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Autore: _Crystal_Heart_    22/05/2009    2 recensioni
Buonasera.." Frank ci aveva scommesso,era più basso di lui,godeva per questo. "Sera.." la voce era uscita stridula dalla sua bocca,anche se aveva cercato di essere il più dolce e falso possibile. "Signor Brian,questo è mio padre.." "Oh,conosco benissimo suo padre,vecchia conoscenza." Gli occhi di Mikes si erano ridotte a due fessurine. "Tu conoscevi,Brian Molko???" "No...sicuramente si sta sbagliando con qualcun'altro,come facevo a conoscerlo,di grazia? Non sono mica famoso come lui.." Gli occhi,iniettati di sangue si erano rivolti verso quelli,seriamente dispiaciuti,del cantante. "Si,probabilmente mi sono sbagliato...Comunque..il resto del gruppo vorrebbe conoscerti,piccolo Mik,vai da loro" aveva detto Brian spingendolo. Il bambino aveva cominciato a saltellare da una parte all'altra del camerino,inoltre aveva pizzicato due corde della chitarra. "Vuoi un cappuccino?" "No,voglio che tu esca dalla mia vita e da quella di Mikes." aveva pronunciato quelle parole con rabbia e rancore "O vuoi portarmi via anche lui,mio caro Brian?" "Io non ti ho portato via nessuno,ricordatelo. E non voglio portarti via lui,voglio solo conoscerlo. Mio diritto." "Tu non hai diritti." sibilava "Ho i diritti,forse meno di te...ma li ho." "Ma vaffanculo." Frank aveva preso il bambino tra le braccia,gli aveva fatto salutare tutti tranne che il cantante e se ne era andato. [Paring a sorpresa...]
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, My Chemical Romance, Placebo
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Kiss the rain

I want to belong to his life.

Nulla di quello che ho scritto è reale.

Era passata una settimana dal concerto,come aveva ipotizzato Frank, Brian non si era più fatto vivo,inoltre Mikes aveva smesso di sentire quel gruppo e si era fissato con i Queen,un gruppo che amava anche lui.
"Papi,ma Freddy Mercury è morto?"
"Si,tanti anni fa"
"Quindi tu non hai nulla contro di lui...posso ascoltarli,si mi piace come idea..." Mikes continuava a tirargli frecciatine.
"Ti ho chiesto scusa per quello che è successo."
"Si,ma non mi hai raccontato niente di quello che è successo prima con quel signore,non mi dire che non lo conoscevi,perchè eri troppo arrabbiato,sono piccolo non scemo...anche se tu mi dici sempre che sono scemo.." continuava a parlare e a massacrarsi i capelli.
"Ti calmi? Non posso dirti nulla,ho promesso a tua madre di non fartene parola,forse quando sarai grande..vuoi un gelato?"
"Non mi corrompi con un gelato.." aveva incrociato le braccia al petto e cercava di corrompere il padre con il labbro tremolante e gli occhioni a cerbiatto.
Ma quel trucco era stato inventato da lui,tanti anni prima,quindi su di lui non attecchiva.
"Quello l'ho inventato io! Non puoi corrompermi così,trova un tuo modo scricciolo! E io vado a prendere il gelato...se vuoi venire vieni sennò stai a casa da solo.."
"Se tu mi lasci a casa da solo chiamo i servizi segreti.."
"Servizi sociali,non segreti"
Stava per chiudere la porta di casa,quando un leggero "ok" era uscito dalla bocca del piccolo,seguito da un rumore di passi ed un sonoro sbuffo.
"Voglio il gelato grande,con fragola panna e cioccolato...sennò nulla,e chiamo la C.I.A."
"Ok...ricattatore dei miei stivali"
Lo aveva preso per i fianchi e lo portava sotto al braccio come fosse un normale giornale,oppure un filone di pane.
Il bambino rideva sballottolato dal padre mentre scendeva le scale che portavano dal loro apppartamento al portone del palazzo.
Londra era illuminata dalla luce fioca del sole mattutino,ma c'era chi scommetteva che quel sole sarebbe durato poco,veramente troppo poco.
Mikes sorrideva vedendo la gente guardare male il padre che lo teneva così,sorrideva vedendo il padre salutare tutti quelli che lo criticavano.
Lui era il suo idolo,la persona che da grande avrebbe imitato.
Tranne che per i tatuaggi,lui aveva paura degli aghi,una paura irrazionale e stupida,che al padre dava fastidio,non sapeva per quale motivo ma c'erano alcune cose di lui che al padre davano fastidio,forse facevano male...
Una cosa che avrebbe voluto veramente erano i capelli,di quel colore strano,metà rossi e metà neri.
Una volta aveva chiesto alla madre di poterseli fare Verdi,ma la madre sbuffando sonoramente aveva dichiarato Off Limits qualsiasi cosa che lo facesse assomigliare di più al padre.
< < mi basta il tuo viso,ora anche i capelli come quel coso..no > >
Così aveva smesso anche di chiederlo,ma non di pensarlo...
Però ora si trovava con il padre,per una piccola fortuna...

-Starai per un pò con tuo padre..- aveva detto la madre qualche giorno prima.
Gli occhi di Mikes si erano accesi,brillavano.
-Perchè?-
-Perchè l'assistente sociale ha detto che una figura paterna per un pò ti farà bene,come per bilanciare le parti.. E poi devo partire per il tour.-
La madre suonava in gruppo abbastanza famoso,ogni anno partiva per un tour di qualche mese in giro per l'america.
Così avevano preso il primo aereo per Londra e lo aveva lasciato con lui.

"Due coni da 4 gusti,uno ci mette cocco e fragola e la panna,nell'altro fragola cioccolata e panna..." aveva detto il padre porgendo poi i soldi al signore.
"Quale gusto ti piace di più,piccolo?" aveva chiesto il signore a Mikes.
"La fragola.."
"La metto per prima così ti lascia il sapore in bocca..ok?"
"Si,grazie".
Preso il cono non si riconosceva chi dei due fosse il bambino e chi il padre,avevano un espressione felice sul volto e si sbrodolavano.
'' sei sporco di cioccolato..." aveva detto Frank ridendo.
"Dove??"
"Faccio prima a dirti dove sei pulito..."
"Ha parlato lui...hai i baffi rosa,sembri un enorme coniglietto rosa."
Frank aveva ridotto gli occhi e produceva uno strano suono dalla bocca.
"COSA SEMBREREI IO?"aveva detto ringhiando
"Un enorme coniglietto rosa,coccoloso." Una pernacchia aveva seguito le parole del piccolo.
"Spera che questo gelato non finisca mai...ti faccio nero"
"Prima o poi diventerò più alto di te,poi vedremo chi è più forte..."
Frank ringhiava sempre più forte,per poi fare strani gridolini con la voce a Mikes ricordavano una canzone che la madre ascoltava quando lui era piccolo,la voce era identica a quella del padre,le parole erano troppo veloci ed urlate per essere capite.
Dopo un paio di minuti i due avevano finito il gelato,soprattutto perchè era tutto spalmato sul loro viso.
Erano andati alla ricerca di una fontanella dove sciacquarsi le mani appiccicose ed il viso.
Finalmente l'avevano trovata,lì era iniziata la fine...
Schizzi d'acqua gelata andavano da una parte all'altra,colpendo ogni punto libero dei loro corpi.
-Prenderà un'accidente..- aveva pensato Frank mentre chiudeva l'acqua.
"Si sentirà male..."
Si era girato incontrando gli occhi di Brian.
"Che palle." aveva preso una sigaretta e l'aveva accesa,aspettando di essere rimproverato per la salute di Mikes,per la poca cura che aveva nei suoi confronti ecc.ecc.
Ma Brian si era appoggiato alla fontanella e lo fissava.
"Allora? Cosa aspetti,dimmi che sono un padre deplorevole,non merito di avere mio figlio...ho corrotto gli assistenti sociali."
"Frank,non sono qui per rimproverarti."
Mikes si gustava la scena,indeciso sul da farsi,se andare a giocare con gli altri bambini sull'altalena oppure ascoltare la conversazione.
Aveva deciso che l'altalena era molto più invitante che i continui screzi tra i due.
"Allora perchè sei qui?"
"Per vedere crescere mio nipote..."
Nipote,ora lo chiamava così?
Prima lo chiamava sbaglio,diceva alla sorella di abortire,di lasciare morire il feto così,con armi chimiche o chissà che altre cose.
"Nipote..si certo"
"Si,per mio Nipote..o forse per il padre del nipote?" La sua mano aveva toccato quella di Frank,che l'aveva ritratta immediatamente.
"Non provare a toccarmi,devi solo sparire dalla circolazione. Per colpa tua ho perso tutto...Mi rimane solo Mikes. Quindi sparisci" Il cuore di Frank batteva,minacciava di uscire dal petto e di sfondare le ossa che lo rinchiudevano a scrigno.
Non immaginava minimamente che il suo autocontrollo si sciogliesse di fronte ad un contatto così minimo.
"...Allora perchè hai portato Mikes al concerto del gruppo?"
"Non potevo dirgli di no...sarà lui a decidere con chi stare,dovevo fare in modo che amasse questa città..e che amasse me.." aveva risposto spostando l'attenzione sul piccolo,che correva a destra e a sinistra cercando di prendere un piccione.
"Non c'è bisogno di comprarlo...ti vuole bene"
"Ossì,certo mi parla lo zio che l'ha visto la prima volta al concerto...Brian per favore,sparisci.."
"Appunto perchè l'ho visto solo al concerto!no? Voglio partecipare nella vita di mio nipote.."
"Come? Come colui che ha sfasciato il matrimonio del padre e della madre,o come lo zio ricco sfondato che se lo porta in tour?" chiedeva acido.
"Come lo zio,punto."
"Beh,quando tornerà a casa dalla madre sarà tutto tuo."
"...In America? Frank...per favore"
Frank non lo guardava,non voleva guardare quegli occhi.
Se gli avrebbe guardati troppo a lungo il suo autocontrollo sarebbe andato a puttane e gli avrebbe lasciato Mikes,forse per sempre.
Non voleva farlo per rispetto,non solo di se stesso ma anche di una persona che ora non c'era più...
"No,esci dalla mia vita." Frank si era diretto verso Mikes,lo aveva preso in braccio e se ne era andato via,correndo.


Mikes giocava con la play-station,incurante del padre che tirava la palla da tennis sul muro,per poi riprenderla ogni volta che rimbalzava.
Aveva bisogno di sentire una voce,una soltanto...
"Hey..." aveva detto al telefono,dopo aver aspettato che quello squillasse.
"Frank? Oh,mio Dio! Da quanto tempo...come stai??"
"Tutto bene...te?"
"Tutto ok...a cosa devo la tua telefonata?" era sempre stato così,non voleva aspettare mai nulla,voleva subito arrivare al dunque.
"Al fatto che ho bisogno urgentemente di parlare con te..."
"Sospettavo anche questo. Dimmi dove e quando e ci sarò,devo chiamare qualcun altro?"
"Fai un pò come vuoi...l'importante è che ci sei tu"
La risata cristallina del ragazzo,aveva preso il posto della voce dura.
"Allo starbucks,il solito, domani verso le nove di mattina.."
Alle nove il piccolo Mikes andava a scuola,quindi non sarebbe stato d'intralcio.
"Ci saremo...buona notte mio piccolo Frank"
"Buona notte,mio grande Toro"


La vostra Rafiki è qui ù.ù
Ieri ha messo piede fuori casa *.* ed è stato bellissimo,anche perchè c'era il mio amore <3 quindi..
Comunque era per dirvi,che da lunedì comincerò ad andare a scuola,di nuovo =-= e che fino a giugno inoltrato sarò impegnata con compiti e tesina.
ù.ù ma conto di farcela.
Ringrazio le quattro lovvose che hanno commentato,grazie di cuore!
Quelle che hannno aggiunto tra i preferiti e quelle che stanno seguendo!
Buon week-end,mie dolci fanciulle +.+
Meggy *.*
  
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