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Autore: Boringgirl    26/11/2016    0 recensioni
Vika é braccata. Corre a perdifiato nel bosco ma la ferita sul fianco le impedisce di correre come vorrebbe. Chi può averla tradita rivelando la sua posizione e aiutando i cacciatori nella caccia? Un nome e un viso invadono la sua mente, sarà veramente lui il traditore?
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Mi svegliai con lo scrosciare della pioggia contro la finestra della mia stanza. Un risveglio piacevole, visto che adoravo la pioggia, anzi si poteva dire che era la cosa che più mi rappresentava tanto che il mio nome da licantropo era proprio Fearthainn*, ovvero “pioggia” in gaelico scozzese. Con il mio pigiama firmato Harry Potter, saltellai sulle scale fino a giungere in cucina dove mi preparai una colazione che sicuramente mi avrebbe portato al diabete in meno di un anno, se fossi stata umana, ma visto la mia parte ferina non avevo niente di cui preoccuparmi. Controllai svelto la ferita, che si era completamente rimarginata e mi buttai sul divano pronta per una giornata da pantofolaia in casa. Mentre cominciavo ad immergermi nella realtà della mia serie tv preferita, ripensai a quanto successo ieri sera.

“Logen??Ne sei sicura?”, “Più che sicura Vic, l’ho visto sul Range Rover accompagnato da una decina di cacciatori, dubito di essermelo immaginato ed era di sicuro lui visto che aveva il suo caratteristico odore da lupo” risposi mangiandomi le parole per il nervoso nel ripensare a quando avevo scoperto che era lui il traditore. “Cazzo, questo si che è un casino, potrebbe portarli direttamente all’albero sacro o a casa dei membri del nostro branco per farli ucciderli da quegli assassini, dobbiamo avvertire subito tuo zio, deve tornare subito, questa è un emergenza” cominciò a sparare a raffica Vic estraendo il telefono dalla tasca posteriore dei pantaloni e iniziando a digitare in tutta fretta il numero, “no” lo bloccai, “ora noi restiamo calmi e riflettiamo un attimo; Logen se né andato da sei mesi, no? E in questi sei mesi non ha detto niente ai suoi amici cacciatori, ne li ha portati all’albero sacro quindi perché dovrebbe farlo adesso? Il suo obbiettivo non è distruggere il branco ma catturare me, sono io il suo obbiettivo e non verrà a cercarmi a casa perché sa che ho eretto delle barriere protettive che non lo faranno passare, quindi per ora non abbiamo niente di cui preoccuparci” dissi mentre prendevo il telefono dalle sua mani e cancellavo il numero, “niente di cui preoccuparci, ma ti sei sentita? Questa è una catastrofe, è un traditore e conosce tutto di noi, non possiamo aspettare, dobbiamo far tornare il nostro Fenrir subito”, “no Vic, lascia che zio si diverta ancora un po’ e non mettiamolo subito in allerta è da tanto che non si prende una vacanza e poi Logen non attaccherebbe mai un branco senza Fenrir, sarebbe come rubare le caramelle ad un bambino; no, lui vuole lo scontro, vuole avere il potere strappandolo al più forte del branco”.
Sapevo che era difficile convincere Vic, sempre fedelissimo a mio zio, ma sapevo che dovevo raccogliere tempo per investigare un po’ per conto mio e non era facile con il grande capo che ti controllava costantemente, quindi sperai che giocando la carta della vacanza, Vic potesse cedere.  Corrucciò la fronte e ci rifletté un attimo e alla fine si convinse, “però lo diremo almeno a Fia, è la seconda in comando e deve sapere”, “e va bene, a lei puoi dirlo” sbuffai, non mi andava che si intromettesse anche Fia in questa situazione, meno gente lo sapeva e meglio era.
Così dopo avermi controllato ancora una volta la ferita si precipitò a casa di Fia per comunicargli tutto, e io mi trascinai su per le scale fino ad arrivare al mio letto dove caddi immediatamente tra le braccia di morfeo. I miei sogni erano popolati da occhi scuri, da un sorriso mozzafiato, e da una risata gaia di pancia.

Non avrei mai pensato di rivedere Logen così presto, i miei piani originali erano quelli di non vederlo mai più ma a quanto pare il destino voleva giocare ancora un po’ con noi. Dovevo smetterla di pensarci o così avrei finito per fare solo il suo gioco, dovevo concentrarmi su altro. Così presi un fascicolo sul tavolino ai piedi del divano e cominciai a scrutare il rapporto che descriveva l’attacco di un fantasma ad un abitante di Balck Diamond, ad una quarantina di minuti in macchina da Bragg Creek, la mia città. A quanto pare quella sarebbe stata la mia prossima metà, ma non oggi, tanto il danno era fatto, il fantasma aveva attaccato, un giorno in più o un giorno in meno non faceva la differenza.

********

Sapevo che Vic mi teneva d'occhio, lo faceva sempre, ma da quando ero tornata ferita e gli avevo raccontato di Logen lo faceva ancora più di prima e questo mi infastidiva parecchio. Erano passati diversi giorni dal mio spiacevole incontro e la ferita si era già rimarginata del tutto, quindi era arrivato il momento di ricominciare a lavorare come Aingeal.
Un Aingeal era un predatore di fantasmi, ovvero uno specie di caccaitore la cui occupazione è la cattura di  demoni di diversa specie. Era un'altra creatura sovrannaturale non appartenente alla razza di esseri umani, anche se era fisicamente identica a loro. Nel mio caso, non ero solo un licantropo ma anche un Aingeal, questo grazie alla mia cara mammina che decise di innamorarsi di un licantropo, e dall'unione di queste due creature mistiche nacqui io, che invece di ereditare un solo gene soprannaturale, come i miei fratelli , ho avuto la fortuna di ereditarne due. Questo vuol dire doppia fatica per sopravvivere e doppi allenamenti. Con il tempo sono però riuscita a controllare il mio mutamento in lupo e le mie carattersitiche di Aingeal che mi danno poteri straordinari. Il mio compito é quindi quello di recarmi nei luoghi degli attacchi e scovare i demoni che vengono poi prontamente distrutti. I più comuni sono i fantasmi, per l'appunto, creature demoniache che nascono dagli animi delle persone che vengono uccise senza un motivo, sono il risultato di un odio profondo e di una morte ingiusta. Durante la loro vita, se si p chiamare così, prendono l'aspetto di un uomo e si divertono  a risucchaire l'anima alle persone. Per poter nutrirsi di un anima, essi devono riuscire ad entrare in confidenza con la persona prescelta e farsi raccontare il loro più oscuro segreto, quando la povera vittima commetteva questo errore, per lei é la fine, il fantasma risucchia l'anima dal corpo, che diventa solo un guscio vuoto. È impossibile anticipare un fantasma, per il semplice motivo che sembrano uomini normalissimi, é però possibile rintracciarne uno, dopo che ha ucciso la sua vittima; questo perché l'anima resterà sempre in parte collegata al corpo, e quindi seguire le traccie di quest’anima per un Aingeal in gamba é un scherzo. Quando poi si raggiunge il fantasma, con un speciale coltello lo si rimanda all'inferno, putroppo é quasi impossibile che le anime rubate possano essere rimesse nel proprio corpo, esse rinascono in una nuova vita, e ricominciano tutto da capo. 

Per questo motivo, mi sembrava inutile partire subito, da quanto c’era scritto nel rapporto, la donna che era stata attaccata non aveva perso del tutto la sua anima, riusciva a muovere ancora qualche parte del corpo, questo significa che il fantasma che l’aveva attaccata non era molto forte, ergo sarebbe stato più facile da recuperare. Chiusi la porta a chiave e mi diressi verso il mio pick-up parcheggiato nel garage. Prima di mettere in moto, richiami a me un po' del energia della natura presente in giardino e mimetizzazi il mio odore. Il vantaggio di essere un Aingeal era che si acquisivano poteri straordianri che ti permettevano di mimetizzarti alla grande utilizzano l'energia che esplevvano le piante. Una vera fortuna. 
Misi in moto e mi diressi verso Black Diamond. C'ero già stata diverse volte, era una bella cittadina con gente
cortese e simpatica. Arrivai al luogo dell'attacco e notai subito l'auto della polizia ferma davanti ad un casetta di mattoni rossi. Sentivo anche la voce di un uomo all'intero della casa che parlava al telefono con una donna, con un sorriso mi diressi verso la porta d'entrata. Nel piccolo atrio notai subito segni di lotta, che continuvano nel salotto, a quanto pare il fantasma era ancora più debole del previsto se la donna era stata in grado di liberarsi prima che riuscisse a prendere la sua anima e a lottare. Sarebbe stata una noia tremenda occuparsi di questo caso. "Finalmente eccoti qua, ti aspettavo l'altro giorno a dire il vero" disse una voce dall'entrata della cucina, spostai gli occhi verso l'uomo in uniforme che mi fissava e ghignai "pensavo che saresti in grado di cavartela da solo, ma a quanto pare sei ancora un pivellino che non é in grado di trovare un fantasma, che mi pare molto debole visto i segni di lotta presenti in casa", "ehi ragazzina, occhio con le parole ti ricordo che sono più grande di te, quindi vedi di abbassare le penne, o sarebbe meglio dire il pelo, eh poi sarei in grado di risolvere questo caso anche da solo ma visto che non mi hanno ancora concesso l'abilitazione devo chiarmati per forza, anche per i casi semplici, visto che sei tu l'Aingeal della provincia di Alberta" ringhio, scrutandomi con quegli occhi color ghiaccio. Nicolas Daren, 26 anni, polizziotto ligio alle regole e tra poco nuovo Aingeal di Alberta. Lo conoscevo da quando ero diventata un Aingeal attiva sul campo, questo perché la polizia e quelli della nostra specie dovevano collaborare per proteggere la popolazione. Putroppo per lui non aveva ereditato del tutto il gene da cacciatore ma solo una parte, quindi non aveva poteri molto potenti e quindi necessitava di più allenamento di quelli che a differenza di lui avevano ricevuto il gene interno. Per questo non era ancora abilitato a operare da solo, aveva appena finito di dare gli esami per diventare operativo e doveva aspettare i risultati. "Coraggio che cosa abbiamo, fantasma super affascinante che seduce una povera zitella, e questa succube di lui gli racconta tutto?" chiesi orami rassegnata ad una giornata alquanto noiosa, " in parte, anche se la nostra vittima non é una zitella ma una vedova, la dinamica sembra quella di sempre, ovviamente a parte il fatto che la vittima è riuscita a liberarsi dal risucchio dell’anima, è una cosa molto strana non trovi? Non ho mai sentito di una vittima che ci sia riuscita” cominciò a spiegare Nicolas dirigendosi verso il corpo della donna che era steso in una posizione innaturale sul tappeto davanti al divano. Mi abbassi verso di lei e cominciai a tastare il suo corpo in vari punti, era molto fredda, ma mi sorpresi non poco quando all’improvviso quando iniziai a tastarli una ferita sulla coscia essa emisi un mugolio di dolore, “il fantasma non ha svolto bene il suo lavoro a quanto pare, una parte della sua anima è ancora all’interno del corpo, credo che si sia fratturata a metà al momento del risucchio, è necessario portarla all’ospedale in modo che siano curate le ferite che ha sul corpo” dissi alzandomi in piedi e cominciando ad osservare tutto intorno dopo aver attivato il Lorg con la forza del pensiero. Si trattava di un altro potere che apparteneva ai cacciatori, esso era una patina che ricopriva i tuoi occhi e rendeva l’iride di un colore rossiccio. Esso ci permetteva di vedere il percorso che aveva fatto il fantasma con l’anima rubata e ci permetteva di localizzarlo. Questa operazione risultò abbastanza facile visto che il fantasma era molto debole, perché più questi esseri erano potenti più erano in grado di nascondersi e quindi più difficili da trovare. A quanto pare aveva usato l’auto per spostarsi, andai alla finestra e guardai fuori per vedere su quale strada sarebbe continuato la scia e una volta localizzata tornai da Nicolas che stava caricando la donna su una sedia a rotelle. “Ho individuato la scia, non dovrebbe essere difficile trovarlo ora, portiamo lei all’ospedale e poi andiamo a prendere il bastardo”, “dici che sarà possibile che la sua anima torni nel suo corpo?” mi chiese Nicolas intento a legare la donna alla sedia a rotelle in modo che non cadesse, “non ne ho la minima idea, non mi è mai capitato di trovare una vittima con un pezzo di anima ancora al suo interno, potrebbe succedere ma non speriamoci troppo” risposi appoggiandomi al tavolo,  “ giusto, dobbiamo prendere i suoi documenti per l’accettazione all’ospedale quindi vedi di trovare un portafoglio con carta d’identità e tutto il resto” risposte prima di spingere la sedia a rotella fuori dalla casa. Sbuffando cominciai la ricerca e recuperai il portafoglio, “questa donna è Diana Collins? La dottoressa? Wow, non sapevo fosse vedova…” dissi uscendo e chiudendo la porta, “come mai la conosci? Si, il marito è morto cinque anni fa, era un militare in pensione a quanto ne so” rispose Nicolas con voce affaticata visto che stava spostando la donna sul sedile posteriore dell’auto. “ Non la conoscevo ma ne ho sentito parlare, da alcuni Aingeal, a quanto pare la nostra nuova amica sospettava di noi, o qualcosa del genere” risposi dirigendomi verso il mio pick up, “perfetto ci mancava solo questo, una fanatica di esseri soprannaturali, coraggio muoviamoci portiamola all’ospedale e andiamo a prendere il fantasma, ho voglia di un combattimento” sbottò Nicolas salendo in auto.

 

* Oltre ad un nome umano, i nati licantropi, ovvero con il gene della licantropia ereditato dai genitori, ricevono un nome da licantropo solitamente in Gaelico scozzese, in questo caso la traduzione è Pioggia.
   
 
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