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Autore: Ded    09/12/2016    0 recensioni
Nankurunaisa: i giapponesi,pronunciandola, enunciano un concetto fondamentale: con il tempo si sistema ogni cosa. Tutto,nel frammento spazio-temporale necessario, trova la sua giusta collocazione. prima o poi, le situazioni si aggiustano. Ciò che adesso è incompleto o incomprensibile prenderà forma e luce domani.
Kayla ha 23 anni e insieme alla sua amica Faith decide di lasciare la sua amata Londra per andare in California, non crede di poter più amare quando inaspettatamente Matthew piomba nella sua vita e le stravolge il cuore. Di solito niente dura per sempre e Kayla e Matt ne sapranno qualcosa. Riusciranno a sistemare con il tempo ogni cosa?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Sono nervosa e stanca.
Se solo rivedo quell’imbecille che mi ha rotto la valigia e rovinato i miei vestiti giuro che lo ammazzo, lo rovino, lo disintegro. Ho dovuto raccogliere tutti i miei vestiti e incastrarli tra la mia seconda valigia e il portabagagli del taxi. Non ci credo ancora, e più di mezz’ora che inveisco contro quel pezzo di merda. Spero che rompa quella sua lucida e stupida audi.
<> chiede faith
<< non puoi capire quanto. Se solo lo intravedo gli spacco quel viso perfetto che si ritrova.>>
Lo ammetto, sono una tipa un po’ nervosa, però la gente non mi aiuta. Oltretutto un imbecille ha appena rovinato i miei fantastici vestiti, rotto la mia adorabile valigia e sporcato i miei amati decolté di fango.
 E mi mancano le ragazze: Sole Camila e Nahia hanno posticipato la partenza per alcuni problemi con dei documenti, prenderanno il volo stanotte quindi entro domani saranno qui.
 Noi 5 siamo quel tipo di amiche-cozza non ci separiamo mai. Sono la costante della mia vita, l’unico porto sicuro e senza di loro non avrei superato niente. Abbiamo deciso insieme di trasferirci, sapevano che in quella città non potevo più vivere, anche perché la rottura con Max non è stata semplice. Ricordo di aver pianto per giorni interi dopo aver scoperto che mi ha tradita. L’ho amato sul serio, pensavo fosse la persona giusta per me, ma invece mi sbagliavo.
Dopo aver sistemato il mio disastro saliamo in taxi e ci avviamo verso il nostro nuovo appartamento.
Guardo dal finestrino le immagini di questa città fantastica. Santa Monica è bellissima da togliere il fiato. Palme allineate sulla via principale, l’oceano e le spiagge dorate, surfisti che cavalcano le onde, ristoranti e negozietti ovunque; l’atmosfera mi rilassa e mi calma. Poco dopo siamo arrivate a destinazione. Alle nostre spalle abbiamo il molo, da qui infatti riesco a vedere anche la ruota panoramica,
<>dice faith tutta elettrizzata
<>io e l’altezza non andiamo per niente d’accordo.
<>
<> do le spalle al molo e guardo il palazzo dove abiterò d’ora in poi. L’agente immobiliare mi ha detto che ci aspetta in casa quindi prendo le valigie i vestiti sparsi nel cofano e salgo, imprecando ancora una volta contro Mr macchina lucida e perfetta. Sento Faith dietro di me ridere da sentirsi male, e se non fosse per il mio esaurimento nervoso riderei anch’io. Il palazzo ha quattro piani, senz’ascensore, e noi ovviamente abbiamo casa all’ultimo piano. Dopo un infinità di imprecazioni e le risate di Faith per la mia goffaggine siamo su.
<< Benvenute a Santa Monica ragazze, io sono Joseph piacere di conoscervi. Immagino che il viaggio sia stato abbastanza lungo, quindi non mi perdo in chiacchiere. La casa ha 5 stanze, come ben sapete, e due bagni. Potrete vederle con calma, questa è la cucina e li c’è un bel salone. I proprietari sono persone gentilissime e abitano qui, al primo piano. L’unica cosa che non accettano è la confusione, quindi niente feste>> dice mentre tira fuori il contratto. Dieci minuti più tardi abbiamo già finito e Joseph è andato via.
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<< Io stavo contando i minuti Faith. Da quando abbiamo deciso di partire mi sono organizzata questa nuova vita nei minimi dettagli. Niente scocciature.>>
<< Guarda che questa non è una nuova vita, ti porterai sempre dietro quella sofferenza, devi solo imparare a conviverci>> sussurra
<< Lo so, e prima o poi ci riuscirò. Dopotutto non e passato così tanto da quando ci siamo lasciati. Intanto pero, assassinerò qualsiasi persona di sesso opposto ci provi con me.>> cerco di smorzare la tensione , la guardo e le faccio una linguaccia.
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<< NO. Niente uomini. Ho chiuso con quel genere e non ne voglio parlare più. Non voglio sentir parlare di uomini, e soprattutto non voglio parlare di David. Quindi ora mi vado a scegliere la stanza.>> e la lascio sul divano senza ascoltare la sua risposta. So che Faith non ha colpe, e non dovevo risponderle cosi, ma per ora quegli argomenti sono off-limits.
La casa è abbastanza grande e dovendo dividere le spese in cinque non ci costa tantissimo. La cucina è spaziosa ed ha una vista fantastica, ma il pezzo forte resta il salone. Adoro il bianco delle mura, i divani chiari, e quei tappeti straordinari. Già ci vedo la sera, buttate li, con qualche vaschetta di gelato a guardare film strappalacrime come se avessimo 15 anni. Le camere sono abbastanza uguali, io scelgo quella con il parato più bello e con il balcone. Ha una vista mozzafiato. L’oceano pacifico è splendido e non vedo l’ora di essere su una di quelle spiagge con uno dei miei romanzi. Cerco di sistemare alla meglio le mie cose, ma purtroppo sono costretta a lasciare tutti i miei libri nella scatola perché non ho ancora una libreria, ma penso che sarà la prima cosa che comprerò. Sono andata anche in cerca di una lavatrice per i miei poveri vestiti. Purtroppo i miei fantastici decoltè sono finiti dritti nella spazzatura, tra fango e olio si sono rovinati. Erano i miei preferiti, e a questo proposito ricomincio ad inveire di nuovo contro mr macchina lucida.
 Faith ha la stanza affianco la mia, anche lei ha sistemato tutto quindi ci accordiamo di fare la doccia e di andare a fare un giro per il posto.
<< Faith, prima di cena, che ne dici se andiamo a prendere un frullato al molo? Ho letto su internet che sono eccezionali!>>
<< Non rifiuto mai un frullato, lo sai. >>
Poco dopo siamo pronte. Purtroppo non ho nessun vestito pulito e ho dovuto farmi prestare qualcosa da Faith. Qualcosa di molto piccolo. Lei è piu altra di me, ma è molto più magra e meno formosa. E quindi ora mi ritrovo con questo vestitino semplice di cotone che sale un po troppo su.
<< Dimmi un po’, quand’è che hai il colloquio con la quella famiglia di Los Angeles?>> dice Faith mentre mi infilo le scarpe
<< Domani mattina. Ho gia visto come arrivarci. Prendo la metro da Downtown e in 50 minuti sono li. Devo solo stare attenta a non confondere le linee, arrivata in città mi hanno detto che passeranno a prendermi con una loro auto. E tu quando inizierai a cercare lavoro?>> le chiedo.
<< domani, mentre tu sarai a LA>>
Il molo è davvero bello, ha un atmosfera davvero romantica. Il sole sta tramontando nell’oceano e la vista e spettacolare. Entriamo nella caffetteria e ordiniamo i due milk shake.
<< ci sediamo li?>> dico indicando una panchina.
<< Si. Comunque all’interno ho visto un annuncio. Cercando una barista, ho memorizzato il numero domani mattina chiamo>>
<< è fantastico Faith. >> le dico sorridendo.
Mentre mi rilasso con lo sguardo diretto verso l’oceano sento delle macchine fermarsi alla fine della strada, si è appena formato un gruppo di ragazzi. Sposto gli occhi su di loro e resto senza fiato. Modelli usciti dalle copertine di Vogue, penso. Uno di loro alza la voce, ed io la riconosco.                          
 Una voce che ho sentito una sola volta nella mia vita. Mi giro con calma e lo vedo. Vedo quello stronzo di stamattina, parla vivacemente con un suo amico, credo, mi concedo un secondo per osservalo e mi maledico mentalmente per averlo fatto, è bello da far male agli occhi!! Mi viene quasi voglia di far finta che non ha rovinato il mio primo giorno a Santa Monica, che non ha macchiato le mie Manolo di fango ed olio e che non ho inveito tutto il pomeriggio su di lui.               “È solo un bel faccino, poi resta lo stronzo che ti ha rovinato le scarpe” mi ripeto più volte. E senza neanche pensarci due volte, faccio qualcosa che non sapevo neanche di aver pensato.
 
 
<< Kaeyle aspetta ma cosa f…>> vedo Faith allarmarsi, credo che abbia già capito cosa sto per fare << non vorrai mica?>> Ma ignoro anche lei. Mi avvio verso di lui, spedita, con un coraggio che non sapevo nemmeno di avere, e con la totale assenza del mio cervello pensate in questo momento , arrivata alle sue spalle gli rovescio tutto il mio fantastico frullato in testa.





Matthew Mckenzie


Kaeyle Moove

 
   
 
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