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Autore: cioco_93    12/03/2017    1 recensioni
Premettendo che è la mia primissima FF su Ouat, in queste settimane di attese per il ritorno della seconda parte della sesta stagione, ho provato a immaginarmi quello che potrebbe succedere dopo il mid season finale.
SPOILER ALLERT per chi non segue la programazzione Americana.!!
Captain Swan / OutlawQueen
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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13. It's all so weird

La mattina seguente la piccola di casa Swan-Jones sgattaiolò nella sua camera, mentre i genitori del passato erano in bagno, per portar via qualche vestito da mettere in valigia e portare via con se. Lei e sua madre avevano da anni la stessa taglia, e quante volte Hope le aveva trafugato l’armadio, ma la persona che avrebbe avuto davanti non era davvero sua madre, non ancora per lo meno, quindi preferiva evitare di avvicinarsi al suo armadio.
- Cioccolata.?? – le chiese la sua vera mamma non appena apparve in cucina.
- Eh me lo chiedi.?? – la prese in giro lei.
- Ascolta tesoro, ho bisogno che tu mi dia ben retta per un attimo - le fece seria d’un tratto la donna posandole la tazza bollente davanti.
- Mamma so cosa devo fare, che devo stare attenta, che Gideon non è lo stesso che conosco…- incominciò la ragazza a ripetere ad alta voce modi filastrocca.
- Hope non si tratta di quello – le disse sorridendo la madre – Io ho piena fiducia in te, e anche se Gideon non è lo stesso, fidati, non vuol dire che non sarai il suo tipo. Ho avuto la stessa prova più volte con tuo padre – continuò a spiegarle divertita immersa in vecchi ricordi – quello che sto cercando di chiederti e di esser paziente con me – concluse cercando i suoi occhi preoccupata.
- Con te.?? – le chiese perplessa la ragazza.
- Si. Diciamo che ero molto più difficile ai tempi rispetto a come lo sono adesso, e pensare che già in quel periodo ero migliorata parecchio – le raccontò la bionda.
- Forse, ma non vedo l’ora di scoprire anche la vecchia te – affermò la figlia avvicinandosi a lei e abbracciandola sincera.
- Stai attenta - le sussurrò la donna con voce tremante, ma Hope non fece in tempo a rispondere che il resto dei suoi genitori comparvero in salotto.
- Pronta principessa.?? – le chiese il pirata più vecchio con un minimo di groppa in gola.
– Certo papà, sono nata pronta – le disse per smorzare la tensione lei abbracciandolo, e in pochi minuti furono fuori casa per avviarsi al capannone, dove, a sorpresa, l’aspettavano Gideon, Herny e Regina.
La ragazza, non appena li vide, si fiondò tra le braccia del fratello, e questi non poté che rispondere con forza al suo abbraccio.
- Non fare troppo la saputella con il me del passato solo perché sarò più piccolo di te, e stai attenta – le soffiò dolcemente tra i capelli.
- Vedremo se sei un bravo fratellino come sei un bravo fratellone – lo prese in giro lei per poi staccarsi e avvicinarsi alla regina.
- Consigli utili.?? - chiese Hope non appena le fu di fronte.
- Non farti ammazzare – rispose prontamente lei con un dolce sorriso – hai già vinto questa battaglia una volta, non vedo perché non dovresti riuscirci anche questa. E non dubitare mai della tua magia. Sei forte, e soprattutto a differenza di tua madre alla tua età, sai usare il tuo potere da sempre – aggiunse poi tirandola tra le sue braccia.
- Ti voglio bene anch’io – replicò semplicemente la giovine sapendo come le parole dette dalla mora erano il suo modo per esprimerle il suo totale affetto.
Emma in tutto ciò fu molto colpita dal rapporto che vedeva essersi creato tra la sua futura figlia e quella versione di Regina. Si vedeva lontano un miglio che le due tenessero onestamente l’una all’altra.
- È stata la sua mentore. L’aiutata a gestire la magia, l’aiutata a gestire la sua oscurità,… è diventata in tutto e per tutto come una zia. Dall’altro canto, non affezionarsi a Hope viene impossibile a chiunque, è un uragano di vita – le spiegò l’altra Salvatrice intuendo i pensieri della sua omonima.
- Sapere che è cresciuta con tutto questo amore mi rassicura – rispose semplicemente l’altra guardando l’ultimo saluto della figlia.
Gideon e Hope era al momento uno di fronte all’altro. Si tenevano le mani e si fissavano negli occhi con un’intensità percepibile a tutti i presenti.
- Cerca di salvarmi e non uccidermi anche a sto giro se riesci, e torna da me. Ti prego – le disse con un fil di voce il ragazzo.
- Non ho intenzione di fare diversamente – le disse sforzandosi di sorridere lei, per poi fiondarsi sulle sue labbra, sotto sguardo irritato di entrambi i Capitani.
- No, non ti ci abituerai mai. Non fino ad adesso almeno – specificò nell’immediato il pirata del futuro alla propria nemesi – Principessa, è ora di andare – aggiunse poi come scusa per staccare i due giovani amanti.
La ragazza rise sotto i baffi, e dopo un ultimo abbraccio ai propri genitori si avvicinò alla coppia del passato – Ci sono – proclamò infine.
- Bene – disse la Salvatrice pronta con la bacchetta in mano che le aveva affidato Regina per tornare. Si concentrò sull’apertura del portale, e in pochi attimi un varco di luce si aprì davanti ai loro occhi.
Fece un veloce cenno a Killian che prese la figlia per mano e si getto nel passaggio, mentre la donna si trattenne ancora un attimo, voltandosi un’ultima volta verso se stessa.
- Lotterò fino al mio ultimo respiro perché questo futuro esista – si promise semplicemente, e non appena il sorriso di gratitudine apparve sul volto della sua versione del futuro, ebbe finalmente le forze per gettarsi anche lei nel portale.

- Mamma mia che botta – si lamentò Hope cercando di alzarsi in piedi.
- Si, questi portali temporali hanno questo fantastico difetto di scaraventarti letteralmente tra i mondi – le spiegò Killian ponendole l’uncino per aiutarla ad alzarsi.
- Finché funzionano non lamentiamoci troppo – commentò Emma pulendosi i vestiti – bene, direi di raggiungere gli altri – aggiunse poi guardando i due e dirigendosi direttamente fuori dal capannone.
Ci vollero una decina di minuti, e tutti e tre si ritrovarono nella casa della coppia, ma sicuramente non si aspettavano di trovarci qualcuno come invece accadde. La Salvatrice infatti non ebbe il tempo di entrare del tutto in casa, che il giovane Mills non poté che fiondarsi tra le sue braccia.
- Siete tornati.!! – urlò entusiasta.
- Perché avevi dubbi ragazzino?? – chiese ironica la donna ricambiando l’abbraccio.
- Con voi due non si sa mai – affermò Regina comparendo dal dietro – e vedo che siete riusciti a portare anche vostra figlia, solo ed esclusivamente lei, per grazia divina – aggiunse posando gli occhi sulla figura di fianco al capitano.
- Emh, si… piacere – disse la ragazza facendo un passo avanti e accennando un timido saluto con la mano – scusate, ma mi fa strano vedervi tutti così giovani, e soprattutto pensare che voi non mi conosciate – constatò poi vedendo i sguardi curiosi dei due su di lei.
- Vero, ma direi che avremo un po’ di tempo per farlo. Per non parlare che nessuno potrebbe mettere in discussione che sei figlia di mamma e Killian: sei il loro mix perfetto.!! – replicò divertito Henry.
- Anche caratterialmente – affermò fiero il pirata.
- Si bene, ora però pensiamo alle cose serie. Direi che è il caso che mangiate qualcosa, e dopo di che ci dedichiamo a come sconfiggere il bambino cresciuto troppo in fretta – tagliò corto la mora, dirigendosi verso la cucina.
- Perché diamine è qui lei.?? – chiese con toni esasperati Uncino alla propria donna.
- Finché ha preparato le lasagne, io non mi lamenterei – rispose semplicemente Emma con un’alzata di spalle seguendo l’amica.
Hope nel mentre non riusciva a non guardarsi intorno. Era strano esser in quella casa. Era la sua, ma era decisamente meno vissuta. Il suo salotto era ricoperto di così tante foto, in quella stanza invece ce ne erano giusto un paio. L’albero di Natale era più piccolo, i divani meno rovinati, era tutto meno vissuto insomma.
- Tutto bene.?? – chiese il fratello avvicinandosi a lei.
- È tutto così strano – replicò semplicemente la bionda.
- Bhè, sicuramente la casa ha 20 anni di storia in meno. Ci siamo trasferiti qui da meno di un anno, è normale che queste mura raccontino molto meno rispetto a casa tua – le spiegò lui.
- Eri già saggio a 16 anni, incredibile – lo prese in giro a quel punto lei ridendo.
- Dovevi conoscermi a 10 quando ho recuperato nostra madre – ribatté lui divertito – Dai andiamo a mangiare – aggiunse poi porgendole la mano e dirigendola in cucina dagli altri.

Mangiarono tutti insieme, chiacchierando del più e del meno senza entrare in dettagli troppo sconvolgenti su quello che sarebbe successo in futuro.

Regina aveva reso già noto che stavo preparando una bella pozione della memoria per tutti, ma comunque voleva evitare di sentire notizie troppe assurde su quello che sarebbe successo nei vent’anni a seguire.
Così Hope si limitò a dire cose semplici, come del rapporto che aveva con ognuno di loro.
Raccontò di come Henry fosse il miglior fratello che si potesse immaginare: le aveva insegnato a giocare a tutti i videogiochi immaginabili, facendola diventare decisamente più brava di Emma, l’aiutava a studiare, ed era quasi sempre il primo a cui si rivolgeva quando aveva un problema e aveva bisogno di un consiglio.
Di Regina spiegò come fosse la sua mentore: tutto ciò che conosceva sulla magia lo doveva a lei e raccontò come più e più volte si era rivelata la parte razionale della famiglia, e il suo personale grillo parlante.
Infine raccontò come i suoi genitori però rimanessero sempre e comunque le sue colonne portanti. Il temibile capitan Uncino con lei si trasformava nel principe che ogni bambina potrebbe sognare. La viziava a non finire, e si divertiva con Henry a creare alleanze in casa contro la Salvatrice, la quale poi, con furbizia, riusciva sempre a trovare un buon compromesso per ribaltare gli accordi, e portare i figli dalla sua parte. Insomma, in casa era sempre un gran divertimento, e c’erano poco tempo per i musi lunghi o gli schrezi.
- Vuoi dire che il pirata in tutti questi anni non ha mai combinato niente per far indiavolare tua madre.?? – chiese stupita a quel punto Regina.
- Hej.!! Grazie vostra Maestà – replicò offeso Killian, facendo scoppiare a ridere la ragazza.
- No bhe, loro due bisticciano di continuo. Mamma fa la seria, e papà risponde con toni ironici o maliziosi facendole perdere la pazienza – iniziò a spiegarle – solo due o tre volte hanno dato davvero in escandescenza, ma era più che altro per colpa della testardaggine di mamma – aggiunse con toni colpevoli per averlo rivelato.
- Si, questo non mi stupisce – commentò Henry ridente.
- Bando alle ciance, abbiamo un futuro da salvare, direi che è il caso di iniziare a metter giù un piano – tagliò corto Emma a quel punto focalizzando di nuovo l’attenzione sulle cose importanti.
- Lui dov’è.?? – chiese a quel punto Hope.
- Non lo sappiamo – sospirò Uncino – Tremotino ha fatto si che si rendessero introvabili. Nemmeno Belle è riuscita a scoprire dove si trovino – continuò con toni spenti.
- Zia, cioè Regina – si corresse al volo imbarazzata la ragazza – c’è possibilità di andare alla tua cripta.?? – chiese a seguire guardando la donna.
- Certo, perché.?? – replicò curiosa lei.
- Qualche hanno fa, per motivazioni troppo lunghe da spiegare, eri riuscita a creare una pozione che riuscisse a trovare il proprio Vero Amore, se ovviamente sapevi già chi fosse. L’aveva sfruttata la mamma per trovare papà, ed aveva funzionato – iniziò a raccontare la biondina – ora, non mi ricordo tutti gli ingredienti in modo dettagliato, ma ti aiutai a crearla, se riuscissi a vedere quello che hai lì sotto magari potremmo riuscire a ricrearla.!! – specificò a seguire estasiata per la propria idea.
- Si, ma non capisco per cosa ci potrebbe servire – fece notare perplessa la donna, quando un ragionamento le balzò alla mente – Oh…Gideon…- sussurrò incredula.
- Perché è sempre così sorprendente che io e Gideon stiamo insieme.?? – chiese a quel punto divertita la ragazza.
- Credo che il fatto che sia il figlio dello storico nemico numero uno di Uncino, non che tuo padre, e la figura incappucciata che da mesi tormenta nostra madre abbia una certa influenza – gli fece notare Henry ridendo.
- Capitano, devi ammettere che c’è una certa ironia del destino in tutto questo – lo prese in giro Regina.
- Si, si, certo…Porta Hope alla cripta e vediamo se riuscite a ricreare quell’intruglio. Henry ed io andremo a parlare con Belle, per quanto sia assurda la situazione, credo che meriti di sapere che ci sia forse un modo per salvare suo figlio – affermò serio il pirata.
- E io rimango esclusa così.?? – domandò incredula la Salvatrice – non se ne parla neanche, vengo con voi.!! – puntò i piedi come una bambina.
- Mamma lascia me e Killian creare un legame…adolescente/pirata – inventò su due piedi beccandosi un’occhiataccia dalla madre e una grossa risata da parte di Hope.
- Scusate, e che nel futuro non cambierete di una virgola – si giustificò la ragazza.
- Non che voglia mettermi in mezzo, ma forse è il caso che vai al loft. L’ansia dei tuoi in questi ultimi due giorni valeva per due anche se non la esprimevano in coppia – affermò l’amica, aiutando così inconsapevolmente i due uomini.
- Salvati in coroner – proclamò a quel punto la bionda, e dopo un veloce bacio sul capo di Henry e un ennesimo sguardo circospetto al proprio capitano uscì senza aggiungere altro dalla casa.
- Non ho la più pallida idea di cosa stiate progettando voi due, ma se combinate un qualche disastro vi uccido con le mie mani – disse severa la regina rivolgendosi ai due – E n t r a m b i – sottolineò in modo da far capire l’ammonimento in modo chiaro anche al figlio – e ora possiamo andare – concluse poi prendendo la mano della ragazza di fianco a lei e scomparendo nella sua solita nube violastra.

- Wow, mi state davvero dicendo che la vostra futura figlia sarà l’amore della vita di mio figlio e che potrà salvarlo senza che lo uccidiate.?? – domandò incredula, ma piena di speranza Belle ai due davanti a lei.
- Se tutto va secondo i piani si. Ora dobbiamo però trovare Gideon. Non sarà così facile come nel futuro – iniziò a spiegare Henry.
- Certo, perché i nostri figli non sono cresciuti insieme – sospirò tristemente la donna.
- Già, ma non ti scoraggiare Tesoro, vedrai che riusciremo anche in questa impresa – cercò di incoraggiarla il pirata.
Killian negli anni si era veramente affezionato a quella dolce ragazza, sempre persa nel suo mondo dei libri e con una speranza di redenzione per tutti più irritante di quella di Biancaneve. Era strano pensare che proprio l’unica donna che era riuscita ad amare veramente il coccodrillo, era quella che negli anni era diventata una sottospecie di migliore amica per lei. Forse il fatto che proprio Gideon fosse il vero amore della sua futura figlia, non era ironia, ma vero e proprio destino.
- Vorrei aiutarvi a trovare Tremotino e mio figlio, ma purtroppo come ben sapete mi hanno esclusa da tutto – disse poi scoraggiata la donna.
- Per questo non ti preoccupare, la mamma e Hope a quanto pare stanno creando una pozione che ci aiuterà a trovargli – affermò sorridente il ragazzino.
- Bene, allora se non posso far nulla per aiutarvi, lasciate almeno che vi offra una tazza di thè – propose cordiale lei.
- Ti ringrazio Love, ma Henry ed io abbiamo una piccola missione da svolgere prima – ribatté prontamente Killian cercando lo sguardo d’intesa del giovane Mills.
- Bhè, allora non vi trattengo – replicò lei con un sorriso – e grazie, per quel poco che vale, qualsiasi notizia che riguardi una speranza al momento mi rincuora – aggiunse poi dolcemente.

Nel mentre Emma era giunta finalmente all’appartamento dei suoi. Era così strano non sapere chi aspettarsi una volta varcata la soglia, e le attanagliava il cuore il fatto che in verità avrebbe voluto gettarsi tra le braccia di entrambi.
- Emma.!! – la richiamò nell’immediato il padre appena la vide entrare in casa.
- Ciao David – lo salutò la donna abbracciandolo intensamente.
- La mamma mi ha raccontato tutto tramite un post it. Siete riusciti davvero ad arrivare nel futuro.?? Avete trovato vostra figlia.?? – la interrogò subito l’uomo dirigendo la figlia verso il bancone della cucina.
- Si. Hope adesso è con Regina, e le ho già avvisate di raggiungerci qui al loft una volta finito – spiegò la bionda.
- Wo… conoscerò la mia futura nipote – constatò estasiato il Principe facendo scoppiare a ridere la figlia.
- Bhè lo stai dicendo a quella che ha conosciuta la sua futura bambina – gli fece notare lei.
- E tu come ti senti con questa situazione.?? – chiese a quel punto quasi preoccupato il padre.
- Stranamente bene – iniziò a confidarsi la Salvatrice – ma credo sia purtroppo dovuto al solo fatto che ho visto il mio futuro. Se mai sopravvivrò avremo una bella vita, tutti quanti, e incredibilmente, da come ci ha descritto Hope, riuscirò a darle una vita felice, ma quando lei se ne andrà, e Regina ci farà cancella la memoria della sua presenza, queste certezze svaniranno, e ho paura che finirò per vivere male tutta la gravidanza così come quella di Henry – si sfogò a seguire, e David venne spontaneo stringerle la mano e cercare i suoi occhioni verdi così simili a quelli della madre.
- Emma, non succederà, e sai perché.?? Perché questa volta non sarai sola. Avrai me e la mamma, gli amici, tuo figlio e soprattutto avrai Uncino. Con Henry eri sola e in una prigione. Eri appena stata tradita e avevi solo 18 anni. Ti prometto, che anche quando la tua bambina se ne andrà, la tua gravidanza sarà comnque meravigliosa – la rassicurò come solo un padre avrebbe potuto fare e a quel punto la salvatrice non poté che sentirsi davvero rincuorata, e speranzosa di quel futuro così prossimo, sempre che ovviamente sarebbe riuscita a salvarsi.
Preferì quindi non rispondere, e poggiare semplicemente la testa sulla spalla del principe, quando chiudendo gli occhi per quella sensazione di pace, non venne colta di nuovo, dopo tempo, da una visione.
Era sempre la stessa: lei, sulla strada di Storybrooke, che combatteva contro Gideon. I suoi genitori, Killian ed Henry che accorrevano alle sue spalle, il figlio di Gold che la trafiggeva con la spada, e poi un nuovo particolare: Hope, la sua Hope, stesa poco dietro di lei priva di sensi, che proprio quando la Salvatrice veniva trafitta, riapriva gli occhi come se si fosse appena svegliata da un qualche incantesimo.
- Emma, Emma –la richiamò immediatamente il padre quando la sentì tremare – Hai avuto di nuovo una visione.?? – chiese preoccupato.
- Si.. cioè, credo sia stato lo stress di dover perdere tutto, che una vera e propria visione – mentì all’istante – Tranquillo papà, va tutto bene – aggiunse poi cercando di sorridere.

Buonasera lettrici.!!
Anche oggi purtroppo faccio giusto in tempo a postare il capitolo e scappare a mille altre faccende, senza degnarmi di commentare decemente.
Spero comunque che la storia continui a interessarvi, per quanto sia un'immaginaro di questa seconda metà di stagione del nostro Ouat che finalemnte è re iniziata.!!
Grazie come sempre a chi mi segue e legge.!!
Un bacio
A.

 

  
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