Tabula Rasa
Capitolo 4 – La Triste Realtà
Piangere …
Da quanti anni non lo faceva?
Da quanto non ne sentiva l’esigenza?
Troppo tempo era passato da quando il suo viso era stato bagnato da quelle lacrime al sapore di sale …
Era solo un bambino di sei anni quando le versò per l’ultima volta …
Solo un bambino senza più i suoi ricordi e la sua famiglia …
Fu in quel preciso momento che decise che non lo avrebbe più fatto, non avrebbe più pianto per nulla e nessuno …
Fu in quel momento che scelse di diventare una persona nuova …
Un piccolo uomo che non aveva bisogno degli altri …
Avrebbe contato solo su sé stesso e sarebbe stato forte …
Fu in quel preciso attimo, che odorava di tristezza e dolore, che si ripromise di non ricadere più in un baratro simile ..
No, non lo avrebbe permesso, non sarebbe stato debole e non avrebbe ceduto …
Quella promessa fatta ad un sé stesso ancora troppo inesperto e con nulla da perdere, però, non era stata mantenuta …
Mamoru non aveva avuto scampo, era stato schiacciato dai sentimenti e non era riuscito ad impedire al suo corpo di subirne le conseguenze …
Dopo l’incontro con Usagi, dopo aver sentito il cuore andare in frantumi e una parte di sé sparire per sempre era corso a casa e lì, nel silenzio del suo rifugio, era crollato …
Le gambe non avevano retto ed era scivolato a terra, aveva poggiato testa e schiena contro la porta e aveva pianto …
Lo aveva fatto come non gli era capitato mai nella vita …
Quelle lacrime amare di tristezza e dolore gli avevano rigato il viso e arrossato gli occhi …
Lo avevano sovrastato e reso cieco a tutto ciò che lo circondava rendendo futile persino il tempo …
Piangere di disperazione gli era sembrata la scelta migliore …
Lo fece senza remore e senza controllo …
A chi sarebbe importato?
Chi lo avrebbe visto?
Era solo, lo era sempre stato …
Nessuno avrebbe asciugato quelle sue lacrime …
Nessuno lo avrebbe abbracciato e consolato …
Era sempre stato così e lo sarebbe sempre stato …
Tutti i suoi progetti per il futuro, tutti i suoi buoni propositi, tutto ciò che aveva sempre desiderato era svanito come una bolla di sapone …
Tutto ciò che sarebbe potuto essere non lo sarebbe stato più …
Lei non ricordava …
Lei non aveva nessun ricordo del loro passato, delle loro identità, del loro amore …
E lui?
Lui che se ne faceva di quei ricordi se non aveva lei?
A cosa era servito?
Il destino era stato crudele e aveva giocato con loro come fossero stati dei burattini …
Ed ora cosa gli restava?
Cos’aveva davvero?
Un cuore colmo d’amore che non avrebbe trovato la pace …
Usagi …
Quella Usagi lo odiava e la colpa era comunque sua …
Le prese in giro …
I nomignoli …
Le offese …
L’aveva disprezzata per quella sua vitalità …
Presa in giro per la sua golosità …
Derisa per la sua bontà d’animo …
L’aveva odiata per tutto ciò che era, perché rappresentava tutto ciò che avrebbe voluto essere lui …
Era stato freddo e crudele con lei prima di capire che il problema era proprio lui …
L’aveva invidiata per così tanto tempo che era stato così difficile comprendere di essersi innamorato di quella testolina buffa …
Accettare i sentimenti nei suoi confronti era stato ancor più difficile perché era, per lui, tutto così insensato …
Come poteva essersi davvero innamorato di una ragazzina immatura come Usagi?
Eppure l’aveva fatto ed aveva compreso che l’apparenza inganna davvero chi non vuol vedere …
Usagi era un mix esplosivo, tutto ciò che non avrebbe mai sospettato …
Solare …
Altruista …
Allegra …
Bellissima …
Aveva in lei una luce che lo abbagliava e con i suoi modi era riuscita persino a far sciogliere un cuore di ghiaccio come quello di Mamoru …
La sua bontà, il suo coraggio e la sua testardaggine …
Usagi aveva mille qualità diverse, era un diamante dalle mille sfaccettature …
Un cristallo unico e prezioso proprio come il cristallo d’argento lei risplendeva di luce propria …
- Oh Usagi! - Sussurrò sospirando.
Quando aveva riacquistato tutti i suoi ricordi era stato così certo che lo avesse fatto anche lei che non aveva pensato minimamente il contrario …
Pochi minuti in sua compagnia erano bastati a far cadere tutte le sue certezze ed ora si ritrovava con un pugno di mosche …
Cos’avrebbe dovuto fare adesso?
Perché Usagi non ricordava? Com’erano giunti sino a quel punto?
Mamoru si prese la testa tra le mani, nella mente solo una miriade di domande senza risposta …
Aveva ritrovato la sua anima gemella solo per perderla una seconda volta?
Il fato ce l’aveva con lui, si burlava di quel dramma che non aveva nulla di divertente …
Come sarebbe andato avanti?
Come avrebbe fatto ad incontrarla giorno dopo giorno e far finta di nulla?
Come poteva ignorare i suoi sentimenti?
Proprio ora che sentiva di averne era costretto a reprimerli?
Aveva faticato non poco per accettarli ed ora era di nuovo al punto di partenza …
Solo …
Senza colei che sarebbe dovuta essere da sempre al suo fianco …
- Maledizione! - Imprecò contro il nulla sbattendo un pugno sul freddo pavimento.
Da chissà quanto tempo era lì, quasi non avesse la forza di rialzarsi …
La disperazione aveva preso tutto il suo animo …
La confusione gli tendeva la mano …
La rabbia cominciava a bruciargli dentro …
Perché non poteva essere felice?
Perché per una volta nella sua vita non gli era concesso di essere amato?
Perché ogni volta che sfiorava il paradiso era costretto a precipitare all’inferno?
- Mamoru … - Qualcuno lo chiamò ridestandolo dai pensieri contorti che gli frullavano nella mente.
Si guardò intorno convinto di essersi immaginato quella voce …
In casa non c’era nessuno …
Non poteva esserci nessuno …
Stava per caso diventando pazzo?
Sarebbe stato il colmo dei colmi …
- Mamoru … - Ripeté la voce. Questa volta l’aveva sentita con più chiarezza …
Non la stava immaginando, era reale …
Si alzò a fatica, le gambe semiaddormentate, e si diresse al piccolo salottino dell’appartamento …
Il buio regnava sovrano ma non gli importava …
Non accese la luce, era tranquillo, nessuno pericolo incombeva su di lui ed i suoi sensi non captavano nessun potere …
- Mamoru - Ripeté una terza volta quella voce.
Si voltò nella direzione da cui proveniva e lì, nel piccolo spazio illuminato dalla luna, proprio davanti la portafinestra aperta, c’era un gatto nero …
Un gatto dall’aria familiare …
Un gatto con sulla fronte uno spicchio di luna …
- Luna! - Esclamò stupito il nome della gatta.
Era un’illusione?
Era reale?
Perché era lì? Non ci capiva più nulla …
- Sono io Mamoru - Disse lei in un sussurro.
Era lei ed era lì …
Una piccola speranza cominciò a crescere nel suo cuore …
Forse Usagi aveva ricordato …
Forse aveva mandato la sua amica per avvisarlo …
Doveva sapere …
Doveva far chiarezza su quella faccenda …
- Perché sei qui? - Chiese ansioso.
- Usagi! - Fu l’unica cosa che disse Luna.
Allora forse c’era davvero un barlume di speranza …
- Lei ha … Ha ricordato? - Domandò ancora lui in un fiume di parole.
Luna lo guardò negli occhi e poi distolse lo sguardo quasi colpevole …
- No Mamoru … Non ricorda nulla … - Spiegò lei - Oggi è tornata a casa più nervosa del solito … Pensavo fosse per l’ennesimo compito andato male ma poi ha cominciato ad inveire contro di te … Ha parlato del vostro incontro e ho dedotto che tu, al contrario di lei, avevi recuperato i tuoi ricordi … Dovevo venire a controllare … -
- Allora lei non … - Cercò di dire Mamoru ma le parole gli si bloccarono in gola.
- No - Fu la risposta della gatta.
Era tutto così maledettamente vero …
La speranza lo abbandonò completamente così come le forze …
Crollò davanti a Luna …
Non gli importò più di nulla …
Al diavolo ogni cosa …
Al diavolo le apparenze e tutto il resto …
Si accasciò sul divano, la testa all’indietro sullo schienale ed un braccio a coprire gli occhi che minacciavano di versare nuove lacrime …
La sua anima sanguinava e non c’erano punti di sutura capaci di ripararla …
- Mi dispiace - Disse ancora Luna tristemente.
Solo lei poteva comprenderlo …
Poteva capirlo …
Perché anche lei, come lui, aveva perso tutto …
La sua amica …
La sua allieva …
La sua guerriera …
Eppure c’era ancora una domanda, un perché che chiedeva spiegazioni …
- Perché? - Chiese, in cerca di risposte che solo lei poteva fornirgli - Perché non ricorda? -
- Non lo so … Come non so perché tu lo faccia … Solo di una cosa sono certa … È a causa del cristallo d’argento - Spiegò lei saltando sul divano accanto a lui.
Mamoru tornò a fissarla ancora più confuso di prima …
Perché mai il cristallo avrebbe dovuto fare una cosa simile?
- Non capisco … - Gli disse con sincerità.
- Il cristallo risiede nel cuore di Usagi … Fa parte della sua anima e trae forza dai suoi sentimenti - Spiegò ancora Luna.
- È stata lei? - Domandò lui incredulo.
No, non poteva crederci …
Non lo accettava …
Lei non lo avrebbe mai fatto …
Perché avrebbe dovuto?
- No … No … - Si affrettò a dire Luna - Non è stata lei … Non consciamente almeno … Ha combattuto contro Metallia dopo aver perso le sue compagne e te … Ha combattuto sconfiggendola … Ma … È morta subito dopo … -
Non poteva aver sentito bene …
Lei era …
No, non poteva esser morta …
Era tutto un grande incubo senza fine …
- È tornata in vita … Lo hai visto anche tu … Siete tornati tutti grazie a lei e al cristallo d’argento … Il problema sta nel modo in cui lei ha espresso questo desiderio … Inconsciamente deve aver desiderato oltre al poter ritrovare voi tutti, di tornare ad una vita tranquilla e senza battaglie e così eccovi qui … Ritornati dalla morte ma senza alcun ricordo delle vostre battaglie e d conseguenza dei legami che avevate … - Fu la spiegazione logica della piccola gatta.
- Ed io? Perché ricordo ogni cosa? - Espresse quel dubbio ad alta voce in cerca ancora di risposte.
- Non lo so Mamoru … Forse è stato l’amore che provi per lei - disse lei cercando di dissipare i suoi dubbi.
- Ma ci dev’essere un modo per poterle ridare i ricordi … qualcosa che possiamo fare … - Tentò ancora lui.
- Non so nemmeno questo - Rispose lei abbassando il capo impotente.
- Allora tenteremo e la riporteremo indietro - Sentenziò Mamoru con decisione.
Si, Usagi avrebbe ricordato …
Si, Usagi sarebbe tornata da lui …
Si, Usagi l’avrebbe amato ancora una volta …
Mamoru se lo promise in quel preciso istante, avrebbe fatto di tutto per farla innamorare di sé e riportare indietro la sua Principessa della Luna …
*Note dell’Autrice
Eccoci con un nuovo capitolo … Spero di esser stata abbastanza veloce e che vi abbia soddisfatto … Mamoru ha tante domande e Luna è riuscita in un qualche modo ad aiutarlo … Almeno momentaneamente perché adesso tocca a lui … Ne vedremo delle belle … Usagi sappiamo tutti cosa pensa di lui e la cosa non sarà affatto facile .. riuscirà Mamoru nel suo intento? Hehehehhe vi attendo al prossimo capitolo e grazie in anticipo per le vostre recensioni ….
Ps: ho aumentato la dimensione del carattere perchè mi è stato detto che com'era non si leggeva bene ... spero che così vada meglio .. :-)
Baci baci freegirl87