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Autore: DanieldervUniverse    15/02/2017    1 recensioni
Vari sketch del trio-leggenda interpretati dai personaggi di Final Fantasy.
I - La Montagna
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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A\N: E parte la seconda parte. Scusate, ma altrimenti lo spettacolo tutto assieme è impossibile da pubblicare.

DII\N: Anche tu, potevi scrivere un po’ di meno.

A\N: Eh, ma se no non si capisce niente.



Firion si diede un ceffone in faccia, mentre l’altro scuoteva mesto il capo.

-Oh, che sollievo- esalò Tidus, inspirando profondamente.

-Lo sapevo che c'era un sentiero- borbottò Firion, mentre riscendeva.

-LO SAPEVI!?- esplose il biondo, balzando addosso al compagno.

-Si...

-E CHE TI COSTAVA DIRMELO!?

-Perché non ero sicuro che... che avresti reagito bene alla notizia.

-Certo che non avrei reagito bene! Mi ha fatto scalare mille metri di parete quando potevamo camminare fino in cima!

-Eh ma sono sfide della vita. E poi scusa te ne frega di più della scalata che di Cecil?

-Ma Cecil non si è fatto niente!

-Veramente mi sono spezzato un unghia- intervenne il paladino, esibendo un’imperfezione sull'unghia viola dell'indice della mano destra.

-Ma chi se ne frega!- replicò il biondo.

-Ah per te, signorino- rispose con un ringhio Cecil, prima di sfilarsi la busta della tenda dalla schiena e lanciarla a Tidus.

Quello rimase un secondo a rimirarla, chiedendosi quale tipo di palla fosse, prima di rilanciarla a Cecil.

-Ehi, Tidus- lo richiamò Firion, con lo zaino del biondo in mano -Il tuo zaino è vuoto.

-Tu mi hai detto di portarlo, mica di riempirlo- rispose il biondo, voltandosi verso il paladino e facendogli segno di passare di nuovo.

-E i panini?!- fece il leader, sconvolto.

-Panini?- chiese l’atleta, prendendosi la tenda in testa.

-Via montala- ordinò Cecil, cambiando tono.

-Montarla?- replicò il biondo, rimirando l'oggetto nelle sue mani.

-Monta la tenda Tidus. Che c'è, non sei capace?- soffiò il paladino, al che l’altro si fece da parte e si mise al lavoro.

-Miseriaccia quanto è deficiente- sussurrò Cecil -Sai quante volte ti ho detto che è un deficiente?

-E sai quante volte io l'ho detto a te?- rispose Firion, lanciando uno sguardo sconsolato al giovane.
Il ragazzo sospirò -Sì, dai, pazienza, mangeremo tutto quello che troveremo. Muschi, bacche , licheni, magari qualche animale da cuocere arrosto...-
-Sì, certo... un toccasana con tutto quello che sto passando ultimamente...- borbottò il paladino, toccandosi lo stomaco -Me lo dice anche il mio curatore, che, tra l'altro, è un fior fior di curatore...-
-Curatore?- lo derise Firion, sfilando le corde dagli zaini dei compagni -Vuoi dire tua moglie? Ma se ti chiude quindici giorni nel castello per curarti da un raffreddore.
-Ma a me è venuta la gastrite, Firion! Come faccio a dirle di no!?
-Hai ragione: facciamo trenta.
Cecil, sospirò, lasciando un freddo silenzio spandersi su di loro.
Intanto, Tidus stava quasi tentando una fraternizzazione con il telo della tenda: non gli era mai capitato di montarne una, era un'esperienza nuova.

Provava a distenderla, come fosse una tovaglia, ma non atterrava come voleva, facendolo ripartire ogni volta da zero, frustrantemente.
Cecil fece un lungo sospiro, come per concentrarsi, e studiò attentamente il panorama di fronte a lui.
-Nonostante tutto, bravo, Firion, bravo. Come li scegli tu i posti in montagna non li sceglie nessuno- si complimentò, mentre l’altro assumeva una posa di finta sicurezza, cercando di nascondere l’imbarazzo per i complimenti -Sei il re della montagna. The King Of The Mountain-
-Grazie, grazie, molto gentile. Guarda che spettacolo- rispose, fissando il panorama, mentre Cecil si metteva a frugare tra i loro bagagli, non visto.

-Certo, è un peccato che non sia venuto anche Cloud: un paesaggio così gli sarebbe piaciut...
Un sospetto odore di fumo lo interruppe.
Il guerriero si voltò di scatto, ammutolendo.
-Ma cosa fai Cecil, fumi?!- si stupì, fissando il compagno che teneva in braccio una specie di vaso di terracotta, da cui si dipartiva un tubo che Cecil stava usando per inalare -Ti porto qua a tremila metri e tu fumi?!

-Ehh, che sarà mai. Ma poi te la porti dietro tu...
La risposta si manifestò in un gesto fulmineo del leader, che gli sfilò l’oggetto di mano senza tanti complimenti.

-Tu non frugare tra le mie cose. E poi non me la porto dietro, è Minwu che mi ha incastrato all’ultimo momento: dice che serve a rilassarmi.

-Eh, si vede. Ma andiamo, come vuoi che si senta un po’ d’aria bruciata a tremila metri?

Firion scagliò all’istante l’oggetto oltre il ciglio del burrone.

Dopo pochi attimi risuonò il rumore di cocci sfracellati.
-Guarda come si sente! Guarda!
Cecil storse un po' la bocca, ma reagì in modo calmo.
-Eh, non troppo bene…- commentò -Certo, non ti farebbe male rilassarti una volta ogni tanto…

-Cecil, per favore- lo interruppe l’altro, stringendo gli occhi per l’esasperazione e accompagnando le sue parole con dei gesti secchi -Tu sei già Lunatico di nascita, se mi diventi anche fumato noi…

TUMP
Tidus, nel frattempo, stava ancora litigando con la tenda, senza successo, e quindi provò a cambiare strategia: schiacciò due angoli con i piedi, per tenerla ferma; dopodiché, per fare in modo che fosse parallela al terreno, si diede lo slancio in avanti, come fosse un portiere di Blitzball, ma così facendo cadde per terra, insieme al telo.
-So che può sembrarti strano...- commentò Firion, avvicinandosi al compagno con fare tranquillo, come se stesse parlando nuovamente al più grande idiota dell'universo -Ma quella non è Yuna.
-Ehi Firion..- lo chiamò Cecil, che si era sporto in un punto dove la muraglia di roccia attorno alla piattaforma era più bassa, arrivando all’incirca a mezza coscia -Vieni a vedere lo strapiombo.
Quest'ultimo si avvicinò, scoccando al biondo un’ultima occhiata per assicurarsi che non facesse altre cazzate, e lo imitò.
-Mi vengono già i brividi...- mormorò, fissando la scarpata.
-Lo credo... tremila metri di scalata...- gli fece eco Cecil, ritraendosi.
-Visto da qui sembra qualcosa di più...- continuò il leader, primo di ricevere una sonora sculacciata che per poco non lo spinse oltre il bordo.
-OCCHIO!- gli gridò Cecil, prima di scappare indietro.
-MA DAI!- strillò l’altro, inseguendolo dopo pochi secondi -MA SEI BASTARDO!?
-Fuma, fuma, dai che saresti stato meglio- rispose mansueto il paladino.
-Ma cosa cazzo centra fumarsi quella roba?! Lo sai che soffro di tachicardia improvvisa!
-Ma dai...?
-Ma dai! Perché credi che mi siano venuti i capelli bianchi a diciassette anni?! Tu stai fuori, altro che Lunatico!
-Scusa, non lo sapevo...
-La prossima volta taglio la corda e ti faccio sfracellare con Tidus!
Esasperato, Firion volse la testa verso il suddetto, per accertarsi che stesse facendo quello che doveva fare: lo trovò intento a sbatacchiare i paletti della tenda in giro, nel vano tentativo di montarli.
-Cosa fai, ciccio? Giochi a shangai?-
Tidus affondò gli angoli della bocca verso il basso, alzando le spalle.
-Che panorama, raga...- commentò Cecil, tornando a vedere il paesaggio, cosa che Firion, suo malgrado, fece a sua volta, ancora offeso dallo scherzo dell’amico.

Ma cambiò subito umore, appena notò qualcosa di strano all'orizzonte.
-Cecil! Una marmotta!- gridò attirando il compagno con una mano e indicando davanti a lui.
Il paladino si illuminò, seguendo il suo sguardo
-No! Una marmotta!
-Quella è una sentinella!
-Guarda, Tidus! Vieni a vedere la marmottina!
Sentendosi chiamato, il ragazzo biondo si avvicinò ai compagni, cercando di indovinare dal loro sguardo cosa avessero visto.
-Lì, sul masso grosso! Guarda come si alza!- gridò Cecil, euforico.
-Guarda che bella, Tidus! No, è entrata nella tana!- esclamò Firion, con tono deluso.
-Nooohh!- sospirò Cecil.

Poi, notando che il biondo non era riuscito nell’intento di individuare l’animale, lo prese per le spalle e prese a raccontare a raffica.

-Tidus! Guarda a un certo punto fum! Via come un'anguilla!
-No. Era una marmotta, è andata via come una marmotta- lo corresse puntiglioso Firion.
-Tidus!- proseguì il paladino -Dovevi vedere che bella coda grossa che aveva!- e si portò le mani al sedere -Si alzava in aria come una frusta e poi bum, giù. Bellissima.
-Ma che cazzo di animale hai visto?!- lo richiamò Firion -Come fa una marmotta ad avere la coda a frusta? Dai!
-Eh... era un po' lontana. Ho visto male…- si difese Cecil, colto alla sprovvista.
-Passi, ma mica ha un serpente attaccato dietro...- insisté Firion, scuotendo il capo.
Tidus sospirò e si batté una mano sull'altra.
-Per Yevon, me la sono persa...- si lamentò, prima di ritornare alla tenda.
-Bellissimo...- aggiunse Cecil -Non pensavo che...
Firion lo interruppe di nuovo, scorgendo una forma ben più massiccia nella vegetazione.
-UN BEHEMOT!
-Nooo il Behemot! Tidus guarda dai!
Il ragazzo biondo si precipitò subito dai compagni, seguendo insistentemente la punta delle loro dita.
-Lì, sul crinale!
-Un maschio, guarda che bello!
-Guarda come corre! Guardalo, Tidus!
-E' andato!- concluse il leader, battendo le mani sui fianchi.
Tidus, non aveva ancora visto niente.
-No...!- fece di nuovo Cecil, facendogli un’altra descrizione affrettata -Saltava come un grillo e ad un certo punto... fum! Via come un'anguilla!
-Anche lui come un'anguilla...?- mormorò Firion, comparando le dimensioni.
-Tidus, dovevi vedere che bella coda a scaglie che aveva! Partiva dalla testa, seguiva tutto il dorso e si alzava in aria come un serpente! Bellissimo proprio…!
-Ma che cazzo di animali vedi?!- lo interruppe di nuovo Firion -Come fa il behemot ad avere la coda che parte da dietro la testa?! Avrai visto un idrante, avrai visto!
-Eh… sarà la nebbia- si giustificò il paladino -Qui in montagna arriva presto.
-Macché nebbia, che è tutto sereno?! Con quello che ti sei fumato ce l’hai in testa, la nebbia!
Tidus sbuffò, deluso
-Sì, ma...! Vo-voglio di'...! No-non è che...! Qu-qu-quando...!- tuonò, senza sapere, effettivamente cosa dire; dalla sua bocca uscivano solo versi mascherati da parole.
Dagli sguardi confusi rivolti verso di lui, comprese che era meglio tornare al montaggio della tenda.
-Bellissimo... non avevo mai visto animali del genere...- disse di nuovo Cecil, prima di venir interrotto nuovamente da Firion
-Non è poss...! Una lamia!

Mezzo secondo dopo l’entusiasmo del ragazzo divenne orrore, e si tuffò all’istante dietro il compagno, che invece puntò il dito affascinato.
-Nooohhh! Una lamia!
Tidus, ormai stufo delle urla dei due compagni, balzò in avanti con l’intensità di un vampiro, assalendo il braccio di Cecil.
-Sono due! Sono due!- gridò l’albino.

-DUE!- gridò terrorizzato Firion, tenendo i compagnia per le spalle e cercando sempre di usarli per coprirsi.
-Guarda lì, guarda lì, Tidus!
-TIDUS!
-Lì, guarda, lì! Guarda… Nooohh, andate…!
Niente, Tidus non era riuscito a vedere niente neppure stavolta.

Firion, in compenso, lasciò andare i compagni e tirò un profondo sospiro di sollievo.
-Tidus! Uno spettacolo!- commentò nuovamente Cecil, euforico -Ad un certo punto, fum! Via come due anguille! Oh, dovevi vedere che tette enormi che avevano...!-
-Ma che cazzo guardi!?- scattò il leader albino, diventando di porpora -Abbiamo appena visto l'unico animale con la coda a serpente e tu vedi le tette?! E sei pure sposato!
-E che ti posso fare, prima c’erano solo quelle. E tu, che hai fatto?

-Eh, attacco di tachicardia improvvisa!

-Per due lamia?

-Eh, dopo che una ha tentato di mangiarti…!

-Eh santo Zemus, doveva essere grossa quanto Marilith per farlo. E poi, mica ti vogliono mangiare.

-No, fischia…

-No sul serio, una volta ci ho portato anche Rosa.

-E che hai fatto dopo?

-Ah boh, mica me lo ricordo: dopo che ti colpiscono con “Charme” non ci capisci più niente...

Firion gli diede un ceffone in bocca, rosso d’imbarazzo e non interessato a saperne di più sulle avventure sessuali del compagno.

A quel punto Tidus, esasperato per non essere riuscito a vedere niente neanche stavolta, esplose in un ingiuria poco chiara.
-Sì, ma...! Ma...! Anche voi...! C'è! Io che...! Uno indica di là, e l-l'altro… NhaAA! Ehmej-eh!- blaterò, tornando a sistemare la tenda.

-Ma c’è o ci fa?- chiese il paladino, massaggiandosi la guancia.

-Probabilmente entrambi- replicò il maestro d’armi.



A\N: Certe cose è meglio non scoprirle.

DII\N: Odio i serpenti.

A\N: Alla prossima. Ciao.

  
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