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Autore: itsmeg    30/12/2016    3 recensioni
Una raccolta di ff Malia!centric. Ogni OS la vedrà alle prese con se stessa, un personaggio o più personaggi messi assieme: Stiles - attenzione, ci saranno molti Stalia feels. Vi ho avvertito! -, Scott, Peter, Derek, lo Sceriffo, Lydia e così via. Enjoy it!
Capitolo I: I'll be good.
Capitolo II: Do you still believe in one another?
Capitolo III: Welcome Home.
- “ Sai che ti dico? Me ne vado. E’ stata una pessima idea. Scusami per il disturbo, signor Hale. Fai buon viaggio e addio.” Gli disse, dura, mentre si voltava e si incamminava verso la porta.
Senza pensarci, guidato dall’istinto, il lupo l’afferrò per un braccio e la fermò. Quel contatto fu come scottarsi per lui, tanto da scostare quasi subito la mano dalla ragazza.
-
[ CONTIENE SPOILER SULLA S6 ]
Genere: Commedia, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Malia Hale
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Do you still believe 
in one another?
 
Hey brother,
do you still believe in one another?
Hey sister,
do you still believe in love, I wonder?
Oh, if the sky comes falling down, for you
there’s nothing in this world I wouldn’t do.

What if I’m far from home?
Oh brother I will hear you call.
What if I loose it all?
Oh sister I will help you back home.
Oh, if the sky comes falling down, for you
there’s nothing in this world I wouldn’t do.
- Avicii
 

 
 

“ Non credi di star esagerando un tantino?” Liam guardò Hayden, speranzoso che la ragazza potesse recuperare i lumi della ragione e calmarsi.
Il suo sguardo invece si infuocò se possibile ancor di più. Cominciò a ringhiargli contro con tanto di denti aguzzi, e allora Liam capì che non sarebbe scampato a quella faccenda cercando di minimizzarla. Alzò entrambe le mani in segno di resa e la supplicò con la sguardo.
“ Mi dispiace, Hayden, dico sul serio.” Cercò di afferrarle la mano, e sebbene con qualche dubbio ancora presente, notando i suoi occhi realmente dispiaciuti la ragazza lo lasciò fare.
“ Sei stato un vero idiota, Liam. Anzi, il Re degli idioti.” Gli disse, ritraendo artigli e zanne.
L’adolescente avrebbe potuto tacere, avrebbe potuto sorvolare sull’epiteto e andare avanti, ma non lo fece.
“ Beh, cerco di stare al tuo passo, signorina ‘ voglio una relazione basata sull’onestà ma quando il mio ragazzo è onesto a me non va giù e quindi impazzisco neanche fossi durante il primo giorno del mio ciclo con tanto di Luna piena’! Non posso crederci che io debba scusarmi con te per un mio desiderio che TU non condividi!” Liam respirò, soddisfatto della sua risposta. Quando il silenzio gelido di Hayden lo colpì, immaginò di ficcarsi entrambe le mani in bocca e strappare lingua, corde vocali e persino cervello insieme. A quanto pare, di lì a poco non gli sarebbero più serviti. Sarebbe morto. Di una morte lenta e dolorosa.
Hayden sospirò, riservandogli un sorriso amaro. Liam rabbrividì.
“ Ti prego, non voglio litigare, ma tu cerca di capire anche che io-…” Ma non riuscì a terminare le sue flebili scuse, perché con un solo movimento Hayden lo aveva lanciato fuori dalla sua auto, soddisfatta.
“ Non voglio vederti mai più, Re degli Idioti.” Fece, richiudendo lo sportello del passeggero con forza.
“ Sarà difficile! Frequentiamo lo stesso liceo e facciamo parte dello stesso branco, signora so tutto io! Hayden! HAYDEN NON ANDARTENE! NON LASCIARMI QUI DA SOLO!” Liam urlò, inutilmente, contro la sua ragazza che aveva acceso il motore dell’auto ed era sfrecciata via in pochi secondi, lasciandolo solo nel bel mezzo del bosco.
Il biondino si accasciò al suolo, prendendosi la testa tra le mani e respirando profondamente in cerca di calma.
Hayden aveva proprio esagerato quella volta, e lui era stanco. Erano settimane che la sua ragazza era strana, sempre nervosa e riusciva ad arrabbiarsi con lui persino per come sorseggiava l’acqua o temperava una matita.
Liam proprio non riusciva a spiegarsi cosa le stesse succedendo, e cercare di parlarle era inutile, perciò si rassegnò e pensò al da farsi.
Era sera inoltrata, faceva freddo persino per un lupo mannaro e non aveva mezzi per tornare a casa.
Avrebbe potuto trasformarsi e così sarebbe arrivato a casa in poco tempo. Liam si diede il cinque mentalmente troppo presto per quella brillante idea, poiché alzandosi e cominciando a trasformarsi si rese conto di non avere con sé un cambio di vestiti.
Inziò a pensare a suo padre e alla sua faccia se lo avesse visto rincasare nudo o con i vestiti bucherellati qua e là e sporchi di erba, fango e foglie.
Brontolò, sedendosi nuovamente sul terreno freddo e umido e sforzandosi di trovare un’altra brillante idea per tornare a casa.
Improvvisamente, qualcosa nella sua tasca vibrò.
“ IL MIO CELLULARE!” Esclamò, entusiasta come un bambino.
Era un messaggio di Mason. Perfetto, pensò. Avrebbe chiamato il suo amico e tutto sarebbe andato per il meglio.
Lo chiamò, senza curarsi del messaggio, e dopo vari squilli l’amico gli rispose, indispettito.
Liam, quale parte del messaggio ‘ Sono con Corey, a domani’, che ti ho inviato proprio per evitare una situazione simile, non è stata abbastanza chiara?
“ Oh, non ho letto il tuo messaggio, mi dispiace. E’ che io ed Hayden-…” Provò a dire, ma Mason lo bloccò.
Avete litigato?” Chiese, pratico.
“ Sì, amico, ed è stato assurdo e-…”
Ha tentato di ucciderti?
“ No, ma-…”
 “ Un meteorite ha colpito la vostra auto mentre litigavate?
“ No, ma-…”
Mentre litigavate un nuovo pericolosissimo mostro è apparso a Beacon Hills, vi ha attaccato ed ora la vostra vita è in pericolo? Inoltre Scott, Stiles, Malia, Lydia e il resto del mondo sono scomparsi e tu non puoi chiedere aiuto a nessun altro se non a me?
“ Mason, niente di tutto questo, stavo solo cercando di dirti che-…”
Bene. Allora hai tutto sotto controllo, amico. Mi dispiace ma sono sicuro sia un altro dei vostri litigi per chi ha mangiato l’ultima patatina o roba simile. E ti giuro che domani indagheremo a fondo sulla faccenda e mi farò perdonare. Ora, se non ti dispiace sto giocando a nascondino con Corey, e se mi capisci, non posso proprio perderlo. Ti voglio bene, mi dispiace, a domani.” Veloce come un fulmine Mason riattaccò, lasciando Liam a bocca aperta.
“ La prossima volta che mi chiederai di cantare ‘Hai un amico in me’… Beh, potrai anche scordartelo, bello!” Urlò al cellulare e ad un Mason ormai andato, arrabbiato.
Ripensò alle parole dell’amico e un altro lampo di genio lo colpì.
Provò a chiamare Scott, ma dopo qualche bip partì la segreteria e la voce di Scott, con un ansimante Stiles in sottosfondo, lo avvertì che sia il suo Alpha che il suo amico erano alle prese con un allenamento privato di lacrosse.
Liam era certo che Scott stesse cercando di dare una mano a Stiles, e quando pensò ai tempi di allenamento che servivano a Stiles, cadde all’indietro sul terreno e si mise in posizione fetale.
“ Morirò in questo bosco. Ormai è certo.” Affermò, drammatico. Poi pensò che restavano ancora Malia e Lydia, come possibilità di salvezza.
Al pensiero di un viaggio con la banshee, Liam rabbrividì. Lydia di sicuro lo avrebbe guardato con un cipiglio assassino per tutto il tempo e gli avrebbe fatto una ramanzina per quello che era successo, dato che in sua presenza il giovane licantropo non riusciva a controllarsi e cacciava fuori tutto ciò che aveva nella mente, convinto che tanto Lydia sarebbe riuscita a percepire ognuno dei suoi pensieri anche da sola.
Malia… Pensò, sorridendo. Malia era innocua. Certo, avrebbe dovuto insistere un po’. Per convincerla molto probabilmente avrebbe dovuto offrirle della carne di cervo fresca, ma di sicuro meglio un viaggio silenziosamente imbarazzante con lei che uno inquietante con Lydia.
“ Rispondi, rispondi, rispondirispondirispondi…” Pregò, esausto.
Liam? “ Malia rispose quasi subito, sorpresa. “ Va tutto bene?” Chiese, preoccupata.
“ Sì, va tutto bene. Scusa se ti disturbo a quest’ora, ma…”
Non dirmi che sei caduto di nuovo in una buca.” Sogghignò, subito dopo aver preso coscienza che il piccolo Beta di Scott stava bene.
“ Ah-ah, molto divertente. No, per il momento sono ancora con i piedi ben saldati per terra. Mi stavo chiedendo…” Cominciò, imbarazzato. “ Cos’è che stavi facendo? Ho interrotto qualcosa?” Domandò, pensando che mostrare interesse prima di chiedere un favore fosse una tattica vincente.
Mh, soltanto il mio dissenso dovuto al fatto che Katniss non abbia mollato un ceffone a Peeta dopo come lui l’ha trattata. Insomma, ho capito che è solo un libro e che il Presidente Snow ti ha soggiogato, bello, ma sei davvero uno stronzo.” Sentenziò, suscitando in Liam un sorriso. Malia alle volte sapeva essere davvero bizzarra, ma in un modo che lo divertiva parecchio. “ Cosa ti serve, piccoletto?” Ed eccola lì, la solita Malia, dritta al sodo.
“ Se prometto di non rivelarti il finale e di prestarti i dvd al più presto…” Liam prese coraggio con una boccata d’aria e sputò fuori la domanda. “ Potresti venire a prendermi? Hayden ed io abbiamo avuto una discussione, o meglio un bruttissimo e stupidissimo litigio e lei mi ha lasciato nel bel mezzo del bosco. Non ho un cambio con me e non so come tornare a casa. Ti prego Malia, ti prego, ti prego, ti prego, farò i tuoi compiti di trigonometria per una settimana!” La implorò, ormai al limite. Al telefono nessuno fiatò per qualche secondo.
… Due settimane. Ormai c’è Netflix, testa di rapa. Nessuno guarda più i dvd.” Sentenziò Malia, decisa.
“ Aggiudicato!”
Devi darmi il tempo di fare irruzione in casa tua, annusare qualcosa e rintracciare la tua posizione. A tra poco.
“ Oppure potrei inviarti la mia posizione dal cellula-... Malia? Malia, ci sei?” Domandò, invano. Aveva già riagganciato. Liam sospirò, almeno era riuscito a trovare qualcuno – di strambo, ma qualcuno – che accorresse in suo aiuto.
 
 
Liam guardò l’ora sul display. Venti minuti. A lui sembrava di aspettare da un’eternità. Poco dopo avvertì dei rumori e un vento gelido lo colpì, ma prima che potesse concentrarsi per scoprirne la fonte o qualche odore, Malia gli fu accanto, e divertita urlò “ Buh!”. Liam urlò, terrorizzato.
“ E tu saresti il Beta di Scott McCall, il True Alpha di Beacon Hills?” Gli domandò, retorica, mentre rideva.
“ Non è divertente affatto, Malia. Sono in questo bosco da un’ora e sono rimasto ad aspettarti per venti minuti. Sono incazzato e non ho tempo per i tuoi stupidi scherzi. Andiamocene via.” Disse, stizzito. Mentre aspettava Malia aveva pensato ad Hayden e a ciò che si erano detti, e la cosa lo aveva fatto infuriare perché per lui il litigio non aveva alcun tipo di senso, e stavolta era totalmente certo di aver ragione.
Salito in auto, un odore di patatine fritte lo avvolse. Aveva l’acquolina alla bocca e gli occhi spalancati, oltre ad uno stomaco borbottante al massimo. Si girò verso il retro dell’auto, notando due sacchetti pieni di roba presa da un fastfood.
La consapevolezza colpì Liam come una scarica di pugni nello stomaco.
Si voltò verso Malia e la trovò lì, le mani sul volante e lo sguardo altrove, offesa.
“ Malia, io-…” Provò, ma la coyote lo interruppe, risentita.
“ Non scusarti. Ho fatto tardi perché al telefono mi hai di aver litigato pesantemente con Hayden, così ho pensato che del cibo spazzatura avrebbe potuto aiutarti. L’ho letto su una rivista femminile a casa di Lydia. A quanto pare per voi ragazzi funziona diversamente. Tempo perso, mi dispiace. Niente più scherzi, ti riaccompagno a casa e basta.” Malia accese l’auto e partì, silenziosa.
Se all’inizio Liam aveva sperato nel silenzio della ragazza, ora ogni secondo stava diventando pesante e lo soffocava.
Si sentiva tremendamente in colpa, ma come poteva immaginarsi che Malia avrebbe fatto una cosa del genere per lui? Insomma, Malia?
Liam si fermò a guardarla, attentamente.
Aveva conosciuto la coyote unicamente perché era entrata nel branco in quanto amica di Scott e ragazza di Stiles. Non avevano mai parlato così tanto, alle volte Malia gli aveva fatto da baby-sitter insieme a Stiles, rivolgendogli la parola di tanto in tanto, qualche presa in giro, qualche pugno, ma niente di più. Ora che lei e Stiles non stavano più insieme e dopo aver sconfitto Dottori, Bestie e quant’altro, Malia si faceva vedere in giro molto di meno. All’improvviso, Liam si rese conto che la sua assenza un po’ l’aveva notata. Oltre che per quella stupida cotta che aveva per lei all’inizio, essendo la coyote una ragazza tutt’altro che anonima, a differenza di Stiles o di Lydia, anche se meno di Scott, Malia lo ascoltava sempre. Certo, non aveva remore a dargli dello stupido o dello sconsiderato, ma molto spesso l’aveva trovata a fissarlo incuriosita e rispettosa mentre esponeva idee e teorie.
Malia era così. Silenziosa, ma anche onesta e leale verso il branco.
Non la conosceva bene… Eppure eccola lì, l’aveva salvato dal bosco e gli aveva anche comprato patatine e cheeseburger. E il suo ringraziamento? Una sfuriata in pieno stile Liam ho-problemi-a-gestire-la-rabbia Dunbar.
La guardò, concentrata sulla strada, e sospirò. Quando avrebbe imparato a tenere a freno la sua linguaccia con le donne? Via il dente, via il dolore, pensò.
“ Hayden vuole andare alla Brown.” Confessò, perdendosi con lo sguardo fuori dal finestrino.
Percepì il volto di Malia fermarsi a guardarlo per qualche secondo, poi la ragazza ritornò a guardare la strada.
Liam riprovò, fiducioso, tentando di spiegarsi meglio.
“ Io invece non so che cosa mangerò domani a pranzo. Insomma, abbiamo appena sconfitto i nostri nemici e lei stasera sembrava non pensare ad altro che a dove andrà al college, quando c’è così tanto tempo per decidere… Il tutto è partito quando le ho detto che andrete via tra un anno e che le cose saranno diverse. E’ da settimane che è strana, distante, sempre con la testa altrove.” Malia fermò l’auto davanti ad un parco giochi per bambini e lo guardò, interdetta.
“ E…?” Fece, spronandolo a continuare.
“ E se fosse perché non vede un futuro insieme a me che è distante? Se scegliessimo di andare in college diversi? Distanti anni luce? Insomma, la sola idea di dividermi da Scott, dal mio branco…” Disse, arrossendo e abbassando lo sguardo verso il tappetino dell’auto. “ Mi terrorizza. Insomma, cosa faremo l’anno prossimo? E se un nuovo mostro dovesse arrivare e noi non fossimo in grado di combatterli? E se io non fossi un bravo leader e facessi ammazzare l’intera città? Deluderei Scott. Deluderei me stesso e le persone che amo. Poi arriva Hayden a parlare di college dopo giorni di stranezze, e io vado nel panico. Mi arrabbio. Lei è così intelligente, così bella, così speciale. Ed io? Sì, sono bravo a lacrosse, ma non ho nient’altro. E nel momento in cui lei andrà via, io la perderò per qualcuno speciale come lei in un secondo. Io non sono speciale. Sono solo un ragazzino problematico che a malapena ha imparato come gestire la sua rabbia e che ha degli amici veri perché è stato morso da un licantropo che altrimenti neanche saprebbe della sua intera esistenza. E perderò anche Mason, ovviamente. Avevo chiamato lui, stasera. Ma era troppo occupato con Corey per venire a recuperarmi. Ha già cominciato a mettermi da parte. Mason è geniale come Hayden ed entrambi faranno grandi cose nella vita, lo so. Potrei seguirli, certo, ma sarei soltanto un peso per loro e io non voglio essere un peso… E insomma, poi chi resterebbe a Beacon Hills? Chi proteggerebbe tutti? Non che io ne sia in grado ma insomma, qualcuno deve pur tentare di farlo e… Io non voglio lasciare Hayden e non voglio che lei mi lasci. Così le ho detto che era inutile parlarne adesso e che il fatto che lei già pensasse di abbandonarmi per trasferirsi a Rhode Island con effetto immediato mi faceva male. Che la trovavo insensibile e che evidentemente per lei la nostra relazione conta poco o nulla, e che… Visto il suo atteggiamento degli ultimi giorni… Avrebbe fatto meglio a lasciarmi subito e ho detto cose stupide e-…” Malia lo stoppò, mettendogli in grembo una busta del fastfood.
“ Ho capito. Mangia, o si farà tutto freddo e disgustoso.” Lo incitò, aspettando che Liam mandasse giù il primo boccone.
Il licantropo lo fece e si calmò, gustando il delizioso cheeseburger con ingordigia.
Poi la guardò, dispiaciuto.
“ Non volevo scaricarti addosso la mia patetica storia, lo giuro, so che starai pensando che il mio è solo un dramma adolescenziale e che sarebbe stato meglio continuare con Katniss e Peeta. Puoi perdonarmi?” Disse, sorridendo a metà e con la bocca ancora piena.
Malia roteò gli occhi, richiudendogliela per poi riservargli un timido sorriso.
“ In realtà stavo solo cercando di riordinare i pensieri per risponderti, parli in maniera molto veloce per essere così piccolo.” Gli disse, divertita. Liam accettò il pugno sulla spalla e la guardò, in attesa. Malia stava torturando una patatina da ormai due minuti, quando poi respirò piano e parlò.
“ Il cibo spazzatura… Era anche un modo per dimostrarti che ti capisco. Non sono molto brava con le parole, o pratica di certe cose come… Le relazioni, i rapporti umani, il perdono…” Malia sorrise, di un sorriso malinconico che Liam non riuscì a capire ma che gli strinse il cuore. “ Ma ci sto lavorando. E ciò che stai vivendo, in un certo senso… Credo di averlo vissuto anche io. Di viverlo ancora anche oggi. Non pensare sia tutto facile per me, o per Scott, Liam. Io non so neanche se riuscirò a diplomarmi quest’anno! E nel caso riuscissi a farlo, insomma, il college? Ero un coyote nella mente e nel corpo fino a qualche anno fa, non ho mai dovuto pensare a cose come il mio futuro, abbandonare le persone che amo o essere abbandonata…” Rise, scettica. “ La vita umana è un qualcosa di davvero strano che non finisce di sorprendermi mai, giorno per giorno. Ti affezioni alle cose, ai luoghi, agli odori, alle persone, e provi una paura che, quando non siamo nella nostra forma umana, raramente proviamo. Ho cercato di imprimere nella mente quella sensazione di essere invincibile quando sono un comune bipede di Beacon Hills, ma gli organi umani giocano brutti scherzi, ragazzino. E persino il tuo Alpha non è poi così pronto o coraggioso se pensa al suo futuro, sai?” Gli disse, cercando di sviare l’argomento su temi meno complicati.
Liam le sorrise, divertito, e lei si sentì meglio. Utile.
“ Ho paura anche io a lasciare il branco, Liam. Un anno fa facevo parte di un piano ben stabilito, ma da quando… E’ successo quel che è successo, lo sai, Stiles, mia madre che cerca di uccidermi coalizzandosi con Theo, Theo, mio padre pazzo, nemici che spuntano qui e lì, mia madre che cerca di uccidermi di nuovo, un sacco di cose sono cambiate, ma quel che posso dirti è che… Non devi aver paura di avere paura. Questo corpo umano ci fa provare sensazioni strane e sgradevoli molte volte, ma alla fine è una corazza proprio come la nostra pelliccia. Ci permette di rialzarci. L’ho letto su quella rivista… Non la parte della pelliccia, ovviamente.” Risero. “ Si va avanti, semplicemente. E se le cose sono giuste, funzionano. Ma devi essere sempre onesto, Liam, la rabbia e l’orgoglio non servono, fidati. Lo so bene. Con Hayden, con Scott. Con Mason, che non ti ha messo da parte. E’ che a volte… Bisogna capire che le persone commettono errori, dicono cose anche se non le pensano davvero. Non perché una persona ha più priorità di un’altra o noi stessi ne abbiamo di più, ma semplicemente perché siamo umani. Non sempre riflettiamo sulle conseguenze delle nostre azioni, ma non siamo tutti cattivi. Mason avrà semplicemente pensato che aveva voglia di stare con Corey e che tu avresti capito, senza pensare che avrebbe potuto ferirti. Ed Hayden magari è spaventata quanto te riguardo al suo futuro, hai mai pensato che in questi giorni la sua stranezza derivava proprio da ciò che lei hai detto? Dalle tue paure che potrebbero aver scaturito le sue? Può darsi abbia cominciato a parlartene senza riflettere, ma credo che neanche lei voglia tagliarti fuori… A volte dobbiamo dare alle persone che amiamo il beneficio del dubbio e… Parlare. Parla con loro onestamente e sono sicura che le cose andranno meglio.” Gli disse, sorridendogli bonaria.
“ Hayden non vuole più sentirmi o vedermi, ho detto cose davvero stupide e… Non so se ho il coraggio di dire come mi sento a Scott, o a Mason e fare la figura della femminuccia.” Disse, abbassando nuovamente il capo.
Il pugno di Malia stavolta fu più forte e deciso e gli fece davvero male.
“ Hei!” Le urlò, mentre gli rubava anche le patatine dal sacchetto.
“ Sei diventato sordo per caso? E queste me le tengo finché non riprendi il senno, ragazzino.” Disse decisa, anche davanti allo sguardo ferito di Liam.
“ Mi è costato un sacco dirti quelle cose e passare per la tua psicologa di turno, ma l’ho fatto perché fare la dura non sarebbe servito a nulla e perché fai parte del mio branco, idiota.” Gli disse, guardandolo fisso negli occhi. “ Potrò non essere il tuo Alpha, ma quando mi hai chiamato e ho sentito che avevi bisogno di una mano, sono corsa lo stesso perché questo è quello che si fa in un branco. Ci si aiuta a vicenda, come in una famiglia. E io non ho molta praticità neanche in questo campo. Ma so che ovunque io decida di andare l’anno prossimo, in qualsiasi difficoltà dovessi trovarmi adesso, o domani, o tra dieci anni, il mio ululato non sarà mai così debole da non permettere a Scott di sentirlo. O a te. E Derek. E-…” Si bloccò, fermando i suoi pensieri. Liam la vide perdersi nuovamente per qualche secondo, poi ricominciò a parlare. “ … Così via. Il legame che abbiamo parte da un morso, o da un grado di superiorità o come diavolo vuoi chiamarlo, ma va ben oltre il sovrannaturale, l’ordine gerarchico e le leggende. Scott mi ha detto che va oltre il significato terreno di vita e di amore. E io gli credo.” Liam la guardò, spiazzato e senza sapere cosa dire.
“ E per quanto riguarda Hayden… Io non so cosa tu le abbia detto tanto da essere sicuro che lei non voglia rivederti o parlarti mai più” Fece, usando un tono fintamente drammatico. “ ma voglio darti una chance e credere che non sia tutta colpa tua. Negherò di aver detto questa cosa da qui all’eternità e se tu dovessi dirlo in giro ti ucciderò e al diavolo il branco, ma io e te non siamo poi così diversi, biondino. In passato ho fatto tante cazzate, ho tenuto per me i miei sentimenti, ho tirato fuori la rabbia pur di nasconderli e ho perso molte persone che amavo senza che loro lo sapessero nemmeno. Parlo di mia… madre, la mia madre adottiva e sì, insomma, altre persone. Ho sbagliato. E ora devo conviverci. Forse sarebbe andata male lo stesso, forse era destino che andasse male, forse non ci teneva poi così tanto nonostante tutto…” Sorrise, distogliendo lo sguardo, e Liam seppe a chi si riferiva perfettamente. “ Ma so che un po’ di colpa è anche mia, Liam. E non me lo perdonerò mai e poi mai. Perciò, non fare lo stesso errore con Hayden. Se è destino, troverete un modo per stare insieme, che siate nella stessa città o a chilometri di distanza, ma dovete parlare ed essere onesti l’uno con l’altro. E non lo dico perché l’ho letto su quella rivista, ma perché ci credo. E inoltre, perché soltanto Katniss può essere tanto stupida da aprirsi completamente a Peeta e confessargli i suoi sentimenti dopo tre libri. Insomma, era palese lo amasse già nel primo libro, datti una svegliata, ragazza.” Affermò, e Liam notò quanto il suo sguardo fosse serio mentre usava quel paragone un po’ assurdo.
“ Beh, alla fine però è andata bene anche per loro…” Disse, provocandola e stando al gioco.
“ Sì, se non conti le varie morti e le guerre e il sangue e la distruzione, certo. Per non contare che Peeta è un santo, perciò tu non approfittarti di Hayden, quella ragazzina è tosta e… Speciale. Molto più di Peeta Mellark.” Lo canzonò, lanciandogli delle patatine.
“ Non farlo! No! Il mio tesoro!” Esclamò, strappando via dalle sue mani la confezione. Entrambi scoppiarono a ridere, per poi ritrovarsi imbarazzati e silenziosi poco dopo. Malia mise le chiavi nel quadro e partì, senza aggiungere nulla. Liam però non voleva perdere l’occasione di ringraziarla per bene.
“ Malia, non so come ringraziarti… Dico sul serio. Ho sbagliato a dirti quelle cose, ho degli evidenti problemi a gestire i miei sentimenti e le mie emozioni, e sebbene tu dica di avere gli stessi problemi… Stasera io non so proprio cosa avrei fatto senza di te.” Le confessò.
“ Saresti morto in quel bosco, probabilmente.”
“ Sì beh, grazie per la fiducia…” Le disse, tentando di colpirla amichevolmente sulla spalla. Lo sguardo di Malia lo distolse prontamente da quell’idea malsana. La ragazza rise, mentre Liam ricominciò a parlare. “ Ero serio comunque. So che pensi di essere impenetrabile dall’esterno quindi non sfaterò questa tua convinzione, ma tu sei un ottimo essere umano Malia, una grande amica e comprendi e sai molto di più di ciò che pensi. Non credo dovresti sottovalutarti, con quella ferocia negli occhi e la determinazione con cui affronti le cose e dici alla gente – me – di non lagnarsi, non trovo sia difficile immaginarti ovunque tu vorrai essere e con qualcuno che riconosca quanto grande tu sia.” Tutta quella onestà era costata molto a Liam, super imbarazzato e rosso in volto. Sperava di non aver esagerato e di non scatenare in Malia una reazione tipo pugni o risatine, perché avrebbe preferito sotterrarsi a quel punto.
“ Non c’è di che. Quasi quasi potrei cominciare a farmi pagare... Oltretutto, dovevo meritarmi quei compiti di trigonometria.” Gli disse, sorridendogli e spingendolo fuori dall’auto ancora in corsa.
“ Anche tu? Cosa ho detto?” Le domandò, interdetto.
“ Liam, sta’ zitto. Ed ora… Fatti valere o te ne farò pentire amaramente.” Disse, mostrandogli artigli e zanne affilate. Il licantropo, confuso da quel gesto, guardò Malia osservarlo soddisfatto, e solo quando si voltò si rese conto di dov’era. Casa di Hayden.
Liam guardò l’auto di Malia allontanarsi, grato alla coyote per la serata e per tutte le cose che gli aveva fatto capire e scoprire quella sera.
“ Grazie, sorellona…” Le disse, pensando la giovane non lo avesse sentito.
Mentre andava via, Malia lo osservò dallo specchietto, e sorridendo si sentì avvolgere da una sensazione di benessere e soddisfazione.
“ Di niente, fratellino. Di niente.”

 
 

 
 
Questi due sono due teneri e piccoli cupcakes e questo è quanto. No, sul serio. E’ così che immagino il loro rapporto. Nella mia testolina malata Scott è il fratello maggiore buono e dai modi pacati, un bravo leader. Malia è invece la sorella maggiore cazzona ma altrettanto saggia, solo con metodi diversi e talvolta poco ortodossi AHAHAH Non so perché tra i tanti personaggi io abbia scelto proprio Liam per questa seconda OS - ambientata poco prima dell'inizio della sesta stagione -, ma è che pensandoci ho davvero capito quanto questi due piccoletti abbiano qualcosa in comune, oltre al fatto che io li adoro, ovviamente, e che delle scene tra di loro mi farebbero impazzire!
Che dire, spero vi piaccia davvero! Inoltre, oltre a ringraziare nuovamente chi ha recensito, colgo l’occasione per ringraziare anche gli adorabili coyote/lupimannari/banshee/cerberi/umani/druidi/kanima/kitsune o qualsiasi essere strambo di Beacon Hills voi vi sentiate di essere, che hanno inserito questa raccolta tra i preferiti e i seguiti. Vi ringrazio davvero di cuore! Infine, buon anno a tutti voi, che possiate ingozzarvi e bere a più non posso, ma soprattutto trascorrere l'ultimo dell' anno meravigliosamente! :) A presto, con amore e cervi,
Meg.
  
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