Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: scriveremibasta    31/12/2016    3 recensioni
"Mi ha sussurrato tre regole, all'ombra di un cespuglio di rose rosse. Le avevo trovate strane, folli...ma non avevo proferito parola. Lei mi aveva guardato e, all'ombra di quel cespuglio, mi aveva cambiato la vita. Se ne andava sempre senza salutarmi ma non mi offendevo...anzi, mi piaceva da impazzire."
Inuyasha, un giovane ragazzo che si ritroverà a fare da servitore alla famiglia Higurashi.
Tre importanti regole a scandire la sua esistenza, insieme al ticchettio dei tacchi della sua padrona. Ce la farà a rispettarle?
Chissà che non scopra qualcos'altro oltre al segreto che oscura quella famiglia...
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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-Inuyasha-oniichan...-
Chi è? Mi sembra di conoscere questa voce ma...chi può essere?
Non riesco a muovere un muscolo, non posso aprire gli occhi e davanti a me vedo solo una nebbiolina. Sono morto? Mia madre, diceva sempre che quando morivi ti sembrava di essere circondato da vapore...
Cosa mi è successo? Mi sento così confuso...
Non mi è nuova, come sensazione. So che passerà presto ma...da comunque fastidio.
-Inuyasha-oniichan...-
Ancora quella voce...perchè non sta zitta? Perchè disturba questo silenzio meraviglioso?
Mi sembra di essere isolato dal mondo, dentro una bolla dove nessuno...apparentemente, mi può disturbare.
Allora, perchè? Perchè questa voce...?
Un flebile sussurro mi ripete le stesse parole, stavolta accompagnate da un altra frase.
-Non ti sforzare- sussurra, un flebile venticello mi accarezza le guance che, fino ad ora, pensavo di non avere. Non sono morto...
-Non sei morto- deglutisco, la gola sembra essersi risvegliata ma non riesco ancora a parlare -Non sei morto- riconferma la voce -Stai solo dormendo-
Dormendo?
-Presto ti risveglierai, ma prima ho bisogno di dirti una cosa importante- perchè tutti vogliono farmi sapere tutto? È così stressante...sono così stanco...
-So ciò che provi e, credimi, è abbastanza stancante anche per me...per noi- non riesco a vedere alcuna forma di vita, qui, oltre a me...
-Sarò schietta: il mondo in cui sei stato catapultato, è quello giusto. Ti ci ho portato io, con l'aiuto di mia figlia. Tuttavia, vista la tua amnesia, ti consiglio di non fidarti di nessuno-
Perchè? Che cavolo significa?
-Il pericolo è sempre dietro l'angolo...tutti possono approfittarsi di quella sfera, tienila al sicuro- prima che una luce accecante mi avvolga, l'ultima cosa che vedo è una figura minuta e bassa; che sembra essere quella di una ragazzina.
"Lunghi capelli argentei, pelle ramata ed occhi violacei"
Si, dev'essere proprio lei.

-Shiori!-
Senza nemmeno accorgermene, mi ritrovo seduto nell'ennesimo letto.
Quanti ne avrò passati? Ormai, posso persino giudicarli..."Non mi sembra il momento, di pensare a cose simili...tu che dici?" mi passo una mano in volto, scoprendolo sudato ed appiccicaticcio. Mi volto verso la finestra e...esatto, piove. Per l'ennesima volta.
"Mi sembra di stare in un loop continuo..." e, beh, spero soltanto di non trovarmi Bankotsu pronto a curarmi e farmi mille domande o chesoio...
E, ah già...le orecchie.
Mi porto una mano alla testa, scoprendola vuota di qualsiasi tipo di parte canina. E, come a confermare la mia tesi, mi guardo una ciocca di capelli (precisamente, una di quelle che mi ricade sulle spalle) scoprendola color pece.
Oh, sono tornato umano..."Non so se considerarla una cosa buona o cattiva, ormai..."
Sospiro, osservando l'ambiente in cui mi trovo: non ha nulla di diverso dalle solite stanze da ricconi, solo un buonissimo e fresco odore di fiori e lenzuola pulite.
Uff...dove sono capitato, 'sta volta?
Mi ridistendo sul letto, senza alcuna fretta di scendere ed iniziare la mia ampiamente problematica vita. In questo momento, preferirei essere considerato morto.
Non ho voglia di fare nulla.
Voglio estraniarmi dal mondo, come in quella specie di sogno che, a parer mio, tanto sogno non era. Se lo fosse stato, non avrei rivisto Shiori e...no, ferma tutto...che diamine significa? Un sogno può benissimo essere tale anche se comprende persone reali...
"Ma io, sento chiaramente che non lo è stato"
Oh, insomma! Perchè cavolo, mi metto a fare questi discorsi tutto un tratto?
Mi sembra di delirare..."Forse, lo sto facendo davvero..."
Sbuffo pesantemente, continuando a pensare al sogno di prima ed evitando di delirarci sopra. Sua figlia...mmh...ma Shiori, può avere davvero...una figlia?
"Certo che no, stupido! Non avrà nemmeno dieci anni!" beh, non ne hai la conferma...
Come io non so cosa diamine mi stia capitando...
"Se solo riuscissi ad ottenere un indizio...anche uno solo, uno piccolo e minimo..."

-Domani porterò Inuyasha da quel medico...-
-Inu! È solo un bambino!-
-Dobbiamo farlo, Izayoi, dobbiamo farlo per lui- sgranai gli occhi, nel vedere mio padre così sconcertato ed impaurito al di là della porta. Se mi avessero beccato a vederli, attraverso quella fessura...si sarebbero arrabbiati molto. Ma io avevo bisogno di sapere.
-No, non lo stai facendo per lui- la voce di mia madre è rotta, scossa da singhiozzi, la vedo negare leggermente con la testa -Lo stai facendo solo per te. Ti vergogni così tanto di tuo figlio? Di quello che è...di quello che sei- deglutisco, sentendo gli occhi inumidirsi.
Mio padre...si vergogna...di me?
-Izayoi! Che stai dicendo? Come potrei vergognarmi di...mio figlio- mio padre è arrabbiato, ma sento qualcos'altro nella sua voce -Inuyasha non è come lui...non è come...- lascia incompleta la frase, abbassando la testa. Il pianto di mia madre si fa più forte.
-Dobbiamo farlo- ripete mio padre, voltandole le spalle -Inuyasha...non può vivere in quel modo- lo vedo stringere i pugni.
-Perchè?!- urla disperata mia madre -Perchè non può vivere?! Gli staremo accanto, lui è...lui è un ragazzo forte!- i singhiozzi le scuotono il corpo, le mani a coprirsi gli occhi.
-Un ragazzo forte...ucciderebbe mai, un bambino?-

Sussulto fortemente nel sentire la porta aprirsi.
Talmente ero sovrappensiero, che non mi sono accorto nemmeno dei miei occhi lucidi.
Possibile, che dei ricordi mi facciano questo effetto?
Mi asciugo velocemente gli occhi, cercando in ogni modo di non farmi vedere. Prima che volti la testa, però, una voce mi precede.
-Oh, sei sveglio...- fa, quella; alla quale, presto, associo la figura di una ragazza.
-Yume?- dico, automaticamente, nel vederla. Lei si irrigidisce.
-No...- mormora, sciogliendosi in un sorrisetto nervoso. Ehm...allora chi è?
Mi sembra familiare, ma se non è Yume..."Come potrebbe mai esserlo, idiota? Ha gli stessi occhi, ma i capelli sono corvini e non ha le orecchie da elfo! Sei scemo o cosa? Quel libro ti ha stordito più del dovuto?" mi schiarisco la voce, chiudendo un attimo gli occhi, per poi riaprirli e puntarli verso la sconosciuta. Si avvicina a me, lentamente, squadrandomi con lo stesso sorrisetto; le mani dietro la schiena.
-Chi sei, allora?- le chiedo, vedendola sedersi nel bordo del letto come se nulla fosse.
-Kagome...- mormora, di nuovo -Ti ricordi, di me?-
Non rispondo, seguo soltanto i suoi movimenti attentamente; guardandola poggiare un libro nel comodino accanto al letto.
-Quello lì...- mi sfugge, non appena capisco di che si tratta "Quello, è il libro che mi ha quasi ucciso!" continuo mentalmente.
-Mmh?- chiede, invece, Kagome -È piuttosto strano come libro...- mi spiega, facendo spallucce. Come fa, lei, a saperlo? L'ha, forse...?
-L'hai letto?-
-Oh, certo che no- fa spallucce, divertita -Ho guardato l'indice- spiega.
-Mmmh- mugolo, non sapendo se fidarmi. Beh, l'ha detto anche Shiori..."O la madre?"
-Mmh, cosa? Oltre ad aver perso la memoria, hai perso anche la parola?-  mi chiede, ironica, inarcando le sopracciglia.
-Tu come sai che ho perso la memoria?-
-Ti conosco-
-Mi conosci?-
-In realtà l'ha detto il medico-
-Il medico?-
Che cavolo sta succendendo qua? Prima mi ritrovo in una villa che non conosco, poi in una dimensione parallela random e, adesso, con una sconosciuta che boh.
La mia vita è più complicata del previsto.
Ci guardiamo interminabili minuti negli occhi, poi lei si lascia andare ad uno sbuffo divertito -Che hai da ridere?- le chiedo, guardandola in cagnesco.
Kagome non risponde, abbandona la sua posizione e gattona verso il mio corpo; poi ci si siede a cavalcioni. E, starei anche per chiederle il perchè, se lei non mi tirasse una leggera testata, per poi appoggiare la sua fronte alla mia.
Ho solo il tempo di pensare un "Questa tipa è tutta pazza" che lei parla.
-Davvero non ti ricordi di me?- fa, in un sussurro divertito. E, ti pare? Prima mi tiri una testata e poi mi chiedi se mi ricordo di te...la risposta è no.
-Mmmh, pensavo di aver lasciato un impronta più forte su di te...-
Eh, che ci vuoi fare? È la vi-
-Che hai detto?!-
-Non so- gongola, lei, sistemandosi sopra al mio corpo e mettendo il volto nell'incavo del mio collo -Tu che hai sentito?-
"Co-cos...?"
-Che cavolo significa?!- mi metto seduto tutto d'un colpo, puntellando le mani sul materasso -Chi sei tu, che cosa vuoi da me e...staccati!- le prendo gli avambracci, cercando di staccarli dal mio collo. Impossibile...che cavolo di presa ha, questa qui?
-Ti ho già detto chi sono e non voglio nulla di particolare- esordisce -Per il fatto di staccarmi- si allontana quanto basta per guardarmi in faccia -Costringimi-
"Quanto odio il suo sorrisetto! Sto rimpiangendo la mia sfacciataggine da licantropo..."
Se vuoi...
"Taci!"
Sbuffo, non spiccicando nemmeno una parola e continuando a guardarla in faccia -Senti- sospiro, poi -Non so chi sei, mi sono appena svegliato ew-Che fai?!- allontano il volto dal suo, sentendo le guance diventare calde.
-Ti bacio- dice lei, come se fosse la cosa più naturale al mondo.
-Mi baci?-
-Ti bacio-
-Mi baci-
Lei annuisce, seguita dal mio profondo respiro.
-Ma se non ci conosciamo nemmeno!- sbotto, massaggiandomi gli occhi -Che fastidio...-
Segue uno strano silenzio, nel quale la mia visuale è coperta dalle mie mani.
Poi, accade qualcosa di ancora più strano.
Tanto strano.
Troppo strano.
Kagome si protende verso il mio collo e lo morde. In modo inspiegabile e totalmente senza senso, sento i suoi denti affondare lentamente nella mia carne mentre la lingua lecca con un movimento che ha dell'osceno. Immediatamente, piacevoli scariche elettriche mi attraversano il corpo, mi sento in estasi ma allo stesso tempo provo un dolore lancinante.
Che mi succede? Cos'è questa sensazione?
Chiudo gli occhi, mugolando qualcosa di non ben definito e portando le mani a stringerla a me. È senza senso, familiare e perfetto. Mi sento bene ma la mia testa mi dice di staccarmi da lei, mi ordina qualcosa che, ora come ora, mi è impossibile compiere.
È questo...il morso di un vampiro?

-Sembra che tua figlia sia più gamba di quanto pensi...Riku-
Naraku sorseggiò ancora una volta il vino, osservando l'uomo che aveva di fronte con sguardo serio. Nessuna nota derisoria, nulla di ciò che trasmetteva sempre quello sguardo scarlatto. Sembrava aver ritrovato un pizzico d'umanità...
"Non mi farò incantare" pensò a denti stretti, il vampiro -Naraku- chiamò, poi, con tono spietato -Che cos'hai in mente?- chiese, senza troppi giri di parole.
Quel dannato nascondeva fin troppe cose, usava tutti e sembrava esser solo un pazzo che ideava piani autodistruttivi...ma, cavolo, se poi si dimostravano dannatamente geniali.
Non c'era certamente da fidarsi.
Naraku parve quasi risvegliarsi da un flusso di pensieri troppo impegnativi e profondi, si alzò dalla sedia e aggirò la scrivania, lasciando il calice di vino su di essa.
Poi guardò Riku come se non ci fosse davvero -E tu? Tu Riku, cos'hai davvero in mente?- raggirò la domanda, rimandadosi la frangia color pece all'indietro.
-Non si sta parlando di me, ti ricordo- sbottò il moro -Ciò che faccio non ti riguarda-
-Potrei dire la stessa cosa-
Riku per poco non ebbe un altro scatto rabbioso, inspirò profondamente e si passò una mano sui capelli tirati all'indietro -Scoprirò cos'hai in mente- sibilò, per poi uscire dalla camera. Naraku lo guardò con sguardo neutro, poi si avvicinò alla finestra.
-Qui non conta tanto, capire che ho in mente...- sussurrò, sapendo che nessuno poteva sentirlo -Quanto capire chi sta usando chi- terminò, con voce grave.
Sapeva che Riku gli avrebbe provocato problemi, ma non se la sentiva di...abbandonarlo.
Se chiamarla curiosità oppure pietà...non sapeva dirlo.
"Tsk...che diamine mi metto a pensare?" si passò una mano sugli occhi stanchi, facendosi trasportare di nuovo dalla pazzia ed annullando ogni sorta di "normalità" che aveva prima.
Sorrise, in quel modo pazzo e completamente fuori di testa.
-Beh, almeno ora ho il libro praticamente in mano mia- ghignò, ridacchiando malignemente -Mi basta soltanto usare quel ragazzino e la sua fragilità momentanea- riflettè -Ora come ora, vista la sua bestia interiore...è facilmente influenzabile- rise di nuovo, con molto più trasporto, sta volta -Sarà un gioco da ragazzi-
Naraku pensava che nessuno lo stesse ascoltando; ma, al di là della porta, un paio di orecchie avevano sentito ogni sua singola parola.

-Kagome, che diamine fai?-
-Oh, quindi ti è tornato in mente qualcosa!-
-N-no! Certo che no!- sbotto, ottenendo uno sguardo scettico da parte sua -Mi chiedevo il perchè...di quel morso...- mormoro, muovendomi a disagio.
-Eeeh?- si lascia sfuggire lei, ancora più scettica -Davvero non ricordi?- si avvicina di nuovo al mio collo, leccandone un rivolo di sangue.
-E-ehi! Ferma!- balbetto, staccandola quanto basta per guardarla in faccia -Non fare cose...così!- spiego, guardandola male.
-Così come?- mi chiede lei, beffarda.
Io rimango a guardarla, maledicendola in tutte le lingue che conosco "Sono pur sempre un maschio!" penso, distogliendo lo sguardo e facendola ridacchiare.
-Da lupo sei molto più propenso a cose del genere...- esordisce, chiudendo un occhio
-Pensa che una volta, mi sei persino saltato addosso...- sussurra, poi, maliziosa.
Non riesco a non arrossire, finendo per farle fare un sorrisetto.
-Si può sapere che diamine vuoi?- chiedo, guardandola in cagnesco.
Lei sospira -Bel modo di ringraziarmi- esordisce -Ti ho salvato da morte certa e tu mi tratti così male- sbotta, in un sussurro.
-Senti- sibilo -Non ho idea di che cosa mi stia accadendo, quindi se mi spie-
-No- schiocca la lingua, guardandomi con sfida.
Io faccio una smorfia -Certo che sei proprio viziata, vampiretta- le mando un'occhiata di traverso -E ancora non ti sei tolta di dosso...- aggiungo. Lei fa spallucce.
-Non sei grande e forte, lupacchiotto?-  
Okay, sembra conoscermi davvero. Ma il suo carattere mi da altamente alla testa, quindi non vedo come potrei sopportarla...
-Non è una novità, in fondo-
-Cos?-
-Leggo nel pensiero, ricordi?-
-Ora si- "Dovrò appuntarmi di non fare determinati pensieri, in sua presenza..." sospiro, facendomi un riassunto mentale di tutto ciò che mi è successo e sentendomi di volta in volta sempre più confuso. Il libro, Shiori, Yume, Kikyo, Bankotsu, quella sfera e-Cazzo! Dov'è finita, quella sfera?!
Spalanco gli occhi, guardando Kagome come se fosse lei la colpevole, che, per tutta risposta, inarca un sopracciglio.
-Intendi, quella sfera scarlatta?- mi chiede lei, probabilmente leggendomi nella mente.
Io annuisco -Dov'è?!- chiedo, piuttosto nervoso -Devo trovarla!- e, senza aspettare risposta, mi alzo dal letto e corro verso la porta d'ingresso. Afferro la maniglia, abbassandola e-Chiusa?!
-Perchè cazzo la porta è chiusa?!- sbotto, non trovando la chiave e girandomi verso Kagome -L'hai chiusa tu!- esclamo, tirando un pugno al legno della porta.
Lei non ha alcuna reazione, mi guarda solo tra il severo e il deluso.
La ignoro.
Devo riavere quella sfera, cazzo! Non posso....non posso lasciare che le accada qualcosa! Devo ritrovarla!
Come?
Con qualunque mezzo, persino con la forza...! Io, devo...trovarla...
Come?
Devo ritrovarla, costi quel che costi...
Come, Inuyasha, come vuoi ritrovare quella sfera?
Con...
Il mio aiuto?
-Apri questa cazzo di porta- sibilo, stringendo i pugni e sentendo la rabbia montarmi in corpo -Apri questa cazzo di porta, Kagome!- ripeto, stavolta urlando ed alzando lo sguardo verso di lei. Nessuna reazione, la vedo soltanto sospirare e venire verso di me.
-Inuyasha- mi chiama, piano, camminando a passo lento -Non sei in te stesso- mormora, una volta che mi è davanti, le mani dietro la schiena.
-Sta zitta- abbaio, mostrando i canini -Apri questa porta o giuro che-
-Che, cosa?- avvicina il volto al mio -Mi ucciderai, Inuyasha?- mi chiede, gli occhi color zaffiro freddi e spietati -Ne saresti capace?- sussurra, con tono di scherno e sfida.
La guardo per un momento, stringendo denti e pugni -Apri- faccio, di nuovo, sempre più rabbioso. Non so cosa mi succeda, ma sento solo una forte voglia di spaccare tutto.
-No- dice, categorica -Non apro finchè non ti calmi-
-Sono calmo!- cerco di sorridere, ma ciò che mi viene è solo una smorfia nervosa.
-No, Inuyasha, non lo sei- nega lei, con la testa -Sei soggiogato dalla tua bestia interiore- porta una mano ad accarezzarmi la guancia, scende sul collo e va nelle spalle -Questo,  non sei tu- sussurra, soltanto. Poi si stacca, allontanandosi da me.
Non sono io...? Questo, non sono...io?
Balle. Inuyasha, sono tutte balle!
Deglutisco, puntando lo sguardo in quello di Kagome, che mi sorride.
Inuyasha, porca puttana! Riprenditi! Vuoi davvero rinunciare a tutto questo potere?
Se mi porta a uccidere...
Uccidere? Già. Potresti farlo...potresti dominare su tutto e tu-
Non sento più quella voce infernale, ora come ora percepisco solo l'abbraccio di Kagome. Così caldo e rassicurante...l'avvolgo subito con le mie braccia, stringendola a me e sospirando -Mi sei mancata, Kagome- dico, in sussurro.
-Mi sei mancato anche tu, baka di un cane-

-Chissà come sta, ora, Inuyasha...- Inu lasciò uscire il fumo della sua pipa dalla bocca, completamente abbandonato alla poltrona; la moglie, seduta accanto, leggeva.
-Sono sicura che stia bene, è un ragazzo in gamba- sospirò Izayoi, carezzando la mano del marito -In più, è anche un licantropo...-
Inu la guardò infastidito -Inuyasha non è più una bestia, né mai più lo sarà- si alzò dalla poltrona, ignorando il sospiro della moglie.
-Possibile che non ti piaccia fino a tal punto, la tua natura?- chiese, gravemente.
-Si, Izayoi. Essere un licantropo comporta essere pericoloso e rabbioso, puoi farti sopraffare dalla voglia di sangue da un momento all'altro, ed è difficile tornare sé stessi, poi. Se Inuyasha non dovesse farcela, come spesso accade...dovremmo ucciderlo- lanciò uno sguardo alla moglie, che capì al volo ed abbassò il volto.
Prima che qualcuno potesse dire altro, un bussare alla porta li precedette.
-Chi può essere?- si fece scappare Inu, correndo verso l'entrata.
Una volta aperta la porta, il fiato gli si mozzò in gola.
-Sono tornato, padre

-Fammi capire...- Kagome si rigira la sfera tra le mani, osservandola con grande interesse e sospetto insieme -Questa sfera, imprigionerà il tuo spirito umano o demoniaco?- mi scocca uno sguardo, scoprendomi ancora una volta ad osservare affascinato e attratto l'oggetto che ha in mano. Annuisco subito, distogliendo lo sguardo e mormorando un "Così pare...".
Devo tenermi alla larga da quella sfera, non ha un bel effetto su di me...
-Mmh- mugola Kagome, continuando ad osservare la sfera, mentre io mi muovo a disagio.
-Cosa c'è che non va?- chiedo, guardandola dall'alto della mia posizione; siamo seduti entrambi nel letto, o meglio...io sono seduta, lei è distesa.
-Perchè dovresti trasformarti in uno di questi due? Non ti va bene come sei ora?- mi scocca un'occhiata perplessa, portandosi la mano con la sfera al ventre.
Io resto un attimo ammutolito, poi sospiro -Certo, potrei anche rimanere come sono- annuisco, grattandomi una guancia -Ma, presto o tardi, la mia parte da lupo prenderebbe il sopravvento, facendomi perdere la ragione...-
-Quindi, vuoi utilizzare il potere della sfera per trasformarti?- chiude gli occhi, rilassandosi.
-Si- mormoro "Anche se non so ancora, in cosa..." aggiungo, mentalmente.
Kagome sta per un po' in silenzio, forse riflettendo su ciò che ho appena detto, poi parla.
-Oh, beh- inizia, alzandosi -Allora, potrei farlo anch'io- si allunga verso di me, a gattoni, parlando come se niente fosse e guardandomi dritto negli occhi.
-Di che parli?- chiedo, aggrottando le sopracciglia e guardandola interrogativo.
-Potrei...- mi sorride furba, avvicinandosi al mio collo -Trasformarti in un vampiro- termina, prendendo tra i denti la pelle di questo e tirando leggermente.
Stringo gli occhi, trattenendo un brivido -Non se ne parla- faccio, con tono che non ammette repliche. Sono già abbastanza incasinato di mio...diventare anche un vampiro? Assolutamente no.
-Come vuoi- fa spallucce, lei, allontandosi da me e scendendo dal letto. La vedo avvicinarsi ad una toeletta ed aprirne il cassetto. Il perchè sia nella mia stanza, è ancora un mistero.
"Forse perchè, questa, non è la tua stanza?"
-Infatti, è la mia- Kagome, appoggiata alla toeletta, mi manda un sorrisetto di sufficienza, facendo un alzata di spalle come a dirmi "Secondo te, di chi poteva essere?"; poi mi mostra ciò che ha preso dal cassetto, osservando attentamente anche questo, come prima ha fatto con la sfera. Strabuzzo gli occhi: ma quella è...?
-La sfera di prima?- chiedo, perplesso.
-Effettivamente- inizia, lei -Anch'io, quando le ho messe a confronto, le ho trovate molto simili...- si stacca dalla toeletta -Ma...vedi?- mi chiede, una volta giunta davanti a me e mostratomi la pietra. Io la osservo per un po', finchè non mi accorgo di un particolare che salta subito all'occhio...
-La forma! Questa pietra sembra essere proprio un rubino...- ci scambiano uno sguardo d'intesa, poi Kagome si siede accanto a me.
-Inuyasha- mi chiama, guardandomi seria -Rubino a parte, io non mi fiderei troppo di quella sfera...-  il suo sguardo non cambia minimamente -Potrebbe essere molto più pericolosa di quello che dice- mi spiega.
-Perchè dovrebbe? È solo una sfera- ridacchio, non credendo minimamente a ciò che ha detto. Che potrebbe fare, un oggetto come quello?
-Solo- ripete, lei.
-Solo- confermo, io -Solo una sfera- termino, annuendo.
Lei sospira -Pensaci un po'- mi fa -E se, dopo aver assorbito il tuo potere, ne prendesse possesso? Non dimenticare quanto sia forte, la tua bestia interiore...se, chi te l'ha data, volesse usare la sfera per scopi malvagi?-
-Mmh- mugulo, non molto convinto. Lei fa spallucce.
-Beh, qualunque sia la tua decisione...per ora, questa sfera, la terrò io- si caccia anche il rubino in tasca, per poi gettare uno occhio al libro sopra al mio comò.
Mi volto ad osservarlo anch'io, interrogativo.
-Cosa...?- chiedo, non capendo.
-Bisognerà badare anche quel libro- mormora lei -Troppe persone lo bramano...-

Naraku tirò un pugno alla scrivania, facendo volare qualche foglio -Il primo libro è qui...- sibilò, frustrato -Ma il secondo...!- strinse i pugni, ringhiando -Il secondo, dove diamine è?!-


Angolino <3
Ehilà! Ve lo aspettavate un aggiornamento, l'ultimo giorno del 2016? :3
Io no!
Ma volevo portarvi un altro capitoletto...e, quindi... :D
La situazione si fa sempre più intrigante...Inu e Kaggy si sono finalmente ritrovati! Ed Inuyasha sembra convivere abbastanza bene con questa sua perdita di memoria...la recupererà mai? E, comunque, come ha fatto Kagome a salvarlo e trovarlo? :3
La sfera sembra avere un effetto cattivo, sul lupacchiotto...mentre, la sua parte "malvagia", pensa soltanto a possederlo...e se ci riuscisse?
Inu ha delle visite...vecchie conoscenze? ;)
E Riku e Naraku sono in continua lotta...quest'ultimo, sembra ritrovare un po' di sentimento. Inuyasha fa i soliti strani sogni e vecchi ricordi gli ritornano alla memoria.
Scopriamo che...è il padre, il licantropo?! O.o e, allora, perchè la madre era in quello stato?
Mmmh...misteri su misteri :3
Cosa sarà mai, quel rubino? Perchè Kagome l'ha rubato? E dov'è Kohaku?
Sembra che Inuyasha debba scegliere tra licantropo, umano e vampiro...cosa farà?
Chi lo sa! xP
Anche questo è fatto! Mi scuso per gli errori e vi auguro un buon 2017 <3
Bye!

P.s la parte dove la bestia prende quasi il sopravvento su Inu...vi ricorda qualcosa? ;)
(È impossibile che lo sapete xD)
   
 
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