Libri > Eragon
Segui la storia  |       
Autore: PrincessintheNorth    02/01/2017    3 recensioni
La storia di Morzan e Selena, per come me la sono immaginata.
Dal testo:
"Signore, padrone!" esclamò Gedric.
"Che succede?"
"Lady Selena! Sta male!"
Il terrore si impossessò di me. Oddio. Cosa poteva avere?
"Cos'ha?"
"Senso di nausea, signore!"
"Portami da lei ..."
Corsi da Selena, e la trovai distesa sul nostro letto.
Accanto a lei, una guaritrice.
Selena dormiva, sembrava tranquilla: e la donna accanto a lei sorrideva.
"Cos'è successo a mia moglie?!" gridai terrorizzato.
La donna mi guardò, sorridente. "Congratulazioni, signore. Presto Lady Selena metterà al mondo un erede."
Prequel di "Family"! Se non l'avete letta, andate a darle un'occhiata!
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brom, Morzan, Murtagh, Selena | Coppie: Selena/Morzan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
SELENA
 
 
Il mattino dopo mi svegliai fresca e riposata. Mi alzai dal letto e mi rinfrescai il viso con dell’acqua, per poi indossare un paio di pantaloni e una corta tunica verde.
Anche quello sarebbe stato un giorno di caccia, ma tutto sommato non mi dispiaceva.
Cacciare, inseguire la preda e avere la meglio mi faceva sentire viva.
Spesso stavo fuori di casa anche dei giorni, e la fame era un ottimo motivante a continuare la caccia.
Presi l’arco e me lo assicurai sulle spalle, insieme alla faretra, poi strinsi la cintura in vita, alla quale appesi il fodero del mio pugnale.
Mi era stato regalato da Garrow quando avevo sette anni, e da quel giorno non l’avevo più mollato.
Misi in ordine la mia stanza, rifacendo il letto, poi mi sistemai i capelli, raccogliendoli in una treccia a lato. La ornai con qualche piuma marrone, che avevo trovato nelle mie battute di caccia, e che risaltavano sul biondo chiaro dei miei capelli.
- E tu che fai qui?
Evandar si accucciò ai miei piedi, appoggiando la testa sul mio grembo.
Sorrisi e lo coccolai un po’, dandogli qualche avanzo del cervo di ieri sera dopo che l’avevo tagliato.
- Sei un bravo cagnolone, vero? Il mio cagnolone preferito.
E l’unico, aggiunsi mentalmente.
Sospirai e mi alzai, allacciandomi al polso il braccialetto d’argento che un mercante mi aveva donato.
Era il mio portafortuna.
Andai in cucina e mangiai in fretta la colazione, che consisteva in mezza mela, ma non mi lamentai. Lasciai il torsolo ad Evandar e misi in tasca i semi per piantarli.
Nel bosco avevo intenzione di creare un giardino, e da un po’ di tempo a questa parte stavo mettendo via i semi, iniziando a piantarli.
Feci per uscire, ma mio padre mi sbarrò la via.
- Siediti, Selena. – disse, serio. – Dobbiamo parlare.
Mi preoccupai un po’, ma non obiettai. Tornai al tavolo e mi sedetti.
Papà si sedette di fronte a me, e ciò mi preoccupò ancora di più. Come se fosse un colloquio tra un signore e una sottoposta, invece che una normale chiacchierata tra padre e figlia.
Mamma gli si mise di fianco, e iniziai a sospettare.
- Selena, sai anche tu che i conti non sono buoni. Per fortuna ho trovato una soluzione. – disse e sentii l’ansia crescere. – Un uomo, uno ricco, mi ha chiesto la tua mano. Offre parecchi soldi, e ho deciso di accettare.
- PER SOLDI?! – urlai sconvolta.
Aveva detto veramente che mi avrebbe obbligata a sposare un uomo per soldi?!
- Siediti. – mi ordinò. – Inoltre, non sta bene che una donna cacci.
- Okay, allora dimmi dove sareste tutti voi se io non cacciassi. – sibilai. – Forza.
- Smettila immediatamente. – ringhiò.
- Posso almeno sapere chi mi rovinerà la vita, a parte voi?!
- Si chiama Jordan. Ha cinquantacinque anni ed è un mercante.
Cinquantacinque anni.
Cinquantacinque.
Quarant’anni in più di me …
Mai.
​- Ti rendi conto che è persino più vecchio di te?!
- Sta zitta.
- Puoi scordartelo.
I suoi occhi lampeggiarono di rabbia.
- Selena …
- Garrow! Digli qualcosa! – pregai mio fratello.
Ma lui scosse la testa, abbracciando Marian, e capii.
- Sono tua sorella. – gli ricordai. – Ho tenuto in vita anche te e tua moglie. È così che mi ringrazi?
- Ciò che fai non basta. – disse. – Devi fare qualcosa in più …

- E sposare un uomo di quarant’anni in più di me sarebbe fare qualcosa?! Perchè non fai tu qualcosa, stavolta?! Perchè devo sempre essere io?! Avevi detto che avrei potuto scegliere l’uomo che avrei sposato! – urlai a mio padre. – Me l’avevi promesso!
-  DESSO BASTA! Il tuo fidanzato sta arrivando. Fatti trovare pronta a riceverlo.
Silenzio.
Tutto intorno a me assunse tinte rosse, da quanto ero arrabbiata.
Sentii le mani tremare, e ne ebbi paura.
Il potere che solo io sapevo di avere lottava per uscire, incontrollato.
No, no, ti prego, no … non devono sapere …
Un getto di magia bianca si sprigionò dalla mia mano destra, incenerendo una sedia.
- Strega. – sussurrò mia madre, stringendosi a mio padre e additandomi. – SEI UNA STREGA!
- Mamma …
- Fuori da casa mia! – urlò mio padre, indicando la porta. – Non avrai nessuna dote, impudente ragazzina, e nessuna eredità.
- Ne sono lieta. – sibilai e uscii di casa, per non tornare mai più.
 
Corsi nei boschi, a perdifiato.
Solo quando raggiunsi una radura nascosta che conoscevo solo io, e sapevo essere sicura, mi permisi di sedermi su un tronco, e piangere.
Tradita dalla mia stessa famiglia …
Sembrava un incubo.
- Ehi.
Una voce mi sorprese, e alzai lo sguardo.
Era il Cavaliere di ieri.
Dimostrava circa venti, ventidue anni. Sapevo che ne aveva almeno cento in più, e al pensiero mi venne da ridere.
Ti rifiuti di sposare un cinquantenne, ma gradisci la compagnia di uno che di anni ne ha più del doppio …
Si sedette accanto a me e non lo respinsi.
-  Dunque ti chiami Selena. – disse con un mezzo sorriso. – è un bel nome. Non credo siano molte le donne che lo portano. Per la verità, sei l’unica che conosca e che si chiami così.
- Scommetto che ne conosci molte, mmh?
- Touché. – ridacchiò. – Ho scoperto che ieri … anzi, l’altro ieri è stato il tuo compleanno. Ho pensato di portarti un regalo.
E mi porse un bellissimo fermacapelli d’argento, sul quale c’era un delicato giglio dello stesso materiale.
Vai in giro con accessori femminili? – commentai.
- Sono andato a Ceunon, non dista molto da qui. Qualche ora di viaggio. Ho svegliato un orafo e gliel’ho fatto fare.
-  Beh … grazie …
- Vediamo come ti sta. – propose e lasciai che lo prendesse, per infilarlo tra i miei capelli. Fece un sorriso. – Come pensavo. Benissimo. Ma ora … veniamo a noi. Perché piangevi?
- Non sono questioni che interessano un Cavaliere …
- Tu dimmelo.
Sospirai, valutando se raccontargli tutto o meno.
Poi decisi che quel ragazzo mi sembrava simpatico. E decisi di fidarmi.
-  Mio padre ha deciso di farmi sposare a uno che ha quarant’anni in più di me. – mormorai. – Ha scoperto … che so usare la magia. Mi ha dato della strega e mi ha cacciata di casa.
Morzan sospirò. – Fidati, certa gente meglio perderla che trovarla. Vuoi?
Mi porse una fiaschetta.
-  Io … non bevo …
Anzi. Non avevo mai bevuto.
Fece un sorriso. – Aiuta a dimenticare.
Scrollai le spalle e accettai. Bevvi un goccio di vino, ma non cambiò più di tanto.
- La magia è qualcosa di complesso. – disse. – Per coloro che non la conoscono è difficile capirla, e quindi la additano come una cosa malvagia. Ma non è così. La magia è potere. La magia è conoscere cose che certe persone non sognano nemmeno, è … è essere come dei. Ti da un vantaggio sugli altri, consentendoti di essere superiore a loro. La magia andrebbe usata per fare del bene. – mormorò infine, dando un calcio a un sassolino.  
- Eppure sembra che tu faccia il contrario.
- Potessi …
- Che intendi dire?
-  Io … niente. – mormorò.
Decisi di non forzarlo.
- Cosa pensi di fare, adesso? – chiese.
Sospirai. – Pensavo di andare da mia nonna. Vive all’estremità della valle. Lei ha cacciato mio padre di casa per la sua superbia, che lo ha portato a fare cose orribili. Magari non mi butterà fuori di casa.
- Vuoi che ti accompagni? – propose. – Devo partire anche io, e vado proprio di là.
- No, grazie …
- Davvero. Non è un disturbo. – sorrise e poi avvicinò le labbra al mio orecchio. – Dovresti cogliere la possibilità di volare su un drago.
Mi avrebbe fatta volare?!
Era una possibilità che capitava una volta nella vita …
- Allora accetto il vostro invito.
 
 
 
 
--------------------------------------------------------------
 
Padella a tutti!
Cosa pensate di questi primi due capitoli?
Se vi va ditemelo in una recensione!
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Eragon / Vai alla pagina dell'autore: PrincessintheNorth