Crossover
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Autore: Alucard97    24/01/2017    3 recensioni
Sette Master, Sette Servant provenienti dagli universi manga, anime, film e vari... un solo obbiettivo: Il Santo Graal
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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PARTE 2: RIDER
 
Liceo di Fuyuki, anno 2017, 13:00
 
Emiya Shirou osservava il cielo dalla finestra, seduto sul suo banco. Tra poco era ora di rincasare ma questo non per il ragazzo. Infatti aveva un lavoro part-time in un negozio di elettrodomestici, era l’addetto alle riparazioni, guadagnava qualche soldo extra grazie a quell’attività… ed ora vi chiederete chi sia questo ragazzo, ebbene: Emiya Shirou è un giovane ragazzo di 16 anni, alto, occhi color nocciola con una sfumatura dorata, capelli corti e rossi e fisico piuttosto atletico. Da quattro anni era orfano di padre, il suo genitore si chiamava Emiya Kiritsugu che morì per una malattia improvvisa. Da tempo ormai viveva in casa da solo con la professoressa Taiga, che non solo era un’insegnante della sua scuola ma anche un’amica di Kiritsugu. I due vivevano nella residenza Emiya, una villetta giapponese molto spaziosa ma non troppo sfarzosa; ed ora vi chiederete come sia possibile che un ragazzo che svolge un lavoro part-time ed un’insegnante possano permettersi di pagare il mutuo di quella casa, ebbene… dovete sapere che la maggior parte degli affari della casa furono finanziati da Kiritsugu in persona mentre delle fatture mensili se ne occupa in gran parte il padre di Taiga il quale è il capo della Yakuza di Fuyuki… bella vita penserete voi eh? Avete ben ragione, ma Shirou non è molto di questo avviso considerato il suo mastodontico senso di giustizia.
 
Al ragazzo, infatti, piaceva aiutare chiunque si trovasse in difficoltà anche a discapito di sé stesso ed è per questa ragione che a scuola, in molti, si approfittano della sua magnanimità. Da cosa deriva una tale bontà d’animo? Da un patto stretto con suo padre, ma per questo dobbiamo tornare indietro a quattro/cinque anni fa, quando Shirou era ancora un bambino. Infatti, qualche mese prima di morire, Kiritsugu confidò al figlio che il suo sogno da bambino era quello di divenire un eroe, proteggere i più deboli, fare qualunque cosa per mantenere la pace nel mondo. Tuttavia, il sogno dell’uomo non si era realizzato e fu per questa ragione che Shirou si assunse la responsabilità di perseguire il sogno. Il bambino, infatti, promise al padre che sarebbe divenuto lui  un paladino della giustizia al posto suo e lo avrebbe reso fiero. Da quel giorno, Shirou, non faceva altro che aiutare il prossimo come meglio poteva senza mai chiedere nulla in cambio.
 
Spostiamoci ora al presente. Eravamo rimasti con il ragazzo che stava per uscire dalla classe fino a che…
 
“Yo, Shirou”
 
“Ciao Issei. Allora, che si dice?”
 
Ad iniziare la discussione fu un ragazzo di nome Issei Ryuudou, il migliore amico di Shirou. Era un ragazzo alto quanto Emiya, capelli ed occhi color blu scuro ed occhiali da vista
 
“Dopo ti va di fare qualcosa? Usciamo a pranzo insieme”
 
“Mi piacerebbe Issei, ma lo sai che oggi è sabato, e mi aspetta del lavoro al negozio. Mi sono offerto di fare gli straordinari”
 
“Capisco… Emiya-kun, senti… Dovresti riguardarti un po’. Lo dico per te”
 
“Che intendi?”

“Tutto questo aiutare, perché lo fai? Insomma, va bene essere gentili ed aiutare il prossimo tuo ma tutto questo sempre a discapito di te stesso. Pulisci le aule, presenzi sempre alle riunioni d’istituto anche quando hai impegni urgenti, fai gli straordinari al lavoro per poi rimanere in piedi fino a chissà quale ora per dedicarti agli impegni scolastici. Non hai mai tempo per te stesso, amico ascoltami, tutto questo non fa per niente bene alla tua salute. Dammi retta, usciamo insieme, solo io e te. Andiamo a pranzo, magari una passeggiata e poi vai al lavoro e ti scusi per il ritardo col proprietario”
 
Il rosso sospirò “Issei… grazie del tuo consiglio, lo apprezzo, ma fidati che quello che faccio non mi pesa affatto ed ormai lo faccio da qualche anno, mi sono abituato. Non preoccuparti troppo per me. Ci si vede domani” lo salutò camminando per i corridoi ed uscendo da scuola
 
Il ragazzo camminava lungo la strada e, per giungere più in fretta alla sua meta, passò davanti alla Chiesa Kotomine. Il parroco se ne stava seduto su una panca a leggere qualche passo della Bibbia quando notò il giovane
 
“Ah. Emiya Shirou, buongiorno a te”
 
“Buongiorno padre”
 
“E’ da tanto che non ci si vede, perché non ti siedi un po’ qui con me. Ti va?”
 
“La ringrazio, ma…”
 
“Suvvia. Torni a casa, mangi e poi dritto al lavoro. Non avere tanta fretta, è ancora presto. E poi è da tanto che non parliamo insieme io e te”
 
Shirou sbuffò. Non gli era mai andato a genio quel prete, aveva un carattere particolare, e c’era sempre qualcosa in quell’uomo che lo inquietava. Tuttavia… decise di concedergli cinque minuti. Si sedette con lui e rimase un poco in silenzio
 
“Allora, come va la scuola?”
 
“Bene…”
 
“C’è qualcosa che ti turba? A me puoi dirlo, sono legato dal segreto professionale, qualunque cosa tu dica durante il sacramento della confessione rimarrà tra me e te. Potresti anche aver ucciso un tuo parente, ed io non lo racconterei a nessuno”
 
“Non è una cosa corretta, lo sa vero?”
 
“C’è chi lo dice… dunque… cosa ti turba? Lasciami indovinare: ti turba il fatto di non poter essere di maggiore aiuto al mondo, non è così”
 
Il ragazzo sbuffò “Più o meno… scusi ma ora devo andare” disse semplicemente alzandosi e dirigendosi verso casa sua, lasciando il curato da solo nel giardino della parrocchia
 
 
Il ragazzo tornò a casa, Taiga non era ancora rincasata. Si fece scaldare del Ramen istantaneo, mangiò e poi andò verso la bottega di elettrodomestici
 
“Hey Shirou. Buon pomeriggio. Oggi sei in anticipo eh?”
 
“Beh… diciamo di sì. Mi metto subito al lavoro”
 
Detto questo si mise nel retro bottega ed iniziò a lavorare. Era bravo nelle opere manuali, anche se era ancora imperfetta la sua tecnica. La sera calò presto. Erano le ore 21:00, il proprietario lo aveva salutato e gli aveva lasciato le chiavi del negozio raccomandandosi di chiudere tutto appena finito. Il ragazzo aspettò che se ne andò, portò una vecchia radio dal magazzino, si sedette e ci pose la mano sopra
 
“Trace… On…” L’oggetto si illuminò. Quella era una magia, e serviva per scansionare gli oggetti, comprenderli, e riprodurli esattamente come gli originali. Si allenava da anni in questa tecnica, l’unica magia che gli aveva lasciato suo padre. Ancora niente. C’era sempre qualcosa in cui peccava.
 
 
Per la strada si aggirava un uomo. Un uomo inquietante, dal volto anziano, capelli corti e grigi, vestito con un elegante completo nero. Camminava tenendo in mano un bastone da passeggio con il pomello a forma di teschio. Camminava lento e sicuro verso il negozio in cui stava Shirou, il dettaglio più inquietante dell’uomo è che ad ogni passo, le lampadine dei lampioni che illuminavano la strada si rompevano. Ricoprendo di oscurità ovunque andasse. Egli si ritrovò dinnanzi alla bottega e bussò
 
“Mmmh? Mi spiace, siamo chiusi” disse il ragazzo rimettendo a posto gli attrezzi
 
*TocToc* bussò ancora
 
“Ho detto che siamo chiusi”
 
Ma, in quel momento, la porta si aprì lo stesso. Lasciando entrare l’uomo che si fermò all’entrata davanti al ragazzo
 
“Oh… oh mi spiace, chiedo scusa... è che un uomo della mia età ci sente poco. Non avevo inteso che eravate chiusi”
 
“E’ perdonato. Ora la prego di uscire, sto per chiudere. Se ha bisogno di fare acquisti o chiedere informazioni la prego di passare domani mattina”
 
“Ah, mio caro ma… io cercavo proprio te. Ho sentito parlare di te, Emiya Shirou. In questa città ti conoscono tutti, ho sentito che sei un ripara-tutto. Sai? mi farebbe comodo un individuo come te”
 
“Ha un’attività di riparazione? Avrà sentito male allora, non sono così bravo, non le farei comodo”
 
“Ma io non mi riferivo al tuo mestiere, Shirou, mi riferivo alla tua ambizione… Mi spiace per tuo padre, brutto affare quello in cui si cacciò”
 
“Come prego?”
 
“Hai promesso a tuo padre di diventare un eroe al posto tuo, gesto nobile, però ti preoccupi di questo. Come puoi essere un eroe se te ne stai chiuso qui? A riparare macchinette per i toast?”
 
“Ma lei come fa a sapere tutte queste cose? Chi è lei?”
 
“Ho le mie fonti, ragazzo e sono una persona che ti vuole essere amica e pertanto ti dico: io ho la possibilità di realizzare questo tuo sogno. Hai mai sentito parlare della Guerra del Santo Graal? Ovvio che no. Lascia che ti spieghi: Vedi… molto tempo fa, possedevo una cosa, una cosa per me molto preziosa, ma un giorno la persi e finì nelle mani di un uomo. Questa persona usò quella cosa ma purtroppo non potevo riprendermela da solo. E quella cosa, è il Graal. Questa “Guerra del Sacro Graal” è un gioco che permetterà al vincitore di avere in possesso il Graal”
 
“Quindi… lei mi sta dicendo che la coppa della leggenda arturiana… era di sua proprietà?” chiese con una punta di ironia. Era un pazzo, non c’era altra spiegazione nella mente del ragazzo. Quell’uomo era un pazzo
 
“Sì e no… non è esattamente una coppa, il punto è che: è mio, mi appartiene, e ti sto chiedendo di aiutarmi. Se lo farai io ti prometto che ti darò la cosa che più desideri: essere un eroe e tua sorella”
 
“I-Ilya?”
 
“Posso fare in modo di farti vivere insieme a lei. Ecco il patto: Tu vinci la Guerra del Graal, io ti rendo un eroe e ti ridò Ilya. Affare fatto?” chiese porgendogli una pergamena “Devi solo firmare. E non temere… ti fornirò un aiuto per vincere il gioco, ti fornirò un grande aiuto ma… vedrai”
 
“Mph… dia qua” disse prendendo la pergamena e leggendo, ma non finì il primo paragrafo che si tagliò con la carta facendo cadere una goccia di sangue sullo spazio dedicato alla firma
 
“Oh! Anche solo una semplice goccia basta. Da pure a me” l’uomo prese la pergamena, guardò Shirou ed i suoi occhi si illuminarono di un rosso acceso, come le fiamme dell’Inferno
 
 
Casa Emiya, anno 2017, 0:00
 
Shirou si svegliò con la testa pesante. Era nel letto della sua stanza
“Che… che fosse un sogno?” Si chiese tenendosi il capo “Wow… che sogno pazzesco…” Guardò l’orologio e notò che era mezzanotte “E’ ancora presto. Meglio tornare a dormire” si rimise le coperte finchè non sentì un BOOM provenire dal salotto principale. Il ragazzo si svegliò di colpo ed andò a controllare. Per fortuna che Taiga aveva il sonno molto pesante, non si sarebbe svegliata nemmeno se ci fosse stato un magnitudo di 6.0
 
Shirou corse armato con una spada di bambù da Kendo e lì lo vide
 
“Accidenti che botta…” disse la figura rialzandosi
 
Era un uomo sui 40 anni. Corti capelli neri, abbastanza muscoloso. Era vestito con un giubbotto in pelle nera aperto sul torace che mostrava una maglietta nera anch’essa. Jeans, guanti e stivali da motociclista
 
“C-c-chi sei?!” gli chiese Shirou puntando la spada
 
“Hey hey frena amico, non sono un nemico, non ti voglio fare del male… piuttosto… Non dirmi che sei tu il tizio del contratto”
 
Shirou esitò un attimo, ma poi gli chiese ancora “T-ti ho chiesto chi sei”
 
“Mi chiamo Johnny Blaze, e non voglio farti alcun male. Sei tu quindi, il mio Master?”
 
“M-master? Di che parli? E cosa intendi con contratto, non starai forse parlando del vecchio del mio sogno?”
 
“Vecchio… sogno… oh no. No no no no no no no no no no… cazzo! Non dirmi che lo hai fatto veramente!”
 
“D-di che parli?! Smettila di parlare per enigmi”
 
“Ascolta, metti via quell’arma e ti spiegherò tutto per filo e per segno ok?”
 
Shirou gli diede ascolto e si mise ad ascoltarlo
 
“Il vecchio che hai sognato, quello vestito di nero e con un bastone da passeggio… non era frutto di un sogno, era reale. Ti ha proposto un contratto che tu hai accettato non è così?”
 
“Sì, esatto. Ma anche se fosse… quello era solo un vecchio pazzo, nulla di che”
 
“Nulla di che?! Mi prendi in giro amico? Secondo te se fosse un vecchio pazzo, io sarei qui a parlare con te? Cosa ti ha chiesto quel vecchio?”
 
“Mi ha chiesto di vincere un gioco chiamato –Guerra del Sacro Graal- in cambio di mia sorella e del mio sogno”
 
“Porca puttana! Di bene in meglio! Ascolta… hai fatto l’errore più grande della tua vita, quell’uomo, in realtà, è Mefistofele, il Diavolo. Ti ha fregato, hai fatto un patto con lui, ora devi partecipare a questo gioco mortale”
 
“C-cosa?! Il Diavolo?! Gioco mortale?”
 
“Ebbene sì. La Guerra del Santo Graal è un gioco mortale nel quale sette maghi si sfidano per ottenere il Santo Graal, una reliquia capace di esaudire qualunque desiderio. Per sfidarsi, i maghi, utilizzano sette Servant ovvero spiriti di eroi del passato, del presente e del futuro”
 
“Quindi tu sei un Servant?”
 
“Non esattamente. Io vivo al di fuori delle correnti del tempo, non sono esattamente un Servant. In qualche modo, Mefisto ed il Graal sono collegati, ed è riuscito a farmi apparire dinnanzi a te come Servant”
 
“In che modo sono collegati? E che cos’è un Servant?”
 
“Non lo so… non so come lui ed il Graal siano collegati. Io tempo fa feci un patto con lui: la mia anima in cambio della salvezza di mio padre. Ed ora sono un suo famiglio… Comunque, un Servant è uno spirito eroico proveniente dal Trono degli Eroi. Ragazzo, non hai idea in che guaio ti sei cacciato. Ora devi partecipare alla Guerra e vincerla come da contratto. Io ora sono il tuo Servant, e tu il mio Master. Guardati la mano destra”
 
Shirou si guardò la mano destra e notò che vi era un tatuaggio rosso
 
“Sono le Magie di Comando. Ogni master ne possiede tre. Grazie ad esse è possibile impartire al Servant qualsiasi ordine il Master chieda”
 
“Cavolo… quindi ora devo partecipare a questo rituale… che facciamo ora?”
 
“Suggerisco di aspettare. E’ chiaro che sei ancora sconvolto. Per fortuna, in quanto Servant, possiedo tutta la conoscenza di questa Guerra, e la condividerò con te”
 
“Ok… hai detto che ti chiami Johnny Blaze vero?”
 
“Sì, sono anche conosciuto come Ghost Rider e sono il servant di classe Rider. Vieni, andiamo in un posto sicuro a parlare così ti spiego la storia, dei maghi, delle magie, dei servant e delle classi”
 
“Va bene, c’è un magazzino nel giardino della mia casa. Andiamo lì”
 
“Perfetto”
 
Detto questo, i due iniziarono una lunga discussione sulle regole del gioco. Mefisto vuole il Graal, ed è collegato a lui. Chissà se questo improbabile ragazzo riuscirà nell’impresa
 
 
Note dell’Autore
 
Eccoci qua. Prima che qualcuno faccia commenti… lo so benissimo che nella lore di Fate, il Graal ed il Diavolo non hanno alcun legame, ma questo è un altro universo, un universo alternativo quindi mi sono costruito una lore mia. Chiaro? Bene… ve lo aspettavate Ghost Rider? XD
Eccovi qualche immagine
 
Mefistofele:  http://ottvsmoviesdb.blob.core.windows.net/atores/17553.jpg
 
Ghost Rider: http://vignette2.wikia.nocookie.net/marveldatabase/images/7/78/Johnathon_Blaze_(Earth-121347)_005.jpg/revision/latest?cb=20110623015252
   
 
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