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Autore: _Atlas_    15/11/2016    3 recensioni
Tony, Pepper e l'evoluzione della loro storia.
Una semplice raccolta di scene quotidiane che hanno segnato la loro relazione in un mix di fluff, commedia e angst; insomma, tutto quello che non vedremo mai al cinema!
[Da Iron Man 2 ad Avengers:Endgame]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Pepper Potts, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Sonniloquio
 
 
 
 
 
 
Erano le tre di notte quando Pepper aprì gli occhi la prima volta.
Ancora nel dormiveglia, ci mise qualche secondo a capire che quella era la camera da letto di Tony e che probabilmente si era svegliata perché il suo subconscio non l'aveva riconosciuta. Così richiuse gli occhi lentamente fino a quando qualcosa non la costrinse a riaprirli di nuovo subito dopo.
 
«Non lo so, tu che faresti?»
 
Pepper aggrottò le sopracciglia e rimase ad ascoltare quella che, a tutti gli effetti, era la voce di Tony. Tony, che avrebbe dovuto essere profondamente addormentato al suo fianco.
 
«Te l'ho detto, Happy...no, non la voglio.»
«Tony?» lo chiamò quindi la donna, incerta sul da farsi.
«Mmmf  le fragole no...non è stata colpa mia!» continuò quello, ignorando la sua voce.
Pepper, iniziando a capire la situazione, rimase immobile sotto le coperte.
Una volta qualcuno le aveva detto che svegliare chi parla nel sonno poteva essere molto pericoloso e non aveva alcuna intenzione di correre rischi a quell'ora della notte. Soprattutto se il diretto interessato era niente di meno che Tony Stark, suo egocentrico fidanzato che neanche sotto tortura avrebbe ammesso di borbottare frasi sconnesse durante la notte.
«I lamponi vanno bene sì...ciliegie. Odio la frutta...trecento grammi di lamponi. Ssssì.»
Pepper sgranò gli occhi e suo malgrado si ritrovò a ridere di fronte a quella nuova e incredibile rivelazione: il brillante genio, miliardario e playboy Tony Stark parlava nel sonno. Nel sonno!
«Che dici? Nooooo no no no no, Happy ho detto...le fragole no. Pepper?»
Senza soffermarsi poi sul fatto che il sogno in questione sembrava coinvolgerla ampiamente.
«Ho detto di NO, BASTA» esclamò infine Tony svegliandosi di soprassalto.
 
Pepper rimase ad osservarlo qualche secondo, il tempo necessario per capire se fosse effettivamente sveglio o stesse ancora litigando con qualche fruttivendolo. Poi scoppiò a ridere. «Tony, stai bene?» chiese titubante.
«Mmf? Sì» rispose quello, ancora vagamente addormentato.
«Sei sicuro?»
«Sì, perché? È successo qualcosa?" chiese lui senza capire.
«Uhm...parlavi nel sonno» spiegò Pepper ridendo al pensiero «Stavi litigando con Happy per dei lamponi o ciliegie...»
«Ah..sì, Happy. Credo di essermelo sognato. Ma non stavo parlando» precisò con arroganza.
«Credo proprio di sì, signor Stark. Mi hai anche chiamata a un certo punto.»
«Cosa?! Ma che dici? Io non parlo nel sonno, sicuramente ti sei sbagliata.»
Pepper lo guardò incredula, «Ma se stavi farneticando riguardo a trecento grammi di lamponi! Ti ho sentito!»
«Beh, forse perché Happy voleva vendermi le fragole e so che tu sei allergica!»
«Quindi stavi sognando?»
«Ovvio! Ma non stavo parlando» precisò gesticolando furiosamente.
«Ma non ha senso! Come potrei sapere i particolari del tuo sogno, allora?»
Tony assottigliò lo sguardo e la scrutò attentamente.
«Forse mentre sognavi sei entrata nel mio sogno e hai iniziato a sognare quello che stavo sognando io» spiegò con una logica tutta sua.
«Sì, certo. Questo ha perfettamente senso, invece» brontolò la donna con ironia, «Come ho fatto a non pensarci prima» aggiunse, sistemandosi di nuovo sotto le coperte e cercando di riprendere sonno.
Tony la abbracciò da dietro e le posò un bacio sui capelli. «Dormi...sei stanca» mormorò in un misto di apprensione e impertinenza.
 
Passarono una decina di minuti, il tempo di far crollare entrambi tra le braccia di Morfeo, ma ancora una volta il sonno di Pepper venne interrotto dalla voce del compagno.
«Happy no...sei insopportabile, sei davvero..chi se ne frega! Non voglio più parlarti. Ho ragione io» lo sentì mugugnare alle sue spalle.
Le sue labbra allora si incurvarono in un riso canzonatorio e pensò che finalmente avrebbe avuto anche lei un motivo valido per prendersi gioco del compagno. Se Jarvis le avesse dato una mano con l'impianto di registrazione, la mattina seguente ci sarebbe stata una sorpresa a dir poco sconvolgente per il playboy Tony Stark.

 
 
 *
 
 

NdA
Si sfiora il nonsense, perdonatemiiii
Questa volta ho evitato cadute/influenze e altre disgrazie alla povera Pep - come se stare con Tony Stark non fosse già di per sé una disgrazia (abbiate pazienza, prendo il punto di vista di Pepper, è chiaro che per me non sarebbe mai e poi mai una disgrazia u.u).
Spero che il capitolo vi abbia divertito, i prossimi probabilmente saranno meno leggeri, anche se ancora non ho bene in mente il prompt.
Alla prossima!
 
_Atlas_
   
 
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