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Autore: mrdere    09/04/2017    1 recensioni
Cercherò di raccontare una storia d'amore tormentata, difficile ma così bella che vale la pena viverla.
Ovviamente è una STEREK, ed è ambientata in un mondo in cui non esistono licantropi nè nulla del sovrannaturale.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Cora Hale, Derek Hale, Il branco, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Angolo autrice:
Ciao a tuttii! Questa è in assoluto la prima ff che pubblico, quindi siate clementi!
Ho questa storia in testa da un paio di giorni e semplicemente ho dovuto scriverla, più o meno ho gia in mente tutto il continuo quindi i capitoli usciranno abbastanza in fretta (devo solo trovare il tempo di scriverli). Le recensioni sarebbero piu che gradite, sia positive sia qualsiasi tipo di critica/suggerimento!!
Buona lettura :)

Capitolo 1.
Cora era una delle sue migliori amiche, se non la migliore, nonostante si conoscessero da soli pochi mesi. Era subito scattato un clic ed era stato come se si fossero sempre conosciuti. Con lei riusciva a parlare di tutto, lo faceva ridere a crepapelle ed era stata una parte importante nel processo di "guarigione".
Oh si, perché Stiles aveva avuto davvero bisogno di guarire dopo una delusione d'amore catastrofica, di quelle che sembrano ucciderti. Era stato male per mesi durante i quali gli era sembrato che non potesse mai piu provare neanche un briciolo di felicità. Ma poi, piano piano, grazie al sostegno dei suoi amici, che gli avevano dimostrato tutti, chi in un modo chi in un altro, il loro affetto, Stiles si era ripreso.
 
Lydia, la sua più vecchia amica, aveva deciso che tenere corpo e mente occupati sarebbe stata una buona soluzione e quindi per mesi e mesi lo aveva trascinato a eventi, mostre, feste, cinema e aveva addirittura organizzato un paio di weekend da trascorrere nella sua casa al lago tutti insieme. All'inizio Lyds era sì riuscita a far uscire Stiles di casa, però la mente dell'amico rimaneva totalmente assente. Ma lei non si era arresa e infatti piano piano era riuscita a coinvolgere davvero il suo amico in tantissime attività a cui Stiles si era davvero appassionato. Ripensando a tutto l'impegno che ci aveva messo, Stiles sentì il cuore scaldarsi. Le voleva davvero bene. Jackson, amico-nemico fin dai tempi del nido, aveva fatto ciò su cui si basa la loro intera amicizia: scherzi e scherzi. Stiles inizialmente neanche se ne accorgeva, ma a lungo andare la sua parte competitiva e vendicativa era uscita nuovamente fuori, e aveva dovuto vendicarsi di ognuno di essi. Jackson, coperto di vernice blu dalla testa ai piedi (lo scherzo era venuto perfettamente), era riuscito a fare l'impossibile: farlo ridere di nuovo. Ripensandoci a Stiles spunto un sorrisetto..e si ricordò di stare all'erta, prima o poi quel cretino gliela avrebbe fatta pagare!
Anche Allison aveva contribuito, con la dolcezza che la contraddistingue: lo aveva ascoltato sfogarsi non si sa quante volte e, non appena Stiles si calmava un minimo, lei gli dava un forte abbraccio e gli ripeteva che lui meritava solo il meglio e se anche ora lui riusciva a vedere quello che era successo solo come un enorme tragedia, in realtà era meglio cosi. Solo ora aveva capito che la sua amica aveva assolutamente ragione.
E infine, Scott. Ovviamente suo fratello (non era suo fratello di sangue ma chiunque dicesse il contrario si beccava occhiatacce da entrambi) aveva avuto il ruolo più difficile ma allo stesso tempo più facile di tutti: era stato con lui. Aveva trascorso ore e ore anche a non far niente in compagnia di Stiles perché sapeva che l'amico non appena sarebbe rimasto solo sarebbe crollato. Aveva rinunciato a passare tempo con Ally, aveva rinunciato agli allenamenti, si era fatto sostituire a lavoro solo per stare con lui a giocare alla play e a mangiare cibo spazzatura. A ripensare a tutto ciò Stiles si senti davvero ma davvero fortunato.
E tornando a Cora.. beh lei era stata semplicemente una boccata di aria fresca, essenziale per tornare veramente a respirare e a vivere. Era entrata nella sua vita senza che lui neanche se ne rendesse conto e subito avevano legato, tanto che solo a lei (oltre che a Scott) Stiles aveva raccontato tutta la storia.
 
Stiles ripensò a quel giorno: erano in camera sua a studiare e a un certo punto Cora aveva semplicemente alzato la testa dai libri e aveva detto:
 
"Dimmelo. Voglio sapere cosa ti sta divorando, cosi posso prendere a calci chiunque sia stato a causarti questo dolore."
 
E allora lui le aveva raccontato tutto, le aveva raccontato di come due anni prima aveva conosciuto il ragazzo che pensava fosse l'amore della sua vita, di quanto stava bene con lui e di che persona meravigliosa fosse. Lo aveva visto aprirsi, lui che era sempre così sulle sue, così chiuso al mondo esterno. Eppure con Stiles era diverso...era successo praticamente lo stesso che era successo con Cora: nonostante fossero persone completamente diverse, qualcosa era scattato ed era stato come se le loro anime si fossero ritrovate. Era stato un percorso difficile, perché lui appunto non era come Stiles (una delle persone più estroverse dell'universo).
Stiles aveva sempre saputo di essere gay e non aveva avuto nessun problema a dirlo a suo padre e ai suoi amici, che a loro volta avevano preso la notizia come se lo avessero sempre saputo e non c'era neanche bisogno di parlarne. No, lui non era decisamente cosi. Nonostante non ci fossero stati dubbi sulla sua sessualità, lui non era pronto a fare outing, si sentiva sempre come in errore e quindi aveva chiesto a Stiles di tenere la loro relazione nascosta. Stiles aveva accettato, e infatti neanche ora, neanche ora che non gli doveva più niente, non aveva mai rivelato chi fosse questo suo grande amore a nessuno (questo aveva portato alla creazione di una serie di soprannomi tra i suoi amici, nessuno molto amichevole...Stiles lo chiamava semplicemente "Lui").
Nonostante avesse accettato a tenere la loro relazione segreta, convinto che lui avesse semplicemente bisogno dei suoi tempi per accettarsi, dopo un po' Stiles si era stufato. Si perché Stiles lo amava con tutto il cuore e nulla lo avrebbe fatto più felice che presentarlo con orgoglio ai suoi amici e alla sua famiglia e a tutti quelli che conosceva in realtà. E cosi col passare del tempo Stiles si sentiva sempre più come un amante di cui vergognarsi, un abominio da tenere nascosto a ogni costo e non un normale ragazzo adolescente che era semplicemente fidanzato con un altro. Poichè queste sensazioni a lungo andare lo facevano stare davvero male aveva provato a parlargliene varie volte, ma lui si era sempre rifiutato categoricamente di uscire allo scoperto; finchè un giorno Stiles gli aveva dato un ultimatum: dirlo almeno alla sua famiglia, o anche solo a un famigliare, o lui se ne sarebbe andato, perché non meritava di essere trattato cosi, non facevano nulla di male e se la sua famiglia non lo avrebbe capito beh peggio per loro. Era sicuro che lui avrebbe finalmente dimostrato a Stiles quanto ci tenesse, perciò era stata uno schiaffo in faccia quando gli aveva annunciato che se ne sarebbe dovuto andare, che lui non si sarebbe mai macchiato di una vergogna simile. Gli aveva detto parole orribili che gli avevano lacerato l'animo. E cosi si erano lasciati, dopo piu di due anni insieme in cui Stiles aveva fatto di tutto per stargli vicino e per fargli accettare l'essere gay. E invece era successo il contrario: lui era riuscito a far credere a Stiles di essere nel torto, di essere un qualcosa da nascondere perché una vergogna, uno scherzo della natura. Ma come abbiamo detto, grazie ai suoi amici era riuscito a accettarsi di nuovo e a superarla.
 
Dopo questo racconto Cora lo aveva fissato intensamente, lo aveva abbracciato e gli aveva detto: "Tu sei una creatura speciale, sei un amico fantastico e senza di te non so come avrei fatto a inserirmi in questa nuova scuola e in questa nuova vita. E ora voglio sapere il nome di questo stronzo galattico."
Stiles aveva sorriso e la aveva ringraziata, ma nonostante i mille tentativi di farsi dire chi fosse lo "stronzo galattico" (uno dei tanti soprannomi usati dai suoi amici) Stiles aveva mantenuto la promessa e non aveva mai detto chi fosse. Cora e Scott ci avevano provato per mesi, e alla fine ci avevano rinunciato...anche se ancora qualche volta cercavano di prendere Stiles alla sprovvista così da fargli sfuggire qualche indizio. Una volta avevano addirittura rubato il suo telefono e Cora si era letto tutte le conversazioni salvate da due anni a quella parte (ovviamente Stiles aveva cancellato tutte le sue) e oltre a non essersi scusate per il furto, Cora aveva anche avuto la faccia tosta di arrabbiarsi perchè per colpa sua aveva perso una giornata intera a leggere le sue conversazioni inutili! Al ricordo scoppiò a ridere.
 
"Stiles!! Smettela di ridere da solo come un deficiente e ascoltami!"
Si sentì chiamare da una voce arrabbiata.
 
"Eh che c'è?"
"Sono due ore che ti chiamo!"
 
Cora lo stava guardando in cagnesco, probabilmente era perso tra i suoi pensieri da troppo tempo e stava ignorando la sua amica già da un po'. Si riscosse subito, sapeva che era meglio non farla arrabbiare: anche se era tutta scena la sua faccia da arrabbiata gli faceva quasi un po' paura.
 
"Scusami pulcino, non mi mandare le occhiatacce dai! - le disse cercando di fare gli occhi da cucciolo per farsi perdonare - dimmi sono tutt'orecchie" e si portò le orecchie in fuori, che combinata alla strana faccia dolce che stava cercando di fare fece ridere Cora.
 
"Okay okay perdonato! Però smettila di chiamarmi così, lo sai che mi dà fastidio!"
 
"Mmm non è vero che ti da fastidio, è un nomignolo tenero e super adatto! La prossima volta se vuoi evitare soprannomi non presentarti a casa di gente sconosciuta tutta fradicia...come un pulcino!"
 
Cora sorrise al ricordo del loro primo incontro: Stiles la avava accolta in casa dopo che la sua macchina si era fermata sotto la pioggia davanti al suo vialetto.
 
"Comunque ti stavo dicendo che domani devi venire da me, mi devi assolutamente aiutare con il saggio di inglese! E ti offro la pizza a cena per ripagarti okay?"
 
"Va bene, va bene. Affare fatto"
 
"Anche perchè è finalmente tornato mio fratello e voglio presentartelo!"
 
In quel momento suonó la campanella e i due e tutti i loro amici al tavolo della mensa si alzarono in fretta e furia per non fare tardi. Stiles ebbe solo il tempo di urlarle un:
 
"Se assomiglia anche solo un po' a te so gia che non lo sopporteró"
 
accompagnato da una linguaccia in direzione di Cora e poi dovette correre in classe, seguito da Scott, Lydia e Allison.
   
 
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