Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: pulce852004    31/05/2009    9 recensioni
OTTAVO CAPITOLO MODIFICATO NELLA PARTE FINALE. Salve a tutti! E' la prima volta che mi cimento come scrittrice e spero che la mia FF vi piaccia. Vorrei sapere cosa ne pensate e se è il caso di continuarla. Vi prego, siate magnanimi, anche se sono fermamente certa che le critiche negative siano sempre costruttive. La storia si svolge in un ipotetico futuro dopo la sconfitta di Naraku. Kagome è sola, sola ad affrontare la prova più difficile della sua vita. Perchè Inuyasha non è al suo fianco? Cosa sarà successo ai nostri due protagonisti? Dalla FF: "...Tutto si è spento in un attimo. Con una parola. Con un’accusa. È bastato un istante e LUI mi ha uccisa. Direi a sangue freddo quasi. Ora anch’io sono morta. Morta, come LEI. Ma non fino in fondo. LEI è solo un frammento di anima senza un corpo. IO un corpo senza più il soffio della vita, che si muove d’inerzia..." Buona lettura a tutti!
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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TERZO CAPITOLO




Ringraziamenti:
Vorrei ringraziare tutti quelli che seguono la mia FF e in particolare:
·    Fantasy_Mary88
·    mikamey
·    sassybaby
·    cucciola90
·    kaggy95
·    Luluchan
Ringraziamenti speciali:
·    ryanforever: Grazie mille per i complimenti, sono contenta di averti tra i miei lettori. Sai incappo spesso nei tuoi commenti in FF che mi piacciono molto. Devo dire che mi sento lusingata. Non sottovalutare però il mio genio malefico. Forse non è tutta colpa di Inuyasha se Kagome si trova da sola, ma non posso sbottonarmi più di tanto. Sennò finisce tutta la magia no? Per le questioni “personali”, non mi dispiace affatto (sempre che tu non sia un serial killer appostato dietro casa mia… scusa… lo so… non ha fatto ridere, però ogni tanto mi diverto proprio male) il mio cucciolo si chiama Dennis (sono patita dei cartoni animati, si nota vero? A parte gli scherzi volevo un nome semplice, non classico, divertente, ma che non si potesse prendere in giro… ed eccolo qua! Devo dire che mi sono fatta una condanna otto mesi fa all’anagrafe, ma ho deciso! Il prossimo\a figlio\a lo\a chiamo Benedetto, Santo, Serena, o Candida… A parte tutto non so se i nomi influenzano la vita dei bambini, ma sto per certo che sfidare la sorte come ho fatto io non conviene mai. No, scherzo (insomma, dopo otto mesi di notti perse e un diavoletto in giro per casa… scusa ma sono un po’ spossata!) tornassi indietro rifarei tutto come ho fatto. Dennis è la mia gioia più grande. Ora ti saluto e ti auguro buona lettura sperando di annoverarti tra i miei recensori anche per i prossimi capitoli. Kiss!    
·    mikamey: Ciao! Ti ringrazio per aver commentato entrambi i capitoli. Spero non ti dispiaccia, ma credo che lasciare i capitoli con un finale in sospeso sia parte del mio modo di scrivere. Mi piace troppo. Da un pizzico di suspense e di pepe alla storia, no? Sono contenta che la FF ti sia piaciuta molto. Per le anticipazioni ho la bocca cucita, comunque come qualcuno ha capito c’entra il sangue demoniaco di Inuyasha. Anch’io ho adorato scrivere la scena della caduta nel pozzo di Kagome. Il bacio poi… Spero di essere stata all’altezza nella scena del bacio, di aver descritto bene soprattutto i sentimenti oltre che ai “contatti” fisici. Spero continuerai a leggere anche i successivi capitoli. Ti auguro una buona lettura. Kiss!
·    inukag4ever: Ciao, grazie mille per il commento. Anche troppo generosa! Comunque sì, Kagome sta partorendo da sola, ma forse non è tutta colpa di Inuyasha. Ma ho già detto troppo. Non voglio svelare nulla, anche perché non voglio deludere anticipando fatti che magari, grazie alla mia mente contorta, verranno inesorabilmente cambiati. Spero che continuerai a seguirmi e a farmi sapere come ti sembra. Buona lettura. Ps. Mi piace molto il tuo soprannome. Kiss!
Adesso vi lascio al terzo capitolo di quest’avventura pazzescamente romantica.
Grazie a tutti coloro che mi seguono, anche se… è stata letta così tante volte e lasciate solo cinque recensioni… Che amarezza! Scherzo, ma mi farebbe piacere che qualcuno commentasse anche le cose che non gli piacciono della FF.
Comunque devo chiudere la bocca per prima visto che al 90% delle volte seguo le FF dal cellulare e mi risulta impossibile caricare il login in modalità WAP, quindi non recensisco quasi mai. CHIEDO PERDONO!!!
Adesso, dopo che vi ho stufato per bene e molti di voi avranno già cambiato FF da leggere, vi lascio alla storia. DAVVERO!



“Sei mia… Sei mia… Sei mia… Sei mia… Sei mia… Solo mia!”
Sento gli occhi bruciarmi e di malavoglia tento di aprirne uno.
Mi rendo conto solo adesso che il sole è alto nel cielo e l’intensa luce mattutina mi offusca la vista.
Sbuffo ripetutamente e mi alzo svogliatamente mettendomi seduta sul futon.
Abbraccio il kimono, che uso come coperta, per riparare dalla brezza le mie gambe scoperte dalla divisa.
Sembra quasi impossibile.
Degli spifferi d’aria così pungenti in una calda mattina di primavera come questa.
Sbadiglio sonoramente, stiracchiandomi un po’.
Ho ancora un sonno tremendo.
Sono giorni che non riesco a riposare bene.
Tutta colpa sua.
Quelle maledette parole mi rimbombano nella testa per tutto il giorno e la notte mi tormentano ancora di più.
Inuyasha no baka!  
Ma non è solamente questo.
No.
Da quel giorno, da quando ci siamo baciati, Inuyasha è diventato come un fantasma.
Riesco a malapena a percepire la sua presenza in lontananza, e quando mi avvicino… svanisce.
Sono giorni che non abbiamo neanche il benché minimo contatto.
Riesco a salutarlo appena, che già non è più nel mio raggio visivo.
E pensare che l’unica cosa che vorrei sarebbe riuscire a chiarirmi con lui.
Già.
Facile a dirsi.
Impossibile da concretizzare.
Inuyasha mi evita.
Oserei dire con tutte le sue forze.
Credo che l’abbiano capito anche i sassi.
E per di più lui non demorde.
Pur di starmi lontano, Inuyasha parte la mattina per qualsiasi commissione che gli abitanti del villaggio abbiano da affidargli e non si ferma un momento fino a sera tarda.
Ogni volta, quando tento di avvicinarmi, m’ignora fin quando possibile e se gli chiedo qualche attimo per parlare, insistendo più del dovuto, lui scappa via dicendomi che è molto occupato.
Ho provato anche ad aspettarlo alzata la sera, tentando di coglierlo nelle uniche ore di riposo, ma puntualmente, per quanto aspettassi, mi addormentavo prima che lui tornasse dai suoi impegni quotidiani.
Talvolta mi sono chiesta se la notte Inuyasha non tornasse neppure…
Anche se… a volte ho creduto di riuscire a distinguere l’odore di muschio silvestre aleggiare nella capanna al mattino.
Forse era solo la mia immaginazione.
Accidenti.
Mi ributto di peso sul futon.
Non ho proprio voglia di alzarmi oggi.
Per cosa?
Per ripetere la solita routine ogni volta.
Io che passo le giornate tra gli impegni al villaggio e l’impossibile missione di avvicinarmi a lui.
Non c’è più nessuno nella capanna della vecchia Kaede.
Oggi sarebbe pure un giorno speciale.
Iniziano i preparativi della festa di primavera ed io non sono neanche a dare una mano.
Mi crederanno una pigrona.
Ma ora non m’importa.
Sono talmente demoralizzata che credo sarei solo d’impiccio.
Chissà se lui pensa ancora che io sia un impiastro?
Dopotutto non manca mai di farmi pesare quanto sia fragile la mia natura di ningen.
Mi accoccolo meglio, raccogliendo le ginocchia con le braccia e lasciandomi di nuovo cullare dai battiti amari del mio cuore quando…
Percepisco un’aura..
No.
Non è possibile…
Non sarà…
Sembra così strano.
Non tenta neppure di nascondere la sua presenza.
Forse è un invito.
Ma non per me.
Per lei io non sarò mai la benvenuta.
Mi alzo di scatto e mi precipito fuori dalla capanna.
Adesso so di certo dov’è Inuyasha.
Cammino attraversando il bosco, lasciandomi guidare da questa percezione anche se… so benissimo dove mi condurrà.
Ancora una volta soffrirò.
Sì, ma non riesco a non infliggermi un’ulteriore ferita.
Devo vedere.
Vedere con i miei occhi che sia effettivamente così.
Che lui sia lì.
Che lui sia lì con lei.
Arrivo nelle vicinanze e scorgo vicino al Goshimboku gli spettri portatori di anime di Kikyo.
Non mi stupisco più di tanto.
Sapevo già che lei era lì.
Sono ancora troppo lontana perché distingua rumori o cose.
Mi avvicino cautamente acquattandomi dietro un grosso albero.
È come un dejà vu.
Di nuovo tutto come quella volta.
O quasi.
Lui è lì.
Con lei.
Sembrano… come dire… intimi.
Come dei vecchi amici.
Come degli amanti di lunga data.
Sospiro sommessamente.
Devo smetterla.
La gelosia mi sta accecando.
Io non sono così meschina.
Continuo a osservare.
Sento un battito doloroso nel petto.
Vorrei essere io lì con lui.
Vorrei essere io al centro dei suoi pensieri.
Essere io la sua confidente.
Essere io la sua donna.
E per un attimo, al limitare di questo bosco, mi sono illusa che potesse essere realmente così.
Invece…
Inuyasha torna sempre da lei.    
Kikyo è seduta sulle radici del grande albero sacro mentre Inuyasha le sta davanti, nascondendomi buona parte della figura di Kikyo.
Tendo l’orecchio per captare qualche parola, ma parlano troppo fittamente per riuscire a udire qualcosa.
Cerco di avvicinarmi.
So che è rischioso.
Inuyasha percepirà sicuramente il mio odore.
Ma devo farlo.
Devo capire da quanto durano questi incontri.
Devo sapere se… lui pensa ancora a lei.
Se anche in quel momento pensava a lei.
Se tutte le sue fughe da me in questi giorni sono riconducibili a lei.
Non voglio mostrarmi debole ma le lacrime premono per uscire.
Nulla.
Non riesco a sentire niente.
Ma forse è meglio così.
Mi sento così in difetto.
Nascosta dietro un albero come una ladra, nell’attesa di ascoltare la sua condanna.
Forse sarebbe meglio me ne andassi il più velocemente possibile.
In fondo neanche dovrei essere qui.
Non ho l'intenzione di farmi scoprire e scendere a un livello così infimo.
Non riesco neanche a tenere la testa alta.
Abbasso gli occhi coprendoli con la frangetta corvina.
Adesso posso solo ritirarmi.
Come pesa quest’orgoglio ferito.  
Muovo un piede all’indietro, voltandomi, per andarmene.
Per buttarmi tutto alle spalle e dimenticare quello che ho visto.
E anche quello che ho provato.
Sì.
Dimenticare anche tutto il resto.
Quel bacio dato con troppa leggerezza.
Quelle labbra superbe e peccaminose.
Quel palpito che mi ha fatto sperare.
Cerco di svignarmela il più velocemente possibile ma, nello scatto, urto qualcosa di solido bloccare la mia ritirata, facendomi sbilanciare, e rischiando per questo di cadere per il contraccolpo.
Pochi attimi e sento due braccia afferrarmi e stringermi, impedendomi di finire a terra.
I “Kagome cosa ci fai qui?”
Non alzo neppure gli occhi.
Ora non ho voglia di mostrarmi come un pulcino bagnato.
Devo essere forte.
Non ho la minima intenzione di dargli questa soddisfazione.
Alzo la testa senza guardarlo in faccia e mi strattono dalla sua presa riacquistando l’equilibrio perso.
K “Niente! Passavo di qui per caso… ma ora sono in ritardo, gli altri al villaggio mi staranno aspettando da un po’ quindi… io vado…”
I “Kagome…”
Non so come faccio, ma con tutte le mie forze m’impegno a dipingere sulla mia faccia il sorriso più spontaneo che posso.
Credo che le persone normali lo chiamerebbero “smorfia” o qualcosa di simile.
Ma non m’importa.
Non riesco a fingere che sia felice di averli visti di nuovo insieme.
Faccio qualche passo nella direzione del villaggio, quando Inuyasha attira la mia attenzione.
I “Kagome io… Io e Kikyo…”
K “Non devi giustificarti con me Inuyasha. Sono affari tuoi con chi decidi di incontrarti. Io non ne voglio sapere niente, quindi va…”
I “No Kagome stai sbagliando. La questione che io e Kikyo stavamo discutendo riguarda anche te e si…”
K “Inuyasha basta!”
È una richiesta disperata, sussurrata a denti stretti.
Lo sto supplicando.
Non volevo più essere tormentata così.
Se lui aveva scelto lei, sarei riuscita a farmene una ragione.
Mi sarebbero serviti anni.
Secoli.
Ma ci sarei riuscita prima o poi.
Sento il suo sguardo su di me.
In questo momento, in silenzio, mi sento tremendamente imbarazzata.
Ma perché sono venuta qua?
Perché mi sono di nuovo umiliata per lui?
Non vale la pena mettersi in gioco così quando si è sicuri di perdere.
Ed io ho perso.
Di nuovo.
Per quanto amore possa provare per lui, Inuyasha tornerà sempre da Kikyo.
Lui muove un passo verso di me.
No.
Non ti avvicinare.
Non voglio.
Inuyasha non lo capisci che così peggiori le cose.
I “Kagome…”
Sento le sue mani sfiorarmi le braccia sopra la divisa e mi divincolo come scottata da quel tocco.
Ma stavolta non riesco a liberarmi perché Inuyasha m’imprigiona al suo petto.
Mi dimeno come un’ossessa senza però ottenere alcun effetto.
Sento un calore avvolgermi dentro.
No.
Il mio cuore vuole cedere.
Ma non devo.
Sento il suo abbraccio farsi più intenso e deciso.
Non resisto più.
Non ho la forza necessaria per oppormi.
Non riesco più a lottare contro me stessa.
Senza più energie mi abbandono contro il petto di Inuyasha.
Sento le lacrime fuggire dai miei occhi.
Non posso impedirlo.
Per un attimo vorrei dimenticare.
Dimenticare tutto quello che è successo negli ultimi giorni.
Scordare dove siamo.
Ignorare che Kikyo è a pochi passi da noi.
Ma non sono una bambina.
Non posso più sognare sapendo che, svegliandomi, la realtà sarà ancora più amara.
I “Perché stai piangendo?”
K “…”
I “Kagome…”
K “Inuyasha lasciami andare. Ti prego.”
I “No Kagome. Questa volta no. Non ti lascio andare. Devi ascoltarmi. Io…”
K “Inuyasha non perdere tempo… Va da lei.”
I “Cosa?”
K “Kikyo ti sta aspettando. Non è giusto farla attendere oltre, non trovi?”
I “Ma Kagome io…”
K “Io torno al villaggio. Ci sono molte cose di cui mi devo occupare prima della festa. Non posso trat...”
I “Io ho bisogno di te.”
TU TUM… TU TUM… TU TUM… TU TUM…
Di nuovo.
Altre parole.
Non le stesse.
Ma anche queste mi colpiscono nel profondo.
Anche queste mi spiazzano.
Anche queste non me le sarei aspettata.
K “…”
I “Ho un disperato bisogno di te.”
TU TUM… TU TUM… TU TUM… TU TUM…
K “…”
I “Perché non parli? Perché non mi guardi?”
K - Stai mentendo Inuyasha. -
I “Kagome, ti prego, di qualcosa.”
K “Ora… Devo andare.”
Sento l’abbraccio sciogliersi e il mio cuore riacquistare un ritmo più pacato.  
I “Kagome… Non te ne andare così… Ho bisogno di parlarti…”
K “E tu dove eri in questi giorni, quando anch’io avevo bisogno di te?”
I “Kagome io… Scusa. Non potevo… Ti prego… Devi capire…”
K “A che gioco stai giocando Inuyasha? Io non riesco a capirlo…”
I “Non sto giocando. Tu non sai cosa ho passato…”
K “Hai ragione Inuyasha io non lo so. E non potrò mai saperlo finché scapperai invece di aprirti con me, ma questo… non avverrà mai giusto?”
I “…”
K “Loquace come sempre. Sarà meglio che vada. Non voglio rovinare ancora il tuo incontro romantico.”
I “Vengo con te. Ti accompagno al villaggio.”
K “No!”
I “Invece si!”
K “Invece no!”
I “Invece si!”
K “Guarda… Kikyo se ne sta andando!”
I “Cosa? Kikyo aspetta un attimo…”
Approfitto della sua distrazione e inizio a correre a più non posso verso il villaggio.
So che con due balzi Inuyasha sarà in grado di raggiungermi, ma l’adrenalina mi aiuta a mantenere a freno la rabbia.
In questo momento avrei tanta voglia di strangolarlo.
Prima mi bacia, poi sparisce.
Dopo s’incontra con Kikyo e poi mi dice di aver bisogno di me.
Ma è possibile che non sappia ancora prendere una decisione chiara dopo quattro anni?
Siamo così diverse.
Eppure lui non riesce a scegliere.
Io vitale e vivace.
Lei altera e austera.
Ma soprattutto io viva e lei no.
Ma per lui non importa.
Per me è impossibile pensarlo, ma…
Con i suoi sensi di hanyou, com’è possibile non ci sia differenza per lui tra il calore del mio corpo e il freddo della morte di un fantoccio fatto da terra e ossa?
Tra il bacio che ha dato a me e quello che ricevette da lei?
Tra il mio cuore che martella facendomi fremere dentro e il suo corpo impassibile al tempo e alle sensazioni umane.
Continuo a correre.
Sento le ginocchia tremare dallo sforzo e i polmoni svuotarsi dell’aria che li sostenta.
Mi piego su me stessa un secondo, poggiando le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.
In fin dei conti hanno ragione gli youkai a considerarci insulsi.
Basta una piccola corsetta e qualche emozione di troppo per ridurci in uno stato indicibile.
Grazie ai Kami i miei polmoni finalmente hanno ripreso la loro funzione.
Mi ergo in posizione per riprendere la corsa, ma una veste rossa mi para la visibilità.
Alzo lo sguardo accigliata.
Che cosa vuole ancora?
I “Dove stai andando?”
K “Al villaggio. Dove dovrei andare sennò?”
I “Ah si? Sei sicura?”
K “Certo che sono sicura. Dove credi che io…”
Un momento.
Fermi tutti.
Inuyasha ha ragione.
Non ho preso il sentiero del villaggio.
Senza rendermene conto mi sono diretta al pozzo.
Ma perché?
Inconsciamente volevo tentare di fuggire?
Scomparire senza lasciare traccia?
Oppure volevo solo rifugiarmi nel luogo che, più di tutti, mi lega a lui.
I “Finalmente te ne sei accorta.”
K “…”
Vedo Inuyasha osservare un punto preciso vicino al pozzo.
È così serio e pensieroso.
Tiene lo sguardo fermo.
Kami però…
Perché il cielo ha voluto farlo così bello.
Sembra una statua di un dio greco.
Che proibita tentazione.
K “Inu… ya… sha…”
Pessima mossa attirare la sua attenzione.
Ora Inuyasha mi sta guardando.
Intensamente.
Troppo intensamente.
Rivedo sul suo volto gli stessi occhi.
Lo stesso penetrante sguardo.
Noto Inuyasha arrossire leggermente e… capisco.
Capisco cosa stava guardando un attimo fa.
Questo è il luogo dove io e Inuyasha… qualche giorno fa…
Sento le gote andare a fuoco.
Certamente avrò già assunto una splendida tinta color pomodoro maturo.
Non riesco più a reggere i suoi occhi.
Pesano almeno quanto una colata di quel metallo prezioso che contengono.
E altrettanto roventi.
No.
Non deve succedere tutto questo.
Non di nuovo.
I “Kagome io… mi dispiace… Kikyo mi ha…”
Devo ringraziarlo.
Quando il cuore mi spinge verso di lui, Inuyasha mi respinge ricordandomi sempre di restare al mio posto.
Mi ricorda la cruda verità.
Tra me e lui c’è SEMPRE lei.
Come ho fatto a scordarlo.
Ancora.
K “BASTA! INUYASHA NON NE POSSO PIU’, NE’ DI TE, NE DI LEI!”
I “Kagome tu hai frainteso, io e Kikyo…”
K “NON VOGLIO SAPERNE NIENTE DI VOI DUE.”
I “IO NON VOGLIO PARLARTI DI ME E LEI, ma non mi lasci mai finire…”
K “Inuyasha… Sei solo un insensibile bugiardo.”
I “Non è vero. IO NON TI HO MAI MENTITO KAGOME.”
K - Ed io dovrei crederti quando, invece di venire da me, corri sempre da lei?-
K “…”
I “Ho capito… Non mi credi eh?”
K “Già.”
I “Sei sempre la solita. Sei più dura di un mulo! Quando decidi di non voler sentire ragioni non c’è nulla che ti possa persuadere eh?”
K “ADESSO SAREI IO IL MULO COCCIUTO?”
I “SI. SEI TESTONA COME UN MULO!”
K “NON TI PERMETTERE MAI PIU’ DI CHIAMARMI COSI’!”
I “Come? MULO! MULO! MULO! MULOOO!”
K “AH SI? INUYASHA NO BAKA ME LA PAGHI! OSUWAR…”
Sbarro gli occhi.
Mi sento tremendamente scombussolata.
Sta succedendo di nuovo.
Le sue labbra sono sulle mie.
Il suo respiro caldo sul viso.
Le sue mani che mi tengono stretta.
Perché?
Perché lo voglio così tanto?
Perché mi accontento del secondo posto?
Sento il suo bacio accendersi di passione ed io, troppo debole, non riesco a oppormi.
Chiudo gli occhi cedendo ai desideri del mio cuore.
Le sue carezze si fanno più audaci e sento i suoi respiri aumentare d’intensità.
Poi…
In un momento di perdizione vedo di nuovo lei.
Il loro bacio.
I loro incontri segreti.
Le parole non dette.
Gli guardi.
I gesti.
Gli abbandoni.
La consapevolezza.
Punto le mani, cercando di spingere via Inuyasha.
Premo fin quando non sento le nostre labbra allontanarsi.
E il freddo dividere i nostri corpi contigui.
Vedo il suo sguardo incupirsi.
Non deve aver gradito le lacrime che fanno capolino dai miei occhi.
Sembra ferito, ma non posso ancora illudermi.
I “ Kagome?”
K “Allontanati da me Inuyasha!”
I “Stai scherzando?”
K “No, Inuyasha. Vattene via. Non voglio vederti.”
Devo averlo colpito.
Il suo sguardo è imbronciato.
Offeso.
Ma almeno gli farò capire cosa si prova a essere trattata nella maniera in cui lui tratta me.
Nel modo in cui lui mi abbandona sempre.
Forse così aprirà gli occhi e farà la sua scelta.
Forse capirà che non si può tenere il piede in due staffe.
Però c’è una cosa che non posso ignorare.
Ora siamo soli.
E lui non è fuggito via.
Forse c’è ancora una speranza.
Almeno per poter chiarire.
K “Perché Inuyasha? Perché lo hai fatto?”
Meglio andare subito al punto.
Sono stanca di parole non dette e di sguardi allusivi.
Lo vedo innervosirsi e abbassare lo sguardo, mostrando un velo di rossore sulle guance, contratte in un risolino nervoso.
La mano gratta dietro la nuca.
L’ho messo in imbarazzo.
Lo so.
Ma ho bisogno di risposte.
E forse sotto pressione sarà in grado di darmele.
K “Perché mi hai baciato Inuyasha? È così difficile essere sinceri? Oppure la verità è così scomoda da non poter essere neppure pronunciata?”
I “…”
K “ALLORA?”
I “…”
K “Cos’è? Dovevi trovare qualcuna su cui sfogare i tuoi istinti più animali e Kikyo non si è prestata?”
Lo vedo irrigidirsi.
Farsi teso come una lama.
Che sia davvero così?
Allora per lui sono davvero la brutta copia?
Sento un crack venire dal mio cuore incrinato.
Non credevo finisse così fra noi.
Noi.
Non c’è neanche mai stato un noi, vero Inuyasha?
Lo sento sospirare.
Se vuole confessare la sua colpa lo faccia pure.
Ma non sarò la sua redenzione.
Mai più.
I”Perché fraintendi tutto Kagome? Perché pensi di conoscermi così bene quando invece non sai nulla di me. Tu mi chiedi il perché? Bene! Io chiedo lo stesso a te. Perché hai accettato i miei baci? Avresti potuto respingermi, ma non l’hai fatto!”
Touché.
K “…”
I “Non è facile parlare neppure per te Kagome eh? Oppure un serpente ti ha morso la lingua?”
K “…”
I “ALLORA?”
Spalle al muro.
Adesso posso solo difendermi o attaccare.
K “Non lo so. Forse è stato solo un impulso involontario. Forse non sapevo cosa fare…”
Me tapina.
Che scusa patetica.
I “Davvero?”
Se n’è accorto pure lui.
Non sono stata mai brava a mentire.
Ma questa volta ho veramente fatto pena.
K “Si davvero e allora? Sto aspettando ancora la tua risposta?”
Mi sento una vigliacca.
So che sto mentendo.
E lo sa anche lui.
Glielo leggo in faccia.
Quel ghigno divertito che sfoggia compiaciuto.
Ci trova gusto in questo gioco sleale.
I “Perché ti ho baciata? La prima volta per scherzo. Sì. Sì. Per scherzo!”
Per scherzo.
PER SCHERZO.
Devo calmarmi.
Su Kagome rilassati.
Respira.
Inspira.
Espira.
Non devo reagire.
Mi sta solo provocando.
K “Non è una risposta Inuyasha.”
I “E allora nemmeno la tua era una risposta!”
Vero.
Ma non sono riuscita a elaborare di meglio in pochi secondi.     
I “La seconda volta…”
La seconda volta…
I “Prima è stato solo per tapparti la bocca!”
Sbianco.
Per tapparmi la bocca?
Mi avrebbe baciata per tapparmi la bocca?
Vedo Inuyasha ridere come un invasato, senza neanche cercare di trattenermi.
Si diverte a vedermi infuriata?
Si diverte a prendersi gioco di me?
L’AMMAZZO!
LO TRUCIDO!
LO DISINTEGRO!
Te lo faccio vedere io…
Mi avvicino velocemente a Inuyasha e alzando la mano gli mollo un ceffone.
Né troppo piano.
Né troppo forte.
Il primo risultato l’ho ottenuto.
Inuyasha ha smesso di ridere e si strofina la guancia con la mano.
Mi fissa negli occhi stupito.
K “Questo invece è il mio modo per farti stare zitto!”
E scoppio a ridere come non facevo da giorni.
Rido di gusto.
E lui ride con me.
Non so se è un buon segno.
Ma forse Inuyasha ha ragione.
Devo ancora imparare molto su di lui.
E forse quello che so non è ancora abbastanza per comprendere a fondo il suo cuore afflitto dalla mancanza di amore.
Mi avvicino e lo abbraccio, suggellando una tacita promessa a me stessa.
Quella di prendermi cura di lui come lui si è preso cura di me fin’ora.
    
 


Che ne pensate?
Non mi piace moltissimo il capitolo, però dovevo mettere un passaggio transitorio per aprire una finestra sullo stato interiore di Kagome.
Sul suo sentirsi inferiore e inadeguata rispetto a Kikyo e Inuyasha.
Aspetto tanti commenti.
Baci a tutti.
A presto.   
        
  
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