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Autore: Mrs_Cobain951    19/11/2016    3 recensioni
Alexander, dopo aver ammesso la sua omosessualità, è finalmente pronto a lasciare casa per andare al college e concentrarsi sugli studi.
Magnus è al terzo anno di college è un ragazzo molto esuberante e alla perenne ricerca dell'amore, che sia per una notte oppure no...
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6 – Fuori con me

Magnus’ pov

Magnus non riusciva a muoversi, era come pietrificato, possibile che quelle parole gli avessero fatto tanto male? Eppure a lui di Alec non importava, era solo una scommessa, un mero passatempo, una bella faccia come tante altre. Allora perché si sentiva devastato, che Ragnor avesse ragione? A lui stava iniziando a piacere il Lightwood? No impossibile, a lui piacevano i soldi e piaceva vincere, per questo era triste, Alec l’aveva battuto senza saperlo.
 A destarlo da quei pensieri incasinati fu il suo cellulare che vibrò per l’arrivo di un messaggio.
#Alexander: Magnus sono Alec, ti chiedo di perdonarmi non so cosa mi sia preso, non è da me comportarmi in quel modo, sono sinceramente mortificato e probabilmente non vorrai più vedermi ma lascia che ti ringrazi per quello che hai fatto per David, è stato molto bello e ti chiedo ancora scusa per l’idea completamente sbagliata che mi sono fatto di te sei davvero un bravo ragazzo. Ancora grazie e scusa.
Leggendo quelle parole a Magnus si strinse il cuore e ne fu talmente contento che decise di rispondergli immediatamente iniziando però ad incamminarsi o meglio a saltellare verso camera sua, visto che fuori iniziava a far freddo. I soldi e la scommessa? Completamente dimenticati.
#Magnus: Questo messaggio mi ha dato conferma che sei un ragazzo speciale Fiorellino, poche persone tornano sui propri passi, ammettendo di aver sbagliato e sono contento che tu sia tra quelle, a quanto pare apparteniamo a la stessa categoria:)
La risposta non si fece attendere molto:
#Alexander: Fiorellino? Scusa ma Alec proprio non ti piace? Comunque, posso considerarmi perdonato?
#Magnus: Assolutamente no, Fiorellino. Se vuoi farti perdonare dal sottoscritto devi accettare quell’uscita che ti avevo proposto giorni fa.
#Fiorellino: Oh beh… se la metti così d’accordo.
 #Magnus: Perfetto, facciamo venerdì alle 19,30 davanti all’albero grande, puntuale mi raccomando. Ti porto a cena in un posto meraviglioso, degno di te Fiorellino.
#Fiorellino: Io ero rimasto al drink, ma mi va bene anche una cena. Ora vado a dormire che domani ho lezione presto. Buona notte.
#Magnus: Buona notte, Alexander.

La settimana passò in fretta e presto giunse il fatidico venerdì. I due ragazzi non stavano più nella pelle, ed entrambi provavano un misto di impazienza e timore…
Durante la settimana non si erano parlati molto, anche perché quando si trovavano nello stesso posto non erano mai soli, quindi si limitavano a fissarsi, ma non era un problema perché entrambi sapevano che la vera svolta al loro “rapporto” sarebbe arrivata quel venerdì.

Alec’s pov

<< Cazzo Dave, non so che mettermi! >>
<< Alec, per cortesia, stai davvero chiedendo a me consigli di stile? >>
<< Oddio Dave, sono nel panico più totale e non so neanche perché… >> disse istericamente il moro sedendosi sul letto dell’amico e prendendosi la testa tra le mani, al che David gli si inginocchiò davanti e sfoggiando uno dei suoi più tranquilli e rassicuranti sorrisi disse: << Hey amico, calmati è normale essere nervosi, ma ho visto quello che Bane ha fatto di tutto pur di uscire con te, ergo potresti benissimo presentarti lì con una busta della spazzatura addosso e fare comunque colpo. >>
A quel punto Alec si alzò di scatto << M-Ma io non voglio fare colpo! >>
Dave che si era messo seduto a gambe incrociate e lo guardò dal basso con uno sguardo malizioso. << Ah no? Giovane padawan dovresti sapere di non poter mentire al tuo maestro, io SO che a te lui piace ed è ovvio che tu voglia fare colpo. >>
<< Okay, hai ragione, lui mi piace, e tanto, mi sento un tredicenne a dire certe cose, ma non mi sono mai sentito in questo modo con nessuno. Quando lo vedo mi sudano le mani, mi agito e mi vengono le farfalle nello stomaco… Dio quanto sono ridicolo. >>
<< Aww quanto sei sentimentale, Lightwood. Comunque tornando ai vestiti mettiti questa camicia blu in modo da far risaltare il colore degli occhi e questo paio di jeans neri attillati per far vedere il tuo fantastico fondo schiena. Sarai perfetto. >>
<< Okay, primo riprova a chiamarmi ‘adorabile’ e giuro che ti ammazzo, secondo che fine ha fatto il mio amico nerd a cui non interessa nulla di moda e terzo cosa diavolo hai detto sul mio sedere?! >>
 << Ho solo lasciato che per un secondo il mio alter ego gay prendesse possesso di me visto che avevi bisogno di una mano con il guardaroba e si, a lui piace il tuo sedere. >>
<< Okay, se prima avevo qualche dubbio, ora ne sono certo. Tu hai seri problemi. >>

Magnus’ pov

Era decisamente stupendo e l’immagine riflessa nello specchio gliene dava la conferma. I pantaloni attillati di pelle gli fasciavano alla perfezione le gambe slanciate e toniche, la camicia color prugna aderiva perfettamente e lasciando i primi due bottoni fuori dall’asola si potevano notare i pettorali perfetti mentre dalle maniche arrotolate all’altezza dei gomiti si notavano i suoi bicipiti scolpiti, ai piedi portava un paio di anfibi con applicate delle piccole borchie che davano un tocco rockeggiante al tutto. Non mancavano naturalmente la moltitudine di anelli che gli ingioiellavano le dita e le collane che impreziosivano l’outfit. Il make-up era semplicemente perfetto, i capelli erano tirati su in una cresta e abbondavano di gel glitterato, gli occhi erano segnati da una linea non troppo spessa di eyeliner nero ed erano intensificati dalla grande quantità di mascara, le labbra invece furono rese più invitanti da uno strato di rossetto nude. Insomma solo un folle sarebbe riuscito a resistergli, eppure si sentiva stranamente in ansia da quell’incontro, forse questa scommessa stava diventando troppo importante. Insomma, si, ne andava del suo orgoglio, ma in una parte piccola dentro di sè, più andava avanti in questa storia e più aveva ansia. Anche se le occhiate fugaci e intense che si erano scambiati lui ed Alexander durante la settimana dicevano il contrario, lui aveva davvero paura di come tutta questa storia sarebbe andata a finire.
<< E così esci con Occhi blu… beh complimenti amico ce l’hai fatta! >>
<< Già… Alla fine mi è bastato solo chiedere scusa al suo piccolo cagnolino da compagnia con gli occhiali e Alexander ha accettato di uscire con me. >>
<< Hai fatto bene a mettere il tuo orgoglio da parte e sono contento che lui ti piaccia davvero, almeno se la cosa va in porto potremmo riavere di nuovo il Magnus allegro e spensierato di un tempo. >> disse Ragnor in tono canzonatorio. Era giorni che continuava a stuzzicarlo su questa storia, lui pensava che avesse accettato la scommessa solo perché gli piaceva il ragazzino, ma non era così. A Magnus piaceva vincere.
<< Oh, mio caro Ragnor, ma guarda che io sono sempre lo stesso di prima. >> disse con tono fiero il glitterato, rispondendo a tono alla sua provocazione. Non era innamorato di Alexander, in fondo era solo una scommessa, che cavolo. Alche Rangor si mise a sedere sul letto e disse: << Mi dispiace contraddirti Mag, ma da un anno a questa parte tu sei cambiato radicalmente e non sono l’unico ad averlo notato anche Catarina e Raphael se ne sono accorti. >> sospirò prima di continuare. << Ma da quando quel ragazzino ti ha dato la possibilità di conoscervi tu sei cambiato, in meglio intendo. >>
<< Wow, Rag, ma come siamo profondi! Comunque si, può darsi che Alexander mi faccia venire il buon umore ogni volta che lo vedo però non mi va di illudermi troppo, potrebbe anche non andare tra noi. >> disse Magnus con finta ansia sul viso. Magari se stava al suo giochetto da bambini innamorati la smetteva di rompergli.
Ragnor lo guardò male. << Continua a chiudere il tuo cuore e diventerai uno schifo, Mag. Detto questo, buona fortuna amico. >>
 Magnus rivolse a Ragnor un'occhiata tra l'impaurito e l'omicida, cercando di non far capire quanto quella frase lo avesse toccato. Erano poche le volte che i due parlavano seriamente, ma quando accadeva era sempre per una buona ragione, ma questa volta a Magnus sembrava che la ragione non fosse poi tanto buona. Anzi, lo aveva infastidito. Ma come erano arrivati quello? Scosse la testa per cacciare i pensieri e chiuse la porta della stanza dietro di sé. “È ora di andare in scena.”

.

Magnus si era appoggiato alla sua macchina aspettando che Alec gli andasse incontro per poi portarlo in un fantastico ristorante tailandese. Appena lo vide gli si formò un nodo allo stomaco e gli fu difficile anche solo trovare le parole da dire, Alec non fu da meno: appena gli fu davanti, infatti, sorrise timidamente e si passò nervosamente le mani sui pantaloni. Sarà stata pure solo una scommessa, ma il ragazzo non era male fisicamente e qualche apprezzamento non avrebbero reso Magnus meno.. sé stesso.
Magnus decise che non era il momento di comportarsi da dodicenne alle prime armi così si riprese alla svelta, sfoderò uno splendido sorriso - in cui Alec ci vide un misto di malizia e altro non troppo riconoscibile- e disse con tono sensuale e basso un semplice: << Ciao, Alexander. >> Alec, come da copione, arrossì e rispose timido a quel saluto mentre Magnus si prendeva tutto il tempo per assaporare quel piccolo momento di vittoria. Si avvicinava sempre di più al suo scopo. Poi quando gli aprì la portiera della macchina e Alec, per salire gli diede le spalle, lo vide. Il suo sedere era semplicemente perfetto e quei pantaloni attillati lo mettevano così in evidenza, se non avesse frenato i suoi pensieri probabilmente gli sarebbe saltato addosso dentro quella macchina. Il che non sarebbe stato un male per la sua scommessa. Infondo che lo attraesse fisicamente non era un male, no?
Dall’altra parte Alec stava morendo dall’imbarazzo: si sentiva troppo inferiore rispetto a Magnus, lui era così bello, alto, persino più di lui e quegli occhi, si sarebbe potuto perdere in quell’immensità. Quegli occhi erano così rari e spettacolari, gli ricordavano le immense distese di prato verde smeraldo della sua casa in campagna, illuminate dal sole che era rappresentato da quelle meravigliose pagliuzze dorate incastonate nelle pietre preziose che Magnus poteva vantare di avere come occhi.
Il viaggio fu tranquillo fino a quando Magnus accese la radio, partì l’inciso di Enjoy the Silence dei Depeche Mode, la canzone preferita di Alec il quale si scordò completamente di trovarsi in una macchina non sua, con una persona accanto, e iniziò a cantare sopra la canzone a squarcia gola.
“All I ever wanted
All I ever needed
Is here in my arms.”
Magnus lo osservò divertito e stupito, di certo non si aspettava un comportamento simile da quel ragazzo così timido e riservato. Non perse tempo per fargli un complimento. << Caspita che bella voce! >>
Quel commento lo destò e si rese conto di quello che stava facendo, arrossì di getto e il più grande lo notò, pensando a quanto fosse innocente il ragazzo.
Una volta arrivati Alec uscì da solo dalla macchina, proprio mentre Magnus stava per aprirgli la portiera, cercò così di fare il vago e camminò al suo fianco fino al ristorante. Appena entrarono, Alec fu davvero sorpreso di ritrovarsi davanti a così tanto lusso. Aveva pensato che stessero andando in uno di quei ristoranti che vedi tutti i giorni, invece questo era il top. C'erano camerieri ovunque e una musica dolce di sottofondo suonata dal vivo al pianoforte. Le luci erano soffuse e vi erano candele ai lati della sala. La sala era tinta di un rosso spento, con grandi arazzi attaccati alle pareti, con disegni d'oro e prugna. Tutto aiutava a creare un'atmosfera davvero da sogno, eppure Alec non poteva fare a meno di sentirsi un tantino a disagio per il livello di quel ristorante.
Magnus fece strada al ragazzo e si avvicinarono ad una grande scalinata, dove ad attenderlo vi era un grande uomo vestito di nero.
<< Ehi, Joe. >> fece Magnus al tipo, con tanto di occhiolino. Alec non l'avrebbe mai ammesso, ma gli aveva dato fastidio quel gesto, rivolto proprio a quell'uomo.
<< Mag, prego. >> l'uomo si scansò e fece salire i due ragazzi nella parte alta del ristorante. Magnus sperava davvero di dare il massimo a questo appuntamento, per questo aveva prenotato l’intero piano di sopra, con grande sorpresa di Alec che non si aspettava affatto tutto questo. Sperava che tutti quei soldi sarebbero stati ripagati alla fine della scommessa.
<< Per l’angelo, è sul serio tutto per noi? >> chiese il ragazzo, alquanto stupito.
Magnus gli sorrise. << Certo, scegli tu dove sedersi. >> non lo stava dando a vedere, ma era davvero nervoso, e ciò, per un tipo come lui era strano.
Alec si guardò per un po' intorno, non abituato a certe situazioni e scelse il tavolo all'angolo. Magnus avrebbe scelto diversamente, ma accettò comunque la sua scelta. I camerieri arrivarono subito e versarono del vino rosso nei calici di entrambi.
<< Allora, Alexander, dimmi qualcosa su di te. >> Magnus sfoggiò il suo sorriso migliore e Alec arrossì violentemente.  Forse, pensò il più grande, avrebbe dovuto fargli un complimento o qualcosa del genere. Si, forse. Ma lui non era proprio il tipo da fare certe cose. In realtà non era mai stato ad un appuntamento. A lui non piacevano gli appuntamenti. A che servivano se poi andavi a letto comunque? Facevi prima a passare subito a quella fase.
<< Beh, ho diciannove anni, studio letteratura e- >>
Magnus lo fermò subito con un cenno della mano. << Si, queste cose già le so, voglio il vero Alexander. Cosa tieni nascosto sotto quella corazza che ti porti sempre dietro? >> sapeva farci con le parole e aveva la netta sensazione che con Alexander sarebbe stato importante saper colpire i punti giusti.
Alec rimase sorpreso al sentire quelle parole. Possibile che Magnus fosse un ragazzo così sensibile sotto sotto? Avrebbe realmente potuto dargli un'opportunità, ma aveva pur sempre la fama del donnaiolo... Così Alexander cominciò a raccontare della sua monotona vita, tra studio e famiglia, senza sbilanciarsi troppo. Ad esempio non raccontò del suo coming out o del fatto che fosse stato innamorato di suo fratello. Si, adottivo, ma pur sempre suo fratello. Disse solamente quel che reputava giusto per un primo appuntamento, perché quello era, un appuntamento. Al solo pensarci ad Alec venivano i brividi, era così strano. Tecnicamente, quello era il suo primo appuntamento in un'intera vita di sacrifici e silenzi. Ne sarebbe valsa la pena? Lo avrebbe ricordato bene o male? Sentiva di star andando in ansia, così decise di mandare giù un altro po' di coraggio liquido.
Magnus stette ad ascoltare, come ci si sarebbe aspettato da un ragazzo preso dall'altro. Non sembrava aver vissuto una vita sfrenata, anzi, non sembrava aver vissuto affatto. In tutta la sua vita aveva studiato e accontentato i genitori. Quando parlò della sorella, Isabelle, capì quanto potessero essere diversi, anche se fratelli. Lei era proprio come Magnus, e se gli fosse capitata sott'occhio nel suo periodo etero, sarebbe stata sua. Ma ora c'era Alexander al tavolo con lui e gli sembrò molto meglio di una scopata e via con la sorellina. "Anche se tecnicamente è quello che è lui, Magnus. Una scopata e via." Aggrottò la fronte e non stette a sentire i suoi pensieri per un po', ci fu solo Alec.
Quando finì di parlare, fece la stessa domanda a Magnus. << E tu? Cos'hai fatto nella tua vita? >>
Magnus non seppe bene che dire all'inizio, era una cosa che non faceva mai: raccontare di sé. In pochi sapevano della sua storia e per pochi si intendeva Raphael, Ragnor e Catarina. Non sapeva che fare, non poteva semplicemente tagliare la conversazione, o sarebbe finita male. Doveva inventarsi qualcosa, in fretta. << Non sono poi così interessante.. >> borbottò, cercando di perdere tempo. Se non raccontava di sé a qualcuno che gli piaceva sul serio, non lo avrebbe fatto di certo con un ragazzo che contava solo per una scommessa.
Alec lo guardò male, ma con un sorrisetto sulle labbra. << Non credo che tu possa mai essere più noioso di me, su! >>
Magnus lo guardò sorridendo, era divertito dal fatto che Alec fosse brillo. Magari era la sua notte fortunata.. << Ho sempre vissuto con mia zia, in una casa piena di gatti e amore. Sono andato al liceo, diplomato col massimo dei voti, ed eccomi qua. >>
Alec alzò un sopracciglio, chiaramente deluso. << Tutto qui? >>
L'altro si morse il labbro, sentendosi sotto pressione. Non sapeva cosa fare, chiudersi di fronte a lui equivaleva chiudere ogni speranza di sesso e soldi. Ma non poteva rivelare la sua storia. Non poteva. << Che ti aspettavi? Droga, alcool, abusi e party sfrenati? >> si fermò un attimo, studiando il viso del ragazzo che aveva di fronte. Che avesse esagerato? Sentì una punta di fastidio pizzicargli alla gola. Era quella l'idea che aveva di lui? "Ma tu sei così, Magnus. E lui è la tua scopata per vincere la scommessa. Muoviti a farlo." << Mi dispiace deluderti allora. >> gli sorrise, cercando di nascondere tutto il fastidio e il rancore trapelati nelle sue frasi precedenti.
Alec d'altro canto fu sorpreso da quella reazione. Pensava seriamente a Magnus come un ragazzo festaiolo, ma non nel peggiore dei modi. Era solo un ragazzo a cui piaceva divertirsi. Ma c'era di più. Lo sapeva. Ma sapeva anche che non era il momento di scavare nel suo passato, sembrava uno con una maschera di ferro. Si rese anche conto di quanto fossero realmente diversi e distanti e si chiese se fosse davvero la scelta giusta essere andato lì quella sera.
Per fortuna in quel momento arrivò il cameriere e ordinarono da mangiare. Ma ormai si era creato un silenzio imbarazzante.
<< Mi piace come ti sei vestito. >> disse Alec, dopo un po'. << Il tuo stile è molto... Appariscente. >>
Magnus alzò lo sguardo dal vino rosso, che ancora era rimasto intatto, e lo posò nel suo. << Si, tendo ad essere molto eccentrico. Senza tutta questa roba, non sarei io. >> scrollò le spalle.
Alec fece un sorriso timido. << Secondo me, sotto tutta quella roba, si nasconde il vero Magnus. >>
Magnus non si aspettava una risposta del genere, ma neanche Alec si aspettava la risposta che avrebbe dato poi Magnus. << Sono curioso di come lo tirerai fuori. >> lo stava stuzzicando, ma sembrava che l'altro non avesse capito il senso.
Alec diventò paonazzo e iniziò a boccheggiare. Magnus vedendolo in quello stato si morse il labbro inferiore tutto quel rosso evidenziava maggiormente il mare che si trovava nei suoi occhi; perché doveva essere così dannatamente carino?! Che fosse attraente aiutava la scommessa, ma c'era un sottile limite da non superare. Decise di calmarlo poggiando la sua mano su quella del ragazzo e sorridendogli amichevolmente << Ehi calmo, stavo solo scherzando, più o meno. >> doveva portarlo a letto, quella sera. Sapeva che non avrebbe avuto un'altra occasione come quella. O avrebbe dovuto faticare sodo.
A quel tocco Alec fu percorso da un brivido e vedendo quel meraviglioso sorriso si perse in esso, era così bello e le sue labbra, oh le sue labbra erano così, così invitanti, avrebbe voluto farle sue… “No! Lightwood riprenditi!”  Disse una vocina nella testa del moro.
Come risposta occhi blu gli sorrise nervosamente e ancora rosso in viso prese un sorso del suo vino, sperando che almeno un po’ di alcool potesse calmarlo. Dire che fosse 'un po'' era un eufemismo. Era al suo quinto bicchiere. Forse stava esagerando..
Il resto della serata passò tranquillamente, come un normale appuntamento tra ragazzi, parlarono del più e del meno, perlopiù di scuola, raccontando vari aneddoti del loro passato. Nonostante la piacevole compagnia e la leggerezza di quei loro discorsi ad Alec rimase sempre l'amaro in bocca per il passato di Magnus, era come se si tenesse a distanza debita dal più piccolo e questo lo faceva sentire come escluso dal suo mondo.
Durante il viaggio di ritorno i primi dieci minuti furono silenziosi, ma non un silenzio imbarazzante, più tosto un silenzio tranquillo e confortevole. Almeno fino a quando Magnus decise che era ora di rompere quell’ atmosfera con un po’ di musica. Il pezzo che stava passando era una fantastica hit degli anni ’80, Karma Chameleon dei Culture Club, a Magnus si illuminarono gli occhi e alzando il volume si mise a cantare a squarcia gola seguito da Alec; per entrambi i ragazzi fu un momento splendido. Finita la canzone scoppiarono in una fragorosa risata. << Certo che dovremmo proprio tirare su una band io e te. >>
<< Io credo di no, visto che sei stonato come una campana. >> disse Alec asciugandosi una lacrima che era scivolata nel suo viso per il troppo ridere.
<< Fiorellino!! Stai insinuando che io non sappia cantare?? >> fece Il glitterato mettendo un broncio fintissimo e adorabile.
<< Io non insinuo proprio nulla; è così, accettalo Magnus. >>
Al che Magnus gli diede un leggero pugno sul braccio ed essendo arrivati al college accostò la macchina. Per un momento non aveva più pensato alla scommessa, a quello che sarebbe successo una volta scesi dalla macchina o il giorno seguente. Non pensò a cosa avrebbe detto a Ragnor, si godette semplicemente quel momento tra ragazzi. Ma poi la realtà lo colpo di nuovo in viso e si maledisse per essersi lasciato trasportare dalle risate.
Scesero entrambi dalla macchina e Magnus si mise davanti ad Alec con l’intento di parlargli e magari fare altro.

<< Sono stato bene questa sera. >> disse, avvicinandosi ad Alec, il quale era ora appoggiato alla macchina.
Alec fece un sorriso. << Si, anche io. >>
<< Potremmo rifarlo. >> fece Magnus in modo allusivo. Si avvicinava sempre di più ed Alec cominciò a sentirsi mancare il respiro. << S-Si, non è una cattiva idea. >> Balbettò arrossendo.
A quel punto Magnus portò una mano sul suo viso e avvicinandosi pericolosamente gli sfiorò le labbra con le sue, ma Alec scivolò agilmente sotto il suo braccio mormorando un timido << Non posso. >> e scappò via, lasciando il ragazzo glitterato da solo e pieno di domande.

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Angolo delle autrici timide

Eccoci di nuvo qui!
Magnus sembra avere un cuore di ghiaccio, ma forse sotto sotto anche lui non è del tutto immune all'amore! E Alec non è poi così disperato da farsi incastrare dai suoi giochetti. Sarà un testa a testa o uno dei due avrà la meglio?
Vi ringraziamo ancora per continuare a seguirci e sostenerci, fateci sapere anche stavolta cosa ne pensate e se credete che dopotutto Magnus si stia innamorando;)
P.s. l'appuntamento è visto da un narratore esterno, per questo l'abbiamo separato dal resto, lo faremo per ogni volta in cui servirà. ;)
Baci, Mrs_Cobain951 & Zitella9911

   
 
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