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Autore: Naoya    22/12/2016    1 recensioni
I Nex sono un popolo alieno pacifico, tecnologicamente molto avanzato e con una mentalità aperta. Vivono su un pianeta due volte e mezzo più grande della Terra e nonostante la vastità delle loro terre ed etnie presenti, sono un popolo unito. Ma poi, tutto cambiò quando uno scienziato pazzo attaccò i Nex per vendetta; un traditore che aveva dissertato il suo stesso popolo per ben due volte. Ora i Nex sono in fuga e in cerca di speranza, viaggiando di pianeta in pianeta aiutando e ricevendo aiuto dalle popolazioni presenti nell'universo; ma un popolo in particolare attira la loro attenzione: il genere umano.
Genere: Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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I due si guardavano intensamente senza dire o fare niente mentre la foresta alle spalle di Shira bruciava intensamente irradiando un intenso calore. Un ramo che stava bruciando cadde da un albero rompendo il silenzio e in quell'istante, la Nex, grazie alla sua armatura creò un blaster sonico che sembrò sostituirle l'avambraccio. Sparò tre volte ma 'Anat respinse i colpi con le sue armi «Arrenditi, non puoi sconfiggermi. La mia armatura e le mie armi sono state designate per deviare e contrastare i tuoi colpi, tutto ciò che sparerai dalle tue armi non avrà effetto su di me, quindi perché prolungare la propria sofferenza struggendosi inutilmente?»
Shira sputò in terra per poi rispondere «”Mai arrendersi”, è questo il mio motto, è questo quello che ho imparato dagli esseri umani… è questo quello che ho imparato da lui». La Nex chiuse gli occhi e facendo un respiro profondo disse«A quanto pare non ho scelta eh?» Riaprì i suoi occhi e guardando Anat disse «Se le mie armi da fuoco non hanno effetto, vuol dire che dovrò colpirti con qualcos'altro per distruggerti». A quel punto la sua armatura cominciò a ribollire quasi come fosse lava e la Nex un filo di voce disse «Eternal Link: Ignis Rugiens».
Il corpo di Shira si trasformò in una palla di fuoco e dopo qualche istante di combustione si avvicinò facendo diradare le fiamme. La sua armatura aveva linee molto più sinuose ed eleganti rispetto a prima pur mantenendo la stessa colorazione, anche il suo casco era diverso: molto più semplice e privo di corna con una colorazione rosso-arancio con dettagli di colore bianco. La rossa guardò il robot e gli disse «Rispondi alla mia domanda: ti hanno progettato per sentire dolore?»
«Domanda futile. Inoltre hai ridotto la tua stessa difesa di tre quarti. Non è questo un suicidio?»
«Forse». La Nex chiuse ed aprì la mano destra a pugno velocemente per due volte, facendo così sprizzare lingue di fuoco e continuò dicendo «Ma sai… quello che ho perso in difesa, l'ho guadagnato in velocità ed attacco».
«Ti sei dimenticata che le tue-»
Shira si scagliò su di lui ad una velocità fulminea e 'Anat non fu in grado di finire la frase che la rossa cercò di colpirlo con un pugno, lo Yom schivò il colpo per pochi centimetri e dopo essersi allontanato di qualche metro udì la voce della Nex «Visto che le mie armi da fuoco non hanno effetto, tanto vale provare con la classica forza bruta!»
'Anat si mise in guardia e le rispose «Quando una bestia si trova alle strette combatte ferocemente con denti ed artigli, è questo quello che qui chiamano “istinto di sopravvivenza”?»
Shira sorrise e con sguardo truce disse «Rimarrai sorpreso di quanto un istinto possa essere forte e giusto!»
Il robot si scagliò sulla Nex e cercò di colpirla con le sue tonfe ma senza riuscirci, lei era troppo agile e veloce tanto che dopo svariati tentativi Shira prese una delle sue armi riuscendo a romperla con la sola forza della mano destra. Successivamente gli diede un poderoso calcio facendolo volare all'indietro e dopo aver volato per qualche metro 'Anat toccò terra scivolando per alcuni istanti. Si controllò l'arma spezzata e grazie alla sua tecnologia la lama si rigenerò muovendosi quasi come fosse viva, dopodiché cercò di individuare Shira ma senza trovarla da nessuna parte finché la sua voce, proveniente dall'alto, non attirò la sua attenzione «Si può sapere dove stai guardando!»
La Nex percosse violentemente il terreno con un pugno devastante mentre 'Anat saltava per evitare il colpo, il robot indietreggiò di alcuni metri per poi caricare di energia le sue armi. Una volte cariche fece dei fendenti che lanciarono onde di energia, Shira cominciò a correre verso di lui evitando i colpi finché due onde di energia parallele non si diressero verso di lei, la rossa saltò e con un'incredibile agilità riuscì a passare illesa tra le due onde. Poggiò la mano a terra e spingendosi fece un piccolo balzo per tornare in piedi, continuò a correre evitando i colpi del robot finché non si ritrovarono faccia a faccia.
I due cominciarono ad azzuffarsi sferrandosi pugni e calci a vicenda, fin quando 'Anat attaccò con le sue tonfe incrociate. Shira afferrò le sue armi per poi spezzargliele e cogliendo il robot spiazzato afferrò l'armatura sul torace e glie la strappò via, facendo così sferzare scintille elettriche in tutte le direzioni «A quanto pare il tuo equipaggiamento è inutile contro calci e pugni, vero?»
«Errore… Errore...»
La Nex diede un pugno al torace del robot dicendogli «Non hai nient'altro da dire? Eh stronzo!»
'Anat volò via cominciando a rotolare e rimbalzare sul suolo, mentre Shira cominciò a correre per poi, grazie alla sua armatura, creare una mazza a propulsione jet.
Mentre lo Yom si rialzava Shira scivolò ed attivò il propulsore che gli fece fare un giro completo e a metà del secondo, la testa della mazza colpì il torace mal messo di 'Anat spedendolo in aria. La Nex fece passare la mazza dietro la schiena dividendola in due: una parte si trasformò in un arco mentre l'altra, sulla mano sinistra, in una freccia. Tese la corda puntando lo Yom che stava precipitando gridò «Crepa schifoso Yom!» Per poi scoccare la freccia che si conficcò nel petto del robot, esplodendo in aria qualche istante dopo. Lo Yom si frantumò in mille pezzi e la sua testa rotolò, fermandosi a pochi centimetri da Shira, la quale, la schiacciò con il suo piede destro senza nessuna esitazione.
Shira tornò normale e cominciò a dirigersi verso la moto. Durante il tragitto ripensò, trattenendo a stento le lacrime, a tutti i momenti trascorsi con Phil: al loro primo incontro, alle loro giornate in palestra, il loro primo bacio e tutti quelli che seguirono dopo, la cena di natale ed il giorno più bello della sua vita, quando la persona che amava l'aveva accettata come mai nessuno aveva fatto fino ad ora. Per Shira non era solo amore, sentiva che tra lei ed il ragazzo si era creato un legame che collegava i loro cuori e le loro anime, un qualcosa che le semplice parole non avrebbero potuto descrivere, ma ormai era tutto finito o perlomeno questo era quello che pensava. 
Una volta arrivata, ad attenderla c'era una meravigliosa ed inaspettata sorpresa: Phil seduto con la schiena poggiata sul lato sinistro della moto, era ansimante ma cosciente. La Nex si immobilizzò e le lacrime cominciarono ad uscire copiosamente dai suoi occhi marroni «È vivo… lui è ancora vivo…» Disse tra se e se sforzandosi di non piangere, per poi correre da lui.
Una volta raggiunto lo abbracciò e non fu in grado di contenere le sue emozioni «Phil… Phil… tesoro, sono così felice di vederti vivo… pensavo di averti perso per sempre».
«Ahi… Ahi… piano, se mi stringi così forte rischio davvero di lasciarci le penne».
«Ah… scusami… non volevo...»
Il ragazzo sorrise ed aggiustandosi gli occhiali le disse «Sei stata fantastica, sapevo che eri forte ma quello che ho visto prima è stato… wow… una forza della natura, un vero e proprio leone… o meglio leonessa».
«Scemo… perché non hai reagito quando sono venuta da te? Mi hai fatto preoccupare… ho pensato… ho pensato davvero che tu...»
«Mi dispiace, ma ho ripreso conoscenza solo quando tu stavi sparando con la minigun a quel colosso e per non farmi coinvolgere ho giocato a fare il morto. Da come mi sembra di capire quei robot sparano a tutto ciò che mostra segni di vita quindi se ci si finge morti si dovrebbe sopravvivere… o forse sono stato molto fortunato chissà. In entrambi i casi la collana che mi hai regalato mi ha protetto, non sapevo che un qualcosa di così piccolo potesse creare uno scudo, grazie per avermi salvato».
Shira si asciugò le lacrime dal volto per poi dirgli «Come stai?»
«Fatta ad eccezione del braccio rotto e qualche graffio qua e la abbastanza bene».
«Braccio rotto? E me lo dici solo ora?»
La Nex aprì uno scompartimento nella moto e prese un dispositivo cilindrico che mise in terra per poi attivarlo, cominciò ad accendersi ad intermittenza una piccola luce azzurra. Il cielo cominciò a distorcersi sopra le loro teste fin quando non apparì una nave dalla quale scesero, con una scialuppa, dei Nex infermieri. Phil riconobbe subito che si trattavano delle unità di Lexiax in quanto indossavano divise e camici di colore bianco ed azzurro. Uno di loro scese e disse «Abbiamo ricevuto la segnalazione, siete ferita?»
«No, il ferito è lui». Rispose Shira guardando Phil, il medico si avvicinò e disse «Ragazzo non sei messo bene, hai un bel po di escoriazioni e sicuramente sotto quei vestiti bruciacchiati ci saranno delle ustioni. Sei messo maluccio ma te la caverai, c'è qualcosa che dovrei sapere prima di caricarti sulla barella?»
«Soltanto una cosa: fate attenzione al braccio destro, credo sia rotto».
Il Nex tirò fuori dalla borsa un dispositivo che si aprì attivando un monitor olografico dicendo «Ora darò un'occhiata se non ti dispiace». Qualche istante dopo il medico disse la sua diagnosi «Si… hai il braccio rotto e mi dispiace dirlo ma hai anche due costole rotte. A parte questo, tutte buone notizie».
«Ho vinto alla lotteria e sono diventato l'uomo più ricco dell'universo?»
«Ti piacerebbe vero? No, le buone notizie sono altre: primo non hai danni agli organi interni e secondo sei in buone mani. Forza uomini, caricate l'essere umano sulla barella e mi raccomando massima delicatezza, è ferito e debilitato; ha due costole ed il braccio destro rotti!»
Due Nex caricarono Phil sulla barella e lo trasportarono sulla scialuppa, il Nex che ha assistito Phil si avvicino a Shira e le disse «Guardiana viene con noi?»
«Si, posso caricare la moto?»
«Certamente, la teletrasporteremo nell'hangar delle scialuppe quando saremo a bordo».
«Ci sarebbe anche la mia navetta ma ho attivato la modalità di camuffamento quindi penso sia apposto così, per il momento».
Shira salì sulla scialuppa li trasportò fino alla nave e una volta nell'hangar Phil fu trasportato nell'ospedale interno dell'astronave. Durante il tragitto sentì alcuni Nex che parlavano delle sue condizioni mentre la sua coscienza lentamente scivolava via a causa dell'anestetico che gli veniva iniettato «Polso e pressione sono regolari, ha il braccio destro rotto e due costole rotte sulla parte sinistra».
N. B. «Nessun danno agli organi interni anche se la respirazione è leggermente irregolare a causa delle costole rotte».
N. C. «C'è il rischio che le costole possano perforare il polmone?»
N. A. «Negativo, anche se sono preoccupata per il trauma cranico che ha ricevuto».
N. B. «Nulla di serio secondo lo scanner, in teoria non ci dovrebbero esserci danni a livello cerebrale ma un controllo credo sia opportuno».
N. C. «Ok, siamo arrivati».
Dopo un paio di ore Lexiax uscì dalla sala operatoria e si diresse verso Shira dicendole «Il tuo amato Phil sta bene, le ossa sono state sistemate ed il trauma cranico non ha causato danni anche se lo teniamo comunque in osservazione per qualsiasi evenienza».
Shira pianse di gioia e l'abbracciò dicendole «Grazie… non so cosa farei senza di te… mi hai aiutato così tanto in così tante occasioni».
«Hey, anche tu mi hai aiutato molte volte. Siamo amiche, proveniamo dalla stessa terra ed abbiamo lo stesso destino davanti a noi. Ti ricordi quando eravamo braccate da quei vermoni del pianeta X-0215? Erano disgustosi e se non fosse stato per te io e gli altri saremo diventate il loro pranzo quella volta».
«Lo so… ma sai non mi riferivo a quel tipo di aiuto...»
«A no?»
Shira si asciugò le lacrime e con un lieve sorriso le disse «Da quando siamo qui mi hai insegnato a come essere più femminile e seducente possibile nonostante il mio carattere e il mio fisico alquanto… come dire… atletico. Ho fatto tutto questo per lui ed ora tu gli hai salvato la vita, io non so davvero come ringraziarti».
«Bhè… Phil non era in pericolo di vita e poi si vedeva lontano un anno luce che vi piacevate entrambi, io ti ho semplicemente aiutato a rompere il ghiaccio ammorbidendoti un po il carattere e facendoti curare l'aspetto. Se non lo avessi fatto credo che Phil ci avrebbe preso l'abbonamento nella mia clinica».
«Ehyyy non sono così selvaggia, per lo meno non quando sono con lui».
Le due sorrisero divertite finché non arrivò un messaggio, Lexiax aprì la chiamata dal dispositivo sul suo polso udendo così la voce di Ariel «Guardiana, Master Zero vorrebbe parlare con lei».
«Certo Ariel, ora sono libera di accettare la sua chiamata».
«Ricevuto».
Dopo un attimo di silenzio si udì la voce di Master Zero «Lexiax abbiamo un'emergenza, stando alla intelligence di Io abbiamo scoperto che le forze di Yomkar hanno istallato delle bombe su una zona chiamata “Faglia di Sant'Andrea”, stando alle analisi questa zona è una delle più delicate del pianeta. Se quelle bombe esplodessero ci sarebbe una reazione a catena che porterebbe a terremoti, eruzioni e tsunami su tutto il globo, dobbiamo fermarli! Ti invio le coordinate in cui sono state rivelate attività di Yom sottomarini, ciò che devi fare è usare il tuo sonar per individuare le bombe e disinnescarle».
«Disinnescarle? Lo sa benissimo che questo lavoro non è di mia competenza, io curo i feriti non disinnesco bombe!»
«Lo so, per questo motivo Io rimarrà in contatto radio fornendoti di istruzioni e strumenti tramite i tuoi olob».
«E va bene… ma l'avverto che ho un brutto presentimento riguardo a questa storia».
«Speriamo che rimanga tale, buona fortuna Lexiax. Passo e chiudo».
Lexiax sospirò e guardò l'oceano dalla finestra dell'areo nave sapendo che la vita di un pianeta dipendeva dalla riuscita della sua prossima missione.
   
 
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