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Autore: Dawn_Scott402    03/12/2016    4 recensioni
PARTECIPATE IN NUMEROSI VI PREGO.
(ATTENZIONE: I PERSONAGI CHE NEL FILM SONO MORTI QUA SONO VIVI)
Nuove minaccie si aggirano per il mondo, i supereroi non bastano e allora che fare?...convocare la Suicide Squad! Pultroppo, però, i vecchi membri non sono più come una volta e allora Amanda Waller convoca figli o parenti degli eroi, due a testa, i vecchi membri gli istruiranno e alleneranno. La nuova squadra suicida funzionerá?
*STORIA A OC ISCRIZIONI CHIUSE*
(0 posti per la futura Harley Quinn, 0 per il futuro El Diablo, 0 per Killer Croc, 0 per Capitan Bomeerang, 0 per Deadshot, 0 per Incantatrice, 0 per Rick Flag)
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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È mattina e tutti stanno dormendo...o meglio quasi tutti. Infatti in una delle ultime stanze un losco pirocinetico frugava in una valigia non sua.
"Vediamo che abiti mette di solito la sirenetta" sussurrava Diego facendo attenzione a non svegliare la sua compagna di stanza.
"Maglioni, pantaloni, vestiti lunghi...ma questa è stata in convento? Una tunica delle suore è più scoperta degli abiti di questa..." disse il sedicenne frugando nella valigia e nel frattempo chiedendosi se il completo che indossa di solito Sheila le sia stato messo a forza.
"Diego Sheila svegl...ma cosa stai facendo?!?" Disse una figura alle spalle del ragazzo. Diego si voltò e potè riconoscere il padre che lo guardava scioccato sulla soglia.
"Sshhh" sussurrò Diego a El Diablo per poi indicargli la sirena che dormiva come un angioletto.
"Stai frugando nella valigia della tua compagna di stanza?" Gli chiese l' uomo in un sussurro.
"Si, e ora silenzio che se mi scopre..." stava dicendo Diego ma una voce femminile gli gelò il sangue nelle vene.
"Yawn, buongiorn... ma che cavolo stai facendo?" Chiese la sirena vedendo i suoi abiti (e il suo intimo) sparsi per il pavimento.
"Diegooooooooo!" Urlò la ragazza mentre il pirocinetico per istinto si voltò verso il padre ma con sua grande sorpresa esso se ne era andato, c' era un' unica cosa da fare: darsela a gambe.

NELLA SALA DA PRANZO.

I vecchi e nuovi membri della Suicide Squad erano a fare colazione. Tra tutti spiccava Carlos con una fascia vicino al naso e un occhio nero mentre, con una mano tremante, beveva il caffè latte.
"Ti sei truccato?" Chiese ironico Killer Croc alludendo all' aspetto del figlio. Scale rise.
"Buongiorno gentaglia" dissero in coro Harley, Giulia ed Angie Lou.
"Uffa ma queste psicopatiche sempre fra i piedi?" Chiese Dario prendendo un cornetto mentre Cara Bella cercava dei biscotti.
"Quanto sei premurosa, mi prendi anche i biscotti" la sbeffeggiò lui.
"Io non ti sopporto più!" Sbottò la bionda. Nel frattempo Annabel con una forchetta e un coltello stava facendo letteralmente a pezzi il suo waffle ripensando al suo povero peluche, in quel momento le si avvicinò Ayame.
"Ehi Annabel ti disturbo?" Chiese l' asiatica meritandosi un no secco dalla cugina.
"Guarda cosa ho qui!" Disse Ayame mostrando alla ragazza il peluche riparato e con la testa attaccata. Annabel felice l' abbracciò.
"Grazie Ayame! Sei stata molto gentile" le disse l' australiana mentre l' altra arrossiva.
"Buongiorno" salutò El Diablo arrivando in quel momento e prendendo una tazza di caffè.
"Sheila e Diego? Non gli dovevi svegliare tu?" Chiese Deadshot mentre a fianco a lui Camille e Annette parlavano di armi da sparo.
In quel momento si sentirono delle urla e nella stanza fecero irruzzione Sheila e Diego, il secondo stava correndo ridendo peggio di un pazzo mentre la prima lo inseguiva feroce.
"Vieni qui stupido!" Gridava la ragazza inseguendolo mentre l' altro si nascondeva dietro al fratello.
"Fai concquiste?" Chiese sarcastico Dario.
"Si" rispose lui con un ghigno mentre cercava di fuggire ma la ragazza (sotto lo sguardo scandalizzato dei presenti) gli saltò addosso, la bionda era a cavalcioni sul sedicenne ed era pronta a farlo nero.
"Sei morto!" Urlò la sirena, stava per tirargli un pugno ma stranamente si fermò e sembrò notare solo in quel momento dove e in che posizione si trovava. Si alzò imbrazzata e disse un timido "Ehm...buongiorno?"
"Come mai cercavi di ammazzare mio fratello?" Chiese Angie Lou facendo la bocca a cuoricino e mostrando le labbra scarlatte.
"Perchè tuo fratello è così intelligente che mentre dormo guarda i miei vestiti e le mie cose dalla valigia" rispose con calma la sirena prendendo del the alla menta.
"Quanto la fai lunga..." sbuffò Diego rubando di mano il cornetto a Dario che gli stava per dare il primo morso.
In quel momento entrò Amanda Waller.
"Ad allenarvi, forza" disse semplicemente lei.

PALESTRA

I ragazzi e i tutor erano in una palestra molto ampia dalle pareti grigie, c' erano molti attrezzi ginnici e due ring tipo quelli dove si fa pugilato. Per la stanza erano sparsi qua e lá dei sacchi da boxe.
"Allora la cosa è molto semplice: sarete divisi in sette squadre: Ayame e Annabel con Digger, Sheila e Cara Bella con June, Scale e Carlos con Jones, Angie Lou e Giulia con Harley, Camille e Annette con Deadshot, Dario e Diego con Chato e Francis e James con Flag. Tutto chiaro?" Chiese la donna, i ragazzi annuirono.
"Bene, buon lavoro" disse Amanda per poi uscire. Tutti si misero al lavoro.

TEAM KILLER CROC.

L' uomo era su un ring insieme ai suoi figli.
"Nel mio team non c' è posto per i rammoliti, se siete deboli, femminucce e pappamolli non siete neanche miei figli, siete tutto questo?" disse duro lui.
"Non lo sono" dissero in coro Scale e Carlos. Killer Croc sorrise ma continuò.
"Bene...per essere degni di portare il mio sangue dovete entrare in sintonia con il NOSTRO elemento e imparare a viverci...respirarlo e...combatterci" finì l' uomo per moi mostrare un enorme vasca in pecksiglass riempita di acqua.
"Mostrate quello che sapete fare" disse loro Killer Croc. I due si siedero la mano.
"Vincerò io, sono l' unico degno di stare in acqua" disse Scale con un ghigno.
"Lo vedremo" rispose semplicemente Carlos con un sorriso. I due si buttarono nella vasca e il combattimento iniziò.

TEAM SANTANA.

Padre e figli erano anche loro su un ring, peccato che i due sembravano molto svogliati.
"Avete ancora sonno?" Chiese ironico El Diablo.
"Ma perche ho accettato?" Si chiese Dario.
"Io incomincio a pentirmene" aggiunse Diego.
"Non siamo qua per lamentarci! Forza svegliatevi e datevi da fare" ordinò serio l' uomo.
"Perchè ti dovremmo ubbidire?" Chiese Dario.
"Sono vostro padre" rispose Chato.
"Tu ti osi definire un padre?!? Ci hai abbandonato in mezzo a una strada quando eravamo neonati e ora di punto in bianco pretendi che noi ti ubbidiamo?" Urlò Diego mentre gli usciva fumo dalle mani.
"So...di non essere stato corretto con voi è che..." stava dicendo l' uomo.
"Che?" Incalzò Dario arrabbiato.
"Avevo paura...paura di fare del male anche a voi...come ne ho fatto alla mia famiglia e...preferivo che almeno viveste lontani da me perchè so...sapevo o almeno pensavo...che vi avrei fatto solo soffrire...ma ho capito che vi ho ferito di più abbandonandovi e di questo...vi chiedo scusa" disse triste El Diablo mentre i due si guardavano.
"Capisco perfettamente se volete andarvene...quindi...siete liberi di farlo" aggiunse. Passarono secondi di silenzio finchè i due fratelli sembrarono rianimarsi.
"Quando si inizia?" Chiese Diego con un ghigno. El Diablo sorrise.

TEAM QUINZEL

Le tre psicopatiche si trovavano vicino a dei tappeti elastici.
"Siiiiiii" dissero in coro Giulia ed Angie Lou. Harley Quinn rise.
"Bene ragazze, credo che pazzia e originalitá non vi manchino...perfettoso! Ma dovete saper usufruire del magnifico dono quale è la pazzia! Quindi ditemi la cosa più pazza che avete fatto!" Disse allegra la donna.
"Io faccio tutto pazzo! Ma la cosa più divertente è stata quando sono evasa dal carcere, le guardie facevano joking! Io poi gli ho uccisi e gli ho disegnato i baffi!" Disse Giulia.
"Banale! Io invece ho svaligiato una banca e ho sostituito tuuuuuuuutti i gioielli con dolcetti di marzapane! E anche io gli ho disegnato i baffi alle guardie!" Disse invece con tono superiore Angie Lou.
"Che cose carine! Comunque oggi lavoreremo su..." stava dicendo Harley guardando la cartella.
"Su come usare sanamente la nostra pazzia che ci rende unici" disse infine la Quinn con un gran sorriso .
"Ora vi spiego l' esercizio: dovrete saltare sui trampolini e sparare a dei bersagli. Poi ci andiamo a prendere un gelato!" Disse allegramente la donna del Joker sognando il cono gelato.
Giulia ed Angie Lou applaudirono felici e l' esercizio fu avviato.

TEAM FLAG

Invece di essere in palestra il colonnello Flag si trovava al poligono. "Un buon soldato è leale, forte e coraggioso, ma deve sapere anche sparare bene. Senza errori. Quindi ecco qua due pistole, una a testa, vediamo quanto siete precisi" disse loro Rick Flag mentre Francis e James prendevano le pistole.
"James" lo invitò l' uomo mentre il ragazzo dagli occhi verdi si andava a posizionare verso il poligono. Subito si materealizzarono diversi bersagli a cui il ragazzo sparó senza esitazione, prese tutti i bersagli ma solo pochi ebbero un buco nel centro.
"Non prendi la mira" lo rimproverò il padre.
"Ma se siamo in battaglia mice posso aspettare dieci ore per sparare al bersaglio" si lamentò il diretto interessato.
"Ma se spariamo alla cieca sará vano quanto non sparare non credi?" Chiese Rick Flag. James sbuffò: odiava avere torto.
"Francis" lo invitò poi il colonello. Il ragazzo prese la sua pistola ma...erano passati diversi secondi e non stava facendo niente.
"Tu hai io suo problema opposto: aspetti troppo" esclamò.
"E che dovremmo fare?" Chiese Francis andandosi a sedere.
"Equilibrio" rispose lui.
"Che?" Chiesero in coro i fratellastri.
"Non esagerate sui due fronti: siate pazienti ma non troppo, impulsivi nella giusta quantitá...bene ora riproviamoci" disse l' uomo mentre i ragazzi imbracciavano ancora le loro armi.

TEAM HARKNESS

"Cosa facciamo?" Chiese Annabel. Le ragazze e Capitan Boomerang si trovavano su uno dei ring, l' uomo aveva in mano due boomerang in legno.
"Un combattimento" rispose l' uomo.
"Un combattimento?" Chiesero in coro Annabel e Ayame.
"Si, voglio vedere cosa sapete fare, mi aspetto molto da tutte e due: Annabel io ti ho allenata sin da quando eri piccola e Ayame...noi due non ci siamo mai incontrati purtroppo ma essendo figlia mia e di Katana...bhe insomma credo che tua madre ti abbia insegnato qualcosa"
Disse l' uomo alla ragazza che annuì.
"Vi faccio una domanda banale ma importante: cosa dobbiamo saper usare per forza noi della famiglia Harkness?" Domandò lui.
"I boomerang" risposero in tono ovvio le due ragazze.
"Brave. E voi li sapete usare da quello che ho visto. Ma eravate contro statue e robot, di primo livello tra l' altro, ora vediamo cosa sapete fare" spiegò lui. Le ragazze si misero in posa di attacco.
"Buona fortuna, ne avrai bisogno" disse Annabel mettendo mano al boomerang.
"Tu più di me" rispose decisa Ayame. La lotta iniziò.

TEAM LAWRANS

Deadshot, Camille e Annette si trovavavano al poligono.
"Sapete cosa facciamo qui vero?" Chiese l' uomo alle ragazze.
"Qualcosa mi dice che dobbiamo sparare" scherzò Annette mentre a Camille scappava una risatina.
"Mi sono documentato su di voi: sono molto orgoglioso. Soprattutto di te Camille" si congratulò Deadshot.
"Cosa faremo?" Chiese Annette.
"Tiri a distanza elevata, sono molto difficili ma spero che voi vi riusciate" disse l' uomo per poi porgere alle figlie dei fucili di precisione.
"Dovete non solo prendere la mira ma anche calcolare la potenza del vento, il peso del proiettile, l' angolo in cui siete messi...tutto deve essere perfetto" spiegò lui per poi fare un gesto della mano a Camille.
La ragazza si posizionò e prese la mira, sparò l' unico colpo in canna.
"Centro" disse Deadshot.
"Si!" Esultò la ragazza.
"Ma tieni meglio il fucile, non hai le braccia di ricotta" la rimproverò lui. Nel frattempo era il turno di Annette, la ragazza prese la mira e sparò.
"Pchi centimetri ed era centro, comunque perchè saltelli quando spari?" Le chiese Deadahot. La ragazza abbassò la testa.
"Non fa niente...bhe ragazze non siete male, qualche guarnizione da aggiustare ma siete davvero in gamba!" Si congratulò lui.
"Grazie papá" disse Camille sorridendogli.

TEAM MOON

June, Cara Bella e Sheila si trovavano in una stanza siggillata.
"Precauzioni" disse semplicemente la donna notando l' espressione interrogativa delle ragazze.
"Noi non siamo donne come le altre, questo lo sapete, noi abbiamo qualcosa in più: siamo magiche, abbiamo poteri...noi siamo le cosiddette "streghe", come tali abbiamo ognuna di noi una caratteristica quindi...mosgratemi i vostri poteri" disse June. Di risposta Cara Bella fece un passo in avanti, June estrasse una cartella.
"Qua dicono che puoi controllare la mente delle persone e che sei telecinetica" disse la donna per poi rivolgere un sorriso alla figlia la quale andò a prendere una palla vicino all' angolo della stanza, sfortunatamente non si accorse di un' altro attrezzo che si trovava a terra e inciampò, la ragazza sbattè la testa contro il marmo del pavimento. Sheila le corse incontro.
"Stai bene?" Le chiese dolcemente la sirena per poi metterle una mano sulla spalla. Gli occhi di Cara Bella diventarono bianchi. Quello che vide Giulietta la sconcertó: il volto di Sheila si stava sdoppiando e accanto ad esso ce ne era uno mostruoso.
"Stai bene?" Ripetè la sirena mentre Cara Bella si riprendeva come da un trance.
"S-s-sì" rispose tremante lei.
"Ma t-tu n-n-non sei come me vero?" Aggiunse Cara Bella.
"E allora?" Chiese June dall' altro capo della stanza incominciando a stancarsi.
"Si arriviamo" rispose Sheila guardando ancora Giulietta per poi avviarsi insieme a quest' ultima verso la tutor.

UN' ORA DOPO.

Amanda entrò nella palestra.
"Per oggi è tutto" disse semplice.
"A dormire forza" aggiunse.
Nel frattempo Sheila si avvicinò a Giulietta.
"Cara...so che oggi hai visto qualcosa..." disse lei. Giulietta Cara Bella annuì.
"Ho visto quello che sei" rispose.
"Allora penso che tu debba avere delle spiegazioni" le annunciò lei. Passarono i minuti e il volto di Cara Bella era sempre più scioccato a ogni singola parola che diceva la sirena.
"Quindi tu..." stava dicendo la ragazza dagli occhi verdi.
"Si" la interruppe la sirena.
"Ma ti prego non dirlo a nessuno e non farti strane idee di me" le disse la sirena mentre l' altra annuiva.
"Va bene Sheila, capisco che può essere difficile, se hai bisogno di qualcosa dimmi pure" le disse dolcemente la figlia di June Moon.
"Grazie Cara, sei una vera amica" le disse Sheila abbracciandola per poi scappare in camera, cosa che fece anche Giulietta.
"Mi dispiace davvero tanto..." pensava la maga entrando in stanza.



ANGOLO AUTRICE: *arriva col fiatone" Hello...*sviene*
Sheila: *porta dell' acqua e zucchero*
Damian: Dawn_Scott! Dawn_Scott! *le da degli schiaffi*
Victor: Rispondo io va: Come avrete capito Dawn_Scott402 si è ammazzata la vita per il capitolo poichè è da circa...*guarda l' orologio* cinque o sei orette che è attaccata al cellulare peggio di una drogata da telefono per scrivere il capitolo 😐. Dio abbi pietá della sua anima. Comunque spera che il capitolo vi sia piaciuto, vi invita a lasciare una recensione e a perdonare gli errori di battitura creati dalla sua demenza e vi saluta.
   
 
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