Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: MikaEleLollipopepf    15/12/2016    0 recensioni
Un dolore del passato tormenta una ragazza ed a cancellare le allucinazioni e le voci che gridano nella sua testa,sarà il suo psicologo e due fratelli che diventeranno una parte importante per la protagonista.
"Perché non mi hai lasciata andare? Le voci avevano cessato di gridare nella mia testa."
Gli gridai tenendo la testa verso il basso cercando di cacciare quelle grida,quei pianti,quel dolore.
Avevo le dita conficcate nella testa,piene di sangue.
Lui mi guardò con quei suoi occhi pieni di dolore,era sporco del mio sangue sia sul viso, sia sul petto scoperto.
I nostri corpi respiravano all'unisono a fatica,teneva il mio corpo fragile e dolorante,come se fosse la cosa più preziosa che avesse,abbassò la testa,facendo sia che le nostri fronti fossero a lineate e mi strinse a se.
Il suo cuore batteva all'impazzata,potevo sentirlo,aveva lo stesso suono di quella melodia, che mi aveva fatta risvegliare mesi fa dalla morte.
"La morte non fa cessare le grida,fa cessare solo la tua vita"
Mi sussurro' facendo scendere una lacrima sul suo viso.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Caro diario,è estate e sogno sempre la stessa identica cosa,ogni notte. Vedo Gregory ed io che ci baciamo e non un bacio a stampo,ma un bacio vero di quelli pieni di passione. Subito dopo lui inizia a toccare le mie forme, senza delicatezza,ma con molta forza,io cerco di liberarmi ma mi ritrovo completamente nuda agli occhi di quel maniaco del mio ex. Lui mi bacia con foga,mi stringe,mi tocca e infine mi sveglio. Si avevo tradito il mio ragazzo,con Gregory. È successo una sola volta,ma mi sentivo vuota,non volevo stare più ne con Gregory,ne con Luke. Ogni volta che stavo in camera mia, iniziavano a venire i sensi di colpa e gli attacchi di panico. Così decisi di dire tutto a Luke. Quando gli parlai,lui rimase sconvolto e se ne andò via dalla casa,in cui convivevamo. Ma anche senza Luke,quegli incubi erano sempre più stressanti e continuavo a farmi male. Tutto questo si aggiunse alle allucinazioni che avevo da quando ero una ragazzina,vedevo spesso i miei genitori ormai morti e sentivo dolore,dolore fisico,ma dopo un po' passava tutto e per fortuna c'erano i miei amici e i miei fratelli ad aiutarmi. Ma non bastava il loro amore ad aiutarmi le voci familiari che urlavano nella mia testa facevano troppo male,il dolore era diventato insostenibile. Finche' non decisi di consultare uno psicologo. Questo psicologo,si chiamava Dr Penniman, ma mi aveva detto di chiamarlo con il suo nome James. Era alto,aveva i capelli ricci scuri ed era così sexy. Insomma in ogni giornata stressante, mi stendevo sul lettino del suo studio, gli raccontavo tutto, della mia vita,dei miei sentimenti e dei miei sensi di colpa. Mi dava dei consigli utili e meravigliosi,come per esempio di entrare in quella stanza,senza aver paura. Poi era un uomo giovane ed era divertente e ogni volta che doveva parlarmi si abbuffa di caramelle appiccicose. Appena entravo in quello studio sapevo che potevo essere me stessa,si davanti a lui potevo,ed ero felice. Non mi giudicava,stava vicino a me senza provarci,mi faceva ridere e a volte cantava qualche canzone composta da lui. Aveva una voce da mozzare il fiato. Un giorno andai da lui,avevo voglia di parlargli,anche se erano giorni che dormivo bene e non pensavo a Gregory ne a Luke. Ero tutta elegante apposta per quel dottore,non so perché ma mi faceva sentire così bene,cosí misi un vestito nero a tubino,con delle scarpe alte, i capelli sciolti e con un bel po' di trucco. Suonai il citofono,subito James venne ad aprire e mi sorrise. "Come mai oggi qui?" "Avevo voglia di vederti.. Facciamo una passeggiata?" "In realtà ora c'è un paziente,ti dispiace venire tra un oretta?" "Ah .. Si ok" Non ero molto contenta,ma non mi aveva detto di no,in fondo. Cosa potevo fare in tanto? Vidi che c'era un parrucchiere subito vicino allo studio del dottore,così entrai. "Buon pomeriggio" "Buon pomeriggio signorina,desidera?" Ci pensai a fondo,guardai una ragazza più o meno della mia età che si era tinta i capelli di rosa. Così optai per una tinta. Una tinta per far colpo su quel sexy psicologo. "Direi una tinta." "Bene,qui c'è la lista dei colori." Disse porgendomi un catalogo. "Guardi faccia lei,un colore che mi possa stare bene" Mi volevo fidare,per la prima volta nella mia vita,dopo James ,provavo a dar fiducia. Io e Luke non avevamo un vero rapporto. Non lo sentivo tale. Io non lo avevo mai amato,ma nemmeno Gregory,in realtà non sapevo nemmeno cos'era l'amore. Tenni gli occhi chiusi per tutto il tempo non volevo vedere nulla. Così presi le cuffiette e misi un po' di musica,per rilassarmi. Guardai l'ora ed erano passati quarantacinque minuti. Chiesi se aveva finito, rispose di si,così aprì gli occhi e vidi un'altra me. Non ero io. Avevo i capelli di un castano scuro ,invece che il mio solito castano chiaro,quasi biondo, capelli mossi e gonfi,erano completamente lisci. Mi sentivo così diversa. Pagai ed uscì dal negozio,avevo ancora venti minuti. Andai in un negozio vicino di abbigliamento. In vetrina c'era un vestito blu scuro,con una scollatura a cuore,corto e stretto. Entrai e lo provai subito,era stupendo così,presi la borsetta abbinata e anche le scarpe. Vidi una giacca stupenda,così presi anche quella. In fondo non erano così cari. Tornai a casa e scrissi un messaggio a James. *Sta sera,vieni a mangiare da me* *Va bene,anche se ti stavo aspettando .. * *Lo so,scusa,ci vediamo dopo e mi raccomando dottore deve essere bello elegante* *❤* Mi aveva fatto un cuore.. Che tenero. Preparai tutto con le mie mani,avevo fatto una cena,molto semplice. Non ero una gran cuoca.. Misi alcune candele e spruzzai la casa di profumo alle rose,il mio preferito. Mi vestí e mi truccai con un rossetto rosso acceso e un ombretto blu,con una riga di elayner,il mascara e un po' di fard. Misi i bracciali e gli orecchini lunghi blu,i miei preferiti. Il campanello suonò così andai alla porta ,prima di aprire mi aggiustai e così aprii e trovai un James elegantissimo con gli occhi spalancati. "Wao sei diversa" "Spero sia un complimento" "Ma certo.. Sei bellissima! Questo colore ti dona" Mi dice accarezzando i miei capelli. Presi un bel respiro,il mio cuore batteva forte e credevo fossi diventata tutta rossa,perché ridacchiava un po'. "Beh anche tu sei bellissimo" "Grazie" Lo feci accomodare e lo servii. Finimmo di mangiare e andammo nella sala. "È bellissima la tua casa" "Grazie.. Siediti pure,accomodati." Dissi per sedermi seguita da lui. "Quello nella foto chi è?" Mi chiese guardando una foto sul mobile. "È Luke." Era una foto di me e lui al mare,dovevo togliere tutte le sue foto e lo avevo fatto,ma quella foto era davvero speciale. Era il giorno in cui mi aveva detto di amarmi e mi aveva chiesto di andare a vivere insieme ma non sposarci,non eravamo ancora pronti,io non lo ero in realtà. Mi sono sempre chiesta se lo sarei stata un giorno,se avessi capito chi ero veramente è se avessi trovato l'amore. "Ah il tuo ex.. Ci pensi ancora?" Chiese prendendo le mie mani e portandole alla sua bocca,per donargli un bacio. Io arrossii subito,naturalmente,solo il suo tocco mi faceva sentire strana,tranquilla. "A volte.. Ma adesso,non sei venuto qui per lavorare" "Già è vero.." Disse ridendo. "Vorrei sapere un po' di più su di te" Dissi togliendomi le scarpe e appoggiando i miei piedi nudi sul divano,stendendo le gambe. "Di me? Non c'è molto da sapere.. Canto,suono come già sai,sono uno psicologo,che immagino tu non abbia capito" Disse ridendo e io mi aggiunsi,alla sua risata contagiosa. "E poi amo aiutare le persone" Disse sorridendo e cavolo quel sorriso mi faceva impazzire,era così bello. Poi amavo la sua semplicità,era così tenero e meraviglioso in tutta la sua semplicità. "Con me lo stai facendo di certo" Dissi. Lo guardai negli occhi e vidi un luccichio,mai notato prima. "Che c'è, devi dirmi qualcosa vero?" "Perché dici cosi? Non è vero!" "Avanti,sono uno psicologo,non per vantarmi,ma ho studiato il comportamento di una persona e so come esaminarla. Cos'è che ti turba?" "Se te lo dico non mi giudicherai?" Il suo volto diventò confortante,sorrise e mi fece di no con la testa. "Certo che no" "Credo di essermi innamorata" "Davvero!?" Chiese come se si potesse aspettare di tutto ma non questo e il suo viso diventò cupo. "Si" "E chi è?" Chiese girandosi le dita. Perché sembrava nervoso? "Beh.." Suonò il cellulare di James,lo prese e guardò lo schermo sbuffando. "Scusami un secondo." Si alzò e rispose. "Ciao amore" Disse andando verso la cucina. Cosa amore?! Ma che cazzo? Non mi aveva detto di essere fidanzato! Non poteva essere. Tornò sorridente e si sedette sul divano. "Chi è allora questo ragazzo?" Chiese ma non risposi. "Chi è amore?" Dissi con un tono nervoso. "È il mio ragazzo perché?" "Ma tu sei.." Ragazzo?! "Si sono gay,non lo avevi capito?" Come ?! Non solo era fidanzato,era anche gay!! Ero sicuro che qualcuno lassù mi voleva far del male. "Ehm.. no." Dissi ridendo in modo nervoso. "Lui è Andy ed è meraviglioso." Disse sorridendo. "E invece tu di chi sei innamorata?" "Meglio che lo conosca meglio,forse mi sbagliavo." Dissi triste. Era meglio non dirlo,non ora,non così. "Grazie della serata,ma devo proprio andare" Disse alzandosi. "Ok.. Allora salutami Andreas." Dissi accentuando il suo nome. "Ok..Ci vediamo domani come al solito" Disse, io gli feci un cenno con la testa di approvazione e lo portai alla porta, la aprii,lui uscì,chiusi la porta e presi una storta cadendo con la schiena rivolta alla porta e guardandomi i piedi,avevo la caviglia gonfia. Chinai la testa,trattenni le lacrime e mi alzai,con la caviglia indolenzita. Avevo il cuore infranto. Pensavo che fosse tutto diverso,che lui potesse amarmi,invece no. Non dormi' per tutta la notte,guardai il tetto della mia stanza,completamente bianco,pensando al mio dottore. Rimasi a letto tutto la mattina,avevo appuntamento con il dottore alle undici,ma come potevo andarci,dopo ieri sera. Poco dopo guardai l'orologio ed erano già le tre del pomeriggio,ma non mi importava,così rimasi sotto le coperte e mi riaddormentai. Ma non fu un sonno piacevole,tornarono quei brutti incubi,s stressanti e orribili. Arrivai alla conclusione che senza di lui,io non stavo bene. Eleonora.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: MikaEleLollipopepf