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Autore: Nao Yoshikawa    21/02/2017    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se non vi fosse stato alcun sortilegio?
Molti di voi diranno: "beh, non sarebbe esistito Once Upon a Time".
Io invece voglio provare a vedere come le cosa sarebbero potute andare, in compagnia dei personaggi che tanto amiamo.
Quindi, questa è la storia della principessa Emma, delle sue avventure e del suo grande amore.
Ma non solo...
Riusciranno i nostri eroi a vivere per sempre felici e contenti?
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EmmaxBaelfire
RumplexBelle
ReginaxRobin
Genere: Fantasy, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baelfire, David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Neal Cassidy, Neal Cassidy/Baelfire, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Fuga
Emma sentì quasi l'aria mancarle. Delle immagini le passarono davanti, un po' come se stesse sognando. Ed infine, la consapevolezza di aver riacquistato tutti i ricordi che le erano stati cancellati.
Sollevò gli occhi verso Baelfire, il quale a sua volta la guardò.
Regina attese. Intuì immediatamente che qualcosa non andasse, e lo aveva capito da come i due si stavano guardando.
Lui si mosse verso di lei, lentamente, ancora confuso, come se davanti avesse avuto un'immagine astratta.
"Emma" - sussurrò.
Nel sentirsi chiamare, la principessa tremò. Quella voce... come aveva potuto dimenticarsi di quella voce e del modo in cui il proprio nome veniva pronunciato?
Come aveva potuto dimenticare quello che era stato il suo primo, vero amore?
Le lacrime iniziarono a pizzicarle gli occhi, e prima che potesse fare qualsiasi cosa, una lacrima le rigò il viso, finendo poi al suolo.
E le labbra si mossero piano, quasi in maniera impercettibile.
"Baelfire"
Adesso sapevano. Adesso sapevano cosa fossero l'uno per l'altro, adesso sapeva il perché dei dubbi, il perché delle strane sensazioni che li tormentavano.
Gideon strinse i denti, guardandoli. Non poteva credere che avessero ricordato proprio adesso che era stato ad un passo da ottenere quello che voleva.
"Emma! - esclamò Baelfire andandole incontro - Sei tu. Sei sempre stata tu, per tutto questo tempo! Come ho potuto dimenticare?"
"Non darti troppe colpe - disse a quel punto Regina - il merito è soltanto mio e di Tremotino"
"Cosa? - domandò lui confuso - cosa c'entra mio padre?"
"C'entra eccome. Era una Maledizione perfetta, peccato che qualcuno l'abbia spezzata. Oh, beh, questo non mi impedirà di portare a termine la mia missione"
"Regina, no!" - esclamò Robin.
"Tu non la ucciderai! - esclamò il ragazzo - vale ciò che ho detto poc'anzi. Se vuoi ucciderla, dovrai prima passare sul mio corpo!"
La Regina a quel punto alzò gli occhi al cielo, infastidita.
"Sai, è proprio per questo che avevamo lanciato la Maledizione. In modo che io potessi ucciderla senza seccature attorno, ma a quanto pare mi toccherà uccidere anche te!"
Baelfire sembrava irremovibile, e Regina sembrava decisa a perseguire per la sua strada.
Robin stava lì, e sapeva che se non avesse fatto qualcosa, qualcuno ci avrebbe rimesso la vita. Ma agire avrebbe significato andare contro la donna che amava. Alla fien, si sarebe ritrovato comunque dinnanzi una scelta.
Così tese la freccia contro la donna, rendendosi conto, per la prima volta, di quanto il suo braccio tremasse.
Probabilmente non sarebbe servito a nulla, ma doveva almeno provarci.
Così scoccò la freccia, colpendola al braccio.
Regina sussultò a quel gesto inaspettato. Poi, lentamente, incontrò lo sguardo dell'uomo, il quale sembrava piuttosto rammaricato e in difficoltà.
"Robin" - sussurrò lei.
"Mi dispiace, Regina. Non posso permetterti di far loro del male. Emma, vai via. Andate tutti via!"
Con la schiena poggiata contro il tronco dell'albero, Emma udì il tono autoritario di Robin. Ma non voleva andare via, aveva troppe cose da chiedere, troppe cose da capire.
"Emma, ho detto vai!" - esclamò di nuovo, distraendola dai suoi pensieri.
Lei guardò Baelfire. Era chiaro che anche lui aveva tante cose da dirle, ma probabilmente avrebbero dovuto farlo in un altro momento.
Così si stacco dall'albero, e corse via, sotto gli occhi del ragazzo, il quale, insieme a Gideon, scomparve poco dopo.
Regina li aveva lasciati andare via, sembrava quasi che non le importasse. Era evidente, dalla sua espressione, che fosse interessata a ben altro. Ella si avvicinò a Robin, affranta, dispiaciuta ed arrabbiata.
"E così hai fatto la tua scelta, Robin. Pensavo che mi amassi"
"Io ti amo. Ma stai sbagliando tutto. Non puoi uccidere Emma"
"Certo, la piccola principessina è sotto la tua protezione - disse schifata, non riuscendo a nascondere la gelosia - io te l'avevo detto, ti avevo avvertito che stare con me sarebbe stato impossibile. Io ho ucciso in passato, e probabilmente continuerò ad uccidere. Tu sei per la giustizia, e solo questo è un buon motivo per cui non dovresti più venirmi dietro"
"Ma sono sei anni. Sei anni che ti aspetto, per tutto questo tempo non ho fatto altro che pensare a te. Potresti benissimo vendicarti, ma dopo cosa ti rimarrebbe? Nulla. E' questo quello che vuoi?"
In realtà, Regina non aveva idea di cosa volesse in quell'istante. Da un lato, il senso di vendetta persisteva, ma da un lato, il pensiero di una vita felice con Robin, la faceva dubitare di se stessa.
E come se non bastasse, Emma le era scappata di nuovo, per l'ennesima volta.
"Hai fatto la tua scelta, Robin. Com'è giusto che fosse. Era chiaro sin da subito che sarebbe stato impossibile"
Robin, a quel punto, smise di supplicarla. Sapeva che continuando a farlo, non avrebbe ottenuto niente.
"Se non vuoi ascoltarmi, lo capirai da sola. Io comunque sia, non permetterò che nessuno muoia, a costo di rimetterci la vita"
La donna non l'aveva mai sentito così serio, così autoritaria. Forse, quella sarebbe stata la volta buona in cui finalmente Robin avrebbe smesso di vederla come una persona da amare, o almeno, di questo sperava.

Rose, con il fiato corto, sapeva di essere riuscita nel suo intento. David, accanto a lei, la guardava con gli occhi lucidi e con il cuore che ancor batteva a mille, a causa del bacio di poco prima.
Tremotino, invece, non sembrava per niente felice.
"Rose, che cos'hai fatto?! - esclamò - cos'hai fatto?!"
"Ho dovuto! - esclamò - stavano soffrendo entrambi!"
"No, tu non hai idea di quello che hai fatto, non puoi neanche immaginarlo. Sarà la rovina, te lo dico io. E' tutta colpa tua - sussurrò rivolgendosi a David - se solo non le avessi preso il cuore, tutto questo non sarebbe successo"
Spaventato, il principe indietreggiò, cercando di trattenere la paura.
"David, va via!" - esclamò Rose.
"Ma, io..."
"Ho detto vattene!"
L'altro la guardò ancora una volta, intuendo il suo volere. E poi prese a correre a gambe levate verso il proprio castello.
"Cerchi anche di proteggerlo? - domandò Tremotino - hai fatto tutto questo per... quello?"
"Non è "quello" e basta! Probabilmente io ne sono innamorata, e non me ne importa niente se la cosa non ti ti sta bene!"
"Rose - sibilò lui, afferrandola - non provare a disobbedirmi ancora...!"
"Basta! - esclamò Belle - basta così. Non è il momento di litigare. E se dobbiamo parlare di questa cosa, credo proprio che dovremmo farlo con il diretto interessato... Baelfire"
Quest'ultimo si era diretto verso casa, seguito da Gideon, che appariva più silenzioso del solito. Era andato tutto a monte, ogni suo piano era stato spazzato via, e come se non bastasse, adesso sarebbe scoppiata una faida familiare.
Baelfire rientrò furioso. Se davvero suo padre c'entrava qualcosa, voleva sapere tutto.
"Bae, sei tornato! - esclamò Rose abbracciandolo - stai bene?"
"Dov'è nostro padre? - domandò, rivolgendosi poi a Belle - dove si nasconde?"
"Non mi nascondo proprio da nessuna parte, figliolo" - rispose lui, apparendogli davanti.
Finalmente, si ritrovarono faccia a faccia, difronte una verità che era stata celata per troppo tempo.
"Che cos'hai fatto a me e ad Emma? - domandò con rabbia - hai lanciato una Maledizione per far sì che ci dimenticassimo l'uno dell'altro?!"
"Era la cosa più giusta da fare. Lei è destinata a morire, ed io volevo evitarti una sofferenza"
"Ah, grazie tante, e ti sembra questo il modo?! Impedirmi di amare e di ricordarmi dell'unica persona che mi abbia mai reso veramente felice?!"
"Bae, era l'unica soluzione..."
"L'unica soluzione? - domandò - sei arrivato perfino ad allearti con la Regina, per questo. Hai mentito a tutti noi, o c'era qualcun'altro che lo sapeva?"
Gideon a quel punto chinò lo sguardo, gesto che non poté sfuggire al fratello, il quale sentì l'aria mancargli.
"Gideon, tu... tu lo sapevi... e non mi hai detto niente?"
"Beh, perché avrei dovuto? - domandò - per renderti le cose facili come sempre! Potevi avere altre mille donne!"
"Ma di cosa stai parlando? Non posso credere che tu me l'abbia tenuto nascosto!"
"Ho dovuto farlo! - esclamò - e perché l'ho fatto perché anche io amo Emma, da sempre, da quando era bambino. Ma lei non ha avuto occhi che per te. Tu non hai idea di quanto sia doloroso essere sempre il secondo in tutto... per una volta, per una volta, volevo essere il primo in qualcosa. Ma a quanto pare non è possible, eh?"
Era la prima volta che Gideon si rivolgeva a lui in quel modo, ma dal suo tono era evidente che si trattasse di emozioni represse per chissà quanto tempo.
Per questo, non trovò nulla da dirgli.
E nemmeno Gideon ebbe bisogno di aggiungere altro. 
Gli lanciò un ultima occhiata, e poi se ne andò. Adesso rischiava anche di perdere un fratello.
"Bae - sussurrò Rose - sono stata io a spezzare la Maledizione. L'ho fatto perché voglio che tu ed Emma stiate insieme"
Lui sorrise, accarezzandole il viso.
"Grazie, Rose. Non so se ti ringrazierò mai, per questo. Credo che tu sia una delle poche persone a cui importi davvero della mia felicità"
Nel dire ciò aveva lanciato un'occhiataccia al padre, e poi aveva fatto per voltarsi indietro.
"Dove stai andando?" - domandò Tremotino.
"Tu che credi? Ho sei anni persi da recuperare, non penserai che me ne stia qui senza fare nulla"
"Bae... tutto questo è assurdo..."
"Sì, lo puoi ben dire - disse indignato - assurdo"
A quel punto, Tremotino capì che nulla avrebbe potuto convincerlo a  desistere. Ed inoltre, era successo proprio ciò che temeva. 
Baelfire aveva scoperto tutto e aveva finito con l'odiarlo.

Anche Emma era appena rientrata a casa, con il fiato corto e gli occhi lucidi spalancati. Era sconvolta, senza parole, aveva l'impressione di star quasi per sentirsi male.
Non poteva credere di aver gettato sei anni così, e tutto a causa di una Maledizione che le aveva impedito di ricordare, di amare.
Biancaneve e James la videro arrivare, e si accorsero immediatamente che qualcosa in lei non andava.
"Emma...Emma, che succede, ti senti male?" - domandò la madre.
La figlia alzò lo sguardo stralunato.
"Io ricordo tutto" - sussurrò.
"Cosa... cosa intendi?"
"Baelfire - mormorò - il suo primo bacio... ogni sua parole... ogni suo gesto, ogni suo tocco sulla mia pelle. Io ricordo tutto..."
I due coniugi a quel punto si guardarono. Erano convinti che oramai non ci fosse più modo che Emma potesse ricordare, mentre invece era successo.
"Tu... ricordi tutto...?"
"Sì... la Maledizione è stata spezzata... Voi, voi lo sapevate?"
"Di quale Maledizione stai parlando, Emma?" - chiese James.
La principessa però non li stava neanche più ascoltando. Nella sua testa si era convinta del fatto che loro dovessero sapere da tanto tempo ormai, e che le avessero tenuto nascosto tutto.
"Ma certo - sussurrò - ma certo che sapevate. Voi sapevate eccome, e me lo avete tenuto nascosto!"
"Emma, calmati" - cercò di tranquillizzarla Biancaneve.
"Non dirmi di stare calma! Ma certo, in questo modo sarebbe stato tutto troppo facile. Perché dirmelo, quando era proprio ciò che volevate?"
"Noi non conosciamo alcuna Maledizione!" - disse James.
"Bugiardi. Siete dei bugiardi. Sono tutti dei bugiardi. Come posso fidarmi, adesso?! Non sarò più in grado!"
"Emma!"
Biancaneve provò a chiamarla, ma invano. Emma sembrava sconvolto, ma aveva dato loro accuse infondate.
"Cosa credi sia successo?" - sussurrò al marito.
"Non lo so, ma la cosa non mi convince affatto"
Robin arrivò proprio mentre i due parlavano. Aveva un'espressione indefinibile, che mai gli era appartenuta.
"Robin! - esclamò Biancaneve - tu hai idea di cosa sia successo?"
Lui la guardò Oramai sarebbe stato inutile continuare a nascondere tutto.
"E' successo quello che doveva succedere. La Maledizione è stata spezzata"
"Di quale Maledizione stai parlando?"
"Sei anni fa, la Regina e il Signore Oscuro si sono alleati e hanno lanciato una Maledizione su Emma e Baelfire, in modo che si dimenticassero l'uno dell'altro e in modo che non potessero essere più in grado di amare. Ma è stata spezzata..."
Biancaneve si portò una mano sul cuore, sconvolta. Una Maledizione. Perché non ci aveva mai pensato?
"Una Maledizione. Oh mio Dio. Allora, in tutti questi anni... Emma deve aver sofferto terribilmente. Ma tu come fai a sapere tutto questo?"
"E' stata la Regina, a dirmelo..."
A quel punto fu James ad avvicinarsi a lui.
"La Regina? Tu hai parlato con lei?"
"Vostra Maestà, abbiamo fatto molto più di questo - disse mestamente - Emma è sempre stato nel mirino della Regina, tuttavia... questo non mi ha impedito di innamorarmi di lei..."
James indietreggiò, sconvolto. La stessa sorpresa colpì Biancaneve, la quale non poteva immaginare che vi fosse qualcuno in grado di amare Regina, non di nuovo almeno.
"Se per questo sarò considerato un traditore, così sia" - affermò poi.
"No - disse Biancaneve - non credo tu sia un traditore. Dopotutto, hai sempre protetto Emma, com'era tuo dovere"
"E allora, come dovremmo comportarci? - domandò James, rivolgendosi poi a Robin - tu come dovresti comportarti? Sei con noi, o sei contro di noi?"
"Io voglio solo proteggere chi amo. Anche a costo di morire. Non ho paura"
"Bene - disse lui, serio - perché adesso è guerra"

Anche David era rientrato al castello, non proprio di buon umore. La situazione si era risolta solo in parte, perché da un lato non aveva fatto altro che complicarsi. Ed anche la sua di situazione si era complicata. Quel bacio continuava a sussistere sulle sue labbra, facendogli desiderare di averne ancora. Si era innamorato di Rose, e da bravo principe da strapazzo qual'era, non era neanche riuscito a dichiararsi decentemente. Fra le tante cose.
Arrivò alla porta della camera di Emma, e poi bussò.
"Andate via!"
"Emma, sono David" - rispose. Egli sentì poi dei passi, ed infine vide Emma aprire la porta, con gli occhi arrossati.
"Emma... mi... mi dispiace. Siamo stati io e Rose a spezzare la Maledizione. Cioè, veramente è stata lei, ma io le ho fatto da sostegno. Non devi prendertela con i nostri genitori, loro non ne sapevano nulla"
"Non ha importanza, David. Sono io quella che ha perso sei anni della propria vita, sono io quella che ha dimenticato, sono io che sono stata vittima di una Maledizione!"
"Sì, beh... forse non è troppo tardi. Dopotutto... tu e Bae vi amate ancora"
La principessa pensò un attimo prima di rispondere. Eccome se lo amava, ma non aveva dimenticato di tute le difficoltà che da bambini avevano dovuto affrontare e che sicuramente anche adesso avrebbero dovuto affrontare.
"Sì. Ma adesso siamo più grandi, e le cose saranno più difficili"
"Finalmente credo di poterti capire - disse imbarazzato, portandosi una mano sulla testa - perché l'amore fa soffrire?"
Emma sorrise, e poi lo abbracciò.
"Perché altrimenti non sarebbe vero amore"
Poi gli accarezzò il viso e lasciò che tornasse nelle proprie stanze.
Lei invece si stese sul materasso, come se fosse morta. Aveva la testa così piena di domande. Com'era possibile che fosse successo tutto questo?
Ancora faticava a crederci? Veramente il loro amore doveva essere destinato ad essere così... ostacolato?
Chiuse gli occhi, facendo per addormentarsi.
Erano stati sei anni di finta felicità. E questa era la cosa che la faceva più arrabbiare. L'essere vissuta nella menzogna.
Stava quasi per passare al mondo dei sogni, quando un rumore familiare attirò la sua attenzione. Si tirò su, e lì lo vide. Baelfire stava aggrappato alla finestra, esattamente come sei anni prima!
"Bae..." - sussurrò commossa.
"Emma! - disse lui, scavalcando la finestra e raggiungendola - mi dispiace, ma dovevo vederti, io..."
"No - fece abbracciandolo, con le lacrime agli occhi - a me dispiace. Perdonami Bae, non avrei dovuto dimenticare. Io ti amavo, ti amo ancora, non ho mai smesso, per questo sono stata così male!"
"Oh, Emma - sussurrò lui, ricambiando l'abbraccio - non è colpa tua, non è colpa di nessuno dei due. Hanno provato a tenerci separati nella maniera più esasperata, ma non ci sono riusciti. E adesso siamo qui, i nostri ricordi sono tornati. Abbiamo già perso sei anni, non voglio perderne altrettanti"
"La Regina vuole uccidermi. Già una volta siamo provati a scappare!"
"E scapperemo di nuovo! Adesso siamo adulti, è diverso, possiamo cavarcela da soli! Tu sei disposta a seguirmi, mia principessa?"
Il suono di quelle parole era maledettamente dolce. Baelfire era diventato un uomo, ma era sempre lui, sempre il ragazzino di cui si era innamorata.
"Sempre" - sussurrò al suo orecchio. Un gesto semplice, che aveva però scatenato in Bae sensazioni diverse.
Non erano più bambini, erano cresciuti, e insieme a loro, certi bisogni, certe sensazioni.
Si strinsero, e poi si baciarono, non in modo casto come avrebbero fatto anni prima. Era un bacio passionale, uno di quei baci veri che tanto spesso avevano desiderato darsi, un bacio che premuniva molto altro.
I due boccioli finalmente sbocciarono, e lì, consumarono per la prima volta il loro amore fatto di segreti e storie incredibili.
Adesso erano una cosa sola. Adesso sarebbero stati insieme per sempre, e nessuna Maledizione, niente di niente, neanche la morte avrebbe potuto separarli.
Stretti l'uno all'altro, quella notte, non ebbero più paura, né timori, né sensazioni strane. Finalmente avevano ritrovato la loro felicità.
E quando il sole sorse, la mattina seguenti, Baelfire ed Emma andarono via, pronti a portare a termine ciò che sei anni prima avevano iniziato. E questa volta, nessuno li avrebbe separati.

Nota dell'autrice:
E faida fu! Le due famiglie si trovano in difficoltà, magari questo li porterà a collaborare. Cosa molto utile visto che Emma e Bae sono scappati, ma questa volta non sarà tanto facile trovarli.
Di positivo è che finalmente stanno insieme in tuuutii i sensi, e questa è una cosa molto bella.
Nel prossimo capitolo, uno scontro tra due vecchie rivali...


   
 
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