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Autore: Fabb5000    14/03/2017    2 recensioni
Sono passati dieci mesi da quando Herobrine ha clamorosamente fallito nel suo tentativo di conquistare l'Aether e di vendicarsi del fratello Notch, e dopo tanto tempo, il re del Nether riesce finalmente ad uscire dalla Sabbia delle Anime nella quale Steve lo ha imprigionato. Tuttavia i propositi di vendetta dovranno attendere : una nuova minaccia, profetizzata da Null, si palesa all'orrizonte, unità a un gran poco buono auspicio per Herobrine. Un nuovo nemico sta per risorgere, più potente che mai, e Notch, Steve e persino Herobrine avranno il loro bel da fare per evitare una catastrofe di scala universale, e stavolta dovranno confrontarsi con un nemico molto pericoloso, qualcuno che non si vedeva in giro da parecchio tempo, e che brucia dalla voglia di rivalsa ... buona lettura!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Minecraft : l'ultima guerra'
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Era una giornata come tante alla valle di Dinnerbone. La vita procedeva tranquilla, e come al solito tutti ai dedicavano alle loro comuni mansioni.

Steve e Alex erano in una radura poco lontano da casa ad allenarsi con la spada. Il ragazzo non aveva potuto che complimentarsi per i progressi che l'amica aveva fatto in quei dieci mesi. Anche Dinnerbone ne era rimasto colpito : Alex era veramente una ragazza dura come l'acciaio.

Klingatt era seduto sotto un albero, a debita distanza dal lago, a leggere un altro dei suoi enormi libri. Da quando il tempo di combattere e viaggiare era finito, dieci mesi prima, e il gruppo era venuto ad abitare nella valle, aveva trovato una passione per la lettura. L'Enderman affermava che forse cercando nel passato avrebbe potuto scoprire di più sulle sue origini. Perciò dopo appena una settimana che stava nella valle Klingatt partiva per chissà dove e tornava con poco dopo con un grosso manuale che parlava di cose che capiva solo lui, e prontamente una settimana dopo ripartiva e tornava con un altro.

Gli altri non si preoccupavano affatto quando se ne andava : da quando avevano salvato l'universo dalla minaccia di Herobrine, Klingatt era diventato una celebrità, come tutti loro del resto, e nessuno si spaventava più alla vista di quell'Enderman dagli occhi verdi.

Bomby era comodamente sdraiato accanto a Klingatt a ronfare, completamente ignaro di qualsiasi cosa gli capitasse intorno. Se c'era qualcuno che non aveva mai creato problemi era lui.

Dinnerbone sospirò. Era tutto così perfetto. Tutto così maledettamente perfetto.

Nonostante infatti avesse ormai superato gli ottant'anni, il vecchio allenatore desiderava altre imprese da compiere. Le sue preghiere erano state esaudite dieci mesi prima, con la battaglia contro Herobrine a cui aveva preso parte, ma ora sentiva il bisogno di tornare a combattere.

E sapeva che anche gli altri non desideravano altro : Steve e Alex erano nati per essere degli eroi, e dopo il lungo peregrinare che avevano compiuto prima degli avvenimenti di dieci mesi prima erano ormai incapaci di fissarsi in un posto e chiamarlo casa.

Anche Klingatt, se glielo avessero chiesto, sarebbe partito per un'avventura : Dinnerbone sentiva chiaramente l'ansia che l'Enderman cercava di mascherare fingendosi un avido lettore. Lui era uno attivo, e non attendeva altro che un'altra battaglia da vincere.

Bomby, di canto suo, li avrebbe seguiti ovunque fossero andati.

Ma Dinnerbone sapeva che le loro aspettative non sarebbero mai state esaudite : dopo la sconfitta di Herobrine non c'erano più imprese da compiere, né avventure da vivere, né battaglie da vincere.

Inizialmente dopo la vittoria il gruppo di eroi aveva viaggiato in un lungo e in largo per il mondo, aiutando Notch a riparare i danni causati dalla liberazione dei Draghi Titani Elementali. C'era molto lavoro da fare : città da ricostruire, vulcani da tappare, famiglie da consolare ... ma incredibilmente tutto si era risolto in qualche settimana. Persino la sua valle, nonostante fosse stata interessata a inondazioni e colate laviche, si era ripresa in fretta dalla catastrofe ed era rifiorita; il lago si era ritirato e i solchi lasciati dalla lava erano divenute cascate. Infine Steve, Alex e Klingatt lo avevano aiutato a ricostruire la casa, che ora era più bella di prima. Bomby, di canto suo, aveva ronfato tutto il tempo.

Così avevano passato quei nove mesi nei più disparati modi : Steve aveva aiutato Dinnerbone ad addestrare Alex, la quale era divenuta un'abile spadaccina, e intanto si era allenato con spada e arco; Klingatt aveva trascorso le sue giornate leggendo e scrivendo; Bomby, infine, dormiva diciannove ore al giorno e si svegliava di tanto in tanto per pasteggiare.

Dinnerbone sospiro nuovamente : quel Creeper era peggio di un gatto pigro.

Il vecchio allenatore ricordava con esattezza tutte le battaglie che aveva sostenuto e vinto, e si rabbuiò al pensiero che probabilmente non ce ne sarebbero state più. Di tutta la sua vita l'unica cosa che non rimpiangeva era Herobrine : si augurava che ci marcisse nella Sabbia delle Anime.

All'improvviso udì un lieve rombo, come un tuono lontano.

Alzò la testa e scrutò il cielo, che però pareva sereno. Inoltre il brontolio non si fermò, ma continuò intensificandosi sempre più, e pareva provenire da sottoterra.

-Cosa ...?- mormorò, ma improvvisamente la terrà tremò. Il rombo divenne un boato e parve provenire da tutte le direzioni. Diversi massi crollarono dalle montagne che circondavano la valle e l'acqua del lago divenne torbida. Steve cadde pancia all'aria e un pesante ramo si staccò da un albero, finendo addosso al povero Bomby, che si svegliò con un guaito.

Così come era venuto, il terremoto si arrestò improvvisamente, lasciando posto ad una calma incredibile.

-Ma che diavolo era?- esclamò Steve rialzandosi. Un terremoto nella valle? Non credeva che fosse possibile ...

-Se vuoi la mia, non ne ho proprio idea- rispose Klingatt mentre sollevava il ramo, facendo uscire un ammaccato Bomby che soffiò arrabbiato per il brusco risveglio.

-Pssss- sibilò il Creeper.

-Cosa ha detto?- chiese Alex a Klingatt, il quale rispose : -Ha detto "non ho mai sentito una cosa del genere, ma se si ripresenta gliene dico quattro, così impara a svegliarmi"-

Nonostante la preoccupazione, il gruppo trovò la forza di ridere per l'infantilità del Creeper, ma furono interrotti da un Dinnerbone piuttosto alterato : -Piantatela! Guardate che cosa sta succedendo al cielo!-

Tutti alzarono le teste e notarono che la volta celeste fino a poco prima sgombra ora era piena di nuvole frenetiche che si muovevano in molteplici direzioni.

-Deve esserci un grande casino lassù- mormorò Alex. -Comincio a dubitare che quel terremoto fosse naturale-

-Per me, questo significa guai in arrivo!- esclamò Steve. -Tenetevi forte, andiamo da mio padre!-

Il giovane dio si concentrò e, sfruttando appieno i suoi poteri, trasformò se stesso e gli altri in un fascio di fulmini che schizzò verso il cielo. Un istante dopo si rimaterializzarono davanti ad un enorme palazzo.

Steve riaprì gli occhi. L'Aether era esattamente come se lo ricordava : era pieno di isole volanti e le anime benigne volteggiavano tra le nuvole. Sull'isola dove si trovavano c'era il maestoso palazzo di Notch, e il dio era in piedi poco davanti a loro mentre osservava il mondo sottostante con un'espressione preoccupata abbracciato ad una donna dai lunghi capelli che era indubbiamente la sua sposa Persea.

Steve si diresse verso di loro, chiamandoli a gran voce. La madre gli si gettò felice fra le braccia, così come Notch, che però gli rivolse un sorriso caldo ma al contempo preoccupato.

-Che cosa sta succedendo, papà?- chiese Steve. -Prima un terremoto nella valle dove viviamo, poi il cielo entra in subbuglio. Che spiegazione c'è per tutto questo?-

Notch abbassò il capo : -Il terremoto proveniva dal Nether. Non ne sono sicuro ma ... credo che c'entri Herobrine-

-Herobrine?!- esclamò Steve. -Vuoi dire che è tornato?!-

-Penso di sì- rispose Notch. -Ho inviato Jeb a controllare, ma non ci sono molte altre spiegazioni. Il terremoto non ha interessato solo la valle, ma tutto l'Overworld ... persino qui in cielo lo abbiamo avvertito. Il.motivo di tanto subbuglio nel cielo era che tante anime sono corse da me per chiedere spiegazioni. Sono riuscito a calmarle, per ora-

Steve era sconvolto : -Ma come è possibile, padre? Credevo di averlo intrappolato per sempre ...-

-Non basta certo la Sabbia delle Anime per intrappolare un dio- rispose Notch. -Sapevo che prima o poi ... oh, finalmente!- esclamò alla vista di un trafelato Jeb che volava verso di loro.

-Steve, ragazzo mio!- esclamò l'anima abbracciandolo. -Da quanto tempo! Quanto è passato? Dieci mesi?-

-Jeb, amico mio, che notizie porti?- chiese Notch con fare autoritario, riportandolo alle realtà.

-Notizie infauste- rispose Jeb. -A quanto pare la vostra previsione era giusta, Herobrine è riuscito ad evadere dalla sua prigione. Ma questa non è la parte peggiore-

-Che può esserci di peggio?- chiese Klingatt.

-Null- rispose Jeb, e vide la preoccupazione farsi strada sul volto di Notch. -Sapeva che Herobrine sarebbe uscito oggi ed è andato a riferirgli una profezia alquanto infausta. Purtroppo sono riuscito a sentirne solo l'ultima parte : "La terra, il cielo e la morte, così è venuto, se resteranno uniti sarà tutto perduto, perché non ora ma presto questo accadrà : il vecchio sul giovane trionferà"-

-Maledizione- mormorò Notch. -Che vorrebbe dire?-

-Ora non ha importanza- disse Alex. -Cosa facciamo con Herobrine? Merita di essere punto per ciò che ha fatto!-

-Concordo- disse Steve. -Io propongo di gettarlo nel Tartaro in mezzo ai Draghi dell'Apocalisse. Ci penseranno loro a rendergli il soggiorno il più spiacevole possibile-

-Purtroppo non è così semplice- rispose Notch. -Non possiamo ucciderlo perché ciò annullerebbe i suoi poteri ... e rinchiuderlo nel Tartaro è come condannarlo a morte. In entrambi i casi il Nether ne risentirebbe ... e ciò avrebbe conseguenze devastanti per il resto dell'universo-

-Quindi cosa conti di fare?- chiese Jeb.

-Ancora non lo so- rispose Notch. -Penso che un processo sia la scelta migliore. Lo convocherò qui il prima possibile ... per giustiziarlo-
   
 
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