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Autore: Elettra_    27/05/2009    2 recensioni
«Lascio che le mie emozioni sovrastino qualunque pensiero, mentre mi lascio cullare dal dolce suono delle chiome degli alberi che si accarezzano. Non mi importa della solitudine. Non mi importa della scuola. Non mi importa degli altri. Adesso esisto solo io. Questo è il mio momento. Un po’ di tempo da dedicare a me stessa.
Un sorriso idiota affiora sulle mie labbra, mentre inevitabilmente il mio pensiero torna a lui.
Lui è perfetto.»
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Moment Like This.

 

“Some people wait a lifetime
For a moment like this”

 

Che caos.

Mi gira la testa.

Ma dove è finito Luca?

Dannazione.

Perché mi sono fatta trascinare a questa stupida festa in discoteca?

Luci, musica a tutto volume, gente che si muove e balla.

Ok, in un altro momento sarebbe pefetto, però oggi davvero non mi gira.

Mi alzo dallo sgabello e comincio a sgomitare fra la folla

«Claudia?» domanda una voce lontana, sovrastando la musica. Sento ogni singolo muscolo del mio corpo irrigidirsi; il mio cuore comincia a battere all’impazzata ed improvvisamente sento caldo.

Dio. Ti scongiuro. Se è un sogno…beh, non svegliarmi adesso!

Mi volto con tutta la calma del mondo, per incontrare due occhi azzurri come il cielo.

«Marco! Ehi, ciao» saluto alzando la mano ed avvicinandomi. Lui mi fa un sorriso a trentadue denti e fa un cenno con la mano

«Come mai da queste parti?» domanda. Mio Dio. E’ bello quasi quanto un Dio greco. Senza il quasi.

«Oh, insomma…è sabato sera, è un modo come un altro di trascorrere il tempo» dico, cercando di sembrare distaccata. Lui mi guarda qualche secondo, poi sorride. Penso che a questo punto potrei anche morire. Sì.

«Fa proprio caldo qui dentro» dice ad un certo punto. Io annuisco, passandomi una mano fra i capelli: sta cominciando a diventare un tic.

«Vuoi uscire?»

Il tempo attorno a me si blocca. Dio, ti prego, non mi svegliare. Ti supplico. Lasciami sognare ancora due minuti. Due minutini-ini-ini.

Mi ha chiesto di allontanarci dalla gente.

Io e lui.

Soli.

Oh-mio-Dio.

Ma insomma! Che mi prende? Un po’ di contegno. Sembro una pazza furiosa.  …Beh, ok, un po’ lo sono.

Non mi sono nemmeno accorta di aver pronunciato la sillaba “ok” e che ora lo sto seguendo come un cagnolino verso l’uscita.

Sono un caso senza speranza.

Fuori si sta bene. Non fa particolarmente freddo, anche se io dentro mi sento l’inferno. È incredibile. Ha cominciato a parlare e non si ferma più. Ha un carisma pazzesco, è la classica persona che riusciresti ad ascoltare per ore, ore, ore ed ore. Mi parla di sé, della sua famiglia, dei suoi hobby, dei suoi sogni. Ogni tanto intervengo e gli racconto di me, di quello che vorrei fare della mia vita, delle mie passioni. Ovviamente nell’ultimo argomento evito di menzionare lui.

Scopro che è molto piacevole parlare con lui. Le ore volano. Ad un certo punto un gruppo di ragazzi gli si avvicina ridacchiando ed urlando. Faccio istintivamente un passo indietro, non molto a mio agio.

«Eeehi…chi è questa bella ragazza? Non ce la presenti, Mark? Magari potrebbe venire con noi a fare un giro in gondola…» biascica un tipo dalle guance rosse. Marco alza gli occhi al cielo

«Perché l’avete lasciato ubriacare di nuovo?» domanda, secco. Si volta verso di me, sospirando

«Scusami, devo andare. Ci si vede, bella» dice. Poi si volta, prende sottobraccio il tipo ed insieme ad un altro ragazzo lo trascinano via.

In lontananza lo sento ridere come un isterico. Non voglio mai sbronzarmi in quel modo in vita mia.

«Claude! Oh, eccoti!» la voce di Luca mi fa sobbalzare. Ha i capelli spettinati, gli occhi che brillano e la maglia scombinata. Alzo un sopracciglio

«Embhè? Dove eri finito?» domando, maliziosa. Lui arrossisce e mi prende sottobraccio, dirigendosi verso la fermata del bus.

«Hai presente Alessia Martinelli?» mi domanda. Sospiro: come faccio a non conoscerla, dato che mi parla di lei 24 ore su 24?

«Uhm, sì, credo di sapere di chi parli» dico, fingendomi pensierosa. Ridacchiando mi tira una gomitata leggera.

«Dai, non fare la pirla» dice, e lo guardo negli occhi.

«Su, racconta» rispondo, osservandolo interessata.

«Beh, eravamo lì…Poi le ho chiesto di ballare, lei ha accettato e dopo un po’…beh, ecco, ha detto che mi trovava molto carino e che era un po’ che voleva dirmi che le piacevo ma non ne aveva il coraggio…e poi ha cominciato a baciarmi» racconta, gli occhi che brillano più delle stelle in cielo. Lo guardo per qualche secondo, per capire se sta scherzando; poi mi metto a saltellare ed a urlare, saltandogli addosso ed abbracciandolo.
E’ stupendo.

Sento il suo cuore che batte all’impazzata e mi viene da sorridere. Se lo merita, davvero.

Arriva il bus che siamo ancora stretti nel nostro abbraccio.

«Ehi ragazzi…pensate di salire o rimanete lì impalati tutta la sera?» domanda il conducente. Scoppio a ridere e mi stacco da Luca, salendo sul bus.

Ci allontaniamo nella notte, mentre improvvisamente mi rendo conto che non riesco ad aspettare a rivedere Marco.

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Ed ecco a voi il secondo capitolo.
Volevo ringraziare le due ragazze che hanno recensito la mia fic, sono felice che vi piaccia! **
Promise: anche a me sta simpatica xD E' un personaggio comune, penso che sia facile identificarsi il lei ^^
LallaMatta4e: silenzio tuH u.ù se scopro che hai anticipato a qualcuno come va avanti ti spezzo gli ossicini delle mani. Ovviamente scheeeeerzo xD Ti voglio tanto bene anche io <3
  
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