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Autore: dragun95    23/11/2016    2 recensioni
Vi siete mai chiesti cosa succederebbe se nessuno potesse ne vedervi ne sentirvi come se non esistesse in questo mondo.
Nanashi lo sa benissimo nato al confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti passa le sue giornate sforzandosi di essere un ragazzo normale, ma che farà quando un crimine verrà commesso nella sua scuola e lui è proprio l'unico a sapere il colpevole.
Se vi ho incuriosito leggete per sapere che succederà.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2


Quando Nanshi tornò alla sua scuola si stava aggirando per i corridoi in cerca di un luogo dove dormire,

-Dove potrei dormire oggi?- si chiese guardando le varie aule sorridendo per decidere dove passare la notte, quando sentì una presenza a lui troppo familiare per non riconoscerla

-La tua felicità è solo momentanea Nanashi- disse la voce metallica del samurai dietro di lui facendolo sospirare nervoso,

-Non hai di meglio da fare che tormentarmi?- chiese il ragazzo digrignando i denti quella presenza gli stava lacerando i nervi,

-Lo sai che non posso, svanirò solo nel momento della tua morte. Questo è il tuo mondo Nanashi e io sono il tuo lato mentale che comprende meglio la tua situazione, quindi smettila di sembrare un ragazzo normale- dopo quelle parole il cenereo non ci vide più per la rabbia e si girò di scatto eseguendo un sinistro sulla maschera del samurai ma questo spari come se non fosse mai esistito,

-Zitto sta zitto. Tu sei solo una creazione della mia mente quindi restatene in un'angolo a marcire- gridò a pieni polmoni quando poi una la sua attenzione fu catturata da una sagoma che cadeva fuori dalla finestra, subito Nanashi non capì cosa fosse e si avvicinò alla finestra, ma quando abbassò lo sguardo vide il corpo di una ragazza dai corti capelli bluastri, la riconobbe subito era Miyu Inazaki una studentessa del club di arte.
Nanashi indietreggiò incredulo non aveva mai visto nessuno suicidarsi, o almeno era l'impressione che aveva avuto, rimase lì a fissare il corpo della ragazza paralizzato sul posto con un miscuglio di incredulità, terrore e tristezza quest'ultima non capiva da dove provenisse non conosceva quella studentessa se non il suo nome, quando poi notò una cosa: aveva ancora le scarpe ai piedi,

-Ha ancora le scarpe e di solito chi si suicida si toglie sempre le scarpe. Allora è caduta?- si chiese quando sentì dei passi venire verso di lui, un uomo sui trent'anni dai capelli biondi con un piccolo pizetto sul mento e gli occhiali, il ragazzo lo riconobbe subito si trattava del professor Kurashi il docente del club di arte, l'uomo guardò un'attimo fuori dalla finestra vedendo il corpo senza vita della ragazza per poi continuare a camminare senza fare una piega,

-Che diavolo come può restare così calmo quando ha visto il corpo di una sua studentessa. Qui devo vederci chiaro- subito Nanashi seguì il professore fino all'aula di arte, lì il professore prese un pennello e iniziò a scrivere qualcosa sulla tela a cui stava lavorando Miyu, quando ebbe finito fece un ghigno e prese il cellulare.

-Pronto polizia aiutatemi sono il professor Kurashi Mokotari. Una mia studentessa di è suicidata- gridò disperato al telefono mentre Nanashi dava uno sguardo a cosa aveva appena scritto.


"Non riesco più a sopportare questa vita opprimente e la pressione che tutti
Vogliono qualcosa da me e io non riesco a fare meglio di così, ma più di tutto non riesco a sopportare il fatto di non poter stare insieme all'uomo che amo, perché la gente non capirebbe.
Quindi ho deciso di togliermi la vita, mi dispiace per avervi delusi.

Firmato: Miyu Inazaki"


Quelle parole fecero sgranati gli occhi al cenereo  per poi guardare il professore con uno sguardo sconvolto e furioso.
Quando la polizia arrivò fecero le solite domande di routine e portarono via il corpo, trovando il messaggio "lasciato" da Miyu i poliziotti pensarono subito ad un suicidio.
L'agente Godou si stava prendendo un caffè alla macchinetta del dipartimento di polizia,

-Cavolo che nottataccia- disse sospirando bevendo il suo caffè,

-È lo dici a me- rispose Nanashi spuntando fuori all'improvviso facendo sobbalzare l'uomo che sputò il caffè,

-Che diavolo ci fai tu qui?- chiese stupito l'agente mentre Il Cenereo gli tappava la bocca,

-Le ricordo che gli altri non possono vedermi quindi faccia piano. Ha delle informazioni sul "suicidio alla scuola Takarea-, dopo che il ragazzo ebbe spiegato cosa aveva visto e il comportamento del professor Kurashi.

-Sei sicuro di averlo visto scrivere il messaggio?- chiese guardandolo i due erano seduti fuori su una panchina per discutere in totale privacy,

-Si è inoltre Miuy non si era tolta le scarpe cosa che fa di solito chi si suicida, inoltre se fosse stato un'incidente il professore non avrebbe scritto il messaggio per farlo sembrare un suicidio- riflette Nanashi con la mano al mento

-Quindi lui l'ha spinta giù e ha inscenato il suicidio!- affermò Godou guardando il ragazzo,

-Molto probabile si. Il problema è che non sarà molto facile da dimostrare-,

-Ma che dici basterà dimostrarlo è con un testimone lo inchiodiamo di sicuro- gli disse l'uomo quando si ricordò di un particolare non trascurabile,

-È vero solo io posso vederti- sospirò,

-È il mio destino è la mia maledizione- rispose Nanashi stringendo i pugni per la rabbia.
Quando l'uomo gli diede una pacca per tranquillizzarlo cosa che non si aspettava minimamente,

-Non ha importanza ma se è un'omicidio ci servono delle prove che sia stato lui. Inoltre ci servirebbe anche il movente- riflette il detective,

-S vuoi un movente allora ti avvertirò in caso scopro qualcosa- rispose il ragazzo alzandosi per andarsene ma venne fermato 

-Un momento chi ti dice che puoi intrometterti in un caso di polizia, devi lasciare fare a no- subito il cenereo smise di camminare e si voltò scuro in volto,

-Lasciare fare a voi, come no se non ti avessi detto del professor Kurashi non ti saresti minimamente fregato a questo caso pensando che fosse un suicidio- gli rispose a tono e Godou incassò il colpo distogliendo lo sguardo,

-Non conoscevo bene Miyu visto che non mi è quasi mai importato tanto degli altri. Ma è morta sotto i miei occhi nella mia scuola è solo io so chi l'ha uccisa, quindi non dirmi di starne fuori. Mia nonna mi ha sempre insegnato di fare la cosa giusta e adesso la cosa giusta da fare è catturare l'assassino è poi io non esisto in questo mondo per cui posso scoprire cose che a voi sfuggirebbero. Che ti piaccia o no io sono il tuo unico vero sostegno in questo caso- davanti a quella determinazione l'agente fu costretto a desistere,

-Va bene ma si chiaro se finisco nei casini ti prendo a calci in culo- sospiro arreso mentre Nanashi annuiva,

-Ora è il caso che torni da tua moglie inizia a farsi tardi e non vorrai lasciarla da sola- rise Nanashi lasciando di stucco il detective e subito il ragazzo indicò l'anello al dito,

-Non è mia moglie o almeno non ancora diciamo che viviamo insieme- rispose rosso ma quando guardò davanti a se il ragazzo era sparito nel nulla,

-Odio quando fa così mi fa venire i brividi-.
Il girono dopo a scuola il professor Kurashi comunicò la troviate notizia del suicidio della compagna agli altri studenti che ne rimasero sconvolti, Nanashi restò ad assistere alla scena perfettamente impassibile fissando con astio il professore, la notte precedente non era riuscito a dormire sia per ciò che aveva visto la notte scorsa che per la rabbia che gli ribolliva dentro come un vulcano pronto ad eruttare,

-Non posso crederci, che Miyu sia...- disse Akira piangendo per la perdita della sua amica, quando il professore si avvicinò a lei poggiandole la mano sulla spalla,

-È una grave perdita. Miyu era una brava ragazza e un'ottima studentessa, mancherà a tutti- la consolò Kurashi mostrandosi triste per la perdita della sua studentessa, ma Nanashi sapeva che era solo una finta cosa che fece imbestialire di più il ragazzo.
Quando le lezioni finirono Nanashi si fermò aspettando che il professor Kurashi ma mentre aspettava vide Akira stretta a Kyoko la quale la stava consolando massaggiandole la schiena,

-Le parole non bastano, per esprimere il dolore per la perdita di una nostra compagna- si espresse la bionda triste con anche le sue due amiche che erano in lutto,

-Dobbiamo essere forti e sostenerci a vicenda per non cadere nel dolore più di adesso- rispose Ari abbracciando le due insieme ad Hitomi, quella scena fece intristire il cenereo che subito si avvicinò alle ragazze accarezzando i capelli di Akira,

-Troverò le risposte così che Miyu possa riposare in pace- sussurrò ma nessuno sentì le sue parole, quando vide il professore uscire dall'aula inizio a seguirlo a grandi falcate restandogli incollato come un'ombra.

-Credi davvero che svelare il mistero ti aiuterà a dare un senso alla tua esistenza?- chiese il samurai che era apparso al suo fianco fluttuando e seguendo perfettamente Nanashi mentre camminava, il quale lo ignorò,

-Forse questo può aiutarti a distrarti dalla tua solitudine. Ma dopo resterai comunque solo come quando la nonna è...- non finì la frase che il ragazzo gli gridò contro,

-Non provare nemmeno ad immischiare la nonna in questa storia. Ora sta zitto e lasciami fare il mio dovere- il samurai era sparito e lui poté concentrarsi sullo spionaggio del suo professore.
Nanashi seguì il professore per tutto il tragitto fino al suo appartamento, ma preferì rimanere fuori ad aspettare di vedere che succedeva, rimase appostato per alcune ore, quando la porta si aprì e Kurashi uscì trovò un'opportunità e sgattaiolò nell'appartamento prima che chiudesse la porta a chiave,

-Bene ed ora cerchiamo qualche indizio- si disse guardando l'appartamento un monolocale con una stanza da letto e un bagno,

-Stretto ma confortevole- pensò iniziando a guardare in giro e frugando dappertutto ma senza trovare niente di utile, quando poi notò il frigorifero decise di aprirlo notando che c'erano degli avanzi è un paio di birre.

-Al professore non dispiacerà se mi servo ho giusto sete- ghigno prendendo una birra ed iniziando a berla pensando a dove altro poter cercare quando l'occhio gli cadde su un contenitore di plastica in fondo al frigo, incuriosito è un po affamato lo prese ed aprendolo trovò delle fotografie.
Quando le guardò sgranò gli occhi le foto rappresentavano Miyu legata al letto semi nuda con gli occhi bendati e il professor Kurashi che la palpava, altre mostravano la ragazza che si faceva una doccia e alte che testimoniavano che il professore la stava seguendo da molto tempo,

-È disgustoso- pensò mettendosi le foto in tasca e rimettendo il contenitore al suo posto chiudendo il frigo un'istante prima che la serratura della porta scattò, di colpo il suo sguardo passo sulla porta che si stava aprendo e Nanashi si ricordò della lattina di birra che aveva aperto, come un fulmine la prese da sopra il frigo un'istante prima che il professor Kurashi entrasse in casa, mentre l'uomo si toglieva la giacca il cenereo ne approfittò per uscire,

-Ma prima- pensò bloccandosi sulla porta e colpendo il professore con un pugno dietro il collo facendolo quasi cadere in avanti, Kurashi incassò il colpo iniziando a massaggiarsi il collo senza sapere cosa l'avesse colpito.
Nel frattempo Nanshi stava camminando per la strada digitando un numero sul suo cellulare,

-Pronto chi parla?- chiese la voce dell'agente Godou dall'altra parte dell'apparecchio,

-Salve agente sono io- lo salutò Nanashi con un ghigno è un tono divertito,

-Baka non chiamarmi al telefono e non a lavoro- lo rimproverò l'uomo ottenendo una risata dal ragazzo che assunse un'aria seria,

-Ho delle informazioni sul presunto suicidio di Miyu. E credo di aver scoperto il movente-,

-Davvero?- chiese l'uomo sconcertato 

-Si ci vediamo al parco entro un'ora e veda di portarmi da mangiare per favore sto morendo di fame- disse riattaccando prima che l'uomo potesse ribadire o fare altre domande.
  
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