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Autore: la luna nera    24/11/2016    4 recensioni
Qualche anno fa pubblicai una piccola raccolta di poesie dedicate agli spiriti e alle leggende nate attorno a castelli, ville e ruderi presenti nel nostro paese (che trovate nella mia pagina autore). Di nuovo torno a proporvi altre storie, spero incontrino il vostro favore! Buona lettura!
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CRISTOFORO REIFER DI ALTSPAUR
 
 
 
In Trentino fra vette e cime
vi son leggende e vi son rime
su castelli e ciò che ne resta.
A parlarne or ci si appresta.
 
Cristoforo era un cavaliere
ossessionato da mille e più paure,
vaga ancora spinto dal tormento
in cerca delle prove del tradimento.
 
Già in vita era questi squilibrato,
depresso pure e forse indemoniato,
cosa che fu taciuta alla consorte
ignara di quale fosse la sua sorte.
 
C’è chi dice che Ursula la sventurata
morì mentre era addormentata,
vittima di un attacco di pura follia
che la vita con violenza le strappò via.
 
Mentre altri, e noi ci vogliam sperare,
dicono che fu aiutata a scappare.
Cristoforo venne infine denunciato
e per queste violenze fu arrestato.
 
Quando uscì dalla prigione
era un’ombra per la gran punizione,
finì i suoi giorni solo e maledetto,
chissà se pentito di ciò che aveva fatto.

 
 

 
LA STORIA, LA LEGGENDA
 
Ci spostiamo questa volta fra le stupende cime del Trentino Alto-Adige presso Castel Belfort a Spormaggiore in provincia di Trento. La torre slanciata risale al 1311 ed è la parte più antica di ciò che resta di questo castello, passato sotto la proprietà della famiglia Reifer nel 1350. Il cavaliere Cristoforo, appartenente a tale dinastia, fu signore del castello e delle sue terre verso la metà del 400. Era vittima di gravi squilibri mentali, celebri erano i suoi scatti di ira seguiti da lunghi momenti di assoluto mutismo, periodi di depressione e manie persecutorie tanto che era considerato indemoniato, venendo addirittura esorcizzato dal vescovo di Bressanone. Prese in sposa Ursula Kunigl, figlia del nobile castellano di Ehrenburg, alla quale non venne rivelata la verità sulla personalità complicata del futuro sposo sicuramente per non mandare a monte le nozze ovviamente combinate per motivi politici. Cristoforo si mostrò subito geloso e sospettoso nei confronti della moglie che rimproverava sempre accusandola di tradimento. Non trovò mai le prove, anche perché nonostante tutto la donna gli era fedele, ma un giorno in preda di un attacco di follia, questi la uccise mentre riposava nella sua stanza. Secondo un’altra versione della leggenda Ursula fu aiutata a fuggire da alcuni fedelissimi che denunciarono l’uomo che fu condannato ed imprigionato per alcuni anni. Quando uscì, era diventato l’ombra di se stesso e morì solo e maledetto. Il suo spirito inquieto vaga ancora fra i ruderi del maniero in cerca delle prove del tradimento della moglie: appare vestito di nero, con il viso pallido e la barba incolta.

 
  
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