“ Io ti ho
mentito…”
Finalmente
Sasuke decise di parlare. Naruto nel sentirlo alzò il viso,arrossato dal
pianto.
“Co - cosa
vuol dire che mi hai mentito?”
Naruto
balbettava,le parole erano smorzate dalle lacrime che continuavano a rigargli
le guance
“Io e te
eravamo amici,ora non lo siamo più”
Quelle
parole tuonarono nella testa già confusa del ragazzo
“Cosa vuol
dire?”
“Vuol dire
che io e te non siamo più amici,da tre anni ormai…”
“Non riesco
a capire…”
“Vedi,io e
te proveniamo dallo stesso villaggio,eravamo anche compagni di squadra,ma poi
ho deciso di andarmene per uccidere mio fratello”
“Questo lo
so…”
“Ma allora…”
“No,non
ricordo,ma in quel turbine di immagini ho visto che combattevi contro un uomo
con la lingua molto lunga…”
Sasuke
sorrise
“Cos’hai da
ridere?”
“Quello non
è mio fratello…quello è il ninja con il quale mi sono alleato”
“Quindi…sei
un traditore?”
“Esattamente”
Naruto
rimise la testa tra le ginocchia e continuò a piangere: ora capiva da dove
veniva quella tristezza. Quel ragazzo era stato suo amico e lo aveva ripudiato
per seguire un desiderio di vendetta.
“Perché?”
“Perché
cosa?”
“Perché lo
vuoi uccidere?”
“Lui ha
sterminato il nostro clan,ha ucciso i nostri genitori e mi ha lasciato in vita affinchè io lo odiassi e lo uccidessi…cerco solo di
accontentarlo”
“Forse
avresti potuto…”
Sasuke non
lo lasciò finire e cominciò a urlargli contro
“No!!So cosa
vuoi dire!Stavi per dire che avrei potuto ucciderlo senza lasciare il
villaggio,vero? Be’ ti sbagli di grosso! Stando con voi non lo avrei mai odiato
abbastanza!!”
“Ma hai
rinunciato a noi,no?Non ti senti solo?”
“Tsk!La mia amicizia con te è solo servita ai miei scopi!”
“Vuoi dire
che ora mi odi?”
“Già!”
“Ma
allora…perché mi stai aiutando a recuperare i ricordi?”
Sasuke non rispose:
il ragazzo lo aveva messo con le spalle al muro.
“Io continuo
a non ricordarmi di te,ma guardarti e parlarti mi fa venire un terribile dolore
al petto”
“…”
Non
ricevendo risposta Naruto si accoccolò in un angolo della caverna e si
addormentò: la lunga giornata lo aveva provato sia fisicamente che mentalmente
e ora cercava di recuperare i suoi ricordi,o forse,cercava solo la pace in un
sonno ristoratore.
< Com’è
possibile che mi sia cacciato in questo guaio? Io,che non ho tempo da
perdere,devo occuparmi di questa stupida testa quadra che ha perso la memoria!
E come se non bastasse lo faccio perché mi fa pena! Significa forse che sono
ancora troppo buono? Chissà… >
Anche
Sasuke,finalmente,si addormentò.
La mattina
seguente,al suo risveglio,l’ Uchiha notò con sua grande sorpresa che l’altro
non era più dove lo aveva lasciato.
< Dov’è
finito quel baka? >
Non fece
però in tempo ad alzarsi che Naruto gli piombò davanti con il suo solito
sorriso
“Buongiorno!”
“Volevi
spaventarmi?”
“No,no…”
“Dove sei
stato?”
“Ah!Guarda!”
Naruto
mostrò il bottino della sua caccia: una montagna di pesci e qualche frutto
“Vedi,quando
mi sono svegliato ho visto che dormivi e per ringraziarti di avermi salvato ho
pensato che potevo prendere la colazione!”
< E
sempre il solito… >
“Allora?Non
mangi?”
Sasuke si
destò dai suoi pensieri e si accorse che l’altro aveva già cominciato a
mangiare.
“Non sei
cambiato…”
“Nh?”
“Ogni volta
che mangi mi fai venire il voltastomaco!”
Naruto
ingoiò rischiando di strozzarsi e poi lo guardò con fare interrogativo
“Che c’è?”
“Davvero
sono così rivoltante?” disse abbassando lo sguardo e la tonalità di voce
“E il tuo
modo di fare,mi ero solo dimenticato che per mangiare dovevo guardare da un’altra
parte”
“Scusa”
Sasuke lo
osservò stranito:era la prima volta che si scusava con lui e la cosa lo faceva
sentire a disagio.
“Stupido!”
“Ma perché,che
ho fatto adesso?”
“Non ti devi
scusare!Non è da te!”
Naruto si
accorse che si stava preoccupando per lui e sorrise.
Quando
finirono di mangiare il biondo lo trascinò fuori dalla caverna. Sasuke,temendo
che si fosse ricordato qualcosa si divincolò dalla sua presa e lo atterrò con
un pugno allo stomaco. Naruto si alzò a fatica e i suoi occhi mostrarono tutta
la perplessità di quel gesto improvviso.
“Ma-perché…”
“Dove mi
stavi portando? Al villaggio della foglia?”
“Ti ripeto
che non so nemmeno dove sia sto’ villaggio!”
Sasuke non
stette a sentire e lo aggredì nuovamente. Si avvicinò a lui brandendo la spada
che caricò di chakra.
Il ragazzo
terrorizzato indietreggiò e cercò di calmarlo
“Avanti,calmati,non
ti ho fatto niente di male,volevo solo portarti a vedere il posto in cui ho
pescato!”
“Stai zitto!”
Sasuke
sferrò il suo attacco. Non seppe nemmeno lui come,ma Naruto riuscì a schivarlo
appendendosi a un albero.
“Avanti,calmati!!”
Il ragazzo
però non lo ascoltava,anzi,per eliminarlo più in fretta attivò sia lo Sharingan
che il segno maledetto inflittogli da Orochimaru.
< Cosa devo
fare?Sembra così forte… devo scappare? Devo contrattaccare? >
Non ebbe il
tempo di formulare un piano che il ramo sul quale era seduto cedette sotto i
colpi di spada del compagno,facendolo precipitare a terra.
< Naruto…
Cosa aspetti… invoca il mio potere…se non lo fai potresti non sopravvivere…
>
Una voce
trapanava la testa del giovane.
< Ma cosa…Chi
sei? >
<
Lasciati andare… >
Sasuke si
accorse che qualcosa non andava: gli occhi di Naruto si fecero vacui e il suo
corpo si coprì lentamente di un chakra che aveva già visto una volta:
la volpe a
nove code stava prendendo il sopravvento sulla mente vuota del ragazzo.
Era la loro
seconda battaglia a pieni poteri,con la differenza che Naruto non era cosciente
delle proprie azioni.
Ringhiando,il
biondo attaccò. Sasuke si difendeva e nel frattempo cercava di attaccare: il
chakra corrosivo della volpe non permetteva al ragazzo alcun contatto con il
mostro che aveva di fronte a se. Dall’esile corpo del ninja vennero fuori le
altre code per un totale di quattro.
Raggiunto
quel numero l’aspetto umano lasciò il posto a quello demoniaco e Sasuke passò
da uno stato di sicurezza ad uno di totale terrore: sentiva quel chakra oscuro
entrargli nelle vene e capì che non sarebbe stato semplice sconfiggerlo.
< Come è
possibile?Coma fa a essere così forte da sopportare quel chakra? >
I suoi
pensieri vennero interrotti da un’onda d’urto causata da un urlo della volpe.
Il mostro partì all’attacco scagliando con una zampata il povero Uchiha contro
una roccia.
Il colpo fu
piuttosto violento e il ragazzo ne risentì parecchio. Quando aprì gli occhi la
volpe era sopra di lui e lo teneva prigioniero tra le quattro code: il suo
sguardo era feroce e non faceva trasparire alcun segno di paura né di
stanchezza o dolore ( Sasuke infatti si accorse che lo strato di chakra demoniaco
aveva corroso anche il corpo di Naruto,che ora era ricoperto di sangue ).
“Avanti,maledetta
bestiaccia!Uccidimi”
La volpe si
avvicinò al viso del ragazzo e sussurrò leggermente
“Non posso…credimi,vorrei,ma
non posso… potrei ucciderti con una sola coda,ma se morissi…”
“Se morissi?”
“Naruto
morirebbe con te”
Sasuke
sgranò gli occhi
“Il dolore e
il senso di colpa per averti ucciso lo strazierebbero e lui si lascerebbe
morire…e io non posso permetterglielo…”
Piano piano il chakra della volpe si ritirò lasciando spazio al
volto sofferente di Naruto che cercava di riprendere il controllo di se.
“Mi- mi
dispiace…non volevo…”
Naruto si
addormentò abbracciato a Sasuke che era ancora non credeva a quel che la volpe
gli aveva detto.