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Autore: vanessie    06/01/2017    3 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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Capitolo 40

“Un duro confronto”

 

 

POV Nicole

“Ciao Amy, mamma e papà?” chiesi a mia sorella tornando a casa dopo il pomeriggio che avevo dedicato alle amiche che non vedevo da troppo tempo. “Sono fuori, hanno telefonato dicendo che restano a cena al ristorante” “Ok, allora preparo qualcosa per cena per noi due!” esclamai. Andai in camera mia a mettere abiti da casa più confortevoli e scesi in cucina andando prima di tutto a vedere cosa c’era in frigorifero. Trovai delle fette di carne e dei peperoni. Li presi e iniziai a cucinare tutto. Amy mi raggiunse in cucina mettendosi seduta al tavolo. “Allora…com’è andata la tua ricerca con Jonathan?” domandai curiosa ma con aria indifferente, per non farle capire quanto l’argomento John mi toccasse sul vivo. “Bene, abbiamo fatto la ricerca ma…” “Ma?” “Ho detto a Jonathan che sono innamorata di lui” affermò. Mi voltai verso mia sorella abbandonando completamente i cibi che stavo preparando. “Cosa? Glielo hai detto?” “Sì, doveva saperlo” “E lui che ha detto? Insomma come l’ha presa?” domandai agitata. “Ha detto che mi vede come un’amica, che sono una bella ragazza, ma che noi due non siamo adatti l’uno per l’altra. Che sicuramente presto troverò qualcuno da amare e che…forse la mia è solo una cotta” spiegò “Mi dispiace…Amy te lo avevo detto che sarebbe finita così” “Mi ha ferita sentirgli dire che sono solo un’amica per lui, ma apprezzo la sua sincerità” “Credo che John abbia ragione nel dire che la tua è solo una cotta, è quello che ti ho sempre detto anch’io” affermai. “Beh non credo che sia una semplice cotta, lui è perfetto. È bellissimo, è intelligente, è simpatico ed è…fottutamente sexy” “Amy!” “Ho detto la pura verità. È da quando è tornato alla Riserva per il Ringraziamento che mi ha colpita. Lo sogno, fantastico su noi due, sul mio primo bacio e vorrei darlo a lui. Per questo dico che è amore” “Anche quando si prende una cotta per qualcuno si sentono queste cose” tentai di sminuire. “Nicole…perché ti ostini a dire che è una cotta? Spiegamelo!” “Semplicemente perché è assurdo che tu lo ami. Andiamo…è andato via da La Push 4 anni fa, tu avevi appena 10 anni…non è logico che tu lo ami, non sai niente di lui” “Per amare non serve mica conoscersi!” esclamò mia sorella. “Non sono d’accordo. Tu non sai nulla di Jonathan, di cosa gli piace, di quali posti ama frequentare, di quali siano i suoi progetti, i suoi sogni!” esclamai lievemente irritata. “Perché te la prendi tanto? In fondo John esce con una ragazza a Seattle” “Esatto” “Tu la conosci?” mi chiese “Sì” “E com’è lei? Scommetto che è una strafica” “Lei è…carina” “Studiosa vero? Lui ama studiare!” “Ehm…sì è una tipa studiosa” farfugliai. Ricominciai a cucinare per non mostrare a Amy la mia espressione. Lei restò in silenzio, fino a quando non portai in tavola le pentole. Cominciammo a cenare guardando la tv. Uno squillo del mio cellulare mi fece sussultare. Lo presi e lessi l’sms:

 

Ciao amore, scusa se non mi sono fatto sentire prima, ma ero con William. Credo che tu debba parlare con Amy…ti amo <3

 

Sorrisi leggendo ciò che mi aveva scritto. Voleva che parlassi con mia sorella, lui non sapeva che io ero già al corrente di tutto. “Perché ti brillano gli occhi?” mi chiese Amy “Sai Nikki…ci penso da un po’…ho come un sospetto” “Di che tipo?” “Hai presente la strafica che sta con Jonathan all’ateneo? Beh…non è che sei tu?” “Io? Perché?” “Perché tu lo ami da quando eri piccola. Siete stati insieme due mesi e…è evidente che tu sia pazza di lui. Oggi pomeriggio John mi ha detto che quella che sta vivendo è una storia importante e…ho come un presentimento su voi due” disse. Rimasi in silenzio a guardarla, sì…il suo sospetto era pienamente giusto. “È così vero? Tu e Jonathan state insieme?!” “Amy io…” “Dimmi la verità Nicole” “Ok. Sì è vero, ma non lo sa nessuno. Stiamo insieme da quasi due mesi e…” “Ecco io lo sapevo che eri tu!!! È dalla sera di Natale, quando siamo andati alla festa del vecchio branco che ci penso! Perché quando ti ho confidato che amo John, tu non mi hai detto la verità?” “Perché non potevo dire a nessuno che stiamo insieme” “Ecco perché ti affanni tanto a dirmi di lasciarlo perdere, a dire che la mia è solo una cotta! Lo dici perché lo vuoi avere tutto per te!” “No Amy, ti sbagli. Lo dico perché lo penso e perché non voglio che tu soffra, facendoti delle illusioni. Io ti voglio bene” “No, se mi volessi bene non mi avresti mentito. Se mi volessi bene non mi avresti portato via il ragazzo dei miei sogni!!!” disse urlando. “Ma che dici? Non ti ho portato via proprio nessuno!” “Io lo amo” “Beh anch’io lo amo Amy! Che dovrei fare?” “Me lo hai portato via, non ci credo” continuò a gridare “Non ti ho portato via proprio nulla, lo ami dal Ringraziamento???? Beh noi ci siamo messi insieme due settimane prima! E poi…parli di amore, di portare via…io amo Jonathan da quando avevo 8 anni! E tu lo sai perfettamente che è così” gridai a mia volta. Amy si alzò da tavola e andò sul divano. La seguii “Vattene Nicole! Lasciami stare! Vai a divertirti con il ragazzo dei miei sogni, continua a ferirmi fino in fondo!” “Non dire così, non voglio litigare con te, sei mia sorella. Ora sei solo sconvolta, ma il nostro legame è e sarà sempre più importante di qualsiasi altra cosa” dissi sedendomi vicina a lei, che nel frattempo si era messa a piangere. “Ho bisogno di stare sola” rispose piangendo “Ok. Ti aspetto, quando vorrai riparlarne e ti sarai calmata, sai dove trovarmi” dissi. Presi il cappotto e uscii di casa, avevo voglia di piangere per le cose che Amy mi aveva gridato contro e non volevo che lei mi vedesse in quello stato. Andai a casa di Johnny, avevo bisogno di parlare con lui. Presi la macchina di mamma per fare prima. Parcheggiai davanti a casa sua e bussai. Asciugai le lacrime che mi bagnavano il viso e Leah mi aprì la porta.

 

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“Ciao Leah, scusa per il disturbo, c’è Jonathan?” domandai “Certo, che ti è successo? Perché piangi? Mi fai preoccupare!” esclamò cambiando espressione. “Ho solo bisogno di parlare con Jonathan” “Mio figlio ti ha fatto qualcosa?” mi domandò seria “No” “Nicole dimmelo! Jonathan per caso ha qualche responsabilità nel tuo attuale stato d’animo?” ripeté “No, ho solo bisogno di confidarmi con un amico” chiarii. Leah mi fissò “John c’è Nicole” urlò. Lui arrivò sorridente, ma cambiò di colpo espressione quando mi vide in lacrime. “Hey, che c’è? Perché stai piangendo?” domandò con un tono di voce preoccupato.

 

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“Mi auguro che tu non abbia fatto niente di male a questa povera ragazzina perché ti picchio, sappilo!” esclamò Leah tirandogli un orecchio. Mi strappò un sorriso vedere quella scena “Nicole te lo ripeto, conosco bene i maschi, credimi! E se il signorino è stato maleducato con te devi dirmelo” affermò Leah. Me ne fregai della presenza di sua madre, mi avvicinai a lui e lo abbracciai. Ricambiò la stretta e mi diede un bacio sulla testa “Possiamo parlare?” domandai “Certo” rispose continuando a tenermi stretta a sé e sollevandomi da terra per portarmi fuori da casa sua. Avvolsi le gambe sul suo bacino e rimisi i piedi per terra solo quando arrivammo vicini al suo garage, sufficientemente lontani per evitare che i suoi genitori ascoltassero tutto. “Mi mandi fuori di testa, amore. Che ti è successo?” domandò “Amy mi ha detto che oggi pomeriggio ti ha rivelato di essere innamorata di te” spiegai “Sì, infatti nell’sms che ti ho mandato, intendevo proprio dirti che dovevate parlare” “In pratica ha capito che noi due stiamo insieme e ha iniziato a dirmi cose assurde. So che le ha dette solo perché era sconvolta…ma…mi ha ferita” confessai piangendo “Cosa ha detto?” “Che il fatto che io le abbia sempre detto che la sua era solo una cotta…beh lei pensa che lo abbia detto solo per tenerla lontana da te. E poi sostiene che io sia stata bugiarda con lei, che io ti abbia portato via da lei…” “Non è così. Ha detto tutte queste cazzate solo per rabbia, non le pensa davvero” “Capisci?! È mia sorella, odio vederla soffrire, sapere che lei pensa che sia io la responsabile di tutto” “Ok calmati. So che Amy capirà” “Non voglio litigare con lei, le voglio bene” “Vuoi che le parli?” mi propose “No, stanne fuori, è una cosa tra noi” “Perché ti guardo e ho paura Nikki?” “Paura di cosa?” “Ho come la sensazione che…per non far soffrire Amy tu…stia per mandare tutto all’aria con me” “No John, no. So che con mia sorella prima o poi si risolverà tutto. Non ho intenzione di buttare all’aria nulla. Non voglio certo rovinare tutto. Sei la cosa più bella che potessi desiderare dalla vita e non rinuncerò a te” spiegai. “Ho bisogno di stringerti” disse, andai vicina a lui e lo abbracciai. Lui mi sollevò nuovamente da terra, portandomi dietro al capanno del garage, dove nessuno poteva vederci sbirciando dalle finestre. Mi lasciai trasportare avvolgendo le gambe sul suo bacino. Quando si fermò, iniziammo a baciarci. Seguii i movimenti delle sue labbra e rincorsi la sua lingua fino a farmi venire la pelle d’oca. “Non voglio vederti piangere Nik, non lo sopporto” “Scusa” “Ti amo, non voglio e non posso perderti” “Non succederà, ti amo anch’io” “Ti ho promesso che ti aspetterò, ma giuro che ho voglia di te da impazzire” “Voglia di me…in che senso?” “In quel senso. Scusa se sono tanto sincero” “Mi piace la tua sincerità” dissi prendendomi ancora mille baci dalla sua bocca.

 

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Il suo modo di baciare era perfetto, riusciva a far crescere il mio desiderio quando mi baciava con impeto, ma allo stesso tempo sapeva tirarsi indietro al momento opportuno per lasciarmi dentro una sensazione di vuoto e incompletezza, che non facevano altro che suscitare in me la voglia di stare con lui per mille altri appuntamenti. “Credo di dover tornare a casa adesso” sussurrai “Stai meglio?” “Sì. Credo che rivedere Amy non sarà facile. So che ci vorrà del tempo prima di chiarirci…e tra tre giorni ripartiamo per Seattle, quindi sono consapevole del fatto che la cosa non si risolverà. È giusto che lei abbia del tempo per riflettere e anche se questo mi fa male, devo accettare di tornare al college senza aver chiarito del tutto con mia sorella” “Sono dalla tua parte e lo sai” disse accarezzandomi il viso. “Lo so” “Capisci perché ti amo? Sei comprensiva e altruista, sei una ragazza responsabile e generosa. Sono seriamente pazzo di te” “Ti prego, non dire così…ti rendi conto che per una ragazza le tue frasi sono…sono assurdamente belle?” “Tu sei assurdamente bella” “Jonathan…” “Nicole…” rispose. Si prese di nuovo un lungo bacio dalla mia bocca ed io non opposi la minima resistenza. “Ok adesso vado davvero, grazie per avermi ascoltata” dissi “Ci vediamo alla festa di compleanno di tuo padre?” chiese “Sì, dopodomani” “Buonanotte Nikki” “Buonanotte amore” dissi salendo in macchina e tornando a casa mia.

 

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Amy si era chiusa in camera…non sapevo se stesse già dormendo o meno, ma non la disturbai. Il giorno successivo le avrei parlato. Andai in camera mia e mi misi a letto a leggere un libro.

La mattina successiva mi svegliai con ancora il libro poggiato tra le coperte…dovevo essermi addormentata inaspettatamente. Misi abiti da casa e andai in bagno a lavarmi il viso. Scesi a fare colazione e trovai mamma e Amy in cucina. Diedi loro il buongiorno, ma mia sorella evitò per tutto il tempo il mio sguardo. “Papà è al lavoro?” domandai a mia madre “Sì tesoro, aveva il turno di mattina” “Capisco” “Oggi che programmi hai?!” domandò mia mamma “Niente di che” “Se ti va puoi accompagnarmi da nonna Lily!” “Va bene, vengo volentieri” risposi. Andai a cambiarmi e in breve fui pronta per partire. Mamma ed io ci incamminammo verso la casa della nonna e nel percorso parlammo del più e del meno. Nonna Lily fu felice di vedermi. Mi fece mille domande, mille complimenti, mille raccomandazioni…tipico delle nonne…preoccuparsi per i nipoti come se fossero sempre dei bambini piccoli! Mamma ed io aiutammo la nonna con le pulizie più pesanti, lei era invecchiata ormai e le serviva una mano. Quando finii le pulizie mi accomodai sul divano con la nonna a scambiare due chiacchere, mentre mia madre si occupò di ripulire il giardino. “Allora Nicole, i tuoi genitori mi hanno detto che all’università oltre che prendere ottimi voti agli esami, ti sei fatta dei nuovi amici!” esclamò la nonna “Sì, mi trovo benissimo. Ci facciamo compagnia e ci vogliamo bene” “Sono contenta, gli amici sono una delle cose più preziose nella vita” continuò a dire la nonna. Le sorrisi “Sei cresciuta tanto nipotina mia, ormai sei una donna, hai 19 anni e mezzo! Ricordo sempre quando eri piccola. Tu e Kevin venivate qui da me e mi riempivate di domande, mi facevate ridere tanto e avevate una creatività incredibile nell’inventare nuovi giochi!!!” esclamò “Beh lo ricordo anch’io” risposi “E l’amore come va? Oltre all’amicizia ci vuole anche quello!” “L’amore va…bene” dissi timidamente. “Quindi c’è un ragazzo?!” “Sì” “Wow…e chi è? Un tuo compagno di corso?” “No, studia per un altro corso di laurea” “Avete la stessa età?” “Lui ha due anni più di me” “È bello?” chiese curiosa “Beh…sì è bello” risposi sorridendo. “Quando ce lo farai conoscere?!” “Stiamo insieme solo da due mesi, ancora non è il caso” “Deve essere un ragazzo interessante per piacerti! Fin da piccola sei sempre stata molto intelligente e sensibile, dunque credo che tu non possa esserti innamorata di un tipo qualsiasi” affermò “Lui è…molto intelligente e studioso. È riflessivo e…affidabile. Ma è anche divertente e alla mano” “Allora credo che sia perfetto per te Nicole. Da come ne parli si capisce che lo ami” “Ehm…sì, è parecchio interessante!” esclamai. “Sono veramente felice per te e spero di poterlo conoscere un giorno” “Certo, arriverà quel momento” conclusi. Mamma ci raggiunse e restammo ancora per un po’ a fare compagnia alla nonna. Andammo via verso l’ora di pranzo. Quando tornammo a casa trovammo Amy a finire di fare i compiti. Aiutai mamma a preparare il pranzo e ad apparecchiare. Papà sarebbe tornato nel pomeriggio, così ne approfittammo per finire di organizzare gli ultimi dettagli per la sua festa di compleanno del giorno successivo. Mamma infatti aveva organizzato una festa aperta ad amici e parenti, che si sarebbe svolta a casa nostra. Pranzammo noi tre donne di casa e Amy continuò a tenermi il broncio. Evidentemente ancora non l’aveva digerita. Se ne andò in camera sua appena finito di sparecchiare ed io restai un po’ alla tv, ma alla fine mi decisi a raggiungerla. Bussai alla sua porta e feci capolino “Posso?” le chiesi “Entra” rispose. Varcai la soglia della sua camera da letto e mi misi seduta sul suo letto. “Sei ancora arrabbiata con me?” le domandai “Per il momento sì. Scusa Nicole, sai perfettamente che ti voglio bene ma…sapere che stai con Jonathan mi fa male” “So che devi elaborare la notizia, ma voglio solo che tu sappia che ti voglio bene e che…sapere che tu stai soffrendo, fa soffrire anche me” ammisi “Ho bisogno di tempo” “Hai tutto il tempo che desideri Amy” “Qualcun altro oltre me sa che state insieme?” “Lo sanno Kevin e William” “Dio…pensare a te e John mi fa impazzire…immaginarvi insieme a baciarvi…tu e il ragazzo dei miei sogni! Capisci che non è semplice?” “Lo capisco e mi dispiace, ma sono veramente innamorata di lui e cosa dovrei fare? È tutto quello che ho sempre desiderato” spiegai. Amy restò in silenzio e anch’io lo feci, senza staccare gli occhi dal suo viso. “È ovvio che lui ti ami. Sei bella, simpatica, saggia…” “Anche tu troverai qualcuno che perderà la testa per te, sei una bella persona, stai crescendo e stai formando il tuo carattere” la consolai. “Non voglio continuare a non parlarti Nikki, ma devi lasciarmi il tempo di assimilare questo colpo” “Ok, tranquilla” “Domani alla festa di compleanno di papà…lui verrà vero?” “Sì” “Ecco io mi sento morire. Sarete insieme e io vi vedrò con altri occhi, già lo so” affermò “Ti chiedo solo una cosa: ti prego non dire a nessuno che stiamo insieme. John ed io non vogliamo che i parenti e gli amici lo scoprano ancora, d’accordo?” “Va bene” concluse. Le diedi una carezza sul capo e la lasciai sola a riflettere.

 

NOTE:

Hello! Buona Epifania! Capitolo difficile: Amy scopre la verità e la prende malissimo, sentendosi tradita. Ho descritto la reazione di Amy in modo esagerato perchè penso che a 14 anni le cose siano bianche o nere, senza via di mezzo, lei si era fatta voli di fantasia su Jonathan e venire a sapere che è impegnato con sua sorella le procura fastidio, ma soprattutto Amy si sente "tradita" da Nikki. Il confronto tra le due è durissimo, sebbene siano sorelle e quindi si vogliano molto bene. Nicole scappa a piangere da Jonh e gli confida ciò che è successo, Amy invece si chiude in se stessa e cerca di evitare la sorella. A fine capitolo, tuttavia, è Nicole a cercare un dialogo: da sorella maggiore dice a Amy che le darà tutto il tempo che vuole per assimilare la notizia, aspettando i suoi tempi per fare pace. 

Piccola parentesi con nonna Lily (per chi non lo sapesse o non si ricordasse, Lily è la nonna materna, la madre di Allison) per riagganciarsi a Sunlight's ray part 3! Ora che il periodo delle feste è finito, tornerò a pubblicare i capitoli normalmente una volta a settimana, dunque vi aspetto venerdì prossimo!

Vanessie

   
 
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