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Autore: flur    02/12/2016    0 recensioni
La storia di due ragazzi, Alessia e Saul, alla scoperta dell'amore sulla riva di un lago. Ancora non sanno cosa sia il forte sentimento che provano ma non sono disposti a rinunciarci.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Tu riesci a vedermi davvero
Okay, ci proviamo
Non ero ancora sicura della mia scelta, probabilmente mi stavo cacciando in qualcosa di più grande di me ma ormai non potevo più tirarmi indietro. Avevo accettato di andare con Saul a fare ripetizione in un ‘’posto speciale’’. Ancora non sapevo quale fosse la sua idea di posto speciale e sperai che non intendesse il suo letto. Il mio prof di latino mi aveva chiesto di aiutarlo a studiare e fino ad allora lo avevo sempre fatto volentieri, voglio dire a chi non piacerebbe guardare quei bellissimi capelli biondi abbastanza lunghi da coprirgli gli occhi blu scuro, tutti i giorni davanti ad una buona tazza di cioccolato firmata Kake’s. Ogni giorno ci vedevamo alle tre per studiare in un piccolo bar in centro ma ieri ero dovuta scappare via alle 17:00 perché come al solito ero in ritardo. Dovevo vedermi con un amico. David, un simpatico e dolce ragazzo che frequentava il mio stesso corso di letteratura inglese. Quando l’avevo detto a Saul per giustificare la mia improvvisa fuga l’avevo visto rabbuiarsi un po’, fin quando non se né uscito con quest’idea del posto speciale. Ammetto di essere spaventata.
Mi guardo allo specchio per la centesima volta. Le precedenti 99 ero sempre riuscita a trovare qualcosa che andava: una sbavatura dell’eyeliner, braccialetti che improvvisamente non mi piacevano più, una macchia sulla maglietta (bhe ammetto di esser stata felice di averla trovata). Al centesimo sguardo mi sembravo abbastanza okay. La maglietta bianca si adattava al mio corpo senza risultare volgare e i pantaloni neri creavano un bel contrasto con la maglia e le scarpe anch’esse bianche. Mi ero truccata giusto per non avere la stessa faccia di un cadavere e avevo sistemato i miei lunghi capelli castano scuro con delle forcine. Ero piuttosto soddisfatta nel complesso. Direi che adesso ero un’Alessia abbastanza carina. Non appena il campanello suonò il mio cuore mancò un battito per poi accelerare paurosamente il suo ritmo. Afferrai la borsa con i libri e subito uscì di casa trovando Saul in tutta la sua bellezza appoggiato alla sua auto grigio metallizzata. Indossava dei jeans che gli fasciavano le gambe in modo divino e i muscoli di braccia e petto sembravano chiamarmi, deliziosamente fasciati dalla maglietta bianca che indossava. Bhe, di certo se era il sogno di ogni ragazza che lo avesse visto anche solo di sfuggita c’era un motivo. E ora mi stava sorridendo mentre si avvicinava a me. Sentì la gambe molli e ebbi la certezza che i miei capelli avessero preso vita propria attorcigliandosi in maniera tanto ridicola da giustificare quel sorriso. Eppure la parte razionale di me sapeva che ciò non era possibile e che il suo non era un sorriso di scherno. Non appena mi raggiunse mi posò un delicato bacio sulla guancia inondandomi col suo profumo.
‘’E’ un piacere rivederla ,dolce signorina’’ Ricambiai il suo sorriso e mi sentì subito più a mio agio.
‘’Piacere mio’’ 
‘’Allora pronta ad una giornata di puro e fantastico divertimento con l’uomo dei tuoi sogni?’’
‘’E io che pensavo dovessimo studiare!’’
‘’Nah, e poi non hai negato che sono l’uomo dei tuoi sogni’’ Mi guardò alzando un sopracciglio e facendomi arrossire fino alla punta dei piedi, ma non diedi per vinta.
‘’Non l’ho mai nemmeno detto’’ dopo ciò mi avvicinai alla sua auto non credendo nemmeno io a ciò che avevo appena detto. Lo sentì ridere dietro di me e dopo avermi raggiunta mi afferrò un braccio impedendomi di salire.
‘’Farò in modo che tu lo dica’’ mi lasciò lì confusa e dopo avermi sorriso di nuovo salì in macchina.
Eravamo in viaggio da circa 10 minuti e per tutto il tempo non avevo fatto altro che  guardare fuori dal finestrino alla ricerca di indizi che mi potessero indicare dove mi stava portando.  Nonostante le mie continue proteste non aveva voluto dirmi niente, anzi per tutta risposta alzava gli occhi al cielo e aveva preso canticchiare le canzoni che passavano alla radio. Quando poi l’avevo spenta mi aveva rivolto uno sguardo che non prometteva niente di buono, specialmente se associato a quel sorriso tentatore. Lo guardai aspettandomi che facesse qualcosa ma tutto ciò che ottenni fu un ‘’dopo’’ prima che riaccendesse la radio. Non l’avrei mai ammesso ma mi stavo divertendo da morire.
‘’Eccoci qua’’ la sua voce mi riscosse dalle miei riflessioni. Uscì dalla macchina guardandomi intorno ma tutto ciò che vedevo era uno sterrato circondato da un bosco.  Lo vidi camminare verso il bosco e quando si girò vedendomi ancora saldamente ancorata alla sua macchina scoppiò a ridere.
‘’Oh insomma hai così poca fiducia in me?’’
‘’Non si tratta di fiducia stai bellamente cercando di farci sbranare da qualche orso e poi come studiamo se non hai portato nemmeno un libro?’’
‘’Solo tu saresti riuscita a passare da orsi sbranatori, che tra parentesi non ci sono in questi boschi, alle ripetizioni’’ feci spallucce, in effetti aveva ragione
‘’Bheee, tu non hai risposto alla mia domanda e poi il fatto che non ci siano orsi non vuol dire che non potremmo finire col perderci, o potremmo morire di fame, o perdere il senso dell’orientamento…’’ okay stavo evidentemente cercando delle scuse ma l’idea di entrare in quel bosco da sola con lui mi metteva in ansia. Non perché temessi che mi facesse del male o che realmente ci accadesse qualcosa, più che altro perché mi sembrava tutto così assurdo. Interruppe il mio monologo sui pericoli del bosco avvicinandosi a me e appoggiandomi le mani sulle guancie. Trattenni il fiato ma subito dopo mi diedi dell’idiota per averlo fatto, aveva un odore buonissimo.
‘’Pensi davvero che permetterei che ti accadesse qualcosa di male?’’
‘’N-no mi fido di te è solo che… non lo so io…’’
‘’Non ti preoccupare, non farò niente che  tu non voglia e ti prometto che ci divertiremo e che ti riporterò a casa sana e salva.’’ Sorrisi e mi avvicinai leggermente a lui che mi abbracciò con dolcezza. Strinsi le braccia attorno al suo collo mentre le sue mani mi accarezzavano dolcemente la schiena.
 Sorrisi  contro la sua spalla.
 
Spazio autrice:
Ciao a tutti!!! Finalmente sono riuscita a pubblicare questa storia. Era nata come una one-shot ma poi ho pensato di suddividerla in 3 capitoli pubblicati uno oggi, uno domani e uno dopodomani.  Il suo unico scopo è raccontare un momento d’amore tra due ragazzi ancora alla scoperta del forte sentimento che provano.  Spero che la storia vi piaccia e mi raccomando lasciate una recensione così da farmi sapere cosa ne pensate.
Baci Flur                                                                                                                                       
  
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