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Autore: Diana Abigail    07/06/2009    4 recensioni
Se Billy avesse un infarto come Harry? Come reagirebbe Jacob? E se Jacob e Renesmee si ritrovassero dopo un periodo un po' freddo? E se Billy, in letto di morte, spiegasse a Jacob che Renesmee è la sua unica salvezza? Una fan ficition che, spero, non deluda^^ Erika <3
Genere: Triste, Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black, Renesmee Cullen
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salvezza


Uno




Quasi sei anni erano passati da quando erano andati via i Volturi.
Nessie, ormai, sembrava una sedicenne. Tutti sapevano che la sua maturità sarebbe stata imminente e la sua crescita si era rallentata molto rispetto la sua nascita, però non c'erano dubbi che lei fosse più speciale delle altre ragazze.
E così che inizia questa storia...
Renesmee frequentava la seconda nel liceo di Forks. Per ovvie ragioni il suo nome si era trasformato in "Renesmee Masen", perchè "Cullen" e "Swan" avrebbero fatto sospettare qualcosa.
Nessie si stava recando al suo armadietto. Aveva cinque minuti esatti per andare dall'aula di informatica al suo armadietto, cambiare i libri per poi scappare verso l'aula di chimica.
Ormai erano passati almeno tre minuti. Aprì l'armadietto: al suo interno tutte le cose erano in ordine e avevano una posizione specifica. I libri a destra, i quaderni a sinistra, i documenti sopra la piccola mensola. Nell'anta c'erano delle foto: Jacob, Jacob con lei quando era piccola e lei e Jacob qualche mese prima.
"E' troppo rischioso che tu ti porta questa foto a scuola" le aveva detto sua madre prendendole di mano la foto sua e di Jacob quando sembrava che lei avesse appena 4 anni.
"Figurati! Devi stare un po' più tranquilla! Se faranno domande dirò che è mia cugina" le aveva risposto lei.
"Si certo, e da quando le cugine si somigliano così tanto?" le aveva detto sua madre.
"Da oggi. E' un discorso inutile. Sai meglio di me che la porterò lo stesso" e così aveva fatto.
Sorrise ripensando a quel battibecco. Lei era una che obbediva sempre, però se c'era di mezzo Jacob, anche in una minima parte, tutto cambiava, doveva essere come voleva.
Si diresse verso l'aula di chimica e quando si accorse che era in ritardo, corse su per le scale e arrivò in classe con il fiatone.
«Mi scusi professore
» disse Nessie entrando in classe.
«Non si preoccupi signorina Masen» rispose il suo insegnante.
Renesmee si sedette vicino a Julie, la sua compagna per il progetto di chimica.
«
Ciao» le disse Julie.
«
Ciao» rispose Nessie ancora affanata.
«
Allora, ragazzi» iniziò il professore.
«
presto ci sarà il ballo per le feste di Natale e lo capisco, però vi ricordo che finirà anche il trimestre, quindi vorrei vivamente che i preparativi della festa non influiscano nella preparazione del vostro progetto. Quindi: al lavoro.>> conluse l'insegnante andandosi a sedere.
«
Bene. Siamo ancora in alto mare» disse Julie sospirando.
«Si, mi dispiace di non esser potuta venire la scorsa volta» si scusò Nessie. La ragazza, infatti, quel giorno era andata a caccia.
«Ma si, non ti preoccupare, l'importante è che ci mettiamo subito al lavoro» rispose Julie con un sorriso.
Julie era la migliore in chimica e nella maggior parte delle altre materie, era dolce e aveva un cuore d'oro. Era sempre pronta ad aiutare chi se lo meritava davvero, però gli altri la isolavano, anche se Nessie ne ignorava il motivo.
Il primo giorno che Nessie ebbe chimica, l'anno prima, addocchiò subito il posto accanto a Julie e le chiese se poteva sedersi lì e lei, naturalmente annuì, così da allora divennero ufficialmente compagne di corso e di progetti.
Julie e Nessie si misero subito a lavorare e presero delle fialette con liquidi colorati e iniziarono degli esperimenti che avrebbero costituito il loro progetto di scienze.
Così, le ultime due ore della giornata scolastica, passarono. Quando la campanella suonò, Nessie e Julie avevano già riposto ogni cosa e avevano già messo via i libri. Le ragazze si salutarono e Renesmee scappò verso il suo armadietto.
Dopo pochi minuti vide che la Volvo di suo padre era parcheggiata fuori dalla scuola e si precipitò verso la macchina. Alcuni suoi compagni del corso di informatica e di giornalismo la salutarono, ma lei gli rivolse solo un cenno distratto.
Entrò nella Volvo tirata a lucido e diede un bacio a suo padre.
«
Tutto a posto?» chiese Edward.
«
Si, quasi. Mi serve aiuto in chimica» disse lei.
Edward sorrise e annuì alla figlia. Non doveva chiederle più nulla perchè lei stava già ricordando momento per momento la mattinata trascorsa a scuola. Questo era il genere di conversazioni che piacevano a Nessie e che facevano sorridere Edward.
Si assomigliavano molto quei due. Anche Nessie era un po' introversa come suo padre, in più aveva i suoi capelli e la sua velocità. I "poteri" di Renesmee erano dimezzati rispetto a quelli degli altri vampiri, lei, infatti, poteva correre velocemente ma non distruggere le cose. Certo, era sempre più forte di una comune sedicenne. Quando Edward scoprì che la figlia non era forte come gli altri si allarmò un poco. Aveva già deciso che tipo di macchina acquistarle appena avesse avuto l'età anagrafica necessaria.
Arrivarono a casa dei Cullen, quella comune, e Nessie entrò raggiante.
«
Ciaooooo» aveva urlato Renesmee metre saliva le scale.
«
Ehy, buongiorno» l'aveva salutata la zia Rosalie dandole un bacio.
Nessie salutò gli altri membri della famiglia: un bacio al nonno Carlisle, un bacio e un abbraccio a nonna Esme, un abbraccio affettuoso da parte di Jasper e un abbraccio anche ad Alice, mentre Emmett la prese in braccio e lei lo abbracciò.
Per ultima salutò Bella che le diede anche lei un bacio.
Tutti i Cullen adoravano Renesmee. Rosalie l'adorava ancora prima della sua nascita, Alice voleva bene a tutti e poi Nessie non faceva storie se Alice la usava come bambola cambiandola ogni volta, Jasper quasi si emozionò quando lei lo chiamò per la prima volta zio e da allora aveva fatto breccia nel suo cuore, Carlisle ed Esme erano affascinati da lei e poi lei era la prima e l'unica nipote che sarebbe potuta nascere ed erano grati che fosse proprio di Edward, Emmett, invece, si trovò subito a suo agio con Renesmee e si divertiva un sacco ad andare nel bosco con lei per giocare, ma ben presto la piccola si trovò a passare meno tempo con lui e più con Jacob. Ad Emmett dava fastidio. E non poco.
Jacob. Oh, si proprio Jacob.
«
Oggi devo vedere Jacob!» esclamò all'improvviso Nessie esultante.
Rosalie ed Emmett fecero una smorfia di disapprovazione. Erano gli unici Cullen che non si erano ancora abituati a Jacob. La gelosia nei confronti di Renesmee non aiutava.
«
Amore, non potete uscire un altro giorno? Oggi avevamo pensato di andare a caccia» disse Bella alla figlia.
Lo sguardo di Nessie cambiò in una faccia stupita.
Ma che dice???
Renesmee si voltò verso Edward.
«
Se per un giorno non lo vedi non cadrà il mondo» le disse Edward abbastanza tranquillo.
Renesmee si irrigidì. Ma che passava nella testa di quei due?
Ma cosa dite? Io lo DEVO vedere! Capisci?? No! Non ho bisogno ancora di cacciare, posso resistere ancora per un po'!
Nessie stava comunicando col padre e se gli altri non avessero capito che lei parlava col padre avrebbero detto che Nessie aveva la faccia di qualcuno che sta per avere una congestione. Infatti la sua faccia da stupita si fece arrabbiata e poi isterica.
«
Lo sapevate che oggi dovevo vedere Jacob! Lo fate apposta!!!» Renesmee si stupì quando si accorse che stava parlando ad alta voce.
«
Ma Nessie, tu vedi Jacob quasi tutti i giorni, capisci che ciò che dici non ha molto senso?» Bella cercava di far ragionare la figlia.
Nessie, però rimase zitta. Si fece rossa in viso per la rabbia, prese lo zaino e si lanciò dalla finestra per correre verso casa sua.
Ma che cosa gli prende? Sembra quasi che non mi vogliano far vedere Jake!
Bella ed Edward, come il resto dei Cullen, rimasero attoniti per il comportamento di Renesmee.
«
Ma che le prende?» chiese Bella un po' stupita e un po' preoccupata.
«
Non lo so, non capisco questa reazione esagerata e, soprattutto, questo cambio d'umore» rispose Edward guardando la moglie negli occhi.
«State tranquilli» disse Carlisle sorridendo.
«Non è difficile da capire. E' un'adolescente e queste reazioni sono naturali» spiegò Carlisle ad Edward e Bella.
«
Tu credi?» chiese Edward.
«
Si, assolutamente. Mi stupisce il fatto che queste, chiamiamole "crisi", le siano venute così in ritardo, cioè non riesco a stabilire una logica nei suoi tempi. Penso proprio che in tutto ciò non ci sia nulla di logico» Carlisle concluse con un sorriso per rassicurare i due "neo" genitori. Anche se Renesmee aveva già otto anni, Bella ed Edward non avevano avuto la possibilità di maturare come genitori, perchè la loro "bambina" non dava tempo loro di poter ragionare su come reagire alle situazioni o poter fare degli errori per imparare.
«
Forse è meglio che io vada a parlarle» disse Bella agli altri.
«
Non per turbarvi, ma in questo momento penso che abbia bisogno più di Jacob che di qualcun'altro» s'intromise Carlisle serio.
Bella si offese. Era la sua bambina. Perchè c'era sempre qualcuno che serviva più di lei? Perchè non poteva andare da sua figlia e godersi altre scenate da adolescente? Il tempo passava in fretta e Bella si accorse ben presto che tutti i momenti persi con la figlia non sarebbero più tornati e questo la turbava e la rattristava.
«
Scusami Carlisle, ma essendo mia figlia, mi sento in dovere di parlare con lei. Magari Jacob lo vedrà un'altra volta» disse Bella decisa.
Edward si accorse dell'umore della moglie e fulmineamente l'abbracciò. Spesso i gesti di Edward non avevano bisogno di spiegazioni.
Bella baciò il marito e poi seguì le orme della figlia lanciandosi dalla finestra.
«
Carlisle penso proprio che le dia fastidio non poter reagire come qualunque madre. Tu glielo impedisci ogni volta» disse cautamente Edward a Carlisle.
«
Si, penso tu abbia ragione. Però ti prego di capirmi, non sappiamo bene come gestire tutto questo» si scusò Carlisle.
Edward annuì e poi tornò a guardare oltre il vetro della finestra pensando alla moglie.

Ciao!!!  
Ed eccomi qui con una nuova fic su Twilight.
Devo dire a mia discolpa che questa fic l'ho scritta sei mesi fa e l'ho solo corretta, perciò spero di non deludere nessuno! Dico in anticipo che la fanfiction l'ho completata oggi, perciò non ci saranno problemi con l'aggiornamento! Spero, in ogni caso, che qualcuno la commenterà oppure seguirà, mi farebbe piacere! (a chi non lo farebbe? xD)
Bene, al prossimo capitolo. Un bacione.


P.s. Lasciate anche commenti negativi, non ho intenzione di offendermi! xDDDD

Erika <3
   
 
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