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Autore: sangueoro    06/05/2017    2 recensioni
Le vicende si svolgono dopo il finale di The Vampire Diaries.
Nella scuola che Caroline decide di aprire, arriva una bambina speciale… che ha bisogno di “protezione e preparazione“…
Ma chi proteggerà e preparerà Caroline al ritorno di Klaus nella sua vita?
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus, Nuovo personaggio, Rebekah Mikaelson | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Devi invitarmi ad entrare Care…»

Caroline non riusciva a proferire parola, si girò e vide Damon che sconvolto le era arrivato accanto.

«Stefan… » sussurrò il ragazzo «non è possibile…»

«Hello brother…» disse il nuovo arrivato con un sorriso.

«Non serve che lo faccio... Stefan» disse Caroline «sei tornato ad essere un vampiro…» constatò ancora più sconvolta.

«Care… l’ho immaginato tante volte questo momento e me lo ero figurato un po' diverso…» disse Stefan facendo un passo oltre la soglia, si fermò ed allargò le braccia.

Caroline, che sembrava essersi ripresa dallo shock gli si buttò al collo, Stefan la strinse forte e la baciò.

Tutti guardavano la scena in silenzio, increduli… persino le gemelle stavano a bocca aperta e non riuscivano a muoversi.

Stefan lasciò andare Caroline e guardò il fratello, i due si abbracciarono, Elena si avvicinò cauta, Stefan le sorrise da sopra la spalla di Damon e le fece cenno di avvicinarsi, si abbracciarono così tutte e tre, era un momento magico e le parole non servivano.

Dopo un lungo attimo, Stefan lasciò andare Damon ed Elena e si avvicinò agli altri, le gemelle ritrovarono l’uso della parola «Zio Stefan… » sussurrarono mentre il ragazzo si chinava alla loro altezza, per stringerle entrambe.

Si avvicinarono anche Alaric e Jeremy, anche loro abbracciarono il nuovo arrivato mentre Bonnie rimase in disparte, aveva il volto rigato dalle lacrime.

Stefan la fissò, «Bonnie…»

«Oh mio Dio Stefan… » disse la ragazza andandogli incontro, non dovettero dirsi altro, il tempo aveva lenito il dolore e la strega era troppo felice di rivedere il suo amico.

Hope aveva assistito a tutta la scena e non riusciva a capire che cosa fosse successo, perché fossero tutti così emozionati.

«Chi è?» chiese sottovoce a Felicity.

«Non lo so» le rispose la giovane vampira.

«E’ Zio Stefan… » rispose Josie «il fratello di Zio Damon» chiarì Lizzie.

«Il fidanzato di vostra madre?» realizzò Hope.

«Marito a dire il vero…» rispose il diretto interessato «e tu? Sei un alunna della scuola? Come ti chiami?»

«Hope… Hope Marshall…»

«Ahi Ahi… non si dicono le bugie signorina Mikaelson… ciao Rebekah» si rivolse con un sorriso a sua zia, anche l’Originale non era riuscita a trattenere le lacrime ed abbracciò il ragazzo.

Hope era sempre più sconvolta, “sa chi sono” pensò… guardò Felicity che si era avvicinata al fratello e gli stava dicendo qualcosa, Oliver scosse il capo, negando.

«Stefan, loro sono Oliver e Felicity… sono nostri amici… » li presentò Damon.

Oliver si avvicinò con la mano tesa, mentre la sorella era rimasta immobile, sembrava impaurita.

Stefan rivolse ad entrambi un sorriso cordiale e Felicity finalmente si mosse per ricambiare la stretta di mano.

«Mikaelson? » chiese Oliver a Rebekah.

«Già… »

«Mi hai mentito sul tuo nome?» chiese il ragazzo infastidito.

«E’ una lunga storia… » disse Rebekah allontanandosi.

«Credevo fossimo amici… si era detto niente bugie… » bisbigliò il ragazzo sapendo che l’amica lo poteva sentire ugualmente.

Infatti Rebekah lo guardò con aria colpevole «lo so, ma è complicato… » si scusò riavvicinandosi e poi allontanandosi di nuovo.

 

«Stefan… » disse Alaric «sono passati anni… credevamo fossi morto…»

Caroline che fino ad allora aveva detto si e no un paio di parole,disse che era ora di cena, avrebbero parlato più tardi.

«Caroline… » l’apostrofò Alaric contrariato.

«Parleremo a tavola» cercò un compromesso Stefan.

Si sedettero e cominciarono a servirsi la cena in un clima teso.

Stefan incominciò a raccontare «Mi sono risvegliato in una galleria, ho vagato a lungo, era buio ma sembrava sapessi dove andare, sono riuscito ad uscire e mi sono ritrovato in un bosco, non mi ricordavo chi fossi, non mi ricordavo nulla… mi sono nutrito di animali vivi, ero inorridito… ma mi sembrava naturale, mi sentivo forte, non avevo nessun dolore, ma stava arrivando l’alba e il sole mi dava fastidio… ho cominciato a bruciare, mi sono rintanato di nuovo nella galleria…»

«Il tuo anello è di sopra… è in un cassetto» sussurrò Caroline.

«Ho cominciato a uscire solo di notte, di giorno mi nascondevo al buio… fino a che non ho trovato questo…» continuò Stefan alzando la mano… facendo vedere un anello.

«E’ il mio anello…» fece Damon.

« L’ho trovato su un ceppo, insieme ad altre cose… ma io vedevo solo questo anello, qualcosa mi diceva di indossarlo… c’era una tomba lì accanto, quella della famiglia Salvatore, sono entrato ed ho visto una lapide che sembrava nuova… ma non mi diceva nulla.
Per un po' ho continuato a nutrirmi di animali di notte e rintanarmi di giorno, poi una sera una macchina si è fermata ed un ragazzo mi ha chiesto se avessi bisogno di qualcosa, sono salito in auto ed avevo una gran voglia di morderlo, ma non l’ho fatto, mi sono trattenuto.
Mi sono spaventato però… gli ho chiesto di farmi scendere ed ho cominciato a camminare, all’alba mi sono ritrovato lontano dalle gallerie, stavo cercando un posto dove nascondermi, quando mi sono reso conto che il sole era sorto e non stavo bruciando… ho continuato a camminare e mi sono allontanato definitivamente da Mystic Falls.
Ogni tanto affioravano ricordi ed ho cominciato a viaggiare seguendoli, mi sono ritrovato in Tennessee, sulle Smoky Mountains, ma le immagini che mi venivano alla mente erano terribili, poi in un appartamento a Chicago… c’era un ripostiglio pieno di scritte, nomi di persone.
A New Orleans, sono capitato in un bar e la barista mi ha chiamato Stefan… Stefan l’amico di Klaus mi disse, mi tornò alla mente la tomba e la lapide, ora sapevo come mi chiamavo e sapevo che tutti mi credevano morto, mi sentivo pericoloso… avevo paura e così decisi di lasciare le cose così, fuggendo immediatamente, non volevo correre il rischio di incontrare nessuno.
Decisi di andare lontano il più possibile… sono arrivato in California a Monterrey, lì ricordai cose tremende, quindi presi un aereo e andai in Europa, decisi di andare in Italia, il mio cognome sembrava essere di quelle parti, ci sono rimasto per tutto questo tempo, avevo trovato lavoro ed ero molto felice.
E’ stato in Italia che piano piano sono cominciati a riaffiorare un altro tipo di ricordi, forse è stato il fatto che ero più tranquillo e che non ci ero mai stato prima, ho cominciato a ricordare di voi.
Ho ricordato che avevo un fratello, dei cari amici e… una moglie» disse guardando Caroline, poi continuò il racconto.
«I ricordi si facevano man mano più dettagliati, ho cominciato ad avvertire la vostra mancanza e mi rendevo anche conto che non ero poi così pericoloso, continuavo a nutrirmi di animali e non avevo mai fatto del male a nessuno, ed ho cominciato a ricordarmi di quanto mi volevate bene, di quanto io ne volevo a voi ed ho ricordato che non ero l’unico vampiro qui… ho ancora qualche vuoto di memoria, ma credo di sapere le cose più importanti. Così mi sono fatto coraggio e un paio di mesi fa sono tornato».

«Un paio di mesi?» sbottò Caroline… «perché non sei venuto subito a casa?»

«L’ho fatto… ma mentre decidevo come rientrare nelle vostre vite, vi ho seguito un po' da lontano e pochi giorni dopo il mio arrivo, ti ho vista entrare nel negozio di abiti da sposa della signora Tanner… ho creduto che fossi andata avanti con la tua vita e che stessi per risposarti…»

«Perché hai pensato una cosa del genere?» chiese Caroline stupita.

«Perché c’erano le tue figlie? Le tue più care amiche… e Rebekah insieme ad una ragazzina che mi ricorda molto qualcuno… »

«Hai pensato che stessi per sposare Kl… » si interruppe Caroline, ricordandosi di Hope.

«Chi?» chiesero in coro le gemelle.

«Il papà di Hope» rispose tranquillo Stefan.

Caroline sgranò gli occhi, stava per dire qualcosa a suo marito, ma era troppo impegnata a guardare la reazione di Hope, che se ne stava tranquilla come se la cosa non la toccasse minimamente, fece un gesto verso le gemelle che erano rimaste allibite e cambiò discorso.

«Ti ho visto quel giorno, ma credevo di avere avuto un’allucinazione… cosa ti ha fatto capire che stavi sbagliando?»

«Sono andato a New York ed ho capito che lo sposo era Damon, alcuni avventori del bar gli hanno chiesto delle nozze»

«E ci hai messo due mesi per capirlo?» Caroline ora era arrabbiata, guardava Hope che non si perdeva una parola, ma rimaneva seria ed in silenzio “Sembra suo padre… “ pensò Caroline scambiandosi uno sguardo con Rebekah.

«Nel frattempo ho sistemato alcune situazioni che avevo creato nel periodo con Cade».

Stefan era tranquillo e Caroline lo guardava furiosa, era arrabbiata anche con Alaric che aveva voluto fare quella conversazione davanti a tutti, Damon era piombato in un ostinato silenzio, Elena guardava preoccupata il suo futuro marito e la rabbia di Care cresceva sempre di più.

 

Damon si alzò da tavola ed andò a versarsi da bere, Elena lo seguì senza parlare. Si era sentito così in colpa per quello che era successo quella notte, quando aveva lasciato che il suo fratellino si sacrificasse per tutti uccidendo Katherine, ed ora eccolo lì che stava tranquillamente seduto a tavola e raccontava una storia incredibile.

Damon stentava a riconoscerlo, i suoi comportamenti erano diversi, il suo modo di fare era diverso… non riuscì ad evitare di pensare che per tutto quel periodo si fosse allontano da loro in maniera consapevole… in cuor suo non riusciva ad evitare di pensare che lo considerasse ancora il fratello egoista ed avesse trovato il modo di continuare la sua vita, finalmente senza di lui.

“Ma ora è qui!” pensò guardandolo “ho un’altra possibilità… “ i suoi occhi si inumidirono, avvertì la carezza di Elena e il bacio che gli diede sulla guancia, ma la cosa che più lo lasciò senza parole fu l’esile braccio che sentì attorno alla sua vita, Hope lo stava abbracciando e si era appoggiata al suo fianco. 

Lui si chinò per darle un bacino sulla testa «Pel di carota… » l’apostrofò commosso, la ragazzina gli diede un pizzico sul fianco ma stava sorridendo…

 

Bonnie aveva ascoltato il racconto con attenzione, aveva qualche domanda da fare, ma decise di tenersele per sé… almeno per il momento.

Anche se era passato del tempo, non riusciva a togliersi dalla mente quel momento… quando Stefan aveva ucciso Enzo davanti ai suoi occhi.

Le mancava molto il suo vampiro… era stato l’amore della sua vita, ma avevano avuto così poco tempo per vivere il loro amore.

Le piaceva la sua vita, la scuola era molto importante per lei, aveva intorno i suoi affetti più cari, Damon, Elena e Caroline erano la sua famiglia, come anche Jeremy, Matt ed Alaric… le gemelline erano come delle figlie per lei, ma le mancava Enzo… le mancava un uomo nella sua vita.

Le piaceva Mark, moltissimo… ma in cuor suo sapeva che era una storia destinata a non durare, troppi segreti… 

Era felice del ritorno di Stefan, aveva visto come aveva sofferto Damon, come era stato difficile per Caroline andare avanti, ma quel ragazzo era la causa della morte di Enzo, e nonostante tutto l’affetto che provava ancora per lui, con tutte le attenuanti che nel corso degli anni aveva trovato, quello era un fatto inconfutabile, in cuor suo non sarebbe mai riuscita a perdonarlo del tutto.

Chiedere spiegazioni sulle parti del racconto che non le tornavano, era fuori discussione!

Non voleva rovinare il momento a nessuno con quelle che, con molta probabilità, sarebbero state catalogate da tutti come delle elucubrazioni di una strega che aveva ancora un po' di astio nei suoi confronti… “Non posso proprio” si disse.

 

Rebekah guardava il ricongiungimento profondamente commossa, sapeva cosa significasse riunirsi ad un proprio caro, lei lo provava ogni volta che Klaus si decideva a togliere il pugnale ad uno dei suoi familiari, lo aveva provato quando Kol e Finn erano tornati dall’Altra Parte e quando dopo secoli aveva scoperto di avere una sorella… quando aveva creduto di aver ritrovato sua madre… sì decisamente sapeva cosa stavano provando i suoi amici in quel momento!

Lei stessa era molto affezionata a Stefan Salvatore, era stato molto importante per lei, se ne era sinceramente innamorata molti anni prima.

La cosa più assurda, era che davanti a lei sembrava esserci proprio il “suo” Stefan, un po' sfacciato, divertente ed ironico, non sembrava lo Stefan che aveva conosciuto a Mystic Falls, attento e premuroso, pieno di sensi di colpa e sempre pronto a caricarsi sulle spalle i problemi di tutti. 

Lei sapeva che il “suo” Salvatore si comportava in quella maniera sotto l’influsso del sangue umano, lo Stefan che aveva vissuto a Chicago negli anni 20, era sregolato e sfrontato… ma ora non avrebbe dovuto essere così, aveva detto di nutrirsi da anni solo di sangue animale…

Lo Stefan che tutti amavano non avrebbe mai parlato in quella maniera… senza riguardi e senza pensare alle conseguenze delle sue parole!

Aveva rivelato il loro vero cognome davanti a persone che non conosceva, noncurante del fatto che Hope si fosse presentata con un nome diverso, lo Stefan che aveva scoperto quando si era risvegliata, si sarebbe chiesto il perché…

Senza parlare del fatto che aveva praticamente rivelato ad Hope che tra suo padre e Caroline c’era stato qualcosa in passato! Come aveva potuto? Aveva rischiato di sconvolgere i sentimenti di una ragazzina! Anche se, a quanto pare, non era successo…

Rebekah stava guardando sua nipote, era stranamente silenziosa, era stato molto tenero il suo tentativo di confortare Damon, ma sembrava non aver capito le illazioni del nuovo arrivato. Lei sapeva perfettamente che non era possibile… conosceva troppo bene la sua nipotina ed era impossibile che non avesse colto l’allusione, semplicemente sembrava che la cosa non le fosse nuova… “Eh si… lo sapeva già!” rifletté l’Originale “è proprio una Mikaelson!” sorrise orgogliosa.

 

“Quest’uomo non mi piace” stava pensando Hope.

Non era antipatia, era qualcosa di più profondo “non come con lui” pensò alzando lo sguardo su Damon che, mentre beveva, continuava a tenerla stretta a lui.

Stavano guardando Stefan che giocava e scherzava con Lizzie e Josie, anche se sembrava più un’interrogazione, gli stava chiedendo della magia, se avessero fatto dei progressi e cosa avessero imparato a fare… ed ora stava chiedendo ad Alaric se avessero avuto notizie su altri componenti della congrega Gemini ancora in vita.

Hope spostò lo sguardo su Bonnie e fece un sorrisetto, le sembrava di vedere del fumo uscirle dalle orecchie per quanto fosse nervosa. Non si parla di magia fuori dalle aule, è la regola.

La magia è una cosa seria, è personale e pericolosa e cosa fondamentale… la magia ha sempre un prezzo! Per praticarla bisogna essere sicuri di avere la forza, le capacità e le risorse per pagarlo. 

Miss Bennet lo ripeteva come un mantra ed ora era furiosa con Stefan che stava facendo domande inopportune.

“Passerai un brutto quarto d’ora, quando Bonnie ti beccherà da solo, Signor TornatoInVita” rise sotto i baffi Hope.

«Noi andiamo a dormire, Felicity questa notte starà da me nella dependance» stava dicendo Oliver, tenendo per mano sua sorella.

Mentre tutti li salutavano dandogli la buona notte, Hope non poté fare a meno di notare lo sguardo della sua amica, sembrava veramente impaurita, mentre Oliver era furibondo e non si girò neanche una volta a guardare sua zia che al contrario lo fissò fino a che non uscirono dalla stanza.

“Quando il professor Saltzman inizia a parlare delle sue ricerche non si riesce a fermare“ rifletté annoiata, vagò con lo sguardo ed incontrò quello di Caroline che la osservava, spontaneamente le fece un sorriso e Caroline lo ricambiò.

«Caroline, si è fatto un po' tardi, sarebbe il caso di mandare a letto Josie e Lizzie ed anche Hope… se Rebekah è d'accordo» disse Bonnie cercando uno sguardo di intesa.

“No! Voglio vedere mentre lo fai a pezzi“ pensò Hope malefica.

«Si forse è meglio… le accompagno io» disse Caroline «andiamo ragazze… »

«Io vado a prendere una boccata d’aria» disse Rebekah alzandosi «ci vediamo tra un po' Caroline? Come al solito?» 

«Certo Rebekah… come al solito» annuì Care.

Hope seguì le gemelle e Caroline su per le scale, dopo aver dato la buonanotte a tutti.

«Mamma… perché lo Zio Stefan pensava che stessi per sposare il padre di Hope?» chiese Lizzie appena entrarono nella loro stanza.

Caroline, anche se si aspettava quella domanda, rimase per un attimo interdetta.

«Perché ho un papà bellissimo…» la tolse d’impaccio Hope «tutte vorrebbero sposare il mio papà…»

«Anche Zio Stefan è molto bello» disse Josie.

«Mio papà è molto più bello… mio padre è un Re…» chiarì Hope, guardando Caroline.

«Un Re?» fece sbalordita Josie «è vero mamma? Il papà di Hope è un Re?» chiese Lizzie.

«Si… lo è… » sorrise Caroline «ma è un segreto… deve rimanere tra di noi» finì con fare cospirativo, poi si girò verso Hope e le fece uno splendido sorriso.

“E tu sei una Regina“ pensò Hope.

 

Rebekah, bussò piano alla porta della dependance, Oliver aprì quasi subito e si face da parte per farla entrare.

«Puoi uscire?» chiese Rebekah.

«Avverto Felicity» le rispose il ragazzo.

Dopo pochissimo tempo Oliver uscì, si richiuse la porta alle spalle e iniziarono a camminare.

«Mi chiamo Rebekah Mikaelson» iniziò la ragazza qualche minuto dopo «sono nata circa alla fine del 900, intendo proprio il 900… non il 1900…» chiarì guardando la reazione di Oliver, che si era fermato guardandola stupito.

«Mi stai dicendo che hai più di 1000 anni? Dovresti brevettare la tua crema antirughe» rise.

Rebekah gli diede una leggera spallata e sospirò.
«Avevo quattro fratelli maggiori, Finn, Elijah, Niklaus e Kol ed un fratello minore Henrik. Una sera di luna piena il più piccolo è uscito con Klaus per spiare la trasformazione dei lupi mannari, sì esistono anche loro » spiegò notando lo sguardo scettico del suo amico, poi proseguì
«uno di loro morse Henrik e lo uccise. Mia madre Esther era una potente strega e in accordo con mio padre decise che l’unico modo per salvarci dai licantropi fosse quello di renderci immortali, ed è quello che fece, ci trasformò tutti».

«Chiese ad un vampiro di trasformarvi?» domandò Oliver.

«No Oliver…» sospirò profondamente la ragazza «io sono una vampira Originale, io e i miei fratelli siamo stati i primi, è stata mia madre a creare i vampiri».

Oliver sgranò i suoi meravigliosi occhi blu e si strofinò l’accenno di barba.

«Mi stai dicendo che la tua famiglia è una sorta di Famiglia Reale? Che tu sei una specie di Principessa dei Vampiri?»

«E’ un modo un po' arcaico di definirla… ma si, è quello che ti sto dicendo» rispose Rebekah.

Oliver era esterrefatto «Da oggi devo chiamarti Sua Maestà?» scherzò.

«La mia famiglia » continuò la ragazza lanciandogli un’occhiataccia «per i nuovi vampiri è praticamente sconosciuta, per altri è una specie di leggenda… ma per quelli più antichi è una minaccia o addirittura un’arma per sconfiggere i propri nemici. Devi sapere che uccidere uno di noi comporta la morte di tutta la sua discendenza, se uccidono me… con me muoiono tutti i vampiri che sono stati trasformati con il mio sangue, quelli che ho trasformato io stessa e tutti quelli che quest’ultimi hanno trasformato a loro volta… »

«Felicity…» chiese con un filo di voce Oliver…

«Tua sorella è della stirpe di Klaus… il padre di Hope» rispose la ragazza «lì la situazione è un po' più complessa, proprio perché la storia della discendenza è diventata di dominio pubblico, diciamo che se uccidessero mio fratello, tua sorella non dovrebbe avere problemi… »

«E’ un bene vero?» chiese il ragazzo.

«Beh si… » rispose Rebekah «comunque non è semplice uccidere uno di noi… c’è un solo modo… beh due… » rifletté poi «permettimi di non spiegarti oltre questa cosa, sai i miei fratelli li conoscono i modi, e se sapessero che li vado a raccontare in giro, potrebbero usarli su di me» rise… Anche Oliver sorrise alla battuta «quindi è per questo che mi hai mentito sul tuo nome…» asserì.

«Non solo Oliver… » rispose la ragazza « come ti ho spiegato, esistono i Vampiri ed i Licantropi, che sono nemici da sempre, sarebbe troppo complicato raccontarti tutto, le loro storie, i loro poteri… tutte le leggende e i fatti che li hanno coinvolti… ma devi sapere che con il gene della licantropia ci si nasce, si eredita dai genitori, sei un umano a tutti gli effetti e potresti non sapere mai che sei un licantropo, ma se commetti un omicidio anche in maniera involontaria il gene si “attiva” e cominci a trasformati in un lupo ogni luna piena, la trasformazione è lunga e dolorosa, diventi forte, feroce… ed il morso di un lupo mannaro uccide un vampiro… ti ho raccontato tutto questo, per dirti che esiste un’altro essere sovrannaturale ovvero chi è entrambe le cose.
Uno dei miei fratelli aveva il gene della licantropia, essendo non figlio di mio padre ma il frutto di un amore clandestino con un lupo, così mia madre, dopo averlo trasformato in un vampiro, ha assopito questa sua parte, ma mio fratello attraverso i secoli e molte vicissitudini, che ora non sto a raccontarti, è riuscito a spezzare la maledizione… ora è un ibrido, è stato sempre più forte e potente di noi, ma ora lo è ancora di più, lui si trasforma in un lupo a suo piacimento non solo quando c’è la luna piena…»

«Sembra molto pericoloso… E’ da lui che vi state nascondendo tu ed Hope?» chiese Oliver.

«No…» rise la ragazza «è Klaus il mio fratello ibrido…»

Oliver annuì.

«Hope è stata concepita qui, a Mystic Falls» continuò a raccontare Rebekah «un rapporto occasionale tra mio fratello ed Hayley, una licantropa anche lei di stirpe reale, discende infatti da uno dei sette branchi originali…»

«Quindi Hope» la interruppe il ragazzo «è la figlia di uno dei Vampiri Reali, il più potente e forte di tutti … che è anche un Ibrido e di una Principessa Lupa?»

Rebekah scoppiò a ridere per il modo romanzato di Oliver di descrivere la situazione.

«Esatto…» cercò di tornare seria « e non dimenticare che è anche la nipote della Strega Originale, colei che ha creato i vampiri»

«Ed è una strega a sua volta» registrò Oliver che stava cercando di capire.

«Esattamente…» confermò la vampira «è molto potente, ha delle facoltà particolari e non solo legate alla magia, sua madre è morta mentre la dava alla luce e poi si è risvegliata come un Ibrido, è il sangue di Hope che l’ha trasformata… quindi tecnicamente Hope è la figlia di due ibridi, al momento conosciamo l’esistenza di solo un altro ibrido, oltre a Klaus ed Hayley, Marcel…» Rebekah si sistemò una ciocca di capelli dietro le orecchie quando pronunciò quel nome, poi con un sospiro continuò «che in questo esatto momento non possiamo definire un nemico… ma la cosa preoccupante è che il sangue di Hope potrebbe trasformare qualsiasi lupo in ibrido, ed è una cosa che non possiamo rischiare…».

Oliver aveva colto l’imbarazzo di Rebekah, ma lasciò correre ed affermò «Credo di aver capito il motivo della vostra fuga qui sotto false identità…»

«E’ molto complicato, è un insieme di cose… è la nostra vita che è complicata!» cercò di spiegare Rebekah.
«Noi Mikaelson, siamo sempre sotto minaccia, sotto un fuoco di fila, abbiamo nemici ovunque… qualche anno fa i vampiri più antichi della stirpe di Klaus, hanno tentato di uccidere me ed Elijah quelli di quest’ultimo me e Klaus… i miei ovviamente loro due… è stata una guerra, e non so come abbiamo fatto a venirne fuori… Beh, ne siamo venuti fuori grazie alla sorella che abbiamo saputo di avere solo ultimamente, e questo è un altro motivo per il quale Hope è speciale e va protetta.
Mia madre era una strega potentissima, prova è quello che è riuscita a fare… ma sua sorella maggiore era ancora più potente, lo sono tutte le primogenite… mia madre non riusciva ad avere figli, così sua sorella l’ha aiutata con un incantesimo di fertilità, ma come insegna Bonnie a tutti i suoi allievi, la magia ha sempre un prezzo e quello di mia zia fu la promessa di poter avere il suo primo figlio. Nacque Freya e mia zia la prese con sé per istruirla e potenziare anche il suo potere, canalizzò la magia di mia sorella e con un incantesimo hanno vissuto un anno ogni cento anni, rimanendo in un sonno profondo per tutto il tempo restante, lo scopo di mia Zia era quello di mettere le mani su un’altra primogenita Mikaelson, per divenire ancora più potente… per diventare immortale a tutti gli effetti… ci era quasi riuscita, per fortuna siamo riusciti a sconfiggerla… ma la certezza che nessun altro ci riprovi non ce l’abbiamo…
Il problema è che non abbiamo nessuna certezza sui poteri di Hope, non sappiamo esattamente cosa è in grado di fare… essere qui, oltre a proteggerla ci potrebbe dare la possibilità di saperne di più»

Oliver era stravolto da tutte queste rivelazioni «non so che dire…» disse confuso.

«Beh… è molto complicato, sia da raccontare che da capire…» ammise la ragazza «Oliver, vivo da più di mille anni, nella mia vita ho affrontato tante di quelle situazioni, sono stata tradita da così tante persone… non mi sono mai potuta permettere di fidarmi di nessuno, non posso fidarmi neanche di te… vorrei… voglio farlo, ma davvero non posso…»

«Vuoi uccidermi?» chiese il ragazzo ancora più disorientato.

«No… » rise la ragazza «assolutamente no… ma il mio istinto mi dice di doverti soggiogare per farti dimenticare tutto».

«Soggiogare? Che significa?»

«E’ un’abilità che hanno i vampiri, costringere un umano a fare quello che vuole… io posso costringere anche un vampiro… perché sono una Principessa Vampira» lo prese in giro.

«E lo farai?» chiese Oliver serio.

«Devo… dovrei… ma farò un’altra cosa…» disse guardandolo fisso negli occhi «Ti ricorderai ogni cosa di questa sera, compreso anche il fatto che ora ti sto soggiogando, ma non potrai mai raccontare niente di quello che ti ho rivelato a nessun altro…» concluse.

«Funzionerà?» chiese il ragazzo.

«Certo… solo una persona al mondo ha il potere di cancellare una mia compulsione… tu evita mio fratello Klaus e siamo a cavallo» rispose allegra.

«Vuoi cenare?» chiese il ragazzo sbottonandosi la camicia.

«Mi piacerebbe molto e ne avrei proprio bisogno… ma no… vado a cena con Caroline » rispose facendo un occhiolino «credo proprio che abbia bisogno di un amica stasera».

«Perché Stefan ha pensato che Caroline si stesse per sposare con tuo fratello?» chiese il ragazzo mentre la guardava allontanarsi.

«Perché Klaus è stato innamorato di Caroline» rispose Rebekah «e Caroline, anche se non lo vuole ammettere neanche con se stessa, lo è stata di lui… te l’ho detto, Care ha proprio bisogno di un amica stasera… buona notte Oliver»

«Buonanotte Principessa Becca»

 
   
 
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