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Autore: Kim WinterNight    06/02/2017    8 recensioni
Okay, in seguito alla sfida, lanciata a me e altre autrici, da Soul_Shine nella sua raccolta "Piccole tracce d'inchiostro", anche io sono qui per postare le mie porcherie letterarie infantili (?)
Queste, però, non risalgono a quando andavo alle elementari, perché non trovo quei quaderni, ma non temete: anche se quando ho scritto questa roba avevo 13/14 anni, la situazione era grave lo stesso! Leggete per credere!
Anche se si tratta di una raccolta, in certi punti le storie saranno collegate tra loro, troverete dei personaggi ricorrenti e un protagonista "mistorioso", il cui nome si scoprirà in corso d'opera! XD
Qui potrete trovare tentativi di usare cognomi o nomi giapponesi miseramente falliti, trame che rasentano vaghi tentativi di simulare le avvincenti puntate di Detective Conan, riferimenti puramente casuali a Piccoli problemi di cuore, il tutto condito con accenni a Geni per caso e un pizzichino di Agatha Christie, che intanto si rivolta nella tomba!
E i generi? Giallo, Noir, Horror, Fantascienza, Romantico, Comico, Nonsense... ma li troverete specificati all'inizio di ogni storia :D
Se siete curiosi o semplicemente volete farvi del male/due risate, vi invito a leggere!
Genere: Comico, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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ReggaeFamily

La casa degli spettri


Generi: Horror, Mistero, Romantico, Suspance (????)



In una notte piovosa d'inverno le nostre indagini ci portarono a visitare una casa davvero spaventosa: il giardino era mal curato, gli alberi erano spogli, malconci e l'erba lunga quasi un metro, anzi si poteva parlare di erbaccia secca e di fiori appassiti. Quella sera dovevamo svolgere un'indagine molto spaventosa: si diceva che Brown, il panettiere, fosse andato a consegnare un'ordinazione di 80 pizzette per una cresima, e che quando arrivò non tornò più. Dopo qualche ora la polizia ci chiamò e ci disse di aver ritrovato il cadavere di Brown all'ingresso di quell'abitazione tanto misteriosa. Così ci recammo sul posto. Jessy tremava come una foglia per la paura che metteva quel posto spettrale e ripugnante, così mi chiese se si poteva aggrappare al mio braccio per paura di perdersi.

Poi entrammo. Era un posto tutto impolverato, compresi i lampadari che sembrava volessero cadere da un momento all'altro. C'era anche un lunghissimo corridoio su cui si affacciavano diverse porte: ci dovevamo dirigere in quella davanti a noi. Jessy mi stringeva forte il braccio e anch'io cominciavo ad avere paura. Ma non potevamo farci vincere dalla paura, dovevamo risolvere un caso e l'avremmo fatto. Ci diressimo verso la porta e la aprimmo: Jessy gridò talmente forte, da spaccarmi quasi i timpani. Ma aveva ragione perché dentro quella stanza c'era spettri e fantasmi di ogni genere. Così, facendomi coraggio e prendendoli con le buone, dissi loro: “Perché, perché avete ucciso Brown? Perché lo avete fatto? Ditemi, vi ascolto” Jessy svenì: ora si che eravamo nei guai. Ma io, senza darmi per vinto, mi rivolsi dinuovo ai presenti spettri dicendo “Allora, perché?” Così mi risposero “Voi umani non avete né cuore, né anima e non ci potreste mai capire” Allora ribattei “Ma non tutti sono così, certo ci sono anche quelli che lo sono, ma vi posso assicurare che io non sono così. Parlate” Allora dissero “Quell'uomo, Brown ci ha disturbati, è svenuto solo a vederci, come la tua amichetta, o ragazza che sia”. E io “Non è la mia ragazza e comunque seppure lei e Brown sono svenuti, è solo perché hanno avuto paura che voi faceste loro del male perché di solito gli spettri infondono questo sulle persone”. Loro mi sorpresero “Ma tu vorresti che lo fosse, vero?”

Chi, che cosa?”

Quella moretta, vorresti che fosse la tua ragazza...”

Non è vero... Beh veramente si... È molto carina...”

Noi non sbagliamo mai”

Allora sì che mi sentivo di fare qualcosa di buono per loro, per ringraziarli di avermi fatto capire i sentimenti che provavo per Jessy. Dissi loro “Facciamo un patto: voi non uccidete più nessuno, e io vi prometto che nessuno verrà più a disturbarvi, ok?” Rifletterono un pò e poi mi dissero “Si ma stai attento, giovanotto, se non mantieni la tua promessa, uccidiamo la tua moretta.” E io prontamente “Tranquilli, non vi deluderò”

Così presi Jessy in braccio e, salutando gli spettri, lasciai la casa, ripromettendomi di aver confessato a Jessy tutta la verità.



Ragazzi... AHAHAHAHAH, qui abbiamo toccato il fondo... o forse non lo toccheremo mai?

L'erba è LUNGA, non ALTA... chiaro??? E volevo anche dirvi che la forma corretta del passato remoto di 'dirigersi' è 'ci diressimo' e di 'svenire' è 'Jessy svenì', ma non ditelo alla Crusca eh!!!! XD

Poi lancio ufficialmente l'#dinuovo, dato che mi piaceva scriverlo tutto attaccato... ma in realtà è una forma d'arte moderna, cercate di capirmi, diamine!

E poi... chi di voi ha capito l'ultima frase? Io sinceramente ci sto ancora lavorando... che significa “ripromettendomi di aver confessato a Jessy tutta la verità”? Chi mi dà la risposta migliore vince un distintivo della New-Detective!

Uuuuh, qui le cose si fanno scabrose (?) tra Jessy e il protagonista misterioso... uuuh!!!! XDDD

No vabbè... io non ce la posso fare, e non sto qui a commentare la “””TRAMA””” perché lascio a voi quest'ingrato compito!

Care ragazze del club, attendo con ansia le vostre congetture su questa “””storia”””: parte o non parte la ship???

Ahahahahahahah, okay la smetto... attendo le vostre spassosissime recensioni, alla prossima ♥

PS: dedico quest'horror (?) ad Amaranthine, perché lei è amante di questo genere e so che si sarà nascosta sotto il letto per la paura... tutta colpa dei “presenti spettri”!!!!

  
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