Anime & Manga > Lupin III
Segui la storia  |       
Autore: monsieur Bordeaux    03/04/2017    1 recensioni
La passione di Lupin per la F1, o le corse di auto in generale, è stata evidente fin dalla prima puntata della prima serie. E nella seconda stagione aveva corso proprio sul noto circuito di Montecarlo, quindi mi è sembrato giusto "organizzare" un ritorno nel Principato. Ma questa volta non sarà lì per correre, ma bensì per uno dei suoi furti. Chissà cosa si sarà inventato, stavolta...
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 2 - Lupin lancia la sua sfida


Per alcuni minuti Lupin osservò con attenzione il box di Da Rocha e alla fine capì dov'era nascosto il gioiello che voleva rubare. Era sicuro che lo smeraldo era dentro una piccola cassaforte nera, visibile a lato del box. Poco dopo Jigen la inquadrò col suo binocolo.
«Non mi sembra realistico, Lupin!» lamentò il suo compagno.
«Invece è possibile Jigen!» ribatté il ladro gentiluomo. «Ricordati che Da Rocha considera quello smeraldo come un portafortuna! E' logico pensare che sia lì!»
«Già, la cosiddetta "Gemma di Brasilia". A occhio e croce, la cassaforte è della misura giusta per contenerla.»
«Dal tono di voce, mi sembri un po' preoccupato mon ami!»
«A parte i meccanici, dentro il box non ho visto guardie...» osservò Jigen. Era un particolare che non lo lasciava tranquillo.
«E' vero! Da Rocha deve aver pensato a qualcos'altro per difendere il suo gioiello. E non credo che baserà la sua sicurezza solo sui poliziotti presenti nel circuito...»
«A questo punto ci conviene osservare da più vicino quel box...» ipotizzò Jigen.
«Ho già programmato tutto!» esclamò Lupin.
«Hai già pronto un travestimento per l'occasione?»
«No! C'è una persona di nostra conoscenza che si è infiltrata in quel box...»
«Non dirmi che...»
«Sì! Fujiko è tra gli ospiti di Da Rocha!»
Immediatamente Jigen si mostrò contrario alla scelta di Lupin.
«Ma sei scemo? Non capisci che quella donna ci tradirà alla prima occasione? Rischiamo di rimanere a mani vuote!!!»
«Tranquillo Jigen! E' tutto sotto controllo!»
«Che idiota...» sospirò Jigen tenendosi la testa.

Finito il loro lavoro di ricognizione, i due ladri stavano per andarsene quando davanti a Lupin apparve una giovane ragazza, magra, dai lunghi capelli castani, che teneva sotto un berretto con visiera verde, e dagli occhi marroni. Il ladro dalla giacca rossa rimase di sasso mentre lei lo salutava e gli sorrideva tutta contenta.
«E tu chi diavolo sei, mocciosa?» domandò Jigen. La ragazza quasi ignorò la presenza del pistolero, era attratta da Lupin.
«Piacere di conoscerla, signor Lupin! L'ho vista da un monitor in cabina!» spiegò la ragazza.
«E tu... chi sei?» chiese Lupin.
«Mi chiamo Valentine e sono una giornalista... più o meno...»
Lupin, nel suo stile, voleva presentarsi alla ragazza, ma Jigen, toccando più volte il vetro dell'orologio che teneva al polso, gli ricordò che era tardi e che avevano un altro impegno da svolgere.
«Mi piacere moltissimo parlare con te... ma sono in ritardo per un appuntamento! Io e il mio socio dobbiamo andare!» disse Lupin.
«Ma come? Il famoso Lupin non si trattiene davanti ad una bella ragazza come la sottoscritta?» domandò Valentine. Sapeva quell'era il suo punto debole.
«Vedi... non saresti il mio tipo...» commentò Lupin leggermente imbarazzato.
«Ma come?» commentò a sua volta Valentine. «Cosa mi manca?»
«Diciamo che... a me piacciono... le ragazze formose...» affermò Lupin mimando con le mani un seno abbondante. Valentine ci rimase malissimo, lei di reggiseno portava la seconda.
«Sei veramente un maleducato!!! Non lo sai che le tettone sono tutte quante sceme?»
In quel momento Lupin tirò giù il berretto a Valentine in modo che gli coprisse gli occhi. Quando la ragazza lo risistemò, si accorse che i due ladri era spariti nel nulla. Ma non sarebbe stato quel piccolo incidente a farla desistere, voleva a tutti i costi fare uno scoop su Lupin!

Verso la fine delle prove libere sul circuito di Montecarlo arrivò l'ispettore Zenigata. Aveva ricevuto diverse indiscrezioni sulla presenza di Lupin nel piccolo Principato e lui si era subito precipitato lì, per arrestare definitivamente il noto ladro gentiluomo. Per aiutarlo in quell'impresa era stato affiancato da un suo collega della gendarmeria monegasca, il tenente Olivier Lucchini.
Di chiare origini italiane, era una persona seria e molto competente, che conosceva a fondo tutta la zona di Montecarlo. Di altezza media, aveva i capelli neri e portava gli occhiali che un po' coprivano i suoi occhi marroni.
«Che c'è ispettore Zenigata? Mi sembra molto nervoso...» disse il giovane tenente, aveva circa trent'anni. Il giapponese continuava da qualche minuto a camminare avanti e indietro.
«Me lo sento... me lo sento...» mormorava in continuazione Zenigata.
«Cosa ispettore?»
«Che Lupin è nei dintorni! Non è possibile avere più uomini in zona?»
«Le ho già detto che tutti gli agenti di zona devono rimanere ai propri posti, per evitare che qualcuno possa invadere la pista! Finché ci sono auto che corrono, non possono muoversi!»
Così nervosamente Zenigata riprese la sua camminata a fianco del guardrail. Ad un certo punto il maxischermo di fronte all'ispettore si annerì, prendendolo di sorpresa.
«Cosa gli prende a quell'affare?»
«Non è niente...» rassicurò il suo collega. «Hanno finito con le prove e adesso stanno per dare la lista dei piloti più veloci...»
Infatti sullo schermo apparve una lista che lentamente aumentava, ma ad un certo punto misteriosamente scomparve, lasciando solo uno sfondo grigio...
«Adesso che gli prende?» chiese sorpreso Zenigata.
«Non lo so! Questo non era previsto!» rispose il tenente, sorpreso quanto l'ispettore.
Di colpo lo schermo torno a trasmettere normalmente, ma questa volta in onda c'era il faccione di Lupin tutto sorridente!
«Cosa?!?» esclamò Lucchini.
«Lupin! Lo sapevo che saresti apparso da un momento all'altro...» mormorò l'ispettore Zenigata.

Quando il segnale fu più nitido, Lupin cominciò a parlare. Era seduto comodamente su una poltrona verde. Alle sue spalle c'era un enorme cartellone bianco.
«Buongiorno gentili spettatori! Mi presento, sono il noto ladro Lupin III e sono cui per un furto che sarà definito eccezionale... il mio obiettivo sarà il gioiello in possesso del signor Da Rocha, la "Gemma di Brasilia". Ora vi starete domandando perché ho definito il furto eccezionale... semplice! Perché il furto si svolgerà durante il Gran Premio! Avete capito benissimo, durante le due ore di gara, io avrò il gioiello tra le mani!»
«Maledetto Lupin!!!» gridò Zenigata inferocito.
«Ho sentito bene? Vuole rubare il gioiello nel momento in cui la sicurezza sarà più alta? E' un pazzo!» commentò esterrefatto Lucchini.
«No! E' nel suo stile...» affermò Zenigata. Se lo aspettava un discorso del genere da Lupin.
«Un momento!» esclamò Lucchini. «Lo sfondo di Lupin mi sembra familiare!»
«Ah sì?» chiese Zenigata.
«Mi sembra... sì! E' dentro una delle stanze che usano i giornalisti per le interviste! Non è troppo lontano da qui!»
«Presto! Mi porti in quel posto!» urlò Zenigata e i due si misero a correre come due disperati.
Facendosi largo tra una folla di curiosi, i due poliziotti riuscirono a fatica a raggiungere la palazzina che sovrasta i box. Una volta giunti nel corridoio giusto, Lucchini indicò a Zenigata la stanza e con uno scatto incredibile l'ispettore si precipitò dentro. Vedendolo in azione, il poliziotto francese si domandò dove prendeva tutte quelle energie...
Quando anche Lucchini entrò nella stanza, trovò Zenigata vicino alla poltrona che aveva visto sul maxischermo. Era terribilmente arrabbiato, Lupin gli era scappato per pochissimo! Ma all'improvviso Zenigata sentì qualcuno correre nel corridoio e immediatamente prese le manette in mano. Sperando in un colpo di fortuna uscì di corsa dalla stanza e come un fulmine mise le manette alla persona che stava correndo. Purtroppo per lui non era Lupin, ma la ragazza che lo stava inseguendo!
«EHI! Che diavolo sta facendo?» urlò Valentine.
«Oh, mi scusi signorina...» rispose dispiaciuto Zenigata. Era così imbarazzato che ci mise molto tempo a ritrovare le chiavi delle manette. "Peggio di così non poteva iniziare!" pensò Lucchini che in quella situazione non sapeva se ridere o piangere.


Continua...
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lupin III / Vai alla pagina dell'autore: monsieur Bordeaux