, si affacciò e guardò in basso per quale secondo.
-Possiamo scendere.
Appletini prese sua sorella e se la caricò sulle spalle.
-Reggiti forte sorellina.
-Cosa vuoi fare?        Chiese Little Bloom con voce tremolante.
-Mi calo giù.
Appletini afferrò la corda ed iniziò lentamente a scendere verso il basso, facendola scorrere attorno alla sua zampa sinistra, mentre con le zampe posteriori si teneva attaccata alla parete; Little Bloom osservava la visuale della stanza abbassarsi lentamente mentre calava insieme a sua sorella. Dopo qualche minuto raggiunsero finalmente terra.
-Ora puoi scendere Little Bloom.
La piccola scese dalla schiena di sua sorella e posò a terra le sue zampe, la stanza le sembrava ancora più grande vista dal basso; Little Bloom si girò verso dove si era calata.
-Sorellona, ma... ci siamo calate da un armadio?
-Si, e con successo direi anche.
Little Bloom si voltò e diede uno sguardo alla stanza.
-È più grande vista dal basso, vero?
-Nettamente...
-Mi raccomando Little Bloom, non allontanarti troppo e non fare rumore, ma cosa più importante di tutte-
-Non devo farmi vedere.
-Vedo che hai studiato.
Little Bloom sorrise.
-Senti sorellona, posso chiederti una cosa?
-Certamente.
-Chi è quel pony che sta dormendo?
-Oh, lei lavora qui al negozio, non è un membro ufficiale della famiglia Cake, ma è ben accetta ed ogni tanto li aiuta nel loro lavoro.
-Sai come si chiama?
-Penso si chiami Pinkie Pie, almeno credo.
-D'accordo, farò attenzione.
Little Bloom corse verso la palla che le era stata indicata da sua sorella poco prima, raggiungendola in poco meno di due minuti. Little Bloom osservava come l’oggetto fosse effettivamente più grande di lei.
"Appletini aveva ragione, è davvero grande."
Little Bloom diede un piccolo colpo alla palla, spostandola a malapena.
"Ma...è leggera."
Little Bloom spinse leggermente la palla, facendola rotolare per una manciata di secondi. Little Bloom ridacchiò, poi sentì qualcosa sulla sua spalla.
-Cosa ti ho detto sugli oggetti?
-Di non toccare ciò che non ci serve...          Rispose Little Bloom imbronciata.
-Questa è la tua prima escursione, e sei autorizzata a divertirti, ma ricorda che le prossime volte dovrai toccare solo ciò che ti serve, se un pony trovasse qualcosa in un posto diverso in cui lo ha lasciato inizierebbe ad avere dei dubbi.         Rispose Appletini rimettendo la palla al suo posto.
-Scusa sorellona...
-Scuse accettate. Avanti, muoviamoci e prendiamo ciò che ci serve.
-Che dobbiamo prendere?
-Ci serve dello zucchero, qualche erba e se ci riusciamo dei mirtilli per te.
-Ma allora non sarebbe più sensata una cucina?
-Esattamente, ti ho portata qua perché pensavo potesse piacerti questa stanza, e poi perché sta proprio sotto di noi.
-Non lo avrei mai detto che qui ci fosse un mondo così grande.         Disse Little Bloom osservando il soffitto, sembrava lontanissimo.
Appletini riportò Little Bloom verso l'armadio.
-Avanti zuccherino, aggrappati come hai fatto prima.
Little Bloom si aggrappò nuovamente alla schiena di sua sorella, la quale afferrò con una zampa la corda e si tirò su riavvolgendola passo passo. Le due tornarono in cima all'armadio dopo un paio di minuti, Appletini rimosse l'amo e il filo rimettendoselo nello zaino, mentre Little Bloom diede un'ultima occhiata alla stanza mentre il pony nel letto si rigirava lentamente passando da un fianco all'altro.
-Chissà cosa starà sognando.
-No ne ho la minima idea, ma tu devi promettermi che non avrai a che fare con lei. In alcun modo.
-Certo che no sorellona, non mi azzarderei mai a farmi vedere da un pony grande, so perfettamente che sono pericolosi.
-Brava puledrina.
-No sono più una puledrina Appletini!
-Beh... hai 10 anni, mi sembrano un po' pochi per dire che sei grande.
-Perché devi averla sempre vinta?
-Beh, sono tua sorella no?        Rispose ironicamente Appletini prima di rientrare nel muro.
-Vieni?
-Uhm... certo, certo.
Little Bloom corse da sua sorella, la quale chiuse la porta.
-Avanti sorellina, adesso scendiamo.        Appletini caricò nuovamente la sua torcia e si fece largo tra le assi di legno scendendo al piano terra dello Sugarcube Corner, fino ad arrivare ad un bivio.
-Adesso dove andiamo?          Chiese Little Bloom.
-Andiamo a destra, la strada per la cucina è quella.        Appletini proseguì a destra seguita da sua sorella. Giunse ad un'altra porticina, l'aprì ed uscì dal muro, seguita da sua sorella.
Little Bloom osservò la stanza, poco più grande della camera di prima, vedeva due porte e tantissimi cassetti, e tutto sembrava talmente lontano che sarebbero serviti minimo cinque minuti per arrivarvici.
-Stessa cosa Little Bloom.       Appletini prese nuovamente il suo rampino e lo posizionò davanti a sé pronta a calarsi. Little Bloom la interruppe.
-Sorellona aspetta!
-Cosa c'è?
-Vedi quello scaffale? Non pensi sia abbastanza vicino da potervici saltare sopra?      Disse Little Bloom indicando uno scaffale vicino a loro, poco più in basso.
-Visto Little Bloom? Stai già imparando ad analizzare il percorso.          Disse Appletini sorridendo e riprendendo il rampino.
...sali sulla mia schiena, saliamo.
-Dici davvero sorellona? Non sarò troppo pesante?
-Ma cosa dici? Sei una piuma, avanti non avere paura e salimi sopra.
Little Bloom fece come ordinato da sua sorella, la quale prese la rincorsa e saltò verso lo scaffale, a Little Bloom sembrò che per un momento tutto rallentasse, si sentiva un'eroina che volava sul suo destriero, guardò giù mentre Appletini saltava e la distanza da terra metteva davvero i brividi; atterrarono.
-Bel salto non trovi?
-Decisamente. Te la cavi davvero bene sorellona.         Little Bloom sorrise.
-Avanti, il barattolo dello zucchero è due scaffali più in giù.      Appletini riprese il rampino e si calò di sotto, raggiungendo il barattolo.
-Che fai sorellina? Mi aspetti qui o scendi?
-Scendo anche io, non me la sento di aspettarti.       Little Bloom afferrò la corda e se la legò alla zampa come meglio potesse cercando di imitare sua sorella, si affacciò mostrando la zampa.
-Così va bene sorellona?
-Va benissimo, ricordati di non essere frettolosa e tenerti forte. Male che vada ti prendo io.
Little Bloom fece un bel respiro e iniziò a calarsi dallo scaffale, raggiungendo in poco tempo sua sorella; una volta raggiunto lo scaffale più in basso iniziò a dondolarsi e saltò sul ripiano, facendosi prendere al volo da sua sorella.
-Tutto a posto Little Bloom?
-Sto che sono una meraviglia.
-Credo che tu abbia bisogno di un po' più di esperienza prima di fare cose come lanciarti.
-Tu dici? Mi è venuto naturale.
-Su questo hai ragione, e con mia grande sorpresa hai saltato abbastanza bene.
Little Bloom fece come per pavoneggiarsi.
-Avanti sorellona, dov'è il nostro premio per essere state così brave?
-È proprio qua, seguimi.         Appletini scomparì in un batter d'occhio dietro il primissimo barattolo, sua sorella la seguì più veloce che potesse, trovandola di fronte ad un grande barattolo di vetro.
-È questo?
-Sì Little Bloom, adesso bisogna prendere lo zucchero.
-E come?
-Ci arrampichiamo.         Appletini tirò fuori dal suo zaino dei piccoli ganci e se li attaccò alle zampe, iniziando a scalare la parete come un alpinista sotto gli occhi affascinati di sua sorella.
-Sorellona hai altri di quei ganci?
-Non pensarci neanche, per il momento te lo sognerai soltanto di camminare sui muri.        Disse sarcasticamente Appletini; arrivata in cima si tolse uno dei ganci e lo tenne stretto fra i denti, dopodiché saltò sopra il barattolo.
-Sorellona! Tutto a posto?!
-Sto bene, aspetta solo un secondo.
Appletini prese il gancio e lo attaccò alla parete, legandovi un filo sopra, mentre l'altra estremità se la legò addosso al vestito, Appletini si appoggiò sul bordo del barattolo e rimosse lentamente il coperchio, che ci mise una decina di tentativi per andare via.
"Ora arriva la parte difficile."
Appletini afferrò il coperchio e lo tenne fermo sul bordo del barattolo facendo molta attenzione a non farlo cadere, altrimenti avrebbe solo peggiorato le cose; con assoluta calma riuscì nel suo intento, ed il coperchio era fermo su un lato.
-Ecco fatto... Little Bloom lanciami il tuo zaino!
-Il mio zaino?
-Beh, ti ho portata con me perché tu mi aiutassi.
-Ah ho capito cosa intendi, arriva!          Little Bloom fece roteare il suo zainetto e lo lanciò in alto verso sua sorella, mandandolo preciso dentro il barattolo.
-Scusa sorellona!
-Fa nulla, anzi, mi hai facilitato il lavoro.
Appletini si calò lentamente sul fondo del barattolo di zucchero, raccolse lo zainetto di sua sorella e vi versò dentro quanto più zucchero potesse usando lo zaino come se fosse un secchiello; una volta finito chiuse lo zaino e se lo legò al petto.
-Prima missione completata.
Appletini afferrò la cordicella e si tirò in poco tempo fuori dal barattolo, si appoggiò sul bordo e con una decina di tentativi richiuse il barattolo, prese tutti i suoi ganci e saltò a terra, o meglio, sullo scaffale, infine restituì a sua sorella il suo zaino.
-Sorellona sei stata fantastica! Non ho parole!
-Hey, tu hai collaborato, SIAMO state fantastiche.
-Ma cosa dici? Io ti ho solo dato il mio zaino, non ho fatto altro.
-Hai fatto qualcosa, e questo è già un passo avanti. Adesso tocca alle erbe, se ci riusciamo domani avremo del buonissimo te e qualche dolcetto ai mirtilli.
Appletini e Little Bloom camminarono lungo lo scaffale facendosi largo fra gli innumerevoli barattoli presenti. Dopo qualche minuto di camminata le due giunsero ad una piccola scatola di ceramica.
-Perfetto, magari questo sarà possibile anche per te.          Disse Appletini.
-Dici davvero?! Cosa farò, cosa farò?!         Little Bloom non stava più nella pelle.
-Vedrai.
Appletini si avvicinò alla scatola, facendo cenno a sua sorella di avvicinarsi.
-Aiutami ad aprire questa cosa.         Little Bloom non se lo fece dire due volte e corse ad aiutare sua sorella.
-Al tre togliamo il coperchio, sei pronta?
-Certo che si.
Appletini fece un bel respiro e guardò sua sorella con aria di sfida.
-Uno... due... eeeeee...
Little Bloom aspettava il tre come se nella sua vita non ci fosse mai stato altro.
-Tre!
Little Bloom sollevò il coperchio con l'aiuto di sua sorella, era un po' pesantuccio, ma riusciva comunque a gestirlo; lei ed Appletini si spostarono lateralmente e posarono il coperchio, tenendolo fra il contenitore e lo scaffale.
-È stato difficile?
-Non proprio, non era molto pesante.
Appletini sorrise.
-Avanti sorellina, prendi una delle foglie.
Little Bloom venne colta alla sprovvista.
-Da... davvero? La lasci prendere a me?
-Sì.
Little Bloom si affacciò al contenitore, notando una quantità incredibile di foglie.
-Di cosa sono?        Chiese Little Bloom.
-Credo siano di menta, non sono sempre le stesse.
Little Bloom afferrò tre foglie e le tirò fuori dal coccio.
-Non sono bravissima?           Disse sorridente Little Bloom.
-Certamente...        Appletini prese due delle tre foglie raccolte da sua sorella e le rigettò nel contenitore.
...ma ricorda sempre di prendere il minimo necessario, altrimenti se dovessimo fare sempre grandi razioni finiremo per farci scoprire.
Little Bloom osservò delusa le due foglie extra venire rigettate nel contenitore e rimase con la prima che aveva preso.
-Tutto bene Little Bloom?
-Sarebbe stato bello prenderle tutte tre... chissà quanto sarebbero durate.       Disse Little Bloom con la faccia imbronciata.
-Non te la prendere Little Bloom, sono semplicemente le regole. Ti ci abituerai.
Appletini posò una zampa sulla spalla di sua sorella.
-Andiamo, abbiamo ancora i mirtilli da prendere.
-Sì...
-E non prendertela, sei stata bravissima.
Appletini e Little Bloom camminarono per minuti e minuti prima di raggiungere il frigo; Little Bloom intervenne.
-Come facciamo ad entrare? È così grande, non riusciremo mai ad aprirlo.
-Per questo entriamo da un'altra parte.       Disse Appletini aprendo una porta segreta nel muro.
-Vuoi entrare da dietro?
-Esattamente.        Appletini entrò nel muro e si portò dietro sua sorella, vagando fra le assi di legno e vari chiodi che fungevano da scalette, giungendo infine ad una piccola porticina.
-Ascoltami Little Bloom, questo posto è pericoloso, ho estremamente bisogno che tu rimanga qui e che tenga la porta aperta fino a che non torno. Capito tutto?
-Ma... perché?
-La dentro è estremamente freddo, se rimanessi chiusa li finirei congelata. Noi non vogliamo che succeda, vero?
-Certo che no!
-Così ti voglio sorellina, adesso mi raccomando: tieni la porta aperta e non entrare per nessuno motivo.
-Ricevuto comandante Appletini!         Disse Little Bloom portandosi una zampa alla fronte.
Appletini apri la porta del frigo e vi tenne la zampa sopra fino a che Little Bloom non accorse, dopodiché entrò.
Appletini tirò fuori il rampino dal suo zaino e lo attaccò ad uno dei ripiani, dopodiché iniziò a calarsi verso il basso.
 
 
Little Bloom rimase ad aspettare per qualche minuto, iniziando a stancarsi.
"Chissà dov'è la sorellona, è lì dentro da un po'..."
-Sorellona?!        Urlò Little Bloom; non ricevette risposta.
-Sorellona stai bene?!
Little Bloom iniziava a preoccuparsi.
"Non dovrei entrare ma... se mia sorella è nei guai?"
Little Bloom entrò e mise il suo zaino a terra per bloccare la porta; come entrò venne travolta da una grande sensazione di freddo, ovunque mettesse le zampe non riusciva a restare ferma.
-Sorellona!
Dopo essersi fatta largo fra qualche scatola di gelati giunse al limite del ripiano, notando il rampino di sua sorella. Little Bloom si affacciò.
...
-SORELLONA!
Little Bloom vide sua sorella distesa su qualche ripiano più in basso con il suo zaino accanto, eppure il suo rampino era lì accanto a lei.
-SORELLONA! SORELLONA SVEGLIATI!
Per quanto Little Bloom urlasse sua sorella non muoveva un muscolo, la piccola iniziò ad agitarsi notando che la corda del rampino era spezzata.
"Ok ragiona, quando c'è un problema la sorellona ragiona sempre."
Little Bloom prese un bel respiro.
"Vediamo... qualcosa per scendere da lei... qualcosa... qualcosa..."
Little Bloom corse verso il suo zaino a vedere se avesse qualcosa che potesse essere d'aiuto.
La piccola frugò rapidamente nel suo zaino trovando una corda.
-Ok questo dovrebbe bastare.
Little Bloom andò verso la sporgenza e si legò la corda alla vita, legando l'altra estremità alla sporgenza e facendo attenzione a fare un nodo bello stretto; una volta fatto tutto Little Bloom diede qualche stradone alla corda per assicurarsi che fosse usabile.
"Arrivo sorellona."
Little Bloom iniziò a calarsi lentamente verso il basso passando pian piano davanti a tutti i ripiani del frigorifero.
Passò un po' di tempo prima che Little Bloom raggiungesse sua sorella.
-Sorellona!
La piccola si lanciò rapidamente su Appletini, dandole qualche scossone. Dopo una decina di strattoni Appletini iniziò a smuoversi.
-Sorellona...        Disse lievemente Little Bloom.
-L... Li... Little Bloom...?
La piccola abbracciò sua sorella immediatamente.
-Sorellona! Sei freddissima!       Appletini tremò.
-Ho... ho freddo.
-Avanti sorellona andiamo via di qui.
Appletini guardò sua sorella.
-C... come sei arrivata qui?
-Sorellona io... so che dovevo stare fuori ma... non tornavi e mi... mi stavo preoccupando. Non preoccuparti, la porta è aperta.
-Sorellina... ti...  ti avevo detto... ... fa nulla...
Appletini si alzò da terra e raccolse il suo zaino.
-C… come sei arrivata da me?
-Mi... mi sono calata con una corda.
-I miei complimenti, non era una presa in prestito ma comunque i miei complimenti. Anche se... anche se saresti dovuta restare alla porta...
-Io ero preoccupata... non tornavi più e... avevo paura...
Appletini rimase in silenzio a guardare la sua sorellina. Le posò una zampa sulla testa.
-Fa niente, andiamo?
-Si.
Appletini legò sua sorella alla corda con la quale si era calata, ed iniziò a tirarla su a mo' di montacarichi.
Una volta che Little Bloom raggiunse la cima e si aggrappò al ripiano, Appletini si legò la corda ad una zampa ed iniziò a tirarsi su, fino a raggiungere sua sorella. Le due uscirono dal frigo ritornando nella parete.
-Mi spiace Little Bloom, non sono riuscita a prendere quello che volevi.
Little Bloom abbracciò sua sorella.
-Non importa, a me basta che tu stia bene!
-Lo sono grazie a te, dovresti sentirti orgogliosa.
Appletini starnutì.
-Sorellona, dovremmo tornare in casa, hai bisogno di caldo.
-Non preoccuparti, io sto bene.     Appletini sorrise a sua sorella.
...Avanti torniamo in casa.
Little Bloom e sua sorella raccolsero i loro zaini e s'incamminarono verso la cima dello Sugarcube Corner. Rientrarono in casa e posarono le loro cose, dopodiché Appletini andò a sedersi al tavolo della cucina.
-Little Bloom?
-Si?
-Senti... so che penserai che io sia arrabbiata perché sei entrata nel frigo mentre ti avevo detto di restare fuori...
-Mi... mi spiace.       Disse Little Bloom abbassando lo sguardo.
-Non prendertela, se non fossi entrata tu non sarei mai uscita, di conseguenza domani saremmo state scoperte. Ti sono grata sorellina.
-Dici davvero?        Chiese sorpresa Little Bloom.
-Certo. Sai sorellina, stanotte sei stata davvero d'aiuto. Non è stato nulla di spettacolare ma per essere la tua prima volta te la sei cavata molto bene, mentre io ero priva di sensi tu hai avuto la calma e il sangue freddo di cercare una soluzione per venire ad aiutarmi. Te ne devo una sorellina.
-Ma... non ce n'è bisogno, io... io DOVEVO aiutarti. Senza di te non so cosa farei.       Little Bloom strizzò gli occhi e sorrise.
-Prima o poi ti insegnerò a lavorare da sola, non avere paura, è più facile di quanto sembra.
-Al tuo fianco farò di tutto sorellona.
Tutte e due risero.
-Avanti Little Bloom vai a dormire, è tardi.
-Che ore sono?
-Sono quasi le due di notte.
-Dici davvero? Siamo state fuori per due ore?
-Esattamente, la fuori il tempo vola.
-Me ne sono accorta.        Sghigniazzò Little Bloom.
-Avanti adesso vai a letto.
-Certo sorellona.       Little Bloom camminò verso camera sua, prima di chiudere la porta si girò verso Appletini.
-Buona notte sorellona.         Chiuse la porta.
...
-Buona notte sorellina.
 
 
 
Little Bloom si svegliò la mattina seguente, si alzò dal letto e si avviò verso la cucina; entrò vedendo sua sorella darsi da fare ai fornelli.
-Buongiorno zuccherino, dormito bene?
-Si... che ore sono? Mi sembra di aver dormito per una vita...
Appletini guardò l'orologio.
-Sono le 11:30.
-Non mi ero mai svegliata così tardi...
-È la prima volta che rincasi tardi, col tempo riuscirai a sopportare i miei ritmi.       Appletini fece l'occhiolino.
-D'accordo. Cosa c'è da mangiare?
-Oggi solo latte e biscotti.
-Così poco?
-Si. E vedi di non ingrufarti, che sennò non mangi nulla a pranzo.
-D'accordo...       La piccola andò a sedersi, prese il latte ed iniziò a fare colazione.
Mentre Little Bloom mangiava, sua sorella si rivolse a lei.
-Che ne dici se stasera torniamo fuori?
Little Bloom ingoiò.
-Non lo so...
-Giusto, dopotutto ti sei appena a svegliata. Te lo richiederò stasera.
Little Bloom finì rapidamente di mangiare.
-Sorellona, io ho finito.
Appletini posò i suoi attrezzi da cucina e si diresse verso il tavolo; a Little Bloom venne un'idea.
-Aspetta!
-Cosa c'è?      Chiese Appletini.
-Se ci pensassi io a lavare la tazza?
Appletini rimase spiazzata per un momento.
-C... come mai questa scelta?
-Beh... sei occupata a cucinare e pensavo... che magari tu potessi finire prima se io mi fossi occupata di lavare.
Appletini rifletté.
-Pensi di farcela?
-Certo. Quanto potrà essere difficile lavare una tazza?       Disse ironicamente Little Bloom.
-Ti terrò d'occhio.
Little Bloom ridacchiò, prese la sua tazzina ed iniziò a lavarla.
-Cosa stai cucinando di buono sorellona?
-Zuppa di mele.
-Davvero? Sei riuscita a prendere un mela?       Chiese incredula Little Bloom.
-Si zuccherino.
-Ma una mela è grande! Rischiamo di farci scoprire!
-Volevo che fosse una sorpresa per te. E poi penseranno che l'abbia presa qualcun'altro.       Appletini fece l'occhiolino.
Little Bloom finì di lavare la sua tazza, dopodiché si girò verso sua sorella.
-Appletini.
-Cosa c'è?
Little Bloom abbracciò la sorella.
-Non fare nulla di pericoloso. Io non voglio restare senza di te.
-Non succederà sorellina. Adesso che ne dici di apparecchiare per il pranzo?
-Perché io?
-Beh, io sono un po' occupata.
-D'accordo.
Little Bloom prese la tovaglia e la distese sul tavolo, dopodiché mise piatti, posate e tutto ciò che potesse servire mentre sua sorella pensava al pranzo.
-Dall'odore sembra buonissimo sorellona.
-E aspetta di assaggiarlo zuccherino.        Rispose Appletini sorridendo.
-Quando si mangia?       Chiese impaziente Little Bloom.
-Giusto qualche minuto, hai già apparecchiato?
-Come ordinato.
-Perfetto, vai a lavarti gli zoccoli che fra poco è pronto.
Little Bloom si catapultò in bagno a lavarsi gli zoccoli, mentre sua sorella mise il cibo in tavola; quando Little Bloom tornò in cucina vide la sua scodella già piena, andò a sedersi.
-Buon appetito Little Bloom.
-Buon appetito sorellona.        Rispose Little Bloom sorridendo.
Le due iniziarono a trangugiare la loro zuppa di mele.
-Mmmmm... è buonissima!        Esclamò Little Bloom eccitata.
-Te lo avevo detto che era buona. Sai, prima che tu nascessi papà me la faceva di tanto in tanto. Chissà dove saranno andati lui e mamma.
-Non importa, in fin dei conti ho te.
-Non sono sorpresa che tu mi voglia bene, dopotutto quando sono scomparsi tu eri molto piccola.
-Avanti Appletini, non ho una mamma ma per me lo sei.
Appletini si portò la zampa destra alla bocca.
-Dai sorellina, così mi fai arrossire.
-Eh eh eh...
Little Bloom continuò a mangiare.
-Chissà cosa staranno facendo i pony grandi di sotto?
-Probabilmente staranno mangiando pure loro.
-Che rabbia, loro avranno certamente più cibo di noi.
-Se tu mangiassi quanto loro finiresti per scoppiare.        Rispose ironicamente Appletini, Little Bloom fece come per ridere ma si coprì la bocca.
-Cosa c'è? Non sarebbe molto carino se tu scoppiassi.
-No, no è... ti ho appena appena immaginata che cercavi di mangiare una mela intera.       Disse Little Bloom ridendo, Appletini non resse e scoppiò a ridere.
-Questa... questa è stata bellissima!
Appletini si passò una zampa sugli occhi.
-Non riuscirei mai a mangiare una mela da sola.
-Posso aiutarti io.      Rispose Little Bloom sorridendo.
-Non scherzare, nemmeno col tuo aiuto ci riuscirei.
Appletini prese una bella boccata d'aria e si rivolse a Little Bloom.
-Avanti... adesso smettiamo di dire sciocchezze e finiamo di mangiare.
-Va bene.
Quando le due finirono di mangiare, Appletini prese i piatti e li mise nel lavandino, pronta per lavarli.
-Sorellona posso aiutarti?! Dimmi di si ti prego!
-Ma mi hai già aiutata prima. Non hai già fatto abbastanza?
-Io... ehm...
-Avanti Little Bloom, se proprio vuoi fare qualcosa sparecchia, che stasera torniamo fuori.
-Allora usciamo di nuovo?
-Se te lo senti.
-Forse... forse una capatina fuori potremmo farla.
-Molto bene.        Rispose Appletini.
Little Bloom sparecchiò ciò che era rimasto sul tavolo: bicchieri, posate e tovaglia, dopodiché si avvicinò a sua sorella.
-Io ho fatto, posso andare in camera?
-Certo zuccherino.
Little Bloom si girò ed andò in camera sua, dopo aver chiuso la porta si distese sul letto pancia all'aria.
"Chissà cosa accadrà stasera?"
Little Bloom pensò che forse riposarsi le avrebbe permesso di essere più vigile la sera.
Little Bloom si addormentò lentamente.
   
 
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