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Autore: Plando    02/02/2017    4 recensioni
Quando i colpi cessavano per un breve istante Judy si sporgeva per vedere se aveva l'occasione di sparare ai bastardi, ma il risultato era sempre lo stesso, una sventagliata di mitra che la costringeva a tornare al riparo "Judy piantala se vai avanti così prima o poi ti beccano"
"Ci beccheranno sicuro se non facciamo qualcosa" rispose la coniglietta.
Nel frattempo una misteriosa figura osservava da qualche centinaio di metri i due poliziotti in difficoltà, con un fucile di precisione.
"Ho individuato il bersaglio"
"Appena sei pronto fai fuoco e non sbagliare" disse la voce alla radio.
"Tsk, io non sbaglio mai" pensò prima di prendere la mira, trattenere il respiro ed infine fare fuoco.
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Judy Hopps, Nick Wilde
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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"Sei colpi" Li aveva contati uno ad uno mentre si avviava verso l'uscita del rifugio, caricando il fucile a pompa, lo stesso che aveva usato per uccidere Gideon in centrale, sapeva che quello che stava per fare era una strada senza ritorno, un biglietto di sola andata per l'inferno, dove era certa che sarebbe finita appena varcata quella soglia, la cosa la terrorizzava a morte, ma la consapevolezza di quello che aveva fatto era enormemente più forte spingendola ad avvicinarsi sempre di più a quella porta, al cui esterno vi erano almeno trenta federali pronti a riempirla di piombo non appena si fosse fatta vedere.

Lanciò una sbirciata fuori, l'auto di Bogo era parcheggiata appena davanti la porta, era un riparo perfetto, dopo averla raggiunta con un breve scatto sparò un colpo contro le auto che aveva di fronte, stando bene attenta a non colpire nessuno.

"Tutti giù" All'udire gli spari contro le auto gli agenti presero riparo, aspettando il momento buono per intervenire, nel frattempo Judy continuava a sparare, quando gli rimase l'ultimo colpo, uno degli agenti uscì dal riparo prendendo la mira con un mitra, si fermò appena in tempo, una frazione di secondo dopo e lo avrebbe beccato sicuramente "Ma guarda te che idiota, dove lo hanno addestrato quell'imbeci..."

I pensieri della coniglietta vennero bloccati da lancinanti dolori al petto e al ventre, abbassò lo sguardo per vedere la maglia tingersi di rosso in corrispondenza dei fori causati dai proiettili, un rivolo di sangue gli scese lungo la fronte per poi finirgli negli occhi e nella bocca mentre respirava affannosamente, le zampe ormai non la sorreggevano più e mentre cadeva all'indietro si rese conto che era finita, era andato tutto come voleva.

Un'alce le si avvicinò tenendola sotto tiro e con un calcio allontanò il fucile dalle zampe della leporide, ormai ridotta ad un corpo inerte, non sentiva neppure più il dolore, come non sentiva il terreno sotto il suo corpo disteso, non riusciva a muovere niente, ma se non altro era caduta con il viso rivolto all'entrata del rifugio, dopo qualche attimo vide Bogo che la fissava mentre veniva scortato fuori da alcuni agenti, non aveva manette e nulla faceva pensare che sospettassero di lui.

"È fatta, alla fine sei riuscita a fare qualcosa di buono"

L'alce fece un cenno, e nel frattempo che venne circondata dai paramedici la vista cominciò sempre più ad annebbiarsi, fino a diventare tutto terribilmente buio e il vociare di agenti e dottori cessare improvvisamente, inghiottendola in un cupo silenzio.





"L'avete tenuta qui per tutto questo tempo, perchè non sono stato informato?" La voce di Bogo era furente mentre parlava col lupo che fino ad un'attimo prima aveva minacciato "Avreste dovuto avvisarmi che era ancora viva"

Finita la frase si voltò nuovamente verso la finestrella che dava sulla stanza dove stava Judy, solo vedendola capì subito che era ridotta a un vegetale, era collegata a tanti di quei macchinari che gli venne da pensare che ormai non ci fosse più nulla in grado di funzionare autonomamente in quel corpicino disteso sul letto.

"Non vedo perchè avremmo dovuto avvisarti, dopo l'attacco alla centrale di polizia abbiamo preso il caso, non dipendeva più da te e comunque..." Si voltò anche lui osservando l'interno della stanza "...non si può certo definire vita quella, il suo sopravvivere dipende unicamente da quei macchinari"

"È così grave?"

Il lupo lo fissò con aria perplessa "Ma che razza di domande sono? È stata colpita cinque volte, due all'addome, due al petto e una volta in testa, un proiettile ha preso in parte il cuore danneggiandolo al punto che non poteva più funzionare come dovrebbe, al momento ne è sprovvista, sia chiaro, non che prima lo avesse, visto cos'à fatto alla sua famiglia, ci pensa quel macchinario a mantenergli una pressione sanguigna, ma nonostante tutto non è stato nemmeno quello più grave, il colpo che l'ha presa in testa ha danneggiato in minima parte il lobo frontale, più precisamente la zona del cervello assegnata alla funzione di generare gli impulsi motori per tutti i muscoli del corpo"

"Quindi è paralizzata?"

"Si, e lo resterà per il resto della sua vita, l'unico modo che ha per comunicare al massimo è aprire e chiudere gli occhi, gli abbiamo insegnato il codice morse per interrogarla, e devo dire che ha dimostrato di essere molto intelligente imparandolo in pochi giorni, ma..." Venne interrotto dal bufalo prima di terminare la frase.

"Aspetta, vuoi dire che è cosciente?"

"Si, probabilmente ora sta solo dormendo"

"E cosa vi ha detto?"

"Nulla" Continuò il lupo da quando era stato interrotto "O per lo meno nulla di interessante, si è limitata a dare la sua colorita opinione riguardo la madre del nostro capo, poi ha minacciandoci di ucciderci tutti non appena si fosse rialzata dal letto" Bogo capì che lei stava continuando la sua recita per non metterlo nei guai, facendo credere a tutti di essere ancora sotto gli effetti degli ululatori.

"Abbiamo anche tentato di curarla con diversi tipi di antidoto, rischiando quasi di farla morire per overdose, ma a quanto pare nessuno fa effetto, Lionheart aveva un'arma micidiale"

"Voglio parlargli, devo scrivergli quello che devo dirgli?"

"No, ci sente benissimo, sarà sufficiente che la svegli, non scrollarla, ogni movimento, anche minimo, gli potrebbe essere fatale, e comunque è completamente insensibile agli stimoli esterni, gli potresti tagliare una zampa di netto che lei continuerebbe a dormire beata"

Se non fosse stato che aveva ancora bisogno di lui lo avrebbe preso a pugni, dopo essersi voltato verso la porta la aprì entrando poi nella stanza e richiudendosela dietro, si osservò bene attorno, non sembravano esserci ne telecamere ne microfoni, d'altronde lei non sarebbe andata da nessuna parte e nessuno l'avrebbe cercata li, dato che per tutti era morta, si fermò un attimo a fissare il corpo della coniglietta, aveva svariati tubicini che entravano nel petto, probabilmente collegati alla macchina che gli faceva circolare il sangue, uno più grande infilato nella bocca per permetterle di respirare ed ancora altri più piccoli attaccati alla testa di cui ignorava l'utilità.

"Hop...Judy" Gli occhi, che erano rimasti chiusi fino a quel momento, si aprirono di scatto all'udire quella voce chiamarla per nome, col risultato che vennero investiti da una luce troppo forte tutto in un colpo costringendola a richiuderli subito, Bogo se ne accorse sollevando una zampa e frapponendola tra il viso della coniglia e la fonte di luce per fargli ombra.

"Apri gli occhi" Obbedì subito al comando, davanti a lei ci stava il bufalo, nonostante non lo potesse dare a vedere era presa dal panico, possibile che lo avessero scoperto? Cominciò a battere le palpebre nervosamente sperando che capisse che cercava di comunicare.

"Aspetta,aspetta, il mio morse è parecchio arrugginito, rallenta"

La coniglietta osservò per qualche secondo il suo ex capo ad occhi spalancati, per poi cominciare a "parlargli" più lentamente

"-.-. --- -- . ..--.."

Bogo prese nota di tutti quei punti e linee che formavano quell'alfabeto, cercando di capire meglio che poteva quello che voleva dirgli, alla fine lei aveva sintetizzato una domanda fondamentale in una sola parola.

"Non chiedermi come, ma Dawn sapeva che eri viva, è stata lei a dirmelo, probabilmente l'unica cosa buona che ha mai fatto, inoltre mi ha dato informazioni che mi hanno permesso di arrestare il responsabile di quello che ti è capitato"

"-.-. .... .. ..--.."

"Leodore Lionheart, passerà il resto della sua miserabile vita in prigione"

Passarono qualche secondo ad osservarsi a vicenda, aspettando entrambi che l'altro dicesse qualcosa, capito che Judy aveva esaurito le domande toccò a lui fargliene una.

"C'è qualcosa che posso fare per te?"

La coniglietta lo osservò per qualche secondo, poi direzionò gli occhi verso i macchinari che la tenevano in vita per tornare ad osservare il bufalo e cominciare a comunicare.

"..- -.-. -.-. .. -.. .. -- .."

Per quanto sensata fosse quella richiesta, Bogo si ritrovò spiazzato, nei suoi occhi riusciva a vedere quanto fosse convinta di quello che gli aveva detto, dopo averle annuito si voltò verso la porta per tornare a parlare col lupo.

"Allora? Che ti ha raccontato?"

Bogo non aveva nessuna intenzione ne di conversare ne di condividere informazioni con lui, arrivando diretto al punto "Dimmi come fare per ucciderla senza che soffra ulteriormente"

Il lupo, che si aspettava di tutto tranne questo, strabuzzò gli occhi sentendo una simile richiesta, dopo qualche secondo di silenzio abbassò lo sguardo verso l'arma del bufalo, ghignando "Hai una pistola no? Fagli esplodere la testa"

Lo sguardo che lanciò Bogo a sentire quella frase parlava chiaro, un'altra uscita del genere e una testa sarebbe sicuramente esplosa e non sarebbe stata quella di Judy.

"Gira completamente in senso orario quella manopola, la farà andare in overdose di morfina, gli sembrerà di svenire, non ci vorrà molto"

Bogo sbuffò, come a fargli capire che poteva benissimo dirglielo subito, senza fare battute stupide.

"Posso farti una domanda?"

"No" La risposta del bufalo era di quelle che davano da intendere che non ammetteva repliche, cosa che a quanto pare il lupo non capì, o fece finta di non capire.

"Quando è guarita dagli effetti del siero?"

Tanto valeva dirglielo, era chiaro che ormai lo sapeva e comunque poteva sempre minacciarlo "Dopo l'attacco alla centrale, Wilde gli ha somministrato l'antidoto prima di essere ucciso"

"Quindi finora ha sempre finto, per proteggere te immagino"

Bogo non lo degnò di risposta e tornò dentro alla stanza, la coniglia lo osservava mentre si avvicinava ai macchinari, smanettando con qualche manopola, non aveva idea di cosa avesse fatto, ma cominciò subito a subirne gli effetti, sentendosi sempre più stanca.

Si sedette nuovamente di fianco al letto, osservandola mentre tentava in tutti i modi di tenere gli occhi aperti per vedere un'ultima volta il mammifero che la stava liberando da quell'agonia.

Dopo qualche minuto entrò il lupo, osservò rapido un piccolo schermo sui macchinari di supporto vitale "Elettroencefalogramma piatto, non c'è più attività cerebrale, è morta"

Nemmeno il tempo di finire la frase che Bogo cominciò a staccare i vari tubi collegati al corpo della coniglietta, per poi sollevarlo dal letto.

"Ehi, aspetta, dove pensi di portartela?"

"Non crederai davvero che te la lascio qua, la porto a Bunnyburrow, uno dei suoi fratelli maggiori è andato ad abitare a casa dei suoi genitori, ci penserà lui a dargli la sepoltura che merita"

"Forse ti sei dimenticato dove ti trovi, come pensi di fare ad uscire senza farti notare? Insomma, andare in giro con un cadavere tra le zampe non è proprio normale"

"Proprio per questo tu mi aiuterai"

"E se dicessi di no?"

"Vorrà dire che andrai a fare compagnia a Lionheart"

Dopo cinque minuti Bogo era già in auto, direzione Bunnyburrow, non fù facile convincere il coniglio dell'innocenza della coniglietta, erano passati pochi mesi e la ferita era ancora aperta, dopo che Bogo spiegò tutti i fatti accettò di prendere in custodia il corpo della sorella con la promessa di un funerale come si deve.

Mancava solo un'ultima cosa da fare, dopo di che la faccenda sarebbe stata definitivamente chiusa, tornato in centrale prese una foto che ritraeva gli agenti Wilde e Hopps assieme, trovata nell'ufficio dei due durante i lavori di ristrutturazione a causa dei danni causati dall'autobomba, per sostituirla a quella dove c'era solo Nick, nella bacheca degli agenti caduti in azione, aggiungendo poi una targa col nome di entrambi.

Qualche giorno dopo un'ocelot si presentò in centrale come il responsabile delle recenti sparizioni, rivelando nomi e luoghi dove aveva nascosto i corpi, Bogo non poteva sperare di meglio, nonostante si trattasse di criminali sarebbero comunque ricaduti tutti su Lionheart, attirando su di lui la vendetta delle famiglie mafiose a cui la vittime appartenevano, come poi effettivamente accadde.





Note

SIIIIIIIII, Dio non ci credo che son riuscito a finirlo.

Questo capitolo inizialmente non era previsto, doveva finire col precedente, spero di non aver rovinato tutto, fatemi sapere.
Anche se è facilmente intuibile cosa dice lascio QUI un collegamento per un traduttore testo-morse e viceversa

Ringrazio Redferne, Djmathew, Psiche_00, Iron_Captain, zamy88, cormorant e Chio per le splendide recensioni e chiunque abbia letto ed apprezzato, GRAZIE MILLE

Alla prossima
Davide
   
 
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