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Autore: CrazyFantasyWriter    30/01/2017    1 recensioni
7° libro alternativo.
Harry non sa più cosa fare. Silente è morto e ormai lui è solo. Ha gli amici di sempre, dovrà pensare a quello, all'amore. Tra segreti da scoprire e nuovi ricordi che lo tormentano sarà ancora in bilico tra la vita e la morte per la salvezza del mondo magico e delle persone che ama.
Inizia tutto con una lettera. Dopo averla letta Harry sa che nulla sarà più come prima.
Genere: Avventura, Fantasy, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Capitolo 3

Complotti e Strani Sogni

L'imbarazzo per l'interruzione del bacio con Ginny ormai sembrava un lontano ricordo.

L'Ordine si era riunito, da quanto gli aveva raccontato Kingsley, e i membri avevano ribadito l'importanza della Giratempo, “Non possiamo aspettare ancora, la useremo domani notte” aveva deciso Malocchio, e così, sarebbero tornati indietro nel tempo.

Dopo varie discussioni con i ragazzi, Malocchio aveva stabilito che sarebbero tornati indietro solo Harry e Lupin, nessun altro, era troppo rischioso. Harry doveva cercare di distrarre Draco Malfoy e Lupin di parlare con Piton, in questo modo forse Silente si sarebbe salvato. Forse.

Il Prescelto non poté negare a sé stesso di essere un po' teso, avrebbe di gran lunga preferito andarci con Ron e Hermione, con loro avrebbe potuto parlare degli Horcrux, con Lupin, per quanto affetto provasse per lui, no. Non poteva rivelare quel poco che gli aveva svelato Silente. Però quella era l'unica soluzione, in questo modo avrebbero potuto provare a salvarlo. Harry aveva solo un grande interrogativo sulla mano nera, quasi bruciata del vecchio preside, ma ancora una volta non disse niente.

*

Subito dopo pranzo Harry e Hermione partirono con la famiglia Weasley, Lupin e Alastor Moody verso Londra.

Viaggiavano tutti su una piccola Ford Anglia incantata con un incantesimo di estensione per essere più comoda anche se naturalmente non lo era affatto. L'auto era identica a quella che era stata distrutta dal platano picchiatore anni prima e Harry e Ron si sorrisero non appena la videro.

Harry era stretto tra Ron e Ginny e la sua mano era pericolosamente vicina a quella della rossa, cercando di distogliere l'attenzione dalla ragazza chiese a Lupin:

“Sei sicuro che non sia troppo pericoloso obliviare un babbano nel pieno centro di Londra?”

“Lo spero. Ma non possiamo fare altrimenti, non possiamo rischiare che il funzionario della banca si ricordi di te e lo dica a qualcuno. Io comunque per qualsiasi problema vi aspetterò fuori.”

Harry voleva ribattere, ma sapeva che Lupin non gliel'avrebbe fatta passare liscia, quindi si morse la lingua. La verità era che non voleva che il signor Weasley o Lupin rischiassero per una stupidaggine del genere, ma non doveva pensarci.

La vecchia Ford aveva iniziato a sorvolare i cieli di Londra: erano quasi arrivati. Due minuti dopo infatti atterrarono in un parcheggio sul retro del Paiolo Magico con un tonfo.

“Maledetta auto” borbottò il signor Weasley, e fece scendere i suoi passeggeri.

Il gruppo si divise: la signora Weasley, Malocchio, Ron, Hermione e Ginny andarono a Diagon Alley mentre Harry, Lupin e il signor Weasley si diressero verso la banca, più tardi si sarebbero ricongiunti al gruppo.

Arrivati alla banca Lupin li aspettò fuori e gli altri due entrarono, dal momento che Harry era ancora minorenne era necessario che qualcuno obliviasse il funzionario della banca dopo aver ritirato la Giratempo.

La banca era molto differente dalla Gringott, la banca dei maghi, questo meravigliò il signor Weasley.

“Dobbiamo prendere il numero” fece Harry vedendo che Arthur stava già andando dritto dritto allo sportello, affascinato.

“Ah” si bloccò il mago, “Ok, dimmi tu”

Il ragazzo strappò un numero dalla macchinetta, il 93, la numerazione era arrivata a 89.

“Non dovremo aspettare molto” spiegò Harry a bassa voce, e indicò il tabellone “Sono all'89. Ci chiameranno tra poco”

E così fu.

“93” disse una voce metallica.

Harry e Arthur si diressero verso l'unico sportello libero.

“Buongiorno” fece il signor Weasley, “Dobbiamo ritirare un pacco custodito nella vostra banca”

L'impiegato, un uomo di mezza età dalla calvizie incipiente e la faccia annoiata, guardò male Harry e poi Arthur, che indossava abiti da mago, e poi disse:

“Le coordinate?”

“Ehm” fece il signor Weasley impacciato, “Cosa... io non...”

“Eccole” disse Harry porgendo all'uomo il foglietto che zia Petunia gli aveva allegato alla lettera.

L'impiegato lo guardò ancora stranito e Harry cercò di abbozzare un sorriso nervoso.

“Ecco, giusto”

“Mh... okay” l'uomo scrisse le coordinate al computer battendo sui tasti, dopo alcuni istanti aggiunse “La signora Evans ha solamente un pacco da noi, dovrebbe essere quello”

Harry sussultò sentendo quel cognome, si era quasi dimenticato che sua zia avesse il cognome di sua mamma e non Dursley.

“Perfetto” sorrise cordiale il signor Weasley, “Allora andiamo?”

Harry cercò di fermarlo. Il signor Weasley era convinto di andare a ritirare il pacco con il funzionario, come alla Gringott, quando capì arrossi.

“Arrivo subito” fece l'impiegato.

“Ah, questi babbani” sospirò Arthur e Harry dovette trattenere una risata.

Poco dopo l'impiegato tornò con un pacchettino dalla forma cubica, lo lasciò sul bancone e salutò Harry e il signor Weasley.

Successe tutto velocemente, Harry prese il pacchetto, Arthur salutò e poi, mentre il funzionario stava per rimettersi a scrivere al computer, puntò la bacchetta, nascondendola nella manica del mantello e sussurrò “Oblivion”. Un'espressione serafica distese il volto dell'uomo, sembrava non essersi nemmeno accorto della loro presenza. Prima che potesse dire qualsiasi cosa Harry e Arthur erano già all'uscita e stavano andando via con Lupin.

Per tutto il tragitto verso Diagon Alley il signor Weasley elogiò il sistema bancario babbano, spiegando a Remus quanto fosse incredibile il tabellone luminoso.

“Sembra quasi una magia, lo giuro! Che invenzioni questi babbani, che intelligenza!”

Dopo di che si ricongiunsero al gruppo e tornarono alla Tana.

Harry, sotto consiglio del signor Weasley nascose la Giratempo nello zainetto.

Si tenne una riunione dell'Ordine quel pomeriggio, alla quale ovviamente i ragazzi non poterono partecipare, perciò per non pensarci, Ron ed Harry andarono in camera a riposarsi.

Harry si sdraiò nel vecchio letto dei Weasley e guardò il soffittò, se solo fosse stato maggiorenne avrebbe potuto entrare nell'Ordine.

Sospirò, poi si girò di lato e chiuse gli occhi.

Delle immagini occuparono immediatamente la sua mente.

Voldemort sembrava turbato. Era in una vecchia stanza sporca e buia. Bellatrix Lastrange sembrava più giovane di quando Harry l'aveva vista l'ultima volta pochi giorni prima. I lunghi capelli ricci in ordine, meno crespi del solito, gli occhi truccati accuratamente, il volto di porcellana senza alcuna increspatura. Poco più in là, seduti attorno ad un tavolo, c'erano altri Mangiamorte tra i quali Harry riconobbe Lucius Malfoy. Sembrava fossero tutti più giovani, come se fosse tornato indietro nel tempo.

La voce serpentina del Signore Oscuro spezzò il silenzio:

“I Potter” sibilò, “Voglio attaccarli il prima possibile.”

“Signore, non mi sembra...” era stato Severus Piton a parlare, il volto segnato e dal colore grigiastro, non se la stava passando bene.

“Severus ne abbiamo già parlato” lo fermò immediatamente Voldemort e Piton dovette abbassare lo sguardo, “Lily Evans è una sporca mezzosangue e quel Potter e la sua amicizia con Silente... ci hanno procurato un bel po' di guai”

Da un angolo nascosto del tavolo una voce tremula disse:

“Confermo, mio signore”

Harry si sporse per vedere chi avesse parlato. Viscido, piccolo, sporco, con i denti da topo. Il ragazzo provò un senso di nausea fortissimo nel vederlo: Codaliscia. Il traditore. Ecco perché i suoi genitori erano morti. Harry avrebbe voluto fare qualcosa, fermare tutto quello scempio, uccidere Peter Minus, uccidere Voldemort stesso in quell'istante se ne avesse avuto la possibilità.

Stava per avvicinarsi a Codaliscia quando un rumore lo risvegliò.

Nel letto affianco al suo Ron Weasley stava tossendo rumorosamente, Harry aprì gli occhi e lo chiamò. L'amico rispose mugugnando. Il Prescelto non poteva perdere tempo, sapeva cosa doveva fare, ma aveva bisogno degli amici, e quello era sicuramente il momento più inopportuno per dormire.

Guardò verso la finestra, il sole stava per calare oltre le colline che circondavano la Tana.

“Ehi, Ron!” chiamò ancora e finalmente il rosso si svegliò.

“Che diamine succede?” chiese puntellandosi sui gomiti.

Harry stava per perdere la pazienza, ma d'altronde l'amico come poteva sapere?

“Vado a chiamare Hermione” spiegò, correndo già verso la camera che la ragazza divideva con Ginny.

Spalancò la porta senza bussare e trovò Hermione seduta su una sedia con un libro sulle gambe e Ginny con il viso arrossato, come se avesse pianto.

Harry deglutì.

“Cos-” gracchiò.

Ginny si voltò di spalle, imbarazzata.

“Che succede?” chiese Hermione.

“Ho bisogno di parlarti” spiegò il ragazzo.

Hermione lo guardò circospetto e poi alzò gli occhi al cielo, come a dire “Sempre la solita storia”

“Vengo anche io!” esclamò Ginny alzandosi in piedi e mettendosi le mani sui fianchi con un cipiglio che ricordava molto sua madre, il volto ancora arrossato.

Harry non poté impedirlo.

*

I quattro ragazzi si erano riuniti nella camera di Ron ed Harry. Quest'ultimo aveva iniziato a fare avanti e indietro per la stanza, mentre gli altri tre erano seduti ad ascoltarlo.

“Quindi vorrei tornare all'anno della morte dei miei genitori e salvare loro, non Silente.” concluse dopo aver spiegato il suo pianto.

“Sei completamente fuori, amico” fece Ron.

Harry prese a camminare più velocemente.

“E' semplice. Salvare Silente ci farebbe capire di più sugli Horcrux, ma non ci garantirebbe la morte di Vol-” un sussulto di Ron lo fece correggere, “Di Voi-Sapete-Chi”

“Ok, ma sei consapevole che se tu salvassi la tua famiglia probabilmente Voldemort non verrebbe sconfitto una prima volta e tornerebbe ugualmente?” chiese Hermione.

“Harry” intervenne Ginny, “L'unica differenza è che potresti salvare i tuoi genitori” lo disse in tono dolce, come se capisse quale sentimento spingeva il ragazzo a desiderare una cosa simile.

“Il mondo magico cambierebbe completamente” spiegò ancora Harry, “Non possiamo sapere come, ma almeno...” non sapeva nemmeno più lui come argomentare. Era consapevole del fatto che quel gesto avrebbe solo salvato i suoi genitori e forse anche il padrino, ma era quello di cui aveva bisogno. Loro lo avevano già combattuto, avrebbero potuto aiutarlo.

Sapeva anche che non avrebbe potuto uccidere volontariamente Voldemort nel passato, era impensabile, però sarebbe potuto succedere casualmente.

“Harry non si scherza con i viaggi nel tempo, la gente impazzisce” disse ancora Hermione.

“Proviamoci” continuò il ragazzo, “Non ci costa nulla. Vi chiedo solo di provarci... Di salvare tre vite al posto di una” si vergognò di quello che aveva appena detto, ma non poteva farci nulla, era la verità. Provava affetto per il vecchio preside, ma quello che era successo nella caverna lo aveva fatto riflettere.

“Ascoltate” provò ancora, “Silente in quella caverna aveva bevuto un potentissimo veleno e poi la sua mano... ricordate? Temo che se anche riuscissimo a salvarlo sarebbe inutile. Lui era consapevole di quello a cui andava incontro, lo sapeva. Sapeva che sarebbe morto in un caso o nell'altro”

Hermione intervenne:

“Harry, non sei ancora maggiorenne. Tra poco ci sarà il matrimonio di Bill e Fleur... ricomincerà la scuola...”

“Andiamo Hermione, come se ti fosse mai importato di quell'oca di Flebo!” esclamò Ginny, “Io sto con Harry”

Il ragazzo annuì, guardò gli amici.

Sembrava capirlo, ma aver paura di qualcosa. Attese che qualcuno dicesse qualcosa, fu Ron a parlare.

“Noi ci siamo sempre, lo sai. Ma se questa cosa mi farà andare fuori di testa, sappi che sarà solo colpa tua e ti ucciderò”

Harry abbozzò un sorriso. Sapeva che avrebbe potuto contare su di loro, erano la sua famiglia. Ormai erano tutti coinvolti, persino Ginny. Era finita l'epoca del “tu stai a casa”. L'aveva vista nella camera di Hermione, probabilmente era proprio quella la causa del suo pianto. Harry e tutti gli altri la consideravano sempre la più piccola, mentre era una ragazza sveglia e in gamba.

“Partiremo subito dopo cena quando gli altri saranno impegnati a preparare le cose per il viaggio che avevamo accordato. Non voglio che qualcuno ci fermi.” concluse.

E così fecero.

Harry vide quanto gli amici fossero tesi a cena. Hermione ringraziava costantemente la signora Weasley per la cena, i due fratelli non avevano nemmeno accennato a una discussione.

La preoccupazione di Harry era tornare nel presente e avere una vita completamente diversa alla quale non sarebbe riuscito ad adattarsi. Dovevano parlare con i loro genitori e spiegargli la situazione, poi ritornare nel presente.

Finita la cena Harry si ritirarono nella camera dei ragazzi. Hermione preparò le cose essenziali e Harry tirò fuori dallo zainetto la Giratempo. Si presero tutti e quattro per mano. Poi porse la Giratempo all'amica.

“Tu che sai...”

La ragazza annuì.

“Dovrebbe essere questa la rotella” iniziò a girare.

La stanza vorticò intorno ai ragazzi. I letti si facevano e disfacevano, il sole girava in continuazione. Dopo quella che sembrò un'eternità si fermò tutto. Era di nuovo sera, la stanza era completamente diversa.

C'erano scatoloni accatastati un po' ovunque e i letti erano spariti.

Ce l'avevano fatta.





NOTA:
Rieccomi! Scusate per l'immenso ritardo ma questo capitolo è stato un parto. Ho avuto poco tempo per scrivere e dovevo sempre fermarmi, cosa che odio, preferisco scrivere un capitolo tutto in una volta. Cooooomunque. Finalmente sono arrivata alla parte interessante, qua inizia seriamente la storia.
I ragazzi tornano indietro e provano a salvare Lily e James. E' una cosa che mi ha sempre intrigato. Amo i viaggi nel tempo e amo anche Lily e James.
Detto questo, spero vi piaccia. Ovviamente non sarà tutta ambientata nel passato. I ragazzi torneranno subito al presente e poi... vedrete.
Fatemi sapere le vostre impressioni, intanto io ringrazio:
chi ha messo la storia tra le preferite
1 - canux
2 - ginny74
3 - magus79 (che ha pure recensito, GRAZIEEEE <3)
 e chi l'ha messa tra le seguite

1 - aleinadp
2 - darkslitherin
3 - marty090
4 - Melody Potter

a presto
-VALE


 
  
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