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Autore: EmLy28    24/04/2017    0 recensioni
Louis significa "combattente", colui che cade, ma che ogni volta si rialza, sempre più forte di prima. Eppure non sembra essere così, almeno per lui. Per Harry invece è il ragazzo più forte che abbia mai incontrato...semplicemente ha solo bisogno di qualcuno che abbatta quel muro, con cui si è sempre protetto e far di lui il combattente che è, aiutandolo a costruirsi un'armatura. Harry ne sarà in grado?
"Si decise che doveva buttare giù quel dannato muro che lo divideva da Louis, che avrebbe fatto di tutto, perchè dietro un muro non si può stare da soli o prima o poi, il muro crollerà insieme a te. "
"-ti fidi di me?- gli chiese Louis, non staccando il contatto. Sembrava che i loro sguardi si fossero ancorati.Nessuno poteva rompere quell'atmosfera magica che si era creata, nemmeno le sue paure infondate. Come poteva avere paura lui e Louis no? Con tutto quello che aveva passato, non avrebbe dovuto nemmeno avere la forza di farsi toccare di nuovo, eppure eccolo li, il più coraggioso tra loro. Un guerriero.
-mi fido di te- sussurrò."
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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-okay! Ora tira in su il mento e guarda verso di me!- esclamò il fotografo, per poi ripuntare la macchina fotografica verso il ragazzo sotto i riflettori e scattare.

Dopo qualche scatto si alzò. -pausa! Harry, vai a farti sistemare i capelli. Joel, sistema le luci- dettati gli ordini, uscì dalla stanza.

Harry sbuffò. Si sedette sulla sedia di fronte allo specchio e lasciò fare alle ragazze, che subito gli spruzzarono della lacca sui capelli.

-vorrei che sta giornata finisse - borbottò. Era da tutto il giorno che stava chiuso li dentro, a mettersi in posa ed a farsi accecare dai flash. Non ne poteva più, voleva solo andarsene a casa e togliersi tutta quella roba dai capelli.

-domani mattina deve consegnare le foto- lo riprese una ragazza.

-e io ho bisogno di lavorare, già. È sempre la solita monotona storia- cantilenò il ragazzo.

Il pomeriggio passò così, tra ordini, foto e ragazze che gli stavano attorno.

Quando uscì dall'edificio, aveva la testa che gli scoppiava. Pioveva. Dovette correre verso la fermata del pullman e aspettare sotto la tettoia per più di mezz'ora, con la testa bassa e le mani dentro le tasche della felpa. Nel passare nel piccolo corridoio, salutò una signora di età avanzata, che ormai si incontravano ogni giorno. Si sedette al solito posto, vicino al finestrino. Durante il tragitto chiuse gli occhi, per provare a riposare un po', ma gli scossoni dei movimenti del pullman non glielo permisero.

Arrivò finalmente a destinazione. Dovette camminare sotto la pioggia per alcuni metri e si ritrovò davanti ad un palazzo alto. Casa sua.

Prese l'ascensore, troppo stanco per farsi quattro piani a piedi e appena aprì la porta, una piccola figura gli si aggrappò alla gamba.

-Aurora! Ciao principessa, com'è andata la giornata?- chiese a quel batuffolo di pelo bianco. La prese tra le braccia e la strinse al petto, accarezzandole la testolina. Era una gattina di qualche mese, l'aveva presa appena trasferito in quell'appartamento, a sua saputa troppo silenzioso e vuoto.

-hai fame?- le chiese e lei miagolò in risposta, così la mise giù e andò verso la cucina, con Aurora che lo seguiva.

Prese una scatoletta dalla mensola vicino al frigo, l'aprì e mise il contenuto nella ciottolina rosa ai suoi piedi.

-ecco fatto. Ora vado a farmi una doccia e poi giochiamo un po'- affermò, per poi andare verso il bagno. Gli dispiaceva tantissimo lasciarla sola ogni giorno, ma quel periodo era pieno di lavoro e non poteva certo permettersi di starsene a casa. Molte volte si chiedeva perchè avesse accettato quell'offerta, perchè avesse deciso di intraprendere la carriera da fotomodello. Certo, aveva un bel corpo e i guadagni non erano niente male, ma dentro di lui sentiva che quella non era la sua strada.

Sentiva come se non stesse vivendo a pieno, a pieni polmoni.

Dopo aver finito la doccia, si mise sul divano a giocare con Aurora, quando gli squillò il cellulare.

-ehi amico! Come butta la vita?-

-Niall, hai ventidue anni, la tua occasione per parlare da tredicenne è passata. Comunque solito giorno noioso, tu?- si buttò all'indietro sul divano e in meno di due secondi, Aurora si era posizionata sulla sua pancia, arrotolandosi e appoggiando la testolina sul suo petto.

-la vita da studente fa schifo, andiamo a buttarci insieme da un grattacielo?- rise a quella battuta ed Harry non potè fare a meno che seguirlo.

-credo proprio che abbiamo bisogno di una vita sociale-

-lo credo anch'io amico- sospirò Niall.

Il ragazzo biondo era il suo migliore amico, ormai da una vita. Abitavano lontani e questo non causava pochi problemi per vedersi.

-riusciamo a vederci domani?- Harry sperava davvero che accettasse, aveva bisogno di vederlo, di parlargli di persona.

-al pomeriggio devo andare in università... ma al mattino se vuoi possiamo vederci e poi potresti aspettarmi a casa fino a quando torno!- esclamò entusiasta Niall.

Harry rise a quella reazione. - va bene, va bene. Ci incontriamo al solito bar, okay?-

-certo! A domani allora, notte-

-buonanotte- ed appoggiò il cellulare sul tavolino di fianco a lui, per poi prendere ad accarezzare Aurora, che non mostrava nessuna intenzione di muoversi dalla sua pancia.

Prese tra la mano la sua unica zampetta nera e sorrise affettuosamente. Lei era l'unica che riusciva a distrarlo dalla routine del giorno, almeno aveva qualcuno che l'aspettava a casa e questo lo consolava.

* **

si sedette sul sedile del treno, senza nemmeno guardare se di fianco a lui c'era gente. Portò i gomiti sulle ginocchia e riprese il respiro, per la corsa appena fatta. Non l'aveva perso per un millesimo di secondo e ringraziò chiunque lo stesse graziando. Mandò un messaggio a Niall, informandolo che tra tre ore sarebbe stato da lui.

Passò il viaggio a guardare sul cellulare le foto che gli aveva mandato il suo manager, del set di qualche giorno prima. Le guardò attentamente, cercando ogni possibile difetto che le persone potessero trovare, poi si rese conto di quello che stava pensando, così chiuse di scatto le foto e mise via il cellulare.

Quando il treno si fermò a destinazione, scese e si avviò al bar dove si erano dati appuntamento. Distava cinque minuti a piedi, ma quando arrivò era infreddolito a causa dell'aria fredda che tirava. Aprì la porta e un campanello avvisò la sua presenza.

-ciao!- esclamò una ragazza da dietro il bancone.

-ciao Ambra - la salutò di riamando Harry. Ormai quel locale era il loro punto di riferimento, quindi sia lui che Niall conoscevano chi lavora li.

-aspetti Niall?- gli chiese, mentre portava una pila di piattini al lavandino.

-si, dovrebbe arrivare a momenti- rispose, cercando un tavolino libero e prendendo posto. Si scaldò le mani soffiando su di esse, mentre le fregava. Quando cominciò a sentire l'aria calda del bar, si tolse la giacca e la mise sul dietro della sua sedia.

Non fece in tempo a girarsi, che sentì un corpo aggrapparsi a lui e quasi farlo cadere.

-Niall! Vuoi per caso uccidermi?- gli chiese ridendo, ricambiando l'abbraccio.

-scusa amico- disse lui, staccandosi da lui, permettendogli di respirare e di ritrovare la stabilità sulla sedia. -mi sei mancato-

-anche tu Neil- Harry era davvero sincero. Il suo migliore amico gli era mancato tanto, era da più di tre settimane che non si vedevano, a causa dell'università di Niall e del lavoro di Harry.

Niall si era seduto di fronte a lui e aveva richiamato Ambra, per le ordinazioni.

-allora, come va con il lavoro?- chiese Niall.

-lo sai come va - sospirò lui. - ma è l'unica possibilità che ho, se voglio essere indipendente-

-so di avertelo ripetuto un milione di volte...perchè non vieni a stare da me e studi quello che vuoi fare veramente?-

-perchè ti ho già risposto tante volte quante tu mi hai posto questa domanda ed è sempre: no-

-ma perchè?!- saltò sulla sedia, esasperato. Non riusciva a capire perchè il suo amico era così cocciuto. - non puoi pensare a te stesso per una volta? Perchè devi ascoltare quello che dice tuo pad- venne interrotto da Harry, che mise una mano davanti al suo viso, a occhi bassi.

-possiamo non parlare di questo argomento? Ne abbiamo già discusso, troppe volte. Sono venuto qui per passare del tempo con il mio migliore amico e non per sentirmi una ramanzina- Harry sorrise, cercando di fargli capire che aveva bisogno di distrarsi e che già quando era a casa da solo poteva pensare al futuro, che avrebbe potuto avere in diverse circostanze.

-scusami...- sussurrò Niall. -è che mi preoccupo per te-

-e io ti ringrazio per questo- disse Harry riconoscente per tutto quello che Niall aveva fatto per lui e continuava a fare.

-che si fa stasera? Rimani a dormire da me, vero?- cambiò discorso Niall

-parto domani mattina, all'ora di pranzo ho un servizio fotografico - annuì Harry.

-se invitassi anche Jose stasera?- gli chiese, per essere certo che non gli desse fastidio.

Harry alzò le spalle. - va bene, è da un po' che non lo vedo- aveva conosciuto Jose qualche mese fa, quando Niall gliel'aveva presentato. Si ricordò che aveva passato tutti i giorni che era stato da Niall, a ringhiargli contro, per il terrore che potesse portargli via il suo migliore amico. Poi Jose capendo la situazione, l'aveva preso in disparte e gli aveva fatto il discorso su quanto teneva a Niall, ma che non l'avrebbe mai sostituito, anche perchè aveva già un migliore amico.

-okay, allora preparati ad una serata di film horror e pop-corn!- esclamò Niall, sorseggiando la cioccolata calda, che la ragazza poco prima gli aveva portato. Alla fine il biondo dovette andare all'università, così si salutarono ed Harry s'incamminò a casa dell'amico. Era così rilassante camminare per le vie, senza che qualcuno lo assalisse per foto o autografi, essendo un paesino in periferia, rispetto a dove viveva lui. Certe volte, desiderava davvero non aver mai deciso di trasferirsi e convivere insieme a Niall, andando a studiare e poter vivere normalmente, come qualsiasi ragazzo.

Harry aveva passato tutto il pomeriggio a girare per casa di Niall, a guardare le foto di loro due insieme incorniciate e anche quelle con altri suoi amici, a perdere tempo guardando programmi sui matrimoni in tele. Quando furono le cinque,scrisse un messaggio a Niall, chiedendogli a che ora sarebbe arrivato, ma non ce ne fu bisogno. Il campanello suonò, Harry andò ad aprire e si ritrovò davanti il ragazzo.

-che schifo di lezioni oggi- sbuffò il biondo, mentre lanciava lo zaino per terra ed andava a prendersi un bicchiere d'acqua.

-ci voleva proprio una serata tra amici...ordino la pizza, okay?- chiese ad Harry, anche se aveva già il cellulare in mano.

Lui annuì e si andò a sedersi sul divano, seguito da Niall.

-verrà anche il migliore amico di Jose-

Harry lo guardò alzando un sopracciglio.

-è che mi ha scritto dicendomi che non esce mai e che ha bisogno di conoscere gente nuova, quindi...- cercò di giustificarsi il ragazzo.

-e ovviamente hai pensato a me?-

-in realtà io l'ho visto solo un paio di volte...comunque vedrai che ti starà simpatico!- lo rassicurò,esponendo tutti e trentasei i denti.


* **

peccato che la prima cosa che Harry pensò, quando quel ragazzo entrò da quella porta, non fu "sembra simpatico", ma "oh mio dio, è bellissimo" e questo portò a non pochi problemi.

Niall ovviamente sapeva della sua  omosessualità e credeva che anche Jose l'avesse capito. Non aveva mai fatto nulla per nasconderlo, almeno da quando se n'era andato di casa.

I problemi aumentarono quando capì che il ragazzo era tutt'altro che simpatico.

-ciao Jose!- salutò Niall, facendoli entrare. -ciao Louis, è da un po' che non ci si vede! Questo è Harry, il mio migliore amico- lo presentò, guardando il riccio e facendogli cenno di avvicinarsi.

-Harry- disse, allungando la mano verso il ragazzo con gli occhi color ghiaccio. Già, ghiaccio.

-Louis- rispose, stringendogli la mano e mollandola subito, senza nemmeno sorridere.

Harry sospirò, per poi voltarsi e ritornare al suo posto sul divano. Notò con la coda dell'occhio, che Jose prese Louis in disparte, dicendogli qualcosa e che il ragazzo rispose alzando le spalle.

La serata iniziò con il riccio e Niall sul divano che parlavano tra loro e Jose e Louis dall'altra parte della stanza, anche loro impegnati in una conversazione a due.

Ad un certo punto il biondo si alzò e richiamò l'attenzione di tutti.

-la pizza sta per arrivare, quindi, io ed Harry andiamo ad apparecchiare, voi due potreste preparare il divano e la tele per dopo?- dopo che vide Jose annuire, si voltò ed andò verso la cucina, con Harry dietro.

-non mi piace quel Louis- affermò Harry, appena furono da soli.

-non lo conosci nemmeno- sbuffò il biondo.

-a pelle- aggiunse allora. -non mi ha rivolto nemmeno la parola, neanche un sorriso! Ho qualcosa che non va?-

-non hai niente che non vada Harry-rispose Niall, mentre prendeva i bicchieri e li passava al ragazzo,che li mise uno di fronte ad ogni sedia. - Louis è solo un po'...timido ecco. Quando impari a conoscerlo non è male-

-ma se prima mi hai detto che l'hai visto a malapena due volte!- esclamò esasperato Harry.

Il biondo agitò la mano in aria. - non è male, te lo assicuro-

e dopo quella strana conversazione, si ritrovarono tutti e quattro attorno al tavolo, con le pizze davanti e i musi affondati in esse. Jose stava parlando tranquillamente insieme a Niall , mentre Harry, che ovviamente era seduto di fronte a Louis,non aveva ancora scambiato una parola con il ragazzo. Ci aveva provato, ma Louis troncava subito i discorsi, così ci rinunciò e mangiò la sua pizza in silenzio.

-sai, Harry fa il modello!- tirò fuori Niall, vedendo che la situazione stava diventando abbastanza tesa tra i due ragazzi.

Louis lo guardò alzando un sopracciglio, per poi girarsi verso Harry con uno sguardo dubbioso.Harry annuì poco sicuro, per poi vedere un debole sorriso sul viso del ragazzo dagli occhi color ghiaccio. Davvero aveva sorriso?Avrebbe tanto voluto chiedergli il perchè, ma non ne ebbe il coraggio.

-tra qualche giorno dovrebbe uscire un giornale con lui in copertina!- esclamò ancora verso Louis. Harry si abbassò leggermente sulla sedia, in imbarazzo che il suo amico ne stava parlando così tranquillamente.

-ti vergogni?- chiese dopo un certo silenzio Louis.

Harry rimase spiazzato da quella domanda, sopratutto perchè era la frase più complessa che Louis avesse detto quella sera.

Annuì debolmente.

-perchè?- continuò lui, come se fosse una cosa fuori dal normale.

-quando vedo la gente che prende in mano un giornale e guarda le mie foto...si- rispose quasi sussurrando il riccio.

Louis lo fissò ancora per qualche secondo, e quando Harry cominciò a sentirsi a disagio, tolse lo sguardo e ricominciò a mangiare, ignorando completamente il ragazzo.

Era strano. Questa era la conclusione a cui era arrivato Harry. Quando finirono di mangiare, si spostarono in sala, dove i due ragazzi avevano sistemato il divano e la tele.

Harry si lanciò sul divano, al solito posto vicino al poggia-braccia, Niall gli si mise di fianco, seguito da Jose e Louis. Decisero il film e lo fecero partire, pronti a passare una notte in bianco.

-scusami se ho invitato altra gente-sussurrò il biondo nell'orecchio di Harry, per non farsi sentire dagli altri ragazzi.

Harry scosse la testa. -tranquillo, non c'è problema-

-lo so che volevi passare una giornata con me...ma se hai bisogno di parlare,possiamo andare di la -

il riccio si voltò verso di lui e gli sorrise. - Neil, tranquillo, okay?- Niall annuì poco convinto, ma poi appoggiò la testa sulla spalla dell'amico e voltò lo sguardo verso lo schermo.

È vero, avrebbe voluto passare una giornata con il suo migliore amico, visto che lo vedeva raramente, ma Niall aveva anche altri amici oltre a lui ed era giusto così. Si sarebbero potuti vedere altre volte e passare una giornata in compagnia non gli faceva male.

A metà film, Jose si era già addormentato, mentre Louis aveva la testa appoggiata alla mano e gli occhi che gli si chiudevano.

-quando possiamo rivederci?- chiese Niall, interropendo quel silenzio, con  voce assonnata.

-domani inizio un nuovo incarico e mi occuperà per almeno una settimana-

-mh. ..- mormorò Niall -deve essere stancante posare tutto il giorno e attenersi agli ordini-

-già, ma questo è il mio lavoro-sorrise amareggiato Harry – che mi piaccia o meno-

-deve essere gratificante- parlò il ragazzo che aveva ascoltato tutto il loro discorso di nascosto: Louis.

Harry alzò di scatto la testa per guardarlo nel buio, chiedendogli spiegazioni con lo sguardo.

-intendo, quando qualcuno guarda le tue foto con un sorriso o complimentandosi con te, sarà imbarazzante, ma è gratificante- spiegò con voce bassa Louis e non avendo risposta,continuò. - deve essere bello avere sempre qualcuno che ti dica che sei perfetto,che con quei pantaloni stai da Dio, che sei bellissimo,eccetera. -

Harry rimase in silenzio ancora per un po', pensando a quelle parole.

Poi scosse la testa. - non sempre è bello, certo, c'è gente che si complimenta e si congratula con te,ma c'è anche altra gente che invece aspetta all'angolo ogni tuo piccolo errore, per poterti insultare e distruggere tutto quello che hai costruito. Non è tutto oro ciò che luccica, Louis-




°° °°°°°°°°

prima di tutto, volevo ringraziare "larrypegacorn", un ragazzo su tumbrl, che mi ha dato il consenso di poter utilizzare un suo lavoro come copertina, anche se probabilmente non leggerà mai questo messaggio. vi consiglio comunque di passare nel suo profilo, perchè fa dei lavori davvero meritevoli e fantastici! 

...

ed eccomi qui con una nuova storia!

come avete potuto notare da questo primo capitolo, il nostro caro Harry è un modello, mentre per ora di Louis non si sa molto, anche se Harry l'ha già notato hihihi

Spero che questa nuova trama vi attiri e  vi piaccia!

vi avviso che questa storia, diversamente dall'altra ( Mend my heart), che avevo pubblicato quando era già completa, è ancora in fase di scrittura... questo comporterà a tempi più lunghi per la pubblicazione dei capitoli, ma sentivo il bisogno di condividerla con voi!

ditemi che vi aspettate da questa nuova avventura e cosa pensiate succederà ai nostri Larry!

alla prossima,

-EmLy


   
 
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