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Autore: Lady_Michi1    07/05/2017    7 recensioni
..".cadde sulle ginocchia e portandosi la mano di Oscar alle labbra, scoppió in pianto ..."
Un finale alternativo per l indimenticabile manga
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Bernard Chatelet, Oscar François de Jarjayes, Rosalie Lamorlière
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3

16 luglio 1789
La notte era trascorsa tranquilla per Alain, il pianto liberatorio al capezzale di Oscar, l' aveva imbarazzato 
non poco, presto peró, indossó la solita maschera di straffottenza che lo distingueva ed il disagio sparí.
Era vissuto nella convinzione che, ad ogni sua azione, doveva far fronte solamente a se stesso e dei 
commenti degli altri, non se ne importava affatto.
La notte precedente , aveva dormito in cucina, sul pavimento, adagiato su di una coperta, tutto ció che i 
cogniugi Chatelet erano in grado di offrirgli.
Piú volte era andato a controllare Oscar e bearsi nell' ascoltare il flebile respiro che aveva saputo ridare
la vita anche a lui.
In tarda mattinata Oscar riprese conoscenza, Alain, Rosalie e Bernard, piombarono immediatamente in
camera attirati dai suoi mugolii. 
Alain le accarezzó dolcemente il volto col dorso della mano ed Oscar, schiudendo leggermente gli occhi
non seppe visualizzare i contorni delle figure che aveva accanto, tutto era avvolto in una fitta nebbia.
 - " Andre..." -
chiamó con un filo di voce,
- " Andre sei tu ? " - 
- " Sono Alain Comandante, siete stata ferita, non ricordate? Qui accanto a me ci sono Rosalie e Bernard
Chatelet . Siete in salvo, " 
Lentamente la vista divenne piú nitida, avvertiva delle fitte lancinanti alla testa, vicino alla tempia e con 
movimento cauto, avvicinó le mani, dove scorse una fasciatura che le circondava il capo e d' un tratto 
ricordó, una serie di immagini sfuggenti ed in rapida successione: Andre spirato tra le sue braccia, la
notte trascorsa a vagabondare senza meta, affranta dal dolore, la voglia di raggiungerlo, la presa della
 Bastiglia...il volo di una colomba tra il fumo dei cannoni l' aveva distratta e poi l oblio!
Il vuoto assoluto l' aveva trascinata in un vortice senza ritorno, dove presente e passato si fondevano
in una sola grande luce.
Rapidamente tentó di alzarsi, 
- " Andre, Andre! " - 
Prontamente Alain la soccorse evitando che rovinasse a terra, la testa le pulsava ma inizió ad urlare
cercando di scansare l' uomo,
- " Calmatevi Comandante, va tutto bene. " -
cercó di rasserenarla Alain,
- " Non va tutto bene, il mio Andre non c' é piú! " -
rispose trai singhiozzi, 
- " Non vi fa bene agitarvi cosí madamigella, siete molto debole " - 
- " Non capisci Rosalie? Io devo andare da lui, non lo voglio abbandonare in una fossa comune! 
Voglio sapere dove riposa ...lui...lui é mio marito! " - 
Quelle parole sbalordirono Rosalie, seppur le fosse nota la forte sintonia tra loro, nulla le avrebbe 
fatto supporre che anche l' amore gli unisse.
- " Mi occuperó personalmente delle esequie Comandante ma voi dovete calmarvi e lasciarvi curare" -
disse risoluto Alain, 
- " Vado ad avvisaré sua nonna, é giusto venga messa al corrente, Andre lo avrebbe voluto . " -
Pesanti incombenze gravarono su di lui, dall' organizzazione dei funerali allo straziante incontro con 
una vecchina che, prostrata dal dolore si accasciava al suolo.
Ricordó con amarezza il Generale Jarjayes, intento a soccorrere la governante, il suo iniziale smarrimento
e l' ombra del sollievo nel saper viva la figlia.
Furono solo pochi istanti perché la rettitudine, il dovere che anteponeva la Corona ad ogni altra cosa, non 
lo potevano far gioire di quella figlia scellerata e traditrice.
- " Ti offró il dono della libertá soldato, siete reietti, traditori della Corona, che Dio possa perdonare le 
nefantezze che avete compiuto! " -
fu il congedo del Generale,
- " Soldato Soisson prenditi cura di mia figlia, falla fuggire da Parigi in modo che la credino deceduta! " -
furono invece le parole accorate del padre al quale fuggí una sottile lacrima, prontamente fermata da 
una mano. 

                                                                               *****
Oscar si riprese lentamente, le ferite all' addome, necessitavano di costanti cure, tanto che la stanza, 
dove riposava, era satura del puzzo che il medicamento emanava, un misto di erbe macerate, ridotte in
poltiglia, da applicare sulle tre ferite.
Se durante il giorno riusciva a mantenersi tranquilla, la notte era assalita da incubi costanti.
Una notte, Alain, Rosalie e Bernard, furono svegliati di soprassalto da urla agghiaccianti! Il soldato fu il 
primo a piobare in camera, trovando una Oscar che gridava il nome di Andre a squarciagola, con il viso
rigato di lacrime.
Era al centro della stanza, si tratteneva per gli avambracci ed era piegata dal dolore, avvolta dalla camicia
da notte che risaltava il corpo sempre piú magro.
Alain la strinse con entrambe le braccia, tenendola da dietro e, con voce pacata, le sussurró all' orecchio:
- " Sfogatevi pure, lasciate uscire tutto questo dolore, non  abbiate timore " -
e lentamente Oscar si calmó.
Rosalie guardava dall' uscio, con le mani alla bocca, cercando di soffocare i singhiozzi, circondata dalle 
braccia di Bernard.
Le notti successive, Alain spostó il proprio giaciglio di fortuna in camera di Oscar, riuscendo cosí a 
soccorrerla durante le crisi notturne, come quella in cui, dopo aver gridato, non  riuscí piú a respirare.
La portó sul balcone confortandola con le sue parole dolci: 
- " Respirate oscar, respirate lentamente, sono qui con voi appoggiatevi a me " -
e lentamente Oscar si calmó e, scivolando tra le braccia di Alain, scoppió in singhiozzi.
Abbracciare quel corpo cosí esile e provato, provocó molta pena all' uomo, ricordó la sua dolce Diane e 
prese ad accarezzarle i capelli.
- " No ! " - 
disse Oscar sgranando gli occhi ed indietreggiando da lui,
- " Non toccarmi! " - 
ma colta da un violento colpo di tosse, cadde sulle ginocchia coprendosi la bocca con la mano.
Il terrore si impadroní di Alain quando vide il sangue colarle dalla bocca,
- " Chiama il medico Rosalie ! " -
urló Alain anche se conosceva giá il nome della terribile malattia che l' aveva colpita.
                                                                     *****
Il medico raggiunse i tre in cucina, aveva visitato Oscar e non furono buone notizie:
- " Quella donna é affetta da consunzione, dovreste portarla via da Parigi, le gioverebbe aria di mare
ma non ci sono molte speranze! " -
- " Dottore che dite ? " -
chiese Rosalie spaventata,
- " Il fisico é molto debilitato, potrebbe non farcela! É un lungo viaggio me ne rendo conto, le coste piú
vicine sono quelle della Normandia. Se ve la sentite provate a farle cambiare aria, qui morirá a breve! " -
La situazione si preannunciava disperata.
- " Prenditi cura di lei " - 
una voce si insinuó in lui ,
- " Andre amico mio, farei di tutto per lei ! " -
si sorprese a pensare Alain.
Congedato il dottore, Alain e Rosalie tornarono in camera a controllare Oscar che nel frattempo, si era
giâ levata dal letto,
- " Madamigella avete sentito il dottore? Dobbiamo partire, per la vostra salute. " - 
esordí la ragazza,
- " Anche per la vostra incolumitá, presto verranno immessi dei mandati d' arresto per entrambi, siamo
due traditori! " -
rincaró Alain ma Oscar, senza batter ciglio, con calma rispose:
- " Non andiamo da nessuna parte, se ê destino che io debba morire, non mi tireró indietro e poi non mi
devi accudire come fossi una bambina Alain, anzi direi che il tuo compito é concluso. Cercati un rifugio,
sei esonerato dai tuoi obblighi soldato Soisson! " - 
Ecco, lo ripeteva, allontanare chi le stava accanto era ció che le riusciva meglio,
- " Ma che state blaterando? Ho promesso ad Andre che mi prenderó cura di voi e cosí faró! " -
Oscar sgranó gli occhi e, afferrandolo per la camicia all' altezza del petto, gli ringhió: 
- " Ma non hai capito? Non ho piú nulla per cui lottare! Non saró piú un soldato, la mia vita era fondata su
menzogne, Andre non c' é piú, io sono malata, lasciatemi morire in pace, tutti voi! " -
Bernard accorse in tempo per vedere Alain travolgere Oscar con un sonoro ceffone, gettandola a terra!
Rialzandola in malo modo, strattonandola per un braccio, la costrinse a voltarsi verso Rosalie e Bernard
- " Le vedi queste persone? Sono giorni che rischiano la testa per te, nascondendoti qui, nutrendoti!
 Quella giovane donna non chiude occhio col pensiero che ti possa accadere qualcosa quindi, le tue arie
da nobile viziata, le puoi anche dimenticare! In quanto a me, sí me ne vado, ma con te! Ho fatto una 
promessa e la manterró, ti é chiaro? " -
Alain si era curvato per raggiungere il suo viso e lí, a pochi centimetri dalla sua fronte, Oscar fece un 
leggero cenno col capo in segno di assenso, quindi lui le lasció il braccio ed uscí furente dalla stanza.
poche ore dopo, avvolta nel mantello di Bernard, Oscar prese posto sulla diligenza accanto a Rosalie 
ed Alain con destinazione Le Havre.


Un sentito ringraziamento alla gentilissima Cecile Balandier
grazie ai suoi preziosi consigli ho potuto offrirvi una stesura 
corretta del capitolo
 
   
 
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