Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
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Autore: Nateishaa    29/12/2016    2 recensioni
Kathrine una ragazza che ha sempre fatto tutto da sola a causa dei genitori assenti, si trova ad affrontare un' altra sfida : andare a vivere da sola al dormitorio del liceo Dolce Amoris. Ma lei non ha paura di nulla e avendo fiducia in se stessa accetta questa situazione. Farà nuove conoscenze, tra cui una molto particolare : Castiel. Riuscirà finalmente ad aprirsi a qualcuno o resterà chiusa in se stessa?
In oltre Kathrine custodice un segreto per lei importantissimo, chissà se resterà tale.
Al liceo Dolce Amoris e alla nostra dolcetta non mancheranno quindi amori, amicizie, sotterfugi e tanto altro.
Genere: Drammatico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Debrah, Debrah, Dolcetta, Lysandro, Un po' tutti
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Proprio in quel momento vedo davanti ai miei occhi una scena, che non mi sarei mai potuta nemmeno lontanamente immaginare. La guardo atterrita accovacciata al pavimento. Castiel, anche lui colmo di lividi e sangue sul suo bel viso che vedo oggi cupo, rigido e pieno di odio come non l’avevo visto mai, o meglio.. non avevo mai visto un viso con quell’espressione così gelida, decisa e vendicativa : sta puntando una pistola alla testa del padre. Sono momenti di gelo, momenti colmi di silenzio provocato dal terrore di tutti, nessuno credo abbia mai attentato alla vita del “Boss” per questo sui visi dei suoi tirapiedi si scorge solo la paura, l’incertezza di ciò che può accedere, in cui l’unico suono a strozzarlo è quello dei respiri che emetto ancora pesanti dopo essere stata pestata, i dolori li sento in tutto il corpo e i pugni.. sono quelli che mi hanno tolto l’aria. << Ho sentito tutto, ho lottato contro le guardie ascoltando ciò che le facevate,eppure non sono arrivato in tempo per fermarti. Tu stai giocando con la vita della persona che amo, hai giocato a fare il mafioso con una vita che forse non c’è più, dimmi quale vendetta sarebbe migliore? Una morte veloce e indolore? No.. io invece dico una sofferenza lunga e piena di problemi, non credi? Ti è stata tolta la cosa che amavi di più, tua moglie! Come puoi arrivare a tanto? A tradire la tua famiglia! Uomo d’onore? Ma cosa uomo d’onore? Non sai nemmeno cosa significa! Pensa a ciò che hai appena fatto, forse, hai privato ad una madre di suo figlio e anche ad un padre, perché io sarei stato padre capisci?! Una persona migliore di te, e invece guardati, sei un assassino! Meriteresti solo di morire. Io non sarò mai come te, mai! Nemmeno sotto tortura arriverei a fare questo al mio stesso sangue, invece tu l’hai fatto.. Anche solo il pensiero di essere tuo figlio ormai mi fa salire il voltastomaco! >> Castiel dice ciò senza pause, alternando momenti di urla a momenti di sdegno, continuando a  pressare la pistola sulla tempia del padre con decisione, ancora seduto. Quest’ultimo non accenna la minima paura, nessuna espressione trapela dal suo viso, il suo sguardo è rivolto a me, le sue mani e le sue gambe sono immobili come se non avesse nessuna tensione addosso riguardo ciò che gli sta accadendo, mentre Castiel è pieno di rabbia, stringe le labbra, i suoi occhi sputano odio e dolore allo stesso tempo, i suoi arti sono rigidi ma accennano qualche tremore e le sue vene sono evidenti sottopelle. Nessuno emette un fiato, quello schifo di Colin è così atterrito dalla paura, che non fa il minimo gesto per difendere il suo “amato esempio”, guarda la scena come un bambino che non sa cosa fare, ticchettando le dita sulla gamba con un ritmo irregolare e strizzando le palpebre più e più volte. In oltre, questa è tutta opera sua e, forse sarebbe accaduto lo stesso ma lui aveva già organizzato tutto quel giorno con Debrah, forse non pensava che suo padre avesse potuto togliere ciò che si stava creando dentro di me, forse non pensava che ne sarebbe stato capace, capace di compiere un atto del genere, o probabilmente voleva solo una vera vendetta nei miei confronti, una vendetta che non mi sarei dimenticata mai, probabilmente.. voleva farmi capire che contro di lui non avrei potuto vincere mai, ma deve ricordarsi che lui può fare questo solo grazie alla mafia che ha dietro perché solo non è nulla, solo fogna come suo chi ha contribuito alla sua nascita con gli spermatozoi. Poi il padre dopo un lungo silenzio, fissandomi e con un tono piatto gli risponde << Lei ti indebolisce, tu devi seguire le mie orme, ti ho permesso un distacco minimo giusto per il liceo ma le cose stanno degenerando. Addirittura arrivare ad avere un figlio? Credi di esserne capace? Sei una persona debole, insignificante, priva di carattere e di for.. >> non finisce la frase, Castiel tremante gli spara ad una gamba, questa è stata la goccia, lui ha tolto a suo figlio la gioia di essere padre, e continua a disprezzarlo accreditandogli aggettivi che non gli stanno bene addosso, anzi descrivono solo lui stesso, lui è ciò che dice, stronzate e cattiverie gratuite. Io sono terrorizzata, da tutto e non riesco a credere a ciò che ho davanti, ma cosa sta succedendo? Sento solo tanta paura, una paura paralizzante che ghiaccia il mio corpo rendendolo privo di movimento, guardo solo ciò che mi accade davanti quasi incredula, e l’unica cosa che riesco a sentire è il dolore, la delusione, la tristezza, un senso di vuoto. Suo padre ha un’espressione di dolore fisico in viso, ma non sembra essere toccato dalla reazione del figlio, non riesco a capire come possa essere così, come possa essere arrivato a commettere un simile gesto solo perché suo figlio non ha seguito le sue orme, anzi, anche se in questa situazione, trova ancora il tempo di lanciargli sguardi di sfida, a cui però Castiel non ricambia, ma, come sempre, si dimostra superiore e dopo averlo guardato per un ultima volta come, credo gesto di addio, getta l’arma a terra, lasciando che gli scagnozzi si fiondino con premura ad aiutare il loro “Padrone”, relativamente però, visto che quando hanno visto suo figlio minacciarlo sono rimasti spiazzati e impauriti a guardare la scena, ora suo padre spero si sia reso conto di essere solo, senza suo figlio, senza nessuno con reale coraggio . Lo vedo avanzare verso di me, faccio lo stesso, sento le lacrime fiondarsi fuori dai miei occhi, muovendo piccoli passi e tenendomi un braccio, sperando che sia tutto finito e di poter rimettere insieme gli ultimi cocci che sono rimasti di noi. Ma purtroppo in queste situazioni non si finisce mai in questo modo, senza che i “ giusti “ soffrano davvero, così non solo quasi sicuramente mi hanno privata di essere madre ma Colin non risparmia nemmeno Castiel, puntandogli la pistola a qualche metro di distanza. Lui però non se n’è nemmeno accorto e continua a camminare verso di me, sta volta la paura non mi sta paralizzando, mi sta dicendo : agisci. Il mio uomo, perché si Castiel è il mio uomo, non merita questo, non merita anche un colpo di pistola, soprattutto perché tutto ciò è accaduto dopo il mio arrivo, in fondo riflettendoci bene è a causa mia se lui sta passando tutto questo inferno, ha dovuto affrontare il fratello, quasi uccidere il padre, eh si, so che se lo meritano ma se non ci fossi stata tutto ciò non avrebbe avuto luogo, perché come sempre io sono sbagliata, io non ho mai avuto ne dato qualcosa di bello alle persone, solo a Castiel ma è un minimo di bene contro alla grande parte che ricopre il male. E allora se questo minimo di bene appartiene solo a lui, devo farlo diventare grande. Lui ha perso la madre, e anche se già è come se li avesse persi, ha perso definitivamente un fratello e un padre in un modo così terribile che non si potrebbe vedere nemmeno in un film. E quindi, posso io permettere che venga colpito così? Alle spalle? E fargli avere la conferma totale anche se già ce l’ha che oltre me non ha nessuno? No, non posso, io lo so cosa sente, suo padre ha appena ucciso suo figlio, ma suo fratello può anche impartirgli quest’altro dolore? Solo perché lui ha scelto di vivere una vita migliore? E quale colpa ne ha? Nessuna. E se questo può servire a creare il suo futuro, felice con la carriera che ama ed una famiglia, probabilmente con una persona che non gli porterà tanti problemi come gliene ho portati io, lo farò. Dopo aver guardato Colin per ultima volta e capendo che era davvero intenzionato a compiere quell’atto così vigliacco, compio uno scatto in preda al terrore verso Castiel, e prima che Colin possa premere il grilletto, spingo via il rosso in modo violento. E’ proprio nel momento in cui avverto la sensazione di aver fatto ciò che dovevo, che sento il colpo di pistola scavarmi il fianco e Castiel urlare il mio nome. Cado a terra ma non lo sento. Non sento il dolore. Ho finito finalmente, ho dato finalmente tutto a qualcuno, e non ad una persona qualunque ma a Castiel. Ormai ne ero certa, io la mia creatura l’avevo persa, non potevo perdere l’amore della mia vita, anche nel momento in cui non sarei più potuta stare con lui. Perché l’amore, è vedere la persona che ami felice e si vorrei tanto che fosse con me ma se così non fosse sarei serena lo stesso, perché in un modo o nell’altro adesso può costruire la vita che vuole, mi ha dato la possibilità di rinascere, di scoprire le emozioni, quelle positive.. e la stessa possibilità la merita lui. Ormai stremata chiudo gli occhi.

 

La seconda parte di questo capitolo è conclusa, spero che vi abbia trasmesso ciò che ho provato io scrivendolo. Quando ho continuato questo capitolo ho ascoltato in continuazione una canzone " Running up that hill " , se volete potete fare lo stesso.

   
 
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